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      Regole della Stanzetta Privata - Come si Usa?

      La stanzetta privata è una stanza ad accesso limitato ai soli membri dello staff ed al gruppo Expert.A cosa serve?Questa stanzetta nasce con lo scopo di facilitare la comunicazione tra i membri dello staff e del gruppo Expert per poter gestire al meglio la sezione.La comunicazione delle idee e l'organizzazione rende possibile una migliore riuscita dei progetti Wi.Inoltre gli Expert possono considerare questa stanzetta un punto di riferimento per potersi esprimere liberamente, chiedere consiglio e pareri con i propri "colleghi di sezione".Cosa devo sapere per evitare di fare errori?E' fondamentale che tutte le informazioni presente e scambiate in questa stanzetta restino private, e non devono in nessun modo essere diffuse a terzi o all'esterno della stessa stanzetta.
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      Nuovo Servizio per le vostre foto   03/20/2006

      Siamo lieti di lanciare una nuova iniziativa nella sezione fotografica del forumSi tratta di lezioni molto pratiche di alcune tecniche di fotoritocco, unite alla possibilità di sistemare le vostre immagini sbagliate.Avete delle foto che non corrispondono ai vostri gusti, o semplicemente sono venute diverse da come le avevate pensate?Ci sono problemi di esposizione, di tonalità sbagliate, di scarso contrasto?Volete raddrizzare il campanile di San Marco che somiglia troppo alla Torre di Pisa?Volete eliminare un particolare fastidioso che disturba l'equilibrio dell'immagine?Fate un post nella sezione Discussioni generali & help del forum di fotografia in Laboratorio di Fotoritocco scrivendo quali migliorie vorreste apportare alla foto, accludendo un link ad una immagine che avrete postato, a dimensioni e risoluzione il più possibile vicine all'originale, a questo indirizzo: http://imageshack.us/la posteremo sul forum con la sequenza di operazioni necessaria a rimediare ai difetti e alla fine riposteremo il link dell'immagine corretta.
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Sconto Sulle Libri Online È Ora Solo Un Ricordo

Dr. Jekyll

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Il 1 settembre è entra in vigore la legge bipartisan voluta dal deputato del PD Riccardo Levi che vieta ai librai di operare sconti superiori al 15 per cento.

Mentre il governo, per bocca del ministro Tremonti parlava della necessità di modificare l’art. 41 della nostra Costituzione per aumentare la libertà di impresa e limitare l'intervento statalista sul piano economico contemporaneamente ha limitato il mercato dei libri con una legge che ha stabilito il prezzo dei libri e lo sconto massimo che si potrà applicare.

Alla faccia delle libertà economica e d’impresa!

La "Nuova disciplina del prezzo dei libri" nasce da un disegno di legge promosso il 2 marzo dal senatore del PD Riccardo Levi (lo stesso che con il governo Prodi voleva mettere un bavaglio ai blog) e che ha superato tutto l'iter necessario per diventare legge grazie al consenso bipartisan di Pdl e Pd con la sola eccezion fatta per i radicali. La legge stabilisce, in sostanza, che dal 1 settembre non sarà più possibile applicare ai libri uno sconto superiore al 15% al prezzo di copertina, con la sola eccezione di eventuali "campagna promozionale" in cui sarà permesso uno sconto al massimo del 20% e che non potranno essere posizionata nel mese di dicembre, notoriamente il periodo più interessante dell'anno per via della festività natalizia che porta un forte aumento dei consumi.

Stesse regole anche per la vendita di libri online o per corrispondenza, dove il limite di sconto applicabile è addirittura stato ridotto dal 20% iniziale previsto nel disegno di legge al 15% sul prezzo di copertina.

Nell’intenzione del legislatore questa normativa dovrebbe difendere la cultura e favorire la lettura dei libri anche se risulta difficile capire come limitare il prezzo dei libri possa avere un impatto positivo sulla vendita degli stessi. E’ bene ricordare che in Italia la media pro capite di libri letti annualmente è di soli tre volumi, per una spesa media di 65 euro all'anno per ogni italiano; un dato che ci piazza in fondo alla graduatoria europea capitanata dalla Norvegia, nazione in cui i libri costano poco grazie alle sovvenzioni statali, mediamente ogni abitante acquista mediamente 21 libri per circa 208 euro all'anno. Tutto ciò contrasta inevitabilmente le vane promesse decennali di rendere più accessibili libri e promozioni culturali di vario genere, con la tragica e già annunciata conseguenza di un impoverimento generale, sia sul piano morale che economico. L’intento del legislatore, neanche troppo nascosta, vuole colpire i grossi negozi online che offrivano sconti fino al 40% del prezzo di copertina ignorando che limitando la scontistica sui libri cartacei si favorirà il commercio dei libri in formato elettronico fino a ieri erano svantaggiati dall’IVA al 20% è che oggi, grazia alla nuova legge, sono improvvisamente diventati competitivi.

La differenza, per tanto, la faranno solo il prezzo dei lettori, e quando questi saranno abbastanza bassi da diventare popolari si suonerà il “de profundis” al libro cartaceo e una volta che la maggior parte dei libri sarà nel formato elettronico, anche le case editrici verranno mandate in pensione .

Gli autori, infatti, potranno consegnare i loro manoscritti direttamente ai negozi online bypassando gli editori che non avrebbero più alcuna ragione di esistere.




6 Commenti


Non so che futuro abbiano in mente i legislatori, ma di sicuro non coincide con quello che ho in mente io.thumbdown1.gif

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Ovviamente le librerie universitarie si sono subito allineate al limite di sconti ed i libri quest'anno mi costeranno dal 5 al 10% in più rispetto allo scorso anno dove si poteva spuntare fino al 25% di sconto sui libri.

...e a pensare che la sinistra si riempe sempre la bocca con la necessità di proteggere la cultura e favorire l'istruzione universitaria. :badmoon1:

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Anche la mia libreria universitaria si è sbrigata ad adeguarsi alla "nuova scontistica" alla faccia del diritto allo studio :thumbdown1:

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