Wkipedia Protesta, Torniamo Alla Treccani
Vent'anni di internet in Italia, tutto mi sarei aspettato tranne che Alberto Di Majo potesse scrivere in un editoriale de il Tempo:
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La nuova legge sulle intercettazioni potrebbe avere un merito inaspettato: far scomparire Wikipedia"Secondo Di Majo il comma 29 (il cosiddetto "comma ammazza-blog" ) contenuto nel ddl intercettazioni potrebbe avere la positiva conseguenza di fare cancellare la più grande opera di sapere condiso della storia umana.
Così, infatti, spera l'autore, si tornerebbe alla consultazione della Treccani, enciclopedia ben più autorevole (a dire Di Majo)
Il suo editoriale che arriva all'indomani della decisione di Wikipedia di sospendere il proprio servizio informativo per protestare contro il ddl.
Da ieri infatti sull'homepage della versione italiana di Wikipedia è stata pubblicata una comunicazione per spiegare che il "comma ammazza-blog" potrebbe determinarne la chiusura (o più probabilmente il trasferimento in svizzera)
Secondo Wikipedia, infatti, "Chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un sito, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto, indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive, di chiederne non solo la rimozione, ma anche la sostituzione con una sua "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti".
Se in Rete lo scenario della chiusura di Wikipedia ha giustamente causato molta preoccupazione, per Di Majo la prospettiva della sua chiusura è anzi un'ipotesi auspicabile per il ritorno alle origini della cultura. Senza errori e senza refusi.
Secondo Di Majo "L'enciclopedia sul Web, scritta e modificata dai lettori, piena di strafalcioni e di fonti incerte, ha fatto impallidire studiosi, spaventato accademici e depistato studenti convinti di avere a portata di mouse una Treccani. Quando s'è scoperto che non si trattava dell'enciclopedia britannica, si sono levate le proteste. Ma non c'è stato niente da fare".
Wikipedia conterrà anche alcuni strafalcioni, ma rappresenta il culmine della filosofia del sapere distribuito, democratico, neutrale, incontrollabile, critico (perché richiede un approccio attivo alla verifica delle fonti e non si basa su un assorbimento passivo di informazioni decise da altri senza possibilità di confronto), si aggiorna da sola, non occupa spazio, è disponibile anche sul tram o al parco, si consulta in un tempo quasi istantaneo e, soprattutto, è GRATIS!
La Treccani, invece, quella completa in 57 volumi, costa almeno circa 13.000 euro. E' un saper riservato a pochi ricchi.
L'impressione, leggendo l'editoriale, è che per Di Majo il calendario si è fermato agli anni '60
C'è anche da chiedersi come la redazione de il Tempo, quotidiano di Roma che dietro ha Confindustria possa permettere la pubblicazione di un simile arcaismo nonostante la stessa Marcegaglia non faccia altro che chiedere che in Italia si debba fare di più per l'innovazione tecnologica
Mi verrebbe voglia, qualora passi il ddl sulle intercettazioni di richiedere alla redazione del "il Tempo" di fare una rettifica in 48 ore di questa "informazione palesemente arcaica ed lesiva per chi cerca, nel suo piccolo, di partecipare allo sviluppo di internet".
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