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      Regole della Stanzetta Privata - Come si Usa?

      La stanzetta privata è una stanza ad accesso limitato ai soli membri dello staff ed al gruppo Expert.A cosa serve?Questa stanzetta nasce con lo scopo di facilitare la comunicazione tra i membri dello staff e del gruppo Expert per poter gestire al meglio la sezione.La comunicazione delle idee e l'organizzazione rende possibile una migliore riuscita dei progetti Wi.Inoltre gli Expert possono considerare questa stanzetta un punto di riferimento per potersi esprimere liberamente, chiedere consiglio e pareri con i propri "colleghi di sezione".Cosa devo sapere per evitare di fare errori?E' fondamentale che tutte le informazioni presente e scambiate in questa stanzetta restino private, e non devono in nessun modo essere diffuse a terzi o all'esterno della stessa stanzetta.
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      Nuovo Servizio per le vostre foto   03/20/2006

      Siamo lieti di lanciare una nuova iniziativa nella sezione fotografica del forumSi tratta di lezioni molto pratiche di alcune tecniche di fotoritocco, unite alla possibilità di sistemare le vostre immagini sbagliate.Avete delle foto che non corrispondono ai vostri gusti, o semplicemente sono venute diverse da come le avevate pensate?Ci sono problemi di esposizione, di tonalità sbagliate, di scarso contrasto?Volete raddrizzare il campanile di San Marco che somiglia troppo alla Torre di Pisa?Volete eliminare un particolare fastidioso che disturba l'equilibrio dell'immagine?Fate un post nella sezione Discussioni generali & help del forum di fotografia in Laboratorio di Fotoritocco scrivendo quali migliorie vorreste apportare alla foto, accludendo un link ad una immagine che avrete postato, a dimensioni e risoluzione il più possibile vicine all'originale, a questo indirizzo: http://imageshack.us/la posteremo sul forum con la sequenza di operazioni necessaria a rimediare ai difetti e alla fine riposteremo il link dell'immagine corretta.
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Wkipedia Protesta, Torniamo Alla Treccani

Dr. Jekyll

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Vent'anni di internet in Italia, tutto mi sarei aspettato tranne che Alberto Di Majo potesse scrivere in un editoriale de il Tempo:

Secondo Di Majo il comma 29 (il cosiddetto "comma ammazza-blog" ) contenuto nel ddl intercettazioni potrebbe avere la positiva conseguenza di fare cancellare la più grande opera di sapere condiso della storia umana.

Così, infatti, spera l'autore, si tornerebbe alla consultazione della Treccani, enciclopedia ben più autorevole (a dire Di Majo)

Il suo editoriale che arriva all'indomani della decisione di Wikipedia di sospendere il proprio servizio informativo per protestare contro il ddl.

Da ieri infatti sull'homepage della versione italiana di Wikipedia è stata pubblicata una comunicazione per spiegare che il "comma ammazza-blog" potrebbe determinarne la chiusura (o più probabilmente il trasferimento in svizzera)

Secondo Wikipedia, infatti, "Chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un sito, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche qui su Wikipedia, potrà arrogarsi il diritto, indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive, di chiederne non solo la rimozione, ma anche la sostituzione con una sua "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti".

Se in Rete lo scenario della chiusura di Wikipedia ha giustamente causato molta preoccupazione, per Di Majo la prospettiva della sua chiusura è anzi un'ipotesi auspicabile per il ritorno alle origini della cultura. Senza errori e senza refusi.

Secondo Di Majo "L'enciclopedia sul Web, scritta e modificata dai lettori, piena di strafalcioni e di fonti incerte, ha fatto impallidire studiosi, spaventato accademici e depistato studenti convinti di avere a portata di mouse una Treccani. Quando s'è scoperto che non si trattava dell'enciclopedia britannica, si sono levate le proteste. Ma non c'è stato niente da fare".

Wikipedia conterrà anche alcuni strafalcioni, ma rappresenta il culmine della filosofia del sapere distribuito, democratico, neutrale, incontrollabile, critico (perché richiede un approccio attivo alla verifica delle fonti e non si basa su un assorbimento passivo di informazioni decise da altri senza possibilità di confronto), si aggiorna da sola, non occupa spazio, è disponibile anche sul tram o al parco, si consulta in un tempo quasi istantaneo e, soprattutto, è GRATIS!

La Treccani, invece, quella completa in 57 volumi, costa almeno circa 13.000 euro. E' un saper riservato a pochi ricchi.

L'impressione, leggendo l'editoriale, è che per Di Majo il calendario si è fermato agli anni '60

C'è anche da chiedersi come la redazione de il Tempo, quotidiano di Roma che dietro ha Confindustria possa permettere la pubblicazione di un simile arcaismo nonostante la stessa Marcegaglia non faccia altro che chiedere che in Italia si debba fare di più per l'innovazione tecnologica :huh:

Mi verrebbe voglia, qualora passi il ddl sulle intercettazioni di richiedere alla redazione del "il Tempo" di fare una rettifica in 48 ore di questa "informazione palesemente arcaica ed lesiva per chi cerca, nel suo piccolo, di partecipare allo sviluppo di internet". :whi:




8 Commenti


Mi sembra logico :laughing:

Quanti strafalcioni ho trovato nella voce polivinilpirrolidone... infatti credo che il vinilpirrolidone si sia offeso, così come il fullurene etc etc... Per carità... mi farebbe piacere avere la Treccani in casa, ma dopo essermela costruita la casa.. per ora meglio 2 anni di affitto (o di mutuo prima o poi, ma anche no...) o la Treccani? Strafalcioni o meno, il problema grosso è che ancora una volta si pone il problema della libertà di pensiero. Come se tutti noi fossimo cospiratori contro la democrazia... e con cosa dovrei acculturarmi, con i realitye la tipa che fa le previsioni del tempo con il touch screen??? La verità è che le elezioni sono vicine e dunque si vuole limitare al minimo la libera circolazione di idee. Un personaggio pubblico deve accettare elogi e critiche e non offendersi per convenienza. Minchiata colossale. Scusate l'eufemismo.

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Mi chiedo come faccia la sig.ra Marcegaglia a parlar di innovazione tecnologica e permettere che in un "suo giornale" si scrivano cose così arcaiche :think1:

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strano che non suggerisca anche di tornare al pennino ed al calamaio, forse per lui anche le penne biro sono troppo innovative :laughing:

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La rete è già piena di fregnacce se tolgono anche quel minimo di semi serio che ce siamo a posto

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