Orsetta

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Risposte inseriti da Orsetta


  1. Bellissimi i video!! :):P:P

    Totti è bello e bravo!!!!

    ;);):thumbup:

    La partita con la Sampdoria mi è piaciuta moltissima. In alcuni momenti ci siamo un pò "abbioccati" ;) , però, tutto sommato il ritmo è stato sempre abbastanza alto.

    I ragazzi si sono comportati bene, l'unica pecca, continuo a ripeterlo : VUCINIC! :giu:

    Spalletti, ti prego, faccelo come regalo di Natale, CACCIALO!! VENDIAMOLO! REGALIAMOLO A QUALCUNO CHE CI STA ANTIPATICO ;):P

    Apparte che è insopportabile ( per lo meno a me ) proprio come persona.

    Gioca come un ragazzino di 8 anni alle prime armi. :P Le papere, una dietro l'altra.

    Per fortuna il nostro GRANDE capitano ha avuto un rientro fantastico, sottolineato dai 2 gol, uno più bello dell'altro! :P:thumbup::P:anna:

    MITICO CAPITANO EL BIMBO DE ORO E' TORNATO! :P

    :thumbup:


  2. Mi assento un attimo ed ecco l'invasione dei gufastri :o :o

    mannaggia! :)

    Comunque, stavolta non gli si può dare torto :P Abbiamo fatto pena :locked:

    Due partite contro il Toro, una peggio di un altra!

    Quella di domenica: il primo tempo ho proprio dormito, nonostante il gol. Hanno giocato malissimo!

    Nel secondo tempo forse hanno giocato un pò meglio, ma un golletto potevano pure sprecarsi a farlo :giu:

    Il problema secondo me, è proprio quello. Non riusciamo a concludere le azioni. Facciamo tutto "quasi" bene, fino ad arrivare nell'area di rigore... Dopo di che, parte la brocca, non ci capiamo più niente, e l'azione sfuma. :giu:

    Certo c'è da dire che Piede a Banana ( Vucinic ) messo come unica punta, di certo non aiuta.

    Anche Mancini non è che può fare i miracoli... E quindi, va da sè.. :P

    La partita di ieri sera invece, è meglio che non commento.

    Un orrore. Una robba così non s'era mai vista. Eravamo tutti scordinati, nessuno manteneva le posizioni, si vedeva chiaramente che i giocatori non avevano intesa.

    E' pur vero che abbiamo giocato con la terza squadra, ma anche nel secondo tempo, quando sono entrati in campo i "Big", la situazione non è certo migliorata :giu:

    In conclusione, non posso che dire che NON sono affatto soddisfatta della mia squadra :locked:

    Torna capitano ti prego! Sta squadra aspetta solo te! :sigh:

    milanroma01mfk9.jpg


  3. Ecco film trovato, nell'elenco non c'è quindi spero che non sia stato già postato

    screenshot001sx6.th.jpg

    facile facile :)

    Have fun :P

    Classifica:

    * Angelique: 211 punti

    * Grusenka: 120 punti

    * Lettuce: 112 punti

    * Prozac: 111 punti

    * Ernesto 65 punti

    * Morgana: 44 punti

    * Falco180 44 punti

    * Orsetta: 34 punti ( mi sono data 2 punti, se è sbagliato correggete pure :P )

    * Diablo: 29 punti

    * Gaetano: 29 punti

    * Opp85: 26 punti

    * mirkomig: 17 punti

    * ThunderLord: 16 punti

    * marCone: 14 punti

    * 3MM3: 13 punti

    * ctrl-alt-canc: 13 punti

    * cantack: 13 punti

    * Lorenz: 12 punti

    * Ti con zero: 12 punti

    * eagleman: 11punti

    * Min3rva: 10 punti

    * KinetiK: 10 punti

    * Mbyte: 10 Punti

    * ale80: 9 punti

    * Predator : 8 punti

    * ZipGenius: 8 punti

    * Isileth: 6 punti

    * sIx : 6 punti

    * frman : 3 punti

    * wizard: 3 punti

    * Sunrise: 2 punti

    * Denis72: 2 punti

    * Lucac: 2 punti

    * Cold Deep: 2 punti

    * Mickele: 1 punto

    * Nemu: 1 punto

    :P


  4. a me lui sembra corrado fortuna :) ma non mi viene il nome del film :P

    no..non mi sembra che sia Corrado fortuna..comunque sono andato a vedere e, oltre a My neme is Tanino..ne ha fatti un èaltro paio di film..e non ci sono immagini tipo quella postata.

    Infatti anche io avevo fatto una ricerca di quel genere :P e non ho trovato nulla... Quindi mi è sorto il dubbio :P

    Aspettiamo l'aiutino :P


  5. Parigi, scoppia il terrore WiFi

    Parigi - Lo si usa in tutto il Mondo ricco, non ci sono prove scientifiche che ne indichino la tossicità, la potenza del suo segnale è inferiore a quella dei cellulari, eppure tutto questo non basta ad assolvere il WiFi: nella capitale francese quattro importanti biblioteche hanno rinunciato alla Internet wireless dopo le lamentele dei dipendenti, sostenuti da certe associazioni ambientaliste. Lo stop è scattato dopoché ad un meeting con la Commissione sulle condizioni di salute sul luogo di lavoro nella Città di Parigi i bibliotecari hanno parlato di malditesta, vertigini e nausea che ritengono legati all'accensione dei router WiFi nei locali delle biblioteche.

    Comprensibile il rumore che sta alzando la notizia: non solo Parigi si sta, o forse stava?, dotando di una invidiabile rete di hot spot pubblici e privati, ma l'amministrazione cittadina ha spinto non poco sulle soluzioni wireless per far arrivare la banda larga nelle strade e nelle piazze. Il sindaco di Parigi, Bertrand Delanoe, ha descritto la sua città come una oasi digitale e lo ha fatto proprio per l'attivazione in questi mesi di centinaia di hotspot.

    Secondo Stéphane Kerkhove di Agir pour l'Environnement è vero che non si può affermare con certezza che il WiFi è pericoloso ma esisterebbe una relazione tra quel genere di emissioni e quelle di un forno a microonde.

    "No, il WiFi non è come un microonde - sbotta Lionel Bordeaux, capo ufficio stampa del Comune di Parigi - Non ho mai notato onde di calore vicino a dei terminali WiFi". L'attacco è diretto non tanto verso i bibliotecari, evidentemente, ma verso quelle associazioni che, come Agir pour l'Environment o Priartém, si battono contro l'elettrosmog e cavalcano questi episodi di cronaca per sollevare l'attenzione dell'opinione pubblica. Priartém, sebbene nata per ottenere una regolamentazione severa contro la moltiplicazione delle stazioni base della telefonia mobile, ritiene che anche il WiFi in ambienti come quello delle biblioteche, o nelle case, possa rappresentare un pericolo salute.

    Ed è proprio uno dei militanti dell'associazione, assiduo frequentatore della biblioteca Faidherbe, che ha collegato la presenza dei router WiFi ai malesseri che i bibliotecari accusavano, cercando persino delle corrispondenze tra il tempo di presenza dei lavoratori nelle sale di consultazione, dove erano attivi i router WiFi, e l'emergere di indisposizioni.

    Esperti come Olivier Merckel, dell'associazione francese per la sicurezza sul luogo di lavoro, in queste ore rilasciano dichiarazioni in cui spiegano che "non siamo mai riusciti a provare gli effetti negativi dell'elettrosmog sulle persone, ma non possiamo garantire neppure che sia innocuo". E per quanto riguarda il WiFi Merckel sottolinea come "la misurazione massima che abbiamo ottenuto è di 0,2 watt per chilogrammo", un valore di molte volte inferiore a quanto "sprigionato" dai cellulari. I limiti previsti dalla legge per la potenza dei dispositivi radio in città sono peraltro piuttosto severi ma, ricorda Merckel, le emissioni WiFi sono ben al di sotto anche di quei limiti.

    Rassicurazioni, dunque, che però non sembrano bastare. Secondo il Comune di Parigi le associazioni "stanno montando una campagna che promuove preoccupazione e irrazionalità. I militanti di questi gruppi - accusa il Comune - fanno un uso molto, molto parziale degli studi sulle emissioni". Non solo: secondo Bordeaux il clima di sfiducia sul WiFi è tale che in almeno un caso uno dei dipendenti che accusava il malditesta ha dichiarato che gli era passato dopo lo spegnimento del router, disattivazione che però non era mai avvenuta. Ha mentito? Non proprio. Secondo il Comune, sono reazioni dovute alla propaganda di Priartém e soci.

    Ad ogni modo la Città di Parigi vuole evitare uno scontro diretto. Le nuove direttive alle biblioteche e ad altre installazioni promuovono l'uso del cavo tradizionale dove possibile e chiedono che i router WiFi siano posti alla massima distanza possibile dalle postazioni abituali dei dipendenti. Una misura che non viene giustificata da un allarme WiFi ma pubblicizzata come un compromesso, per cercare una via di mezzo possibile che aiuti anche i più scettici tra i dipendenti a tenere acceso lo spinotto wireless di Internet. Per le quattro biblioteche, comunque, per ora prevale il no al WiFi.

    Che il WiFi spaventi in Europa già si sa: di recente, come noto, preoccupazioni sono state espresse dalla Health Protection Agency britannica, che ha lanciato uno studio dedicato, e dal governo tedesco che ha voluto mettere in guardia i cittadini da un "uso smodato" del wireless. In Italia, fino a questo momento, il Governo non sembra pronto a prendere posizione su questo fronte sebbene abbia istituito un progetto che prevede entro tre anni di creare una struttura capace di stimare gli eventuali rischi sanitari.

    fonte


  6. Il WiFi non sarà un pericolo ma va tenuto sott'occhio

    Roma - Non è caduta nel vuoto l'interrogazione che l'onorevole Donatella Poretti (RnP) ha rivolto in ottobre al Ministero della Salute circa il rischio salute derivante dall'utilizzo di infrastrutture WiFi. Il dicastero ha risposto e, secondo il deputato, lo ha fatto in modo soddisfacente.

    L'interrogazione è stata motivata dalle perplessità manifestate, in primis, dal mondo dell'istruzione britannico, in cui insegnanti e genitori hanno cominciato a promuovere una campagna anti-wireless e la Health Protection Agency ha pensato di aprire uno studio esplorativo sui rischi da esposizione a certi campi elettromagnetici. Anche la Germania, in verità, si muove con circospezione attorno agli access point, tanto che persino il Governo ha messo in guardia la cittadinanza sui potenziali pericoli del WiFi, esortando la popolazione alla cautela nell'utilizzo delle tecnologie di trasmissione dati senza fili.

    Il Governo italiano si esprime con cautela, ma è meno allarmista, come ha spiegato l'onorevole Poretti in una nota diffusa ieri:

    "Il sottosegretario al Ministero della Salute, Serafino Zucchelli, ha risposto oggi ad una mia interrogazione che prendendo spunto da alcuni studi effettuati in Gran Bretagna sulla possibile dannosità delle reti WiFi, domandava se simili ricerche erano state condotte anche in Italia.

    Sono stati citati alcuni studi, tra cui anche quello inglese e alcune dichiarazioni dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) riguardo le implicazioni sanitarie dei campi elettromagnetici emessi dalle stazioni radio base per la telefonia cellulare e dalle tecnologie senza fili: sembrerebbe che a breve e lungo termine non ci siano effetti negativi sulla salute. Sempre secondo l'OMS è necessario, però, uno studio che documenti la rapida evoluzione dell'uso della comunicazione senza fili e degli effetti della esposizione ai campi elettromagnetici. In Italia è stato precisato che, finora, ci si è occupati solo marginalmente degli effetti delle rete WiFi e che effettivamente sarebbe opportuno condurre nuovi studi. Per questo il ministero della Salute ha avviato presso il Centro Nazionale di Controllo delle Malattie (CCM) istituito presso il Ministero, il progetto Salute e campi elettromagnetici (CAMELET). Il progetto, dalla durata triennale, è realizzato dall'Istituto Superiore di Sanità ed ha come obiettivo l'istituzione presso il CCM di una struttura per valutare i dati scientifici, la stima dei rischi sanitari e l'idonea informazione ai cittadini, tramite pubblicazioni e uno specifico sito web".

    "Mi sono dichiarata soddisfatta della risposta - ha concluso l'onorevole - ritengo che, prestando attenzione a non incappare in allarmismi inutili, sia giusto interrogare le istituzioni sul mondo della tecnologia, per altro in continua evoluzione. I cittadini devono avere informazioni adeguate per un uso consapevole. Vorrei ricordare che mentre l'utilizzo del cellulare è, per così dire, consapevole, in quanto decidiamo se telefonare o meno, per quanto riguarda le reti WiFi si parla di un utilizzo inconsapevole. Non sappiamo se in un dato momento siamo nel bel mezzo di una rete elettromagnetica o meno. È quindi giusto sapere le implicazioni che potremo avere da un sempre più frequente contatto con queste tecnologie".

    La posizione espressa dal Ministero della Salute non mette certo una pietra sopra la questione della potenziale nocività del WiFi, ma c'è da tenere presente che le emissioni elettromagnetiche di dispositivi ed apparati che utilizzano questa tecnologia sono sempre inferiori a quelle dei telefoni cellulari e apparati di reti mobili.

    Per molti ricercatori il livelli di potenza espresso da apparecchiature WiFi non rappresenta una minaccia per la salute. Difficilmente si arriverà ad uno studio scientifico che dimostrerà con certezza assoluta la totale innocuità di una di queste tecnologie, per cui vale sempre il principio della prudenza e dell'utilizzo cum grano salis.

    fonte