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Tutti i contenuti di ZipGenius

  1. #ZipGenius News - Breaking news: next update for ZipGenius will ahve version number 6.3.2.5000 and no, it won't have the native 64 bit edition. Not now, at least: we are updating our main development machine in order to build it in a true 64bit environment and not in a virtual machine. ------------------------------ Notizia dell'ultim'ora: il prossimo aggiornamento di ZipGenius avrà come numero di versione 6.3.2.5000 e no, non avrà la già citata versione nativa a 64 bit. Non per ora, almeno: stiamo aggiornando la macchina di sviluppo principale così da poter sviluppare in un ambiente a 64 bit reale e non in una virtual machine.
  2. #ZipGenius News - What about a Hangout on ZipGenius page in Google+? We could meet online to talk about features, tips and technical support: Would you like it?
  3. #ZipGenius News - We did it! The first milestone in ZipGenius for Android development has been reached! On Sunday we will release a new alpha build of the app which will offer a first rough preview of "direct extraction features", those features that in ZG for Windows are known as "Extract Here, Extract Here in (folder)" and so on. As usually, we will release this preview build only through Google+ to our beloved "circlers". ------------------------------ Ce l'abbiamo fatta! Abbiamo raggiunto la prima pietra miliare nello sviluppo di ZipGenius per Android! Domenica rilasceremo una build "alpha" dell'app che consentirà di vedere un'anteprima delle "funzioni di estrazione diretta", ossia quelle che in Windows sono conosciute come "Estrai Qui, Estrai Qui, in (cartella)" e così via. Come al solito, distribuiremo questa build d'anteprima solo tramite Google+ per i nostri amati "circlers".
  4. Sblocco del bootloader Il bootloader è un programma che corrisponde più o meno al BIOS di un PC e serve per fare alcune operazioni a terminale non ancora completamente avviato (dato che Android è un OS che gira in una virtual machine su Linux). Molti produttori di telefoni lo bloccano per impedire che si installino ROM non ufficiali o comunque modifiche come quelle richieste per l'accesso ai privilegi di root. Sbloccando il bootloader è importante perché è il primo passo per poter procedere con mod e aggiornamenti non ufficiali. in sostanza non si fa altro che aggirare quella forma di protezione imposta dal produttore del telefono. Privilegi di root Come accennato, Android è un sistema operativo particolare che gira in una virtual machine su un sistema Linux ridotto ai minimi termini. In Linux, anche se è presente un solo utente "normale", un secondo utente del sistema chiamato "root" è sempre presente ed esso è l'amministratore del sistema plenipotenziario: l'utente root può eseguire operazioni che altrimenti sono vietate a tutti gli altri utenti. In Android l'utente "root" è disabilitato per impedire che si proceda - ancora una volta - con installazioni di mod o aggiornamenti ufficiali e anche al fine di impedire che l'utente possa andare a rovistare in aree vitali di Android. Esso spesso è richiesto quando si installano utility che eseguono operazioni sull'intero Android e non solo sulla parte destinata all'uso ordinario da parte di un utente medio. Installazioni di mod Ogni terminale ha la propria procedura per l'installazione. Con i Samsung, per esempio, è possibile usare il software per PC "Odin" per flashare le ROM sul telefono connesso via USB, così come è possibile anche caricare un bootloader con strumenti di soccorso (detti "recovery") che ti permettono di installare le mod direttamente dalla memoria interna del telefono.
  5. Ok allora aspettiamo Inviato dal mio GT-I9000 con Tapatalk 2
  6. [ben]Theowin[/ben] Prova a mettere i DNS di Google: 8.8.8.8 8.8.4.4 e verifica ancora. Se il problema persiste, la causa potrebbe essere altrove (firewall del modem/router attivo, magari?) Iniziamo cambiando i DNS con quelli di Google e poi vedremo.
  7. [ben]paperodigomma[/ben]
  8. Anche se mamma Google dovesse abbandonarti ad un certo punto, il Nexus S, proprio perché appartenente alla serie Nexus, è uno dei modelli più sfruttati per lo sviluppo di rom custom. Nacque con Gingerbread 2.3.1, ora ha l'aggiornamento ad ICS 4.0.5 (che nessun altro possiede) ed è opinione diffusa che riceva anche Android 5 (anche non ufficiale).
  9. L'Atrix forse... Mi informo meglio su Motorola.
  10. Purtroppo mi sa di no... In giro ho trovato una guida per ottenere i permessi di root ma di ROM custom non se ne parla proprio.
  11. L'interfaccia stock è quella progettata da Google e la si vedrebbe se i vari produttori non vi applicassero le proprie personalizzazioni com HTC Sense o Samsung TouchWiz. Si usa soprattutto nei telefoni Nexus oppure si può riprodurre scaricando le apposite applicazioni alternative dal market. Inviato dal mio GT-I9000 con Tapatalk 2
  12. Vero. Verissimo. Sotto l'aspetto della sezione telefonica concordo con il fatto che Sony e HTC offrano un'interfaccia migliore. Quella di Samsung non è male, anzi le ultime versioni di TouchWiz sono fatte molto bene. Bisogna ricordare, quindi, che stiamo parlo di Android e, perciò, se una cosa non ti piace, il Market è sempre lì con le sue decine di alternative più o meno gratuite, quindi se non piacciono le applicazioni telefono/contatti di serie, si può sempre trovare una valida alternativa come Go Dialer. Inoltre, in Android 4.0 l'interfaccia "stock", quella creata da Google, è semplicemente stupefacente, tanto che molti si stanno chiedendo che senso ha coprirla da parte dei produttori con le proprie personalizzazioni. Confermo. Inoltre anche Motorola ha il problema dei bootloader bloccati ma, in compenso, è lei stessa ad offrire il metodo per lo sblocco (un po' macchinoso).
  13. Manco a dirlo, ecco un nuovo aggiornamento per CyanogenMod 9 per Galaxy S Inviato dal mio GT-I9000 con Tapatalk 2
  14. Se si seguono le guide si può tranquillamente passare da una versione ufficiale a una non ufficiale in pochi passi. Anzi: da quando ho installato la ROM CyanogenMod, grazie ad un programma installato nel telefono ricevo le notifiche sulla disponibilità di un nuovo aggiornamento e posso scaricarlo e installarlo direttamente nel Galaxy S, senza passare per il computer. Tieni presente che proprio poco fa ho letto una notizia per cui anche il prossimo Nexus (la serie di smartphone marchiata Google che si pone come riferimento per tutti gli altri produttori) dovrebbe essere realizzato ancora da Samsung. Ecco... Ho dimenticato di suggerirti prima il Nexus S (non il Galaxy Nexus che costa un rene): in sostanza è il Galaxy S1 con in più la tecnologia NFC ma ha il vantaggio di essere gestito direttamente da Google e non da Samsung, tanto che è stato uno dei primi a ricevere l'aggiornamento ufficiale (anzi, la serie Nexus è sempre la prima a ricevere gli aggiornamenti direttamente da Google).
  15. Sucsami intendevo l'XPERIA S. Purtroppo come ti accennavo la politica di Samsung è quella di abbandonare certi terminali al loro destino sostenendo che il loro hardware non è in grado di far girare Android 4.0, mentre in realtà io stesso posso dimostrare che su Galaxy S1 ICS gira e ci gira meravigliosamente, tanto da non farmi rimpiangere il non avere un S2 e da non farmi desiderare l'acquisto dell'S3 in uscita. Quando compri un cellulare Android, la garanzia è l'ultima delle preoccupazioni (salvo che il guasto non sia proprio a livello di hardware, naturalmente). Più il cellulare è aggiornabile (anche per vie non ufficiali), più questo diventa un investimento riuscito. Pensa che il mio Galaxy S ha visto le seguenti versioni di Android: Eclair 2.1 - di serie all'acquisto. FroYo 2.2 - aggiornamento ufficiale FroYo 2.2.1 - aggiornamento ufficiale Gingerbread 2.3.1 - aggiornamento NON ufficiale (parecchio tempo prima del rilascio della versione ufficiale) Gingerbread 2.3.1 tramite build "leaked" - aggiornamento NON ufficiale basato su ROM destinate ai beta testers (in sostanza le build intermedie prima della versione finale) Gingerbread 2.3.3 - aggiornamento UFFICIALE Gingerbread 2.3.4 - aggiornamento NON ufficiale con le solite build per uso interno Gingerbread 2.3.5 - aggiornamento NON ufficiale con build interne. ICS 4.0.1 - ROM Team ICSSGS RC 3.x ICS 4.0.1 - ROM Team Hacksung build 14 ICS 4.0.3 - ROM Team ICSSGS RC 4.x ICS 4.0.3 - ROM Ex Team Hacksung , ora CyanogenMod 9 - nel frattempo Samsung rilascia l'aggiornamento ufficiale a Gingerbread 2.3.6 ICS 4.0.4 - ROM CyanogenMod 9 - aggiornata mediamente ogni 48 ore Più soddisfatto di così non potrei essere. Ecco perché è importante prendere un Android facilmente aggiornabile. Gli HTC sono pure aggiornabili ma bisogna fare un macello per poterci mettere le mani liberamente, mentre non conosco la situazione in materia per i Sony. Samsung sicuramente dopo l'S3 presenterà i nuovi modelli di fascia bassa e media con ICS di serie, quindi potresti anche attendere un po' magari. L'LG Dual non è affatto male: con gli aggiornamenti rilasciati successivamente è diventato molto stabile e veloce (all'inizio aveva qualche problema).
  16. Iniziamo col dire che un telefono con Android è di per se una buona scelta, indipendentemente dalla fascia di appartenenza. Prima di parlare di modelli specifici, esprimo il mio parere sulle varie marche citate. Samsung Sebbene abbia una politica commerciale un po' "tagliente" (cioè 18 mesi di aggiornamenti garantiti secondo le direttive Google, poi sei abbandonato a te stesso), è comunque una garanzia sotto molti aspetti, dato che è una delle poche marche a sostenere non ufficialmente la personalizzazione estrema e gli aggiornamenti "fatti in casa". Intendo dire che i telefoni Samsung non hanno il bootloader bloccato quindi l'installazione di ROM create da terze parti (come la CyanogeMod) è estremamente facilitata poiché non si devono fare i salti mortali per ottenere i privilegi di root ( rooting on Android ), grazie ai quali ottieni il controllo totale sul dispositivo. Grazie a questa opportunità, chi come me ha acquistato nel 2010 il Galaxy S1, essendo rimasto escluso dalla distribuzione di aggiornamenti ufficiali ad Android 4.0 ICS, ha potuto facilmente installare la ROM CyanogenMod 9 in versione "nightly" (cioè aggiornata quasi ogni due giorni) che permette -appunto - di installare ICS sul Galaxy S1 (e ti assicuro che è una bomba). Alla luce di questa considerazione, se giri un po', anche su eBay, potresti trovare il Galaxy S1 Plus ad un prezzo degno del tuo budget. L'S1 Plus si distingue dal mio (l'S1 normale) poiché lo hanno aggiornato togliendo il display Super AMOLED ma dotandolo di una CPU single-core da 1.4 GHz. Comprarlo e aggiornarlo subito ad ICS significherebbe avere un signor telefono fra le mani. Se invece preferisci puntare al nuovo, il Galaxy W è un modello degno di nota (anch'esso con CPU a 1.4 GHz) ma fai attenzione perché non ricordo se dispone di videocamera frontale. L'S2 non lo scarterei a priori solo per un fatto di prezzo: su Groupon l'altro giorno era in vendita a €389,00 e considera che il prezzo scenderà ancora perché il 3 maggio dovrebbero presentare il Galaxy S3. Sony (ex Sony-Ericsson) I modelli Neo sono straordinariamente belli. Resta da vedere come si comporterà Sony: dopo le pessime customer relations e gli aggiornamenti prima annunciati e poi mai distribuiti per i vecchi Xperia, ora che la componente "Ericsson" in sostanza non esiste più, attueranno una migliore politica di relazioni con il cliente? E' una vera incognita proprio perché il management è stato completamente rinnovato e la casa giapponese sta tentando di recuperare un'immagine sinonimo di qualità. Huawei I loro prodotti sono proprio interessanti perché sono di qualità anche se molto economici ma mi ci affiderei solo se il telefono da compare fosse solo un telefono "non primario" o di scorta. Le customer relations sono discrete ma quel che manca è una buona comunità di developers indipendenti che siano pronti a sopperire con ROM personalizzate nel caso in cui Huawei decida di non aggiornare più un dato terminale. HTC La nuova serie One è belissima anche se a scapito della versatilità. HTC sta mostrando segni di emulazione di Apple poiché impone il blocco del bootloader e, addirittura, negli One la batteria non è sostituibile dall'utente (come in un iPhone, insomma). Il blocco del bootloader rende la vita difficile a chi desidera installare ROM personalizzate: questo è un punto negativo, secondo me, poiché anche HTC tante volte ha abbandonato - come Samsung - il vecchio cliente al proprio destino ma, mentre Samsung ti dà la possibilità di smanettare a più non posso con i suoi terminali, HTC ti complica le cose e, se non hai voglia di studiare i metodi per lo sblocco del bootloader e il rooting, ti costringe a cambiare telefono (o a tenerti un software vecchio). Purtroppo il bootloader bloccato c'è anche sulla linea Sensation e un mio amico ci ha messo due giorni per poter sbloccare il suo terminale per installare una roma con Android 4.0. Alle marche citate aggiungerei LG, per la quale vale lo stesso discorso fatto per Samsung - probabilmente è filosofia commerciale sud-coreana Io restringerei la scelta fra Samsung Galaxy W e Sony Neo S, oppure per l'acquisto di un telefono "fine serie" aggiornabile ad Android 4.
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  20. Ci siamo! Oggi 24 aprile 2012 Google Drive sta venendo alla luce! Stiamo celebrando l'arrivo del tanto temuto concorrente di Apple iCloud e DropBox che porterà 5 GB di spazio disponibile immediatamente (basta avere un account Google) e, a pagamento, offrirà spazio aggiuntivo da 100 GB a ben 16 TB. Il rilascio è iniziato un paio di ore fa e ciò che ci rende felici è, come testimoniato dall'immagine sopra, che si tratta di un lancio globale fra USA ed Europa - al contrario di come è avvenuto per altri servizi Google come Music che, ancora oggi, sono riservati agli USA. Fonte: Wininizio.it
  21. La storia di DropBox è un esempio di piccola startup che inizia a lavorare in sordina e diviene un "big" del settore grazie alla bontà del progetto e al passaparola fra utenti che ne deriva. DropBox ha il merito di essere stato il primo sistema di cloud storage realmente funzionale e vicino alle esigenze degli utilizzatori, grazie alla sua versatilità e alla disponibilità di un client praticamente per tutti i sistemi operativi desktop e mobile. DropBox ha persino superato la scure dell'Unione Europea in tema di trattamento dei dati personali dei cittadini europei: trattandosi di un'azienda americana, la Direttiva 95/46/CE impediva loro di mantenere e gestire informazioni sensibili provenienti dai cittadini UE, dettaglio che rendeva di fatto DropBox uno strumento illegale in Europa; poi, però, DropBox il 14 febbraio 2012 ha annunciato di aver aderito al protocollo US/EU Safe Harbor che disciplina la materia ed è finalmente diventato un prodotto legalmente utilizzabile sotto tutti gli aspetti. Purtroppo però DropBox ha iniziato a sentire il fiato sul collo di concorrenti molto agguerriti che sono arrivati dopo: ha iniziato SugarSync che, oltre ad offrire 5 GB di partenza, permette di sincronizzare online e con altri dispositivi qualsiasi cartella o file nel sistema, senza dover creare una cartella specifica come fa - appunto - DropBox e, quindi, dando massima libertà all'utilizzatore; quindi ci si è anche messo SpiderOak il campione della sicurezza applicata al cloud storage, dato che non conserva le credenziali d'accesso degli utenti sui propri server, crittografa i files sul dispositivo dell'utente prima del trasferimento e usa connessioni crittografate per il trasferimento dei files da/verso i server. Come se non bastasse, ci si sono messe anche Apple con iCloud di serie in tutti i loro ultimi prodotti e Google con l'imminente arrivo di Google Drive (che sembra fornisca ben 100 GB di spazio base). DropBox ha perciò avvertito la necessità di reagire e la decisione presa, in verità, non sembra essere delle più felici. Fino ad oggi era possibile condividere pubblicamente i propri files spostandoli nella cartella Public di DropBox e copiando il link pubblico fornito dall'applicazione, ma il prossimo aggiornamento di DropBox potrebbe sconvolgere le cose. Tutti i files in DropBox avranno un link pubblico per la condivisione. Questo non significa che chiunque potrà scaricare liberamente i files in DropBox, poiché sarà l'utilizzatore a decidere se divulgare o meno il link, ma naturalmente non preclude la possibilità che un malintenzionato piuttosto attrezzato possa farlo. In sostanza DropBox ha invertito il sistema perché l'utente può decidere quali files e cartelle può rendere "privati", andando sul sito web di DropBox e impostando tale opzione. Questa mossa, dunque, appare molto infelice e chi usa DropBox per lavoro (per esempio: avvocati o medici) dovrà valutare attentamente come reagire: impostare tutti i files come privati perdendo un po' di tempo oppure abbandonare radicalmente DropBox e preferire una delle soluzioni alternative citate. E' opportuno ricordare, infatti, che il Codice della Privacy (D. Lgs. 196/2003) prevede severe sanzioni per il responsabile del trattamento dei dati personali altrui che non pone in essere tutte le misure necessarie tese ad impedire che quei dati possono (anche incidentalmente) essere divulgati, manomessi o distrutti. Pessima idea, DropBox...
  22. Riporto un parere da Google+, postato da Gianluca Zamagni.
  23. (1/2 OT ma come frase ad effetto ci sta tutta) Juve 4 - Roma 0
  24. Uh I found another bug in the search feature: if you set a path (even without the "\" at the end), the search starts fine and find the archives but it continues to search to other paths!!! UPDATE: You couldn't believe it! You were right about the search feature. It was missing a "\" when compiling the list of paths and extensions to search for, so imagine you were trying to search for ZIP archives in C:\MyFolder, the program was trying to search for "C:\MyFolder*.zip". That also explains why it was trying to search in folders not selected. This bug has been fixed, then.
  25. Per autogol, direi