Nemesi

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Tutti i contenuti di Nemesi

  1. Patch di Explorer, buona la seconda (10-08-2005 ore 16.16) Internet Explorer 6 finalmente corretto e non più a rischio? Sì, ma con il giallo. E il giallo, stavolta, riguarda il metodo di distribuzione delle patch usato da Microsoft per i milioni di macchine che adottano Windows e le sue applicazioni. L'azienda di Redmond ha dovuto infatti ritirare la patch MS05-038 per poco tempo, dopo l'arrivo delle prime segnalazioni di utenti, che si lamentavano di download non funzionanti. La spiegazione è fornita direttamente su una pagina del blog ufficiale di Explorer da Jeremy Mazner, Technical Evangelist per Windows Vista e Internet Explorer. "Subito dopo il rilascio degli aggiornamenti questa mattina ci siamo accorti che molte copie della patch di Explorer erano corrotte, rompendo la firma digitale e rendendo impossibile l'installazione. Gli aggiornamenti di Microsoft Update e Windows Update non ne sono affetti e possono essere installate correttamente". Svelato l'arcano: il problema si pone solo per chi ha preferito l'installazione manuale della patch, senza ricorrere ai sistemi automatici di aggiornamento, ricorrendo o meno al Web. Problema di nicchia, quindi (ma non ancora risolto: al momento in cui scriviamo, lo specifico download manuale non funziona), ma il fatto di avere sbagliato ad apporre una firma digitale è il classico errore che può accadere, ma che ha dell'incredibile quando succede. Dopo le patch che correggono altre patch (come nel caso di Explorer: la MS05-038 cancella di fatto le precedenti MS05-037 e MS05-025 di luglio e giugno), le "patch delle patch" (la stessa patch riveduta e corretta più volte), Microsoft tira fuori dal cappello a cilindro la patch distribuita in più riprese. Ma non è un trucco destinato a suscitare l'ammirazione degli utenti, anche se - per fortuna - si è rivelato più l'ennesima piccola crepa nell'immagine di Microsoft che un danno reale. Fonte
  2. Tempo di aggiornamenti anche per Netscape: il browser, che ha dato origine a Mozilla e che ora attinge a piene mani dal codice di Firefox, si allinea Firefox 1.0.6 per quanto concerne la sicurezza. Netscape 8.0.3.3 corregge dieci vulnerabilità complessive, di varia portata ed entità; ma arriva in ritardo nei confronti di Firefox, la cui ultima versione non è stata certo immune da problemi. Per Netscape, che è ancora di proprietà di America Online, si tratta del secondo ciclo di patch in due settimane: la precedente versione 8.0.2 correggeva due bug, mentre l'attuale 8.0.3.3 completa l'opera. Gli utenti Netscape (invero scesi a livelli molto bassi, per la concorrenza esterna di Explorer e interna di Mozilla e Firefox) ricevono un avviso di aggiornamento all'ultima versione non appena accedono al browser Pur ricordando alcune interessanti peculiarità di Netscape (relative a sistemi antiphishing e antispyware, e alla possibilità in ambito Windows di appoggiarsi anche al motore di rendering di Internet Explorer, utile per siti specificamente realizzati per il browser di casa Microsoft), è proprio sulla velocità di aggiornamento che l'applicazione mostra la corda: e quattro minor release in meno di tre mesi non fanno che accentuare una simile sensazione di affanno a reggere il passo dei tempi e della concorrenza. Che in un caso è numericamente molto più consistente (Explorer) e in altri più rapida nelle correzioni (Firefox o Opera). Fonte
  3. Aggiornamento della situazione (8 agosto): Explorer 7, un browser (finora) incompatibile Più ombre che luci per Explorer 7: mentre Firefox continua, pur tra un problema e l'altro, la lenta erosione delle quote di mercato dei browser Web made in Redmond, il successore dell'incerottato Explorer 6 non sembra nascere su una buona stella. Il problema è uno solo, ma di cruciale importanza: la compatibilità con gli standard. Standard super partes o standard "à la Microsoft"? In quel di Redmond sembra - ed è un vizietto radicato nel tempo - che siano i secondi a pesare maggiormente. Sin dalla nascita di Explorer 7 (attualmente in stato di beta), si vociferava che il supporto ai fogli di stile CSS2 sarebbe stato parziale: veniva quindi riproposta in pieno la diatriba in atto da tempo tra Microsoft e gli standard World Wide Web Consortium. La via scelta sin dall'inizio è stata quella di un supporto solo parziale a CSS2, e a poco sono valse le rassicuranti parole di Chris Wilson, Lead Program Manager per Internet Explorer sul proprio blog. Explorer 7, per stessa ammissione di Microsoft, non supera il test Acid2, che il Web Standards Project ha implementato per aiutare i produttori di browser a realizzare software che supportino pienamente gli standard Web. La spiegazione è disarmante quel tanto che basta: per Redmond, non è un test sufficientemente attendibile. Nei commenti al post di Wilson, c'è chi non la pensa così. La guerra agli standard di Microsoft tocca da vicino (e in negativo) due categorie: gli sviluppatori web e gli utenti. E la spiegazione dell'idiosincrasia a CSS2 (uno standard presentato nel 1998!) si può spiegare in due diverse maniere: la prima prevede l'incompatibilità tra il motore di rendering di Explorer 7 e lo standard stesso, e la seconda il timore di realizzare, in ritardo, qualcosa di troppo simile a browser già sul mercato. Come a dire, in entrambi i casi, che "comunque vada non sarà un successo". <_< Fonte
  4. L'ultima me l'avevano già raccontata, solo che al posto del carabiniere c'era una Donna :andy:
  5. Abbiamo un pò trascurato Jeeg Robot e la sua fantastica sigla: "corri ragazzo laggiu' vola tra lampi di blu corri in aiuto di tutta la gente dell'umanita'..."
  6. Berlusconi si sta facendo la doccia e, mentre esce, sua moglie entra in bagno: "Oh, Dio, scusami!" e Berlusconi: "Puoi chiamarmi anche Silvio in privato, tesoro!"
  7. kimo sei il benvenuto nella comunità di WinInizio Hai proprio un bell'avatar!
  8. No, no,.........solo la locomotiva vuoi fare un giretto?
  9. Uhmmm.........vado sul classico, La locomotiva - Francesco Guccini
  10. Ciao goffiol e benvenuto vedrai che ti troverai bene e che ciascuno di noi ti darà il proprio aiuto per quei "problemini"
  11. :up1: ottima scelta :up1:
  12. Naturalmente non sono al tuo livello, ma qualche cosuccia la ho anch'io. Questo è uno dei miei 45 giri preferiti; il vinile è blu!
  13. Potresti provare con Isobuster, io l'ho usato con successo un paio di volte per recuperare dati da alcuni CD danneggiati. Non saprei dirti però se può funzionare anche nel tuo caso. Comunque lo trovi qui
  14. Se l'ultima sessione che hai masterizzato con Nero è diversa da quelle precedenti sul CD (per esempio per i parametri ISO, ecc.), allora puoi leggere solo l'ultima. Controlla con Nero: inserisci il CD e poi vai su "info CD" (è l'icona col disco e la "i" sopra) e vedi che ti dice.
  15. Quell'unica foto è nell'ultima sessione masterizzata? Che altro c'è, sempre nell'ultima?
  16. Beh....unisci la passione per i cartoni a quella per la musica. E' un'ottima cosa. :band:
  17. Si è vero, la Psicostoria viene sviluppata da Hari Seldon sotto la spinta di R. Daneel Olivaw, in "Fondazione anno zero". Però l'idea originaria è già presente in "I Robot e l'impero", formulata dai due robot Daneel Olivaw e Giskard Reventlov; per questo, come ti dicevo, "I Robot e l'impero" è l'anello di congiunzione fra i robot e la fondazione.
  18. Ehi oizys, ma quanti ne hai di questi 45 giri? anche questi non scherzano...
  19. :emot89: :emot89: :emot89: :emot89: :emot89: @ johnJ mi ero scordato di questo qui e già che ci sono...
  20. A dire il vero, è opinione diffusa che solo i primi tre libri facciano pienamente parte del ciclo dei robot, l'ultimo rappresenta l'anello di congiunzione con il ciclo dell'impero (ma in fondo, che importa). Comunque, ricordo che i due robot Daneel Olivaw e Giskard Reventlov sono ancora in circolazione, assieme a Gladia Delmarre, vecchia amica dell'ormai defunto Elijah Baley. Tutti assieme dovranno combattere contro gli Spaziali che progettano la distruzione della Terra. Intanto i due robot gettano le basi di una nuova scienza, la Psicostoria, che avrà un ruolo decisivo nel Ciclo della Fondazione. Asimov, inoltre, introduce la legge zero della robotica: "un robot non può danneggiare l'Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l'Umanità riceva danno." Da questa legge inoltre ci si ricollega all'ultimo libro del ciclo della fondazione cioè "Fondazione e terra" dove convergono tutti e tre i cicli di Asimov: fondazione, robot e impero. Se hai letto gli altri cicli, o se hai intenzione di farlo, credo che leggerai con soddisfazione anche "I robot e l'impero".
  21. Benvenuto ondarossa :emot164: PS: mi sa che andremo daccordo. :emot64:
  22. Per caso parli di questi?