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  1. I Campioni d'Italia siamo ancora NOI
  2. 16 maggio: presidente, buon compleanno! Nato a Boscochiesanuova, in provincia di Verona, il 16 maggio 1945, il presidente festeggia oggi il 64° compleanno. A lui l'abbraccio e il grazie sempre di tutta l'Inter e di tutti gli interisti. Fonte: Inter.it
  3. Chievo-Inter 2-2: Crespo e Balotelli in gol VERONA - A quattro giornate dalla fine della stagione, l'Inter affronta il Chievo in trasferta e cerca un risultato pisitivo per compiere un altro passo, determinante, verso l'obiettivo finale. Nonostante l'assenza di colui che José Mourinho ha definito come il miglior giocatore di questa stagione, Zlatan Ibrahimovic, l'Inter in campo al "Bentegodi" non fa rimpiangere il capocannoniere del campionato e ancora una volta, davanti a circa 10.000 cuori nerazzurri sugli spalti, dimostra di essere squadra. Lo fa con concentrazione e capacità di attaccare, con il ritorno al gol di Hernan Crespo, che apre le marcature dopo 180' secondi di gioco, e una rete da cineteca di Mario Balotelli che permettono ai nerazzurri di conquistare un punto importante e andare avanti con convinzione. PRIMO TEMPO - Con Ibrahimovic squalificato, José Mourinho si affida a Hernan Crespo che torna tra i titolari del reparto offensivo nerazzurro accanto a Figo e Balotelli. In difesa Zanetti e Maxwell, affiancano la coppia centrale composta da Cordoba e Samuel, centrocampo a tre con Stankovic, Cambiasso e Muntari che recupera dall'infortunio muscolare. Tra gli avversari, Di Carlo senza Pinzi, squalificato, dà fiducia a Bentivoglio che agirà alle spalle della coppia Pellissier-Bogdani. Atmosfera e clima suggestivo al "Bentegodi", con una bellissima risposta di pubblico da entrambe le parti. Il match ha inizio e dopo 120 secondi, Pellissier guadagna un calcio di punizione dal limite per un fallo di Samuel: sul pallone ci va Marcolini, ma il suo destro è da dimenticare. La risposta dell'Inter non si fa attendere (3'): azione dalla sinistra, taglio molto lungo di Figo che serve Cambiasso il cui tiro a giro viene respinto malamente da Sorrentino, Hernan Crespo ci crede e sulla ribattuta insacca per lo 0-1, tornando al gol che gli mancava da Inter-Roma del 1° marzo scorso. All'8, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Yepes ci prova con un colpo di testa in tuffo, ma Julio Cesar blocca in presa alta. All'11 Inter vicina al raddoppio: da un cross di Balotelli, Figo calcia di prima intenzione verso Sorrentino, ma Frey devia di nuca colpendo il palo e rischiando l'autorete. Al 18' conclusione centrale di Marcolini dalla distanza, Julio Cesar para senza problemi. Al 23' bella palla di Marcolini per Pellissier che si trova solo davanti a Julio Cesar, ma la posizione dell'attaccante gialloblù è irregolare. Il pareggio del Chievo arriva al 27' con un gran gol di Marcolini che, quasi da fermo, ci prova dalla distanza con un pallone preciso all'incrocio dei pali che imparabile dall'incolpevole Julio Cesar che non può far altro che stare a guardare. Minuto 29: Zanetti in corsa sulla fascia sinistra, guadagna l'area, è atterrato da Rigoni, ma per De Marco è tutto regolare nonostante, dalle immagini, il contatto tra il piede del centrocampista e quello sinistro del capitano sia netto, mentre non risulta chiaro se Rigoni tocchi anche il pallone. Una cosa è certa: Javier Zanetti, oggi alla 634esima partita in nerazzurro, capitano dentro e fuori dal campo, non è mai stato protagonista di episodi di simulazione in tutta la sua carriera. Al 33' Pellissier guadagna una punizione per fallo di Cordoba, Marcolini batte di sinistro e ancora il bomber gialloblù, in torsione, indirizza di testa verso la porta, ma la palla è di poco a lato. Al 36' una punizione battuta da Balotelli si trasforma in un tiro insidioso che Sorrentino riesce a respingere con la punta delle dita. Al 40' Rigoni meriterebbe il rosso per il fallo su Balotelli, ma è graziato da De Marco. Il primo tempo, intenso e accattivante, si chiude senza recupero sull'1-1. SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza sostituzioni e con il Chievo che crea qualche apprensione alla difesa nerazzurra, salvata per due volte da Cambiasso. Al 4' palla dentro di Stankovic a cercare Figo, ma Sorrentino, in uscita, interrompe l'azione interista. All'8 azione insistita dell'Inter che va vicinissima al gol: Zanetti lancia per Cambiasso che a sua volta prolunga per Crespo, l'attaccante, di tacco, restituisce il pallone al centrocampista argentino che con genialità serve Balotelli il cui tiro sbatte però per due volte sul corpo di Frey. Al 12' Crespo è costretto a uscire dal campo per dei problemi muscolari, e viene sostituito da Julio Cruz. Al 20' arriva il pareggio nerazzurro: gol da cineteca di Mario Balotelli all'altezza del primo palo, coordinazione perfetta dell'attaccante nerazzurro che con un destro perfetto di prima intenzione da posizione defilata trafigge Sorrentino per l' 1-2. La risposta del Chievo arriva al 30' con Luciano: cross di Mantovani dalla sinistra, taglio diagonale per Luciano che agevolato dalla scivolata di Maxwell in marcatura, insacca comodamente per il 2-2. Al 34'ci prova Zanetti con una conclusione potente e centrale bloccata in presa bassa da Sorrentino. Al 40' e 43' vengono ammoniti rispettivamente Julio Cruz e Javier Zanetti che, entrambi diffidati, salteranno Inter-Siena. Dopo 4' minuti di recupero Chievo-Inter si chiude sul 2-2. Nerazzurri a 78 punti in classifica, Milan a 70. CHIEVO-INTER 2-2 Marcatori: 3' Crespo, 27' Marcolini, 20' st Balotelli, 30' st Luciano Chievo Verona: 28 Sorrentino; 21 Frey, 2 Morero, 33 Yepes, 4 Mantovani (31' st 83 Sardo); 10 Luciano, 16 Rigoni, 7 Marcolini; 9 Bentivoglio (27' st 79 Esposito); 31 Pellissier, 23 Bogdani (37' st 6 Malagò); A disposizione: 18 Squizzi, 5 Mandelli, 20 Kerlon, 77 Italiano; All.: Domenico Di Carlo Inter: 12 Julio Cesar; 4 Zanetti, 2 Cordoba, 25 Samuel, 6 Maxwell; 5 Stankovic (32' st 11 Jimenez), 19 Cambiasso, 20 Muntari (22' st 16 Burdisso); 7 Figo, 18 Crespo (12' st 9 Cruz), 45 Balotelli; A disposizione: 1 Toldo, 14 Vieira, 21 Obinna, 26 Chivu; All.: José Mourinho Arbitro: Andrea De Marco di Chiavari Ammoniti: 32' Cordoba, 36' Morero, 40' Rigoni, 39' st Cruz, 42' st Malagò, 43' st Zanetti. Tempi supplementari: 0-4' Fonte: Inter.it
  4. Inter-Lazio: 2-0, Ibra e Muntari in gol MILANO - Cinque giornate alla fine del campionato. Quello contro la Lazio è il primo dei tre confronti decisivi per la stagione che i nerazzurri disputeranno tra le mura dello stadio 'G. Meazza'. Un confronto che arriva a sette giorni da una sconfitta immeritata, psicologicamente pesante, rimediata nella trasferta di Napoli, ma che ha motivato ancora di più l'Inter che questa sera ha saputo reagire e combattere per l'obiettivo finale. Una partita a due facce: un primo tempo senza occasioni e poca fantasia, una ripresa con unidici campioni nerazzurri inarrestabili. Ibra sblocca il match, Muntari lo imita, Samuel torna a erigere un muro per gli avversari, Figo disegna e non si ferma, Mancini, Crespo e Chivu ci mettono il cuore. Così nasce la vittoria numero 23, frutto di 60 gol fatti e meno della metà subiti e che si traduce in 77 punti in classifica e 10 di vantaggio sulla diretta inseguitrice. E ora buona domenica a chi insegue, aspetta e spera. PRIMO TEMPO - Per affrontare la Lazio di Delio Rossi, José Mourinho punta sul 4-3-3 con Santon a destra, Cordoba e Samuel centrali e Chivu a sinistra. Centrocampo a tre con Zanetti, Cambiasso e Muntari. Tridente d'attacco con Figo, Ibrahimovic e Mancini. Maxwell assente anche dalla panchina perché non ha ancora recuperato al meglio da una contusione al ginocchio sinistro, rimediata nella seduta di rifinitura. Tra i biancocelesti indisponibili Pandev, Dabo, Diakité, Mauri e Cribari. In difesa la coppia centrale è composta quindi da Rozenhal e Siviglia, con Zarate e Rocchi in avanti. A centrocampo i prescelti sono Brocchi, Ledesma, Matuzalem e Del Nero. Dopo i cori in ricordo di Gabriele Sandri, scomparso prima della gara tra Inter e Lazio nel novembre scorso, il match ha inizio. L'Inter parte subito forte con Figo che, dopo soli 30 secondi di gioco, salta l'uomo, serve Ibrahimovic chiuso poi in corner da Rozenhal. Al minuto 2 Cambiasso lancia per Mancini che, dalla destra di Muslera, calcia dietro alla porta. Al 4' cross rasoterra perfetto di Figo, lisciano sia Radu che Muslera, ma dall'altra parte non c'è nessun nerazzurro a raccogliere l'invito. All'8 Rocchi si fa vedere dalle parti di Julio Cesar e, dopo un passaggio di tacco di Zarate, tenta la conclusione parata a terra dal portiere brasiliano. Al 9' traversone di Santon dalla destra, Figo di testa prolunga all'indietro, ma Siviglia mette in corner. Al 19' da una punizione di Figo, vittima di un fallo di Kolarov, Samuel fa da sponda a Mancini che,però non trova lo specchio della porta. Al 23' inarrestabile Figo: da un lancio perfetto del portoghese, Ibrahimovic stacca di testa, ma la palla è fuori di un soffio. Al 31' Samuel atterra Zarate, Tagliavento concede un calcio di punizione dai 31 metri, il tiro di Kolarov è potente ma laterale. Al 30' Muntari ha in mano il gol del vantaggio nerazzurro: lancio di Ibra dalla destra, il centrocampista ghanese, lasciato solo in area, ci prova di testa ma non trova lo specchio della porta. Al 39' Lazio pericolosa con Zarate che dribbla la difesa nerazzurra e, di destro, indirizza verso Julio Cesar costretto a deviare sopra la traversa. Al 40' Mancini crossa dalla sinistra, Ibra è appostato sotto porta, ma Muslera in uscita libera con i pugni. Dopo un minuto di recupero il primo tempo di Inter-Lazio si chiude sullo 0-0: Inter agguerrita nella prima parte del gioco, un po' più sperduta sul finale, ma le occasioni scarseggiano da entrambe le parti. SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza sostituzioni. Al 4' Muntari lancia per Ibra al limite dell'area, lo svedese però è raggiunto da tre avversari che gli impediscono ogni movimento. Nei primi minuti di gioco occasioni sprecate da entrambe le parti, ma al 4' l'Inter crea pericoli dalle parti di Muslera con un lancio in verticale di Ibra per Cambiasso, anticipato da Siviglia che mette fuori. All'11 due sostituzioni tra le file nerazzurre: Crespo entra per Mancini, Vieira sostituisce Santon. Passano 2 minuti, Ibra porta l'Inter in vantaggio e sblocca una partita complicata con un fantastico destro incrociato che neutralizza Muslera a 106 kilometri orari. 1-0 per l'Inter e 21esimo gol del Mago Zlatan che torna in vetta alla classifica dei capocannonieri. Ed è ancora lui, lo svedese dal tocco magico, Zlatan Ibrahimovic a essere protagonista del raddoppio nerazzurro con un lancio perfetto in verticale raccolto al volo dall'inserimento di Muntari che di piatto sinistro beffa Muslera per il 2-0 (25'). Al 27', invece, è Chivu ad andare vicino al 3-0, ma non trova la deviazione vincente sul cross del solito Ibrahimovic. Ancora Ibra al 31' ci prova da fuori area con un bolide parato a terra da Muslera. Partita un pò nervosa nel finale, ma sicuramente diversa rispetto al primo tempo tempo. Inter a più 10 sul Milan. INTER-LAZIO 2-0 Marcatori: 14' st Ibrahimovic, 25' st Muntari Inter: 12 Julio Cesar; 39 Santon (11' st 14 Vieira), 2 Cordoba, 25 Samuel, 26 Chivu; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Muntari (29' st 16 Burdisso); 7 Figo, 8 Ibrahimovic, 33 Mancini (11' st 18 Crespo); A disposizione: 1 Toldo, 9 Cruz, 11 Luis Jimenez, 23 Materazzi; All.: José Mourinho Lazio: 86 Muslera; 32 Radu (27' st 2 Lichtsteiner), 13 Siviglia, 22 Rozenhal, 3 Kolarov; 5 Brocchi, 24 Ledesma, 8 Matuzalem, 81 Del Nero (18' st 17 Foggia); 18 Rocchi, 10 Zarate (10' st 20 Kozak); A disposizione: 1 Carrizo, 23 Meghni, 29 De Silvestri, 68 Manfredini; All.: Delio Rossi Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni Note. Spettatori: 58.576. Ammoniti: 26' Samuel, 44' Del Nero, 37' st Vieira, 40' st Ibrahimovic, 40' st Matuzalem, 43' Ledesma, 46' st Chivu. Tempi supplementari: 1'-3' Fonte: Inter.it
  5. Inter-Lazio: 20 convocati APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 20 nerazzurri per Inter-Lazio, gara valida per l'anticipo serale della 34^ giornata di Serie A Tim 2008-2009, in programma sabato 2 maggio allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20.30) Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni; Difensori: 2 Ivan Cordoba, 6 Maxwell, 16 Nicolas Burdisso, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Christian Chivu, 39 Davide Santon; Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 7 Luis Figo, 11 Luis Jimenez, 14 Patrick Vieira, 19 Esteban Cambiasso, 20 Sulley Muntari, 33 Amantino Mancini; Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Cruz, 18 Hernan Crespo. Fonte: Inter.it
  6. Napoli-Inter: 1-0, sconfitta al "San Paolo" NAPOLI - A sei giornate dalla fine del campionato, l'Inter fa visita al Napoli, squadra in cerca di una vittoria casalinga che manca dall'11 gennaio scorso e che non è ancora arrivata da quando, esonerato Eddy Reja, alla guida della squadra c'è Roberto Donadoni. Per la sua prima volta al "San Paolo", José Mourinho schiera, davanti Julio Cesar, Zanetti arretrato sulla linea dei difensori accanto a Cordoba, Samuel e Chivu. Con Muntari indisponibile, è Vieira il terzo uomo del centrocampo con Cambiasso e Stankovic. Attacco a tre con Figo, Balotelli e Ibrahimovic, al quale Donadoni risponde con il tandem Lavezzi-Denis. PRIMO TEMPO -Al 2' punizione di Balotelli, Samuel prolunga di testa verso la porta avversaria, ma Navarro devia in angolo con la punta delle dita. Al 9' il triangolo Hamsik-Lavezzi-Montervino crea pericoli dalle parti di Julio Cesar, ma la difesa nerazzurra fa il suo lavoro. L'Inter risponde all'11 con una verticalizzazione di Stankovic per Ibra troppo lunga però per lo svedese .Al 12' Santacroce atterra Balotelli in area con una spinta, ma per Rosetti è tutto regolare. AL 15' Figo guadagna un calcio di punizione, sul pallone ci va Balotelli che sferra un tiro da circa 20 metri di un soffio alto sopra la traversa. Al 22' punizione per i nerazzurri per fallo di Aronica su Ibra, batte ancora Balotelli dai 29 metri ma è lo stesso Aronica a liberare l'area di testa. Al 29' e al 33' il Napoli guadagna due calci di punizione, il primo per un fallo di mano involontario di Samuel, ma in entrambi i casi Lavezzi spedisce la palla in curva. Al 40' ancora l'argentino ci prova dalla distanza con un sinistro potente e insidioso, ma la palla è nuovamente sulla testa di Julio Cesar. Al 40' cross perfetto di Balotelli per Ibra al centro dell'area, ma Santacroce anticipa lo svedese e libera l'area. Al 46' Napoli pericoloso con il cross di Montervino per Hamsik che sbaglia tutto e spedisce la palla verso il cielo. Squadre a riposo sullo 0-0. SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza sostituzioni e con il Napoli che mostra più mobilità di gioco, ma scarse conclusioni effettive. Al 10' bel contropiede di Balotelli che però non trova il compagno per l'inserimento. Al 12' il cross di Blasi pesca Denis appostato centralmente davanti alla porta, ma Samuel è bravissimo a chiudere l'argentino e a impedirgli il tiro. Al 15' Ibrahimovic serve verticalmente Stankovic che raggiunge il centro dell'area, ma l'assist non ha buon fine. Subito dopo, Vieira, in progressione da circa 10 metri, tenta la conclusione di sinistro, costringendo Navarro alla parata in due tempi. Al 18' cambia l'attacco azzurro con Zalayeta al posto di Denis. Al 22' contini atterra Balotelli, a battere la punizione dai 35 metri c'è Ibra che sferra un bolide fortissimo deviato in angolo da Navarro. Dal corner battuto da Figo, Balotelli prolunga di testa per Cambiasso che però viene anticipato dalla difesa avversaria. Al 25' Mourinho sostituisce Figo con Mancini. Al 28' il Napoli passa in vantaggio: assist di Lavezzi al limite e destro preciso all'angolo di Zalayeta che non lascia scampo a Julio Cesar. Al 30' altro cambio dell'Inter: Vieira lascia il posto a Julio Cruz mentre cinque minuti dopo Lavezzi è sostituito da Datolo. Al 41' Julio Cesar salva il risultato con una parata in due tempi sul tiro potente di Blasi, leggermente deviato da Cordoba. Dopo 4 minuti di recupero, Napoli-Inter si chiude sull'1-0. Come un anno fa, è ancora Zalayeta a decidere il match tra Napoli e Inter allo stadio "San Paolo". La squadra di Donadoni torna a vincere dopo 104 giorni. L'Inter resta a 7 punti di vantaggio sul Milan, che con la vittoria sul Palermo nel pomeriggio ha scavalcato la Juventus al secondo posto in classifica, e a più 9 sui bianconeri. NAPOLI-INTER 1-0 Marcatori: 28' Zalayeta Napoli: 30 Navarro; 13 Santacroce, 96 Contini, 6 Aronica; 4 Montervino, 32 Amodio (43' st 18 Bogliacino), 8 Blasi, 17 Hamsik, 77 Mannini; 7 Lavezzi (38' st 15 Datolo), 9 Denis (18' st 25 Zalayeta); A disposizione: 70 Bucci, 2 Grava, 5 Pazienza, 15 Datolo, 20 Russotto; All.: Roberto Donadoni Inter: 12 Julio Cesar; 4 Zanetti, 2 Cordoba, 25 Samuel, 26 Chivu (36' st 6 Maxwell); 14 Vieira (30' st 9 Cruz), 19 Cambiasso, 5 Stankovic; 7 Figo (25' st 33 Mancini), 45 Balotelli, 8 Ibrahimovic; A dispozione: 1 Toldo, 16 Burdisso, 23 Materazzi, 39 Santon; All.: José Mourinho Arbitro: Rosetti di Torino Note. Ammoniti: 13' Vieira, 19' Amodio, 38' st Cruz, 39' st Balotelli, 43' st Stankovic; Tempi supplementari: 1'-4'. Fonte: Inter.it
  7. Napoli-Inter: 20 convocati APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 20 nerazzurri per Napoli-Inter, gara valida per la 33^ giornata di Serie A Tim 2008-2009, in programma domenica 26 aprile allo stadio "San Paolo" di Napoli (ore 20.30) Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni; Difensori: 2 Ivan Cordoba, 6 Maxwell, 16 Nicolas Burdisso, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Christian Chivu, 39 Davide Santon; Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 7 Luis Figo, 14 Patrick Vieira, 19 Esteban Cambiasso, 33 Amantino Mancini; Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Cruz, 21 Victor Obinna, 45 Mario Balotelli. Fonte: Inter.it
  8. Inter-Adriano: comunicato ufficiale MILANO - F.C. Internazionale comunica che il contratto di lavoro sportivo con il calciatore Adriano Leite Ribeiro è stato consensualmente risolto con effetto a partire dal 1° aprile 2009. Stamane sono stati depositati i documenti negli uffici della Lega Nazionale Professionisti. Ad Adriano l'abbraccio di tutta l'Inter per 8 anni e 74 gol vissuti insieme. Fonte: Inter.it
  9. Tim Cup: Inter fuori, grazie lo stesso MILANO - Con un pensiero che vola alle rimonte storiche di cui l'Inter, nel passato, si è resa protagonista contro il Verona prima (stagione 1984/'85, da 0-3 a 5-1 dopo i tempi supplementari), e la Roma poi (1981, quarti di finale di Tim Cup, andata 4-1 per i giallorossi, ritorno 3-0 per i nerazzurri), i nerazzurri, stasera, scendono in campo allo stadio 'Giuseppe Meazza' con la ferma convizione di poter ribaltare il risultato della gara di andata contro la Sampdoria. José Mourinho chiedeva alla sua squadra di andare in gol prima degli avversari e l'Inter lo ha fatto dopo 27 minuti di gioco con un magnifico destro al volo di Ibrahimovic che nel corso dei 90' ha colpito due volte il palo. Nel calcio nulla è impossibile, l'Inter stasera ha provato a darne la conferma, ma la grinta nerazzurra non è bastata. PRIMO TEMPO - 'Giocherà la migliore Inter', aveva dichiarato José Mourinho alla vigilia del match e stasera l'allenatore nerazzurro schiera un'Inter offensiva con un tris d'attacco formato da Cruz, Ibrahimovic e Balotelli. Dietro le tre punte, centrocampo inedito con Santon e Maxwell esterni, Vieira e Zanetti centrali. Davanti a Julio Cesar, difesa a tre con Cordoba, Materazzi e Burdisso. Ad attendere i nerazzurri in campo un clima tutt'altro che primaverile, 40.000 cuori nerazzurri, 9.000 giovanissimi tifosi interisti e più di 12.000 doriani. Dopo 9 minuti di gioco Cassano atterra Balotelli, la punizione successiva è battuta da Ibrahimovic che di potenza mira Castellazzi che para in tuffo. La Sampdoria risponde un minuto dopo (10') con Cassano che serve una palla gol a Sammarco, ma Julio Cesar risponde brillantemente deviando con i piedi. Al 18' bel dialogo in contropiede tra Maxwell e Ibra che viene chiuso dalla difesa doriana al limite dell'area. Al 25' da un calcio d'angolo battuto da Balotelli, Materazzi sfiora il vantaggio con un colpo di testa all'incrocio dei pali di poco fuori. Il gol nerazzurro arriva due minuti dopo (27') con Ibrahimovic che allunga di testa per Cruz, l'argentino stoppa di petto e restituisce la palla al compagno che con un destro al volo non lascia scampo a Castellazzi. L'Inter è strabiliante e dopo 60 secondi sfiora il raddoppio ancora con l'attaccante svedese che con un colpo di testa mette in difficoltà il portiere blucerchiato che smanaccia un po', ma all fine blocca la sfera. Al 37' Ibrahimovic da lezioni di calcio, con uno splendido pallonetto morbido che, però, sbatte contro il palo. Al 46' Ibra raccoglie la punizione di Balotelli e in girata acrobatica cerca la porta di Castellazzi, ma il tiro è alto sopra la traversa. Al 48' Santon è atterrato al limite dell'area, Ibra batte la punizione da circa 23 metri, ma il lancio si infrange sulla barriera. Al 50' splendida azione del tridente d'attacco nerazzurro: Balotelli serve Ibra, lo svedese si scatena e in girata prolunga per Cruz che, posizionato sotto porta, ci prova di testa sfiorando il raddoppio. Dopo 5' il primo tempo di Inter-Sampdoria si chiude sull' 1-0. SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con Chivu al posto di Cordoba. Al 4' Ibra si supera cercando il gol nell'angolo all'incorcio dei pali con un diagonale violento, ma la palla termina sul fondo. Al 9' doppio cambio nelle file nerazzurre: fuori Cruz e Vieira, dentro Crespo e Cambiasso. La Sampdoria prova a prendere coraggio e all'11^ Palombo tenta il tiro da fuori area che termina alto. Al 12' su un calcio d'angolo di Balotelli, Raggi si disinteressa completamente del pallone per indirizzarsi su Materazzi che viene vistosamente trattenuto dal difensore doriano, ma per Orsato non è rigore. Al 15' Crespo sfiora il gol con una girata di sinsitro al volo. Al 19' nerazzurri salvi grazie a Julio Cesar che salva ancora con i piedi uno scatenato Cassano che, dopo aver saltato due avversari, viene poi neutralizzato dal portiere nerazzurro. Al 30' Julio Cesar in uscita sull'angolo battuto da Palombo, non può nulla sul tiro di Campagnaro salvato in extremis, sulla linea da Maxwell. Al 37' Del vecchio, appena entrato al posto di Cassano, prova la conclusione dalla distanza parato in due tempi da Julio Cesar. Al 40' lampo di Ibra che si inserisce Cambiasso appoggia di testa per il genio che si inserisce nell'azion e e calcia un razzo che si alza di un soffio sopra la traversa. Due minuti dopo ancora una traversa di Ibra, la palla rimbalza a terra ma Burdisso non riesce a ribadire in rete. Al 49' Orsato espelle Materazzi, l'Inter chiude la gara in dieci e saluta la Tim Cup. INTER-SAMPDORIA 1-0 Marcatori: 27' Ibrahimovic, Inter: 12 Julio Cesar; 2 Cordoba (1' st 26 Chivu), 23 Materazzi, 16 Burdisso; 39 Santon, 14 Vieira (10' st 19 Cambiasso), 4 Zanetti, 6 Maxwell; 45 Balotelli, 8 Ibrahimovic, 9 Cruz (9' st 18 Crespo); A disposizione: 1 Toldo, 21 Obinna, 33 Mancini, 47 Krhin; All.: José Mourinho Sampdoria: 1 Castellazzi; 5 Accardi, 6 Lucchini, 16 Campagnaro; 84 Raggi (21' st 23 Stankevicius),17 Palombo, 21 Sammarco, 19 Franceschini, 46 Pieri; 99 Cassano (33' st 40 Delvecchio), 10 Pazzini (46' st 20 Padalino); A disposizione: 83 Mirante, 29 Ferri, 3 Ziegler, 88 Dessena, 89 Marilungo; All.: Walter Mazzarri Arbitro: Daniele Orsato di Schio Note. Spettatori: 41.138 Ammoniti: 22' pt Corodba, 32' Ibrahimovic, 14' st Accardi, 34' st Zanetti, 36' st Chivu, 43' st Pazzini Espulsi: 49' st Materazzi, Tempi supplementari: 5'-4'. Fonte: Inter.it
  10. Tim Cup, Inter-Sampdoria: 19 convocati APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 19 nerazzurri per Inter-Sampdoria, gara valida per il ritorno delle semifinali di Tim Cup 2008-2009, in programma domani, giovedì 23 aprile '09, allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20,45). Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni; Difensori: 2 Ivan Cordoba, 6 Maxwell, 16 Nicolas Burdisso, 23 Marco Materazzi, 26 Christian Chivu, 39 Davide Santon; Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 14 Patrick Vieira, 19 Esteban Cambiasso, 33 Amantino Mancini, 47 Renè Krhin; Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Cruz, 18 Hernan Crespo, 21 Victor Obinna, 45 Mario Balotelli. Fonte: Inter.it
  11. Juventus-Inter 1-1: Balotelli in gol TORINO - È passato esattamente un secolo dal primo derby d'Italia, ma Juventus-Inter del 18 aprile 2009 ha davvero qualcosa in più, proprio come dichiarato alla vigilia da José Mourinho: è la sfida che può lasciare i bianconeri aggrappati a una speranza o permettere ai nerazzurri di sorpassare un ostacolo difficile, o più semplicemente la sfida tra prima e seconda in classifica, tra due squadre che si contendono un campionato che dice +10 per i nerazzurri a 7 giornate dalla fine. C'è chi non firma per il pareggio e cerca i tre punti per la classifica, per ribadire una forza psicologica dimostrata da nove mesi a questa parte, c'è poi chi vuole vincere almeno per l'onore. Il risultato non accontenta nessuno, ma l'Inter può comunque ritenersi soddisfatta per aver ottenuto un punto importante ed essere ancora più vicina all'obiettivo finale. PRIMO TEMPO - Juventus-Inter è soprattutto la sfida tra i due portieri migliori al mondo: Buffon contro Julio Cesar, al rientro dopo l'infortunio rimediato con la nazionale brasiliana. Davanti al numero 12 nerazzurro, c'è un' Inter rivoluzionata nel modulo con la difesa composta da Zanetti che celebra la sua 100esima partita consecutiva in serie A da terzino destro, Chivu a sinistra, Cordoba e Samuel al centro. A centrocampo, Cambiasso resta arretrato rispetto al poker composto da Figo, Stankovic, Muntari e Balotelli. Unica punta Zlatan Ibrahimovic. La Juventus si affida a Legrottaglie, Zebina, Chiellini e Molinaro sulla linea difensiva. I quattro del centrocampo sono Molinaro, Tiago, Poulsen e Nedved, mentre il tandem d'attacco è formato da Del Piero e Iaquinta. In campo questi protagonisti, sugli spalti il tutto esaurito. Grande intensità nei primi minuti del gioco, al 2' Figo offre un cross che trova la testa di Balotelli, ma la palla scappa via. Un minuto dopo il portoghese è ammonito da Farina per un fallo a gamba tesa su Molinaro. Al 5' Marchionni raccoglie l'invito di Nedved, calcia al volo in porta ma la palla termina alla sinistra di Julio Cesar. Al minuto 8, Ibrahimovic in velocità crossa per Figo in posizione centrale, ma è chiuso da Chiellini che devia in calcio d'angolo. Al 10' l'Inter è praticamente in vantaggio salvo un clamoroso salvataggio sulla linea di porta di Tiago: Balotelli si beve la difesa avversaria, salta anche Buffon in uscita, calcia in porta ma la palla è deviata dal centrocampista portoghese a pochi centimetri dalla linea bianca. Al 22' per due volte Del Piero si fa vedere dalle parti di Julio Cesar con tiri-cross deboli che non creano problemi al portiere nerazzurro. Al 23', da una punizione di Balotelli, Ibra fa sponda per Samuel che calcia in girata con il sinistro ma la palla è alta. Al 25' e al 27', perfette le chiusure del capitano interista su Molinaro lanciato a rete e di Chivu su Marchionni. Al 28' Nedved favorisce l'inserimento di Iaquinta che calcia in rete, ma Samuel devia in angolo. Al 30' Julio Cesar dimostra la sua grandezza con un'uscita perfetta su Marchionni, evitando il tiro dell'esterno presentatosi da solo davanti alla porta interista. Al 34' Balotelli crossa dalla destra, Stankovic s'inserisce e di prima intenzione calcia alto. Al 37' Figo sfiora il gol: dopo essersi liberato di tre avversari, arriva davanti a Buffon che esce a valanga anticipando il portoghese. Al 43' punizione da posizione pericolosa di Del Piero che calcia direttamente in porta, ma trova Julio Cesar pronto a respinge con i pugni. Dopo un minuto di recupero, squadre a riposo sullo 0-0. SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza sostituzioni e con l'Inter che si presenta davanti a Buffon con un tiro potente di Stankovic ben servito da Ibrahimovic. Al 12' punizione di Balotelli dalla sinistra, stacco imperioso di Ibrahimovic di testa ma Buffon para. Un minuto dopo Del Piero su punizione chiama in causa Julio Cesar che para in due tempi. Al 16' occasionissima per l'Inter: tacco di Balotelli per Chivu, cross dalla sinistra del rumeno per Muntari che non arriva sulla palla di un soffio. Il tanto atteso vantaggio nerazzurro arriva al 19': Ibra in contropiede serve Muntari che mette in mezzo per l'inserimento di Balotelli, l'attaccante diciottenne raccoglie l'invito e con estrema freddezza, calcia di destro non lasciando scampo a Buffon. Al 25' la Juve cerca di reagire con Marchionni che, servito da Iaquinta, prova il tiro ravvicinato dal primo palo ma Julio Cesar si oppone. Dal 31' Juventus in dieci. Farina, infatti, estrae il rosso diretto verso Tiago autore di due bruttissimi falli ravvicinati prima su Muntari e poi su Balotelli. Al 33' destro di Stankovic dal limite, Buffon salva il risultato deviando a mano aperta sopra la traversa. Al 43' Ibra, dopo un'azione personale, serve Cruz che con un pallonetto cerca la porta ma Buffon devia in angolo. Sullo scadere la partita cambia volto: da un calcio d'angolo di Giovinco, Grygera lasciato solo batte Julio Cesar per l'1-1. Il match si chiude dopo 5 minuti di recupero: l'Inter mantiene invariato il vantaggio in classifica e va a quota 74 punti. JUVENTUS-INTER 1-1 Marcatori: 19' st Balotelli, 46' st Grygera Juventus: 1 Buffon, 21 Grygera, 33 Legrottaglie, 3 Chiellini, 28 Molinaro (18' st 29 De Ceglie); 32 Marchionni (29' st 17 Trezeguet), 18 Poulsen, 30 Tiago, 11 Nedved; 10 Del Piero (35' st 20 Giovinco), 9 Iaquinta: A disposizione: 12 Chimenti, 4 Mellberg, 5 Zebina, 15 Knezevic; All.: Claudio Ranieri Inter: 12 Julio Cesar; 4 Zanetti, 2 Cordoba, 25 Samuel, 26 Chivu; 19 Cambiasso; 7 Figo (42' st 9 Cruz), 5 Stankovic; 20 Muntari (32' st 16 Burdisso), 45 Balotelli (31' st 14 Vieira); 8 Ibrahimovic; A disposizione: 1 Toldo, 6 Maxwell, 23 Materazzi, 39 Santon; All.: José Mourinho Arbitro: Stefano Farina di Novi Ligure (Al) Note. Ammoniti 3' pt Figo, 36' pt Legrottaglie, 9' st Poulsen, 23' st Balotelli. Tempi supplementari: 1'- 5'. Fonte: Inter.it
  12. Juventus-Inter: 21 convocati APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 21 nerazzurri per Juventus-Inter, gara valida per la 32^ giornata di Serie A Tim 2008-2009, in programma sabato 18 aprile allo stadio "Olimpico" di Torino (ore 20.30) Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni; Difensori: 2 Ivan Cordoba, 6 Maxwell, 16 Nicolas Burdisso, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Christian Chivu, 39 Davide Santon; Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 7 Luis Figo, 14 Patrick Vieira, 19 Esteban Cambiasso, 20 Sulley Muntari; Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Cruz, 18 Hernan Crespo, 21 Victor Obinna, 45 Mario Balotelli. Fonte: Inter.it
  13. Ciao ganga, scusa se ti rispondo solo ora. Considerati pure inscritto al Club! Aggiorno subito il post iniziale.
  14. Buon compleanno a Nicolas Burdisso MILANO - Buon compleanno a Nicolas Burdisso che oggi compie 28 anni, essendo nato il 12 aprile 1981 a Altos de Chipion in Argentina. Al difensore nerazzurro gli auguri di tutta l'Inter e di tutti i tifosi interisti. Fonte: Inter.it
  15. Inter-Palermo: 2-2, in gol Balotelli e Ibra MILANO - Inter-Palermo si gioca a San Siro il giorno prima di Pasqua e, proprio come un uovo, è una partita piena di sorprese. La prima la regalano i tantissimi tifosi presenti allo stadio "Meazza" per sostenere i loro campioni, proprio come aveva chiesto José Mourinho. Quelle successive sono confezionate da Balotelli, prima e Ibrahimovic poi, le meno positive, invece, arrivano una dopo l'altra e segnano la rimonta del Palermo con Cavani e Succi. I nerazzurri guadagnano un punto prezioso, e il cammino verso l'obiettivo finale è ancora lungo. PRIMO TEMPO - Con Francesco Toldo a sostituire l'infortunato Julio Cesar, sulla linea difensiva José Mourinho conferma Santon a destra, Maxwell a sinistra, Cordoba e Chivu come coppia centrale. I tre del centrocampo sono ancora Zanetti, Cambiasso e Muntari, dietro a Dejan Stankovic, alle spalle delle due punte, Balotelli e Ibrahimovic. Stesso modulo quello rosanero schierato da Davide Ballardini con Simplicio dietro Cavani e Miccoli. Dopo un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del terremoto, seguito da applausi da parte di tutti i presenti sugli spalti, Inter-Palermo ha inizio. Al minuto 6 Balotelli rimane a terra dopo aver incassato una gomitata in pieno volto da Carrozzieri, graziato dal signor Russo. Al 10' palla gol per i nerazzurri: da una punizione di Cambiasso, Ibrahimovic parte come un fulmine sul filo del fuorigioco, sorprende del tutto la linea difensiva del Palermo e di collo prova il pallonetto, ma la conclusione è troppo larga rispetto allo specchio della porta. Al quarto d'ora l'Inter sblocca il risultato: da un cross di Muntari, Mario Balotelli trova il tempo giusto per sorprendere, di testa, Amelia che evita l'uscita e subisce l'1-0. 3 minuti dopo, è la stessa coppia ad essere protagonista sfiorando il raddoppio interista: da un lancio verticale del centrocampista ghanese, ancora Balotelli prova il pallonetto, ma Amelia in uscita è bravo a infastidirlo (18'). Alla mezz'ora Ibra, di tacco, serve per un bel pallone a Stankovic che si butta dentro, prova il destro in corsa ma la sfera è bloccata in presa alta da Amelia. Al 36' rigore netto per i nerazzurri non accordato da Russo: Migliaccio stende in area Muntari con un intervento nettamente in ritardo ma l'arbitro di Nola, da distanza molto ravvicinata, fa cenno al ghanese di rialzarsi. Il copione si ripete due minuti dopo (38'), ma questa volta Russo non ha dubbi e assegna il calcio di rigore all'Inter per una trattenuta di Kjiaer su Ibrahimovic, che lo svedese trasforma nel 2-0 per la sua ventesima rete stagionale e la settima in carriera ad Amelia. Balotelli sfiora il tris al 40': a tu per tu con il portiere rosanero, l'attaccante diciottenne prova il pallonetto, ma non ha successo. Dopo 2' di recupero, il primo tempo si chiude sul 2-0. L'Inter ha costruito, dettato e gestito al meglio i tempi di gioco. Il Palermo è apparso passivo, in attesa delle mosse dei nerazzurri e la sua presenza dalle parti di Toldo è stata praticamente nulla. SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con Bresciano al posto di Migliaccio tra le file rosanero. Nei primi 4 minuti Francesco Toldo è chiamato ai primi i due interventi del match, prima su un destro da fuori area di Miccoli (2'), poi su un traversone difficile di Carrozzieri (4'). Al 10' Ibra prova la conclusione personale, ma viene murato dalla difesa rosanero, sulla ribattuta Balotelli prova il tiro a giro che è a lato di un soffio. Al 22' il Palermo si rende pericoloso con un cross di Balzaretti dalla sinistra che Maxwell allontana, ma Bresciano intercetta calciando al volo di destro, il pallone termina alla destra di Toldo. Ancora Palermo al 26' con Cavani che calcia in porta dalla distanza di destro e impegna Toldo alla deviazione sulla traversa. In due minuti accade l'incredibile e il Palermo insacca due gol, uno dopo l'altro: ad accorciare le distanze al 28' ci pensa Cavani con un diagonale basso su cui Toldo non può nulla, al 30' Miccoli, al volo, mette in mezzo per Succi, la cui deviazione è decisiva per il 2-2. José Mourinho sostituisce Maxwell e Muntari per Crespo e Figo. L'argentino si rende subito pericoloso al 35', ma la difesa rosanero respinge. Dopo 2 minuti di recupero Inter-Palermo si chiude sul 2-2. Il Palermo ha giocato gli ultimi 45' minuti, si è presentata quattro volte davanti a Toldo e in due di queste ha avuto fortuna. INTER-PALERMO 2-2 Marcatori: 15' Balotelli; 38' Ibrahimovic rig., 28' st Cavani, 30' st Succi Inter: 1 Toldo; 39 Santon, 2 Cordoba, 26 Chivu, 6 Maxwell (34' st 18 Crespo); 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Muntari (34' st 7 Figo); 5 Stankovic; 45 Balotelli (29' st 14 Vieira), 8 Ibrahimovic; A disposizione: 22 Orlandoni, 9 Cruz, 16 Burdisso, 25 Samuel; All.: José Mourinho Palermo: 32 Amelia; 16 Cassani, 24 Kjaer, 80 Carrozzieri, 42 Balzaretti; 8 Migliaccio (1' st 23 Bresciano), 11 Liverani (25' 5 Bovo) 33 Nocerino (12' st 19 Succi), 30 Simplicio; 7 Cavani, 10 Miccoli. A disposizione: 1 Ujkani, 4 Tedesco, 25 Savini, 90 Hernandez; All.: Davide Ballardini Arbitro: Carmine Russo di Nola Note. Ammoniti: 47' Bovo; 20' Stankovic, 30' st Succi, 44' st Chivu, 46' st Simplicio. Tempi supplementari: 2'-2' Fonte: Inter.it
  16. Udinese-Inter 0-1, nerazzurri a + 9 UDINE - L'Inter scende in campo contro l'Udinese in un'orario insolito e con la consapevolezza di dover sfuttare un'occasione, ghiotta, offerta dal pareggio rimediato dalla Juventus in campo nel primo pomeriggio contro il Chievo. I nerazzurri centrano l'obiettivo e si portano, siglando la quinta vittoria esterna di fila dopo 2 anni, a nove punti il distacco dalla squadra di Ranieri. PRMO TEMPO - Con Maicon infortunato, José Mourinho è costretto a rivoluzionare il reparto difensivo, schierando Santon sulla destra, Maxwell come terzino sinistro, Cordoba e Chivu come coppia centrale. Centrocampo invariato con Zanetti, Cambiasso e Muntari, Stankovic davanti alle due punte, Ibrahimovic e Balotelli, alla settima gara da titolare. Dopo le straordinarie prestazioni con il suo Brasile, Julio Cesar torna a difendere i pali nerazzurri. L'Udinese schiera un attacco a tre con Pepe, Quagliarella e Floro Flores. Dopo soli 20 secondi Isla sbaglia il controllo, favorendo l'inserimento di Ibrahimovic ma Belardi, in tuffo, salva tutto. Al minuto 3 cross sul secondo palo di Inler a cercare Floro Flores, coperto ottimamente da Maxwell che devia in calcio d'angolo. All'8' ancora Inler pericoloso con un tiro diagonale e potente sul secondo palo, neutralizzato da una splendida parata di Julio Cesar. Due minuti dopo, il risultato è salvato ancora da Maxwell che s'immola sul tiro di Pepe, libero davanti alla porta nerazzurra. Al 17' bell'assist di Stankovic per Muntari che, con l'esterno destro, spedisce la palla sul fondo. Al 20' Cambiasso irrompe da dietro nell'azione in area bianconera e con il collo esterno del piede manda alto sulla traversa. Al 23' Muntari s'inserisce in un fraseggio tra Stankovic e Balotelli e sgancia un destro in corsa che termina alla sinistra di Belardi. Al 35' l'Udinese reclama un calcio di rigore per un presunto fallo di Julio Cesar su Quagliarella lanciato a rete, ma dalle immagini si nota che il portire brasiliano interviene in cerca del pallone e quando non lo trova tira nettamente indietro le mani. È l'attaccante bianconero, invece, a cercare il contatto con il gomito di Julio Cesar, trascinandosi la gamba. Al 40' è ancora l'Udinese a creare pericoli con un cross a centro area di Inler che è comunque lungo sia per Pepe che per Quagliarella. Dopo un minuto di recupero, squadre al riposo sullo 0-0. SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza sostituzioni. Al 7' grande chiusura di Cordoba su Quagliarella che, servito da Pepe, si trova solo davanti a Julio Cesar. Due minuti dopo Floro Flores scarica su Inler che lancia un diagonale a mezza altezza, sfiorando il palo. Al 15' Ibrahimovic prova il tiro centrale ma Belardi blocca a terra. Tre minuti dopo parata provvidenziale di Julio Cesar che alza con la punta delle dita sulla traversa una bella girata di Quagliarella. Al 20' prima palla gol per l'Inter: perfetto lancio di Balotelli in profondità per Ibrahimovic, lo svedese, da destra, crossa rassoterra per Stankovic che in spaccata sfiora il palo. Al 27' Julio Cesar è costrtto ad abbandonare il campo per un problema all'adduttore della gamba destra, al suo posto entra Francesco Toldo. Al 29' Ibra guadagna l'are, cerca lo spazio per il tiro ma al momento decisivo viene chiuso da Felipe sotto porta. Al 31' autogol pasticcio di Isla, sigla il vantaggio nerazzurro: Ibra serve splendidamente Vieira tenuto in gioco da Zapata, il francese cerca il tempo per calciare, tocca il pallone ma il difensore cileno, intervenendo sul centrocampista nerazzurro devia la sfera in rete. Al 43' Figo dalla bandierina pensa Ibra in area che stacca di testa ma la palla è di pochissimo alta sulla traversa. Quattro minuti dopo, ancora lo svedese sfiora un gol capolavoro con dribbling al limite dell'area su Asamoah e sinistro di pochissimo fuori. Al 49' Obodo sfiora il pareggio con un colpo di testa all'incrocio dei pali. Dopo 6 minuti di recupero, Udinese-Inter si chiude sullo 0-1. UDINESE-INTER 0-1 Marcatori: 32' Isla autogol Udinese: 80 Belardi; 15 Isla, 2 Zapata, 19 Felipe, 26 Pasquale; 88 Inler (38' st 5 Obodo), 21 D'Agostino, 20 Asamoah; 7 Pepe, 27 Quagliarella, 83 Floro Flores (39' st ; A disposizione: 12 Koprivec, 18 Zimling, 65 Sissoko, 66 Bradaschia, 99 Sala; All.: Pasquale Marino Inter: 12 Julio Cesar (28' st 1 Toldo); 39 Santon (23' st 14 Vieira), 2 Cordoba, 26 Chivu, 6 Maxwell; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Muntari; 5 Stankovic; 8 Ibrahimovic, 45 Balotelli (23' st 7 Figo); A disposizione: 9 Cruz, 18 Crespo, 23 Materazzi, 25, Samuel; All.: José Mourinho Arbitro: Luca Banti di Livorno Ammoniti: 22' Quaglierella, 41' Maxwell, 24' st Vieira, 33' Pepe. Tempi supplementari: 1'-6'. Fonte: Inter.it
  17. Udinese-Inter: 21 convocati APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 21 nerazzurri per Udinese-Inter, gara valida per la 30^ giornata di Serie A Tim 2008-2009, in programma domenica 5 aprile allo stadio "Friuli" di Udine (ore 19.00) Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni; Difensori: 2 Ivan Cordoba, 6 Maxwell, 16 Nicolas Burdisso, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Christian Chivu, 39 Davide Santon; Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 7 Luis Figo, 14 Patrick Vieira, 19 Esteban Cambiasso, 20 Sulley Muntari; Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Cruz, 18 Hernan Crespo, 21 Victor Obinna, 45 Mario Balotelli. Fonte: Inter.it
  18. Buon compleanno a Nelson Rivas e Victor Obinna APPIANO GENTILE - Tanti auguri di buon compleanno a Nelson Rivas e a Victor Obinna. Il difensore colombiano compie oggi 26 anni essendo nato a Pradera il 25 marzo 1983 mentre l'attaccante nigeriano ne festeggia 22, essendo nato lo stesso giorno del 1987 a Jos. A Nelson e Victor gli auguri di tutta l'Inter e di tutti i tifosi interisti. Fonte: Inter.it
  19. Inter-Reggina: 3-0, in rete Cambiasso e Ibra MILANO - Ci sono 46 punti di distanza tra le due squadre: la Reggina ci crede, ma l'Inter non sbaglia. Dopo più di un mese e mezzo, i nerazzurri tornano a giocare a San Siro di domenica pomeriggio, in una partita che celebra le 635 presenze in maglia nerazzurra di capitan Zanetti, le 200 di Zlatan Ibrahimovic in Italia e la numero 201 di Esteban Cambiasso con l'Inter dall'agosto 2004. Sia lo svedese che l'argentino festeggiano a proprio modo, con tre splendide reti che permettono all'Inter di conquistare un'altra importantissima vittoria e toccare quota 69 punti in classifica. PRIMO TEMPO - Con Samuel squalificato, Chivu, Cordoba, Materazzi e Burdisso infortunati, José Mourinho è costretto ad arretrare Esteban Cambiasso sulla linea difensiva accanto a Rivas, confermando Maicon e Santon sulle fasce. Con l'assenza dell'argentino, cambia il centrocampo nerazzurro che oggi è affidato a Zanetti, Muntari e Stankovic, mentre a formare il tridente offensivo ci sono Mancini, Balotelli e Ibrahimovic. Nella Reggina, la forzata rinuncia a Bernardo Corradi, rilancia Brienza come unica punta davanti a Cozza e al giovane nigeriano Adajo mentre Cirillo, squalificato, è sostituito da Santos. Il primo squillo della Reggina arriva al minuto 3 con un tiro violento di Barillà perfettamente parato da Julio Cesar. Al 6' minuto Esteban Cambiasso approfitta di uno splendido assist di tacco di Stankovic nato da un cross di Balotelli e, tenuto in gioco da Lanzaro, afferra il pallone e lo spedisce in rete per l'1-0. Quattro minuti dopo Mancini guadagna l'area, ma Valdes con una ginocchiata sulla gamba destra lo atterra, Mazzoleni non ha dubbi e assegna il calcio di rigore ai nerazzurri che Ibrahimovic realizza insaccando la palla alla destra di Puggioni (10') e portando le sue marcature stagionali a quota 18. Lo svedese non ha mai segnato così tanto da quando è in Italia. Dal 17', Inter vicinissima al gol per due volte sempre con Ibrahimovic: prima Balotelli e poi Santon, infatti, gli offorno due occasioni ghiotte per andare in rete ma prima il tiro dello svedese finisce sul fondo, dopo il suo destro in corsa colpisce il palo interno e la palla schizza fuori. La Reggina cerca di reagire al 22' con un destro di Cozza da fuori area, alto non di molto. Al 36' ancora Ibrahimovic prova a sorprendere Puggioni da fuori area, ma il numero 1 amaranto para sul primo palo. Al 38' Cozza ci riprova con un sinistro potentissimo all'incrocio dei pali ma la palla finisce sull'esterno della rete. Al 42' la parata di Julio Cesar, sul tiro in corsa di Barillà, vale come un gol e, tre minuti dopo, uno svitato Ibrahimovic inventa una girata in area che se fosse entrata in rete avrebbe segnato la storia del calcio. Al 47' Obinna, entrato al posto di uno sfortunato Mancini, prova il destro al limite, ma la palla è a lato. Dopo 3 minuti di recupero, il primo tempo termina sul 2-0. SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza sostituzioni. Al minuto 5 bella combinazione Obinna-Stankovic, il serbo prova la conclusione all'interno dell'area, ma il tiro si infrange sulla difesa avversaria. Al 13' standing ovation per Zlatan Ibrahimovic: un gol fantastico quello dello svedese che si libera di quattro avversari e beffa Puggioni con un pallonetto da facola di sinistro. Quinta doppietta per lo svedese dopo quella contro Roma, Palermo, Chievo e Fiorentina. Al minuto 19' il tiro potente e centrale del giovane primavera amaranto Adejo trova Julio Cesar pronto a respingere, pochi istanti dopo il portiere brasiliano si ripete su Barreto, Lanzaro e non sbaglia mai. Al 32', dopo 22 minuti di gioco, Luis Jimenez è costretto uscire per un problema muscolare, al suo posto entra Maxwell, alla 100esima presenza ufficiale con la maglia di club italiani. Al 35' Ibrahimovic guadagna una punizione per fallo di Baretto, Balotelli batte la punizione a giro, Puggioni respinge con i pugni, Muntari ribatte ma la palla è alta sopra la traversa. Al 41' Sestu chiama ancora Julio Cesar all'intervento, strepitoso il portiere brasiliano che salva in tuffo. Senza recupero, Inter-Reggina si chiude sul 3-0. INTER-REGGINA 3-0 Marcatori: 6' Cambiasso, 10' Ibrahimovic rig., 13' st Ibrahimovic Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 24 Rivas, 19 Cambiasso, 39 Santon; 4 Zanetti, 5 Stankovic (20' st 11 Jimenez - 33' st 6 Maxwell), 20 Muntari; 45 Balotelli, 8 Ibrahimovic, 33 Mancini (41' st 21 Obinna); A disposizione: 1 Toldo, 9 Cruz, 14 Vieira, 18 Crespo; All.: José Mourinho Reggina: 1 Puggioni; 3 Costa, 8 Barreto, 10 Cozza (29' st 11 Ceravolo), 16 Valdez, 17 Barillà (22' st 77 Sestu), 33 Santos, 35 Carmona, 40 Adejo (32' st 19 Krajcik) , 55 Lanzaro, 81 Brienza; A disposizione: 26 Marino, 4 Cascione, 86 Stuani, 88 Di Gennaro; All.: Nevio Orlandi Arbitro: Paolo Mazzoleni di Bergamo Note. Spettatori: 52.025. Ammoniti: 10' Valdez, 26' Barillà, 6' st Santon, 23' st Carmona. Tempi supplementari: 3'-0 Fonte: Inter.it
  20. Inter-Reggina: 20 convocati APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 20 nerazzurri per Inter-Reggina, gara valida per la 29^ giornata di Serie A Tim 2008-2009, in programma domenica 22 marzo allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 15). Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni; Difensori: 6 Maxwell, 13 Maicon, 24 Nelson Rivas, 39 Davide Santon; Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 11 Luis Jimenez, 14 Patrick Vieira, 19 Esteban Cambiasso, 20 Sulley Muntari, 33 Amantino Mancini, 36 Franceso Bolzoni; Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 9 Julio Cruz, 18 Hernan Crespo, 21 Victor Obinna, 45 Mario Balotelli. Fonte: Inter.it
  21. Javier Zanetti, un giorno con la storia APPIANO GENTILE - Giornata speciale quella di oggi al centro sportivo "Angelo Moratti" per celebrare il record raggiunto da Javier Zanetti. L'attuale capitano, infatti, con la sua 634esima partita in nerazzurro, ha eguagliato il numero di presenze del grande Giacinto Facchetti. Per l'occasione, conferenza stampa del capitano nerazzurro, con il presidente Massimo Moratti e Gianfelice Facchetti. In prima fila con José Mourinho, Marco Branca, Stefano Filucchi, Ernesto Paolillo e Gabriele Oriali. "Sono emozionato per tutto quello che sta accadendo. Ho avuto la fortuna di conoscere Giacinto, una persona straordinaria, un punto di riferimento che mi ha fatto capire che cosa significasse appartenere all'Inter. Devo ringraziare il nostro presidente, Massimo Moratti, perchè mi ha dato la possibilità di giocare in Italia quando ero ancora uno sconosciuto. Ricordo ancora il mio primo giorno all'Inter: sono arrivato con un sacchetto di plastica con dentro le mie scarpe da calcio, ho attraversato la folla di tifosi che si chiedevano chi fossi, è da qui che è iniziata questa storia. Ho sempre creduto in questa società, anche quando l'Inter vinceva poco perchè sapevo che, prima o poi, le cose sarebbero cambiate, e il cambiamento è stato frutto della serietà con la quale ha sempre lavorato l'Inter. Sono molto orgoglioso di esserne il capitano e di far parte della storia di questo club. Non è facile per uno straniero rimanere per così tanti anni in una stessa squadra, ma io, grazie alla fiducia che mi hanno dato tutti, ci sono riuscito. Un ringraziamento speciale va a coloro che mi hanno sostenuto anche nei momenti più difficili e, soprattutto, a Giacinto, una persona che parlava sempre e solo nel momento opportuno e che per me sarà sempre presente perchè è stato lui a indicarmi la strada da seguire e a fare dell'Inter la mia casa". Moratti: "Javier, meglio del primo giorno" APPIANO GENTILE - È un giorno speciale anche per Massimo Moratti. Javier Zanetti è stato, infatti, il primo acquisto del presidente nerazzurro. Era l'estate 1995. "Sinceramente, sono onoratissimo di essere qui oggi in una giornata in cui ricordiamo il grande Giacinto e abbiamo con noi non una bandiera, ma la nostra bandiera, anche la mia personale, perché lui è stato il primo giocatore ad arrivare all'Inter quando sono diventato presidente. Allora - racconta il presidente - tutti dicevano e scrivevano che avevo preso uno sconosciuto con il cognome semi italiano, che sarebbe rimasto pochi mesi. Da allora non solo lo sconosciuto è il giocatore che è durato di più, è stato anche quello con il rendimento migliore, con l'attaccamento maggiore, quello che ha un carattere formidabile e continua a giocare non come il primo giorno, ma meglio del primo giorno. Forse nessuno di noi immaginava che Javier potesse raggiungere, per numero di presenze, Giacinto Facchetti, che è stato un campionissimo assoluto e che è sempre, per noi, un punto di riferimento. Invece, siccome Facchetti nelle presenze era già stato superato da Bergomi, va bene così, anzi adesso Javier può superare anche Bergomi. Di Facchetti quello che volevamo dire e quello che sentiamo lo sapete. È stato un grande uomo, un grande giocatore e anche un grande goleador. Ogni volta che lo citiamo c'è sempre l'orgoglio della sociertà. Mi fa piacere che sia presente suo figlio Gianfelice, che ne tiene alto il nome, e anche quello del club, con aggressività quando è il momento e con grande classe innata. Un grande abbraccio al capitano e al mio amico Javier Zanetti". Poi, più avanti nel corso della cerimonia, il presidente Moratti ha raccontato l'acquisto del capitano. "L'arrivo di Zanetti nasce dal divertimento che avevo allora, e che magari avrei anche oggi se avessi tempo, di guardare il calcio in generale. Allora mi avevano segnalato un giovane attaccante argentino, Ortega, ma osservando una sua partita con la nazionale under 21 mi colpì soprattutto un terzino, che giocava in maniera incredibile, saltando tutti gli avversari senza mai perdere la palla. Qualche mese dopo, mentre alcuni dirigenti dell'Inter erano in Argentina per l'acquisto di un altro attaccante (ndr.: era Rambert), mi telefonano per chiedermi che cosa dovevano fare con quel famoso terzino. Io, allora, rivedo velocemente quella videocassetta con mio figlio e dico 'portatelo subito in Italia, poi l'altro vediamo... '. Non è un mistero, quindi, ma è la passione e soprattutto la fortuna di aver trovato un grande calciatore con il carattere giusto. Ricordo ancora anche il giorno dell'esordio di Zanetti a San Siro. Era una gara col Vicenza. Prima della partita scendo negli spogliatoio e chiedo a Javier come si sente. Lui mi rispose 'sono abituato a prendermi tutti questi stadi sulle spalle'. Lo fa ancora oggi e, soprattutto, dal primo giorno, con Javier abbiamo avuto la netta sensazione di aver portato in società la persona giusta". Branca, Oriali e Mourinho per Javier Zanetti APPIANO GENTILE - Nella conferenza dedicata al 'pareggio' delle presenze nerazzurre tra Giacinto Facchetti e Javier Zanetti, hanno preso la parola anche il dt Marco Branca, Gabriele Oriali e José Mourinho. Marco Branca, attuale direttore dell'are tecnica dell'Inter, ricorda così il suo ex compagno di squadra: "Qualche volta ci scherziamo su anche insieme: lui è arrivato all'Inter nel luglio del 1995, io quattro o cinque mesi dopo, nel mercato di novembre. Perchè scherziamo? Perchè, come giustamente ha detto il nostro presidente, sono ormai quattro o cinque anni che Javier sta facendo molto meglio rispetto a prima e, oltretutto, credo di avergli fatto più assist io che lui a me, eppure ero io giocavo come attaccante... (ndr.: sorride). Perchè, allora, fino a quando Javier non arrivava sulla linea di fondo campo, non la metteva in mezzo. Io provavo sempre a smarcarmi facendo tanti movimenti, ma alla fine mi sono rassegnato: lui aveva talmente tanta forza fisica, talmente tanta voglia e talmente tanta velocità di dribbling che ancora doveva capire che possedeva anche tante altre qualità. Io, più vecchio e scarso di lui dal punto di vista fisico, le avevo gia capite prima perchè giocavo solo sul tempo, mentre lui giocava sulla forza". "Qualcosa ci accomuna - sottolinea Gabriele Oriali -. Il fatto di giocare più o meno nella stessa posizione. A lui invidio la forza che possiede, questo modo che ha di interpretare la partita, quando parte palla al piede diventa quasi insuperabile. E quello che gli invidio ancora di più è la sua integrità fisica che gli consente di giocare tutte le partite. Javier non salta neppure le amichevoli, cosa che purtroppo a me ogni tanto capitava a causa di qualche piccolo infortunio. Lo vedo tutti i giorni qui ad Appiano: si allena sempre seriamente, fa una vita professionale invidiabile, che dovrebbero seguire soprattutto i calciatori più giovani. Il fatto che abbia raggiunto un record così importante è un merito che Zanetti possiede. Gli auguro che possa continuare nel tempo e gli auguro di riuscire ad avvicinare Beppe Bergomi. Conoscendolo, anche se gli mancano ancora tantissime partite, non è escluso che ci possa arrivare". Infine, il parere di José Mourinho: "Per me sarà un piacere, o meglio un onore, quando Zanetti terminerà la propria carriera e potrà affermare che, delle 700 o forse più gare che avrà disputato nell'Inter, alcune le ha giocate con José Mourinho allenatore. Zanetti ha avuto tanti allenatori nella sua carriera, anche perchè (ndr.: sorride) allora al presidente piaceva cambiare spesso... Però, ripeto, per me è veramente un onore, il presidente parla del suo carattere, Oriali parla della sua forza, altri parlano della sua personalità: io vado sulla stessa strada, tutti i giocatori hanno qualità tecniche per arrivare al livello più altro, però il carattere e la condizione fisica e mentale sono le cose che fanno la differenza. In questo senso, Zanetti, possiede il fisico e la mente di un ragazzino e non sicuramente di un uomo di 35 anni". Fonte: Inter.it
  22. Ciao Wryng, benvenuto Posso aggiungerti ai soci del Club? (vedi primo post)
  23. Inter-Fiorentina: 2-0, decide Ibrahimovic MILANO - Inter-Fiorentina è, innanzitutto, la partita di Javier Zanetti che, stasera, tocca un traguardo storico eguagliando, con 634 partite in maglia nerazzurra, il grande Giacinto Facchetti, ma è anche quella di tutta l'Inter, che dopo aver salutato con onore l'Europa, allo stadio "Meazza" era chiamata a mostrare una grande reazione in campionato. E così ha fatto: l'Inter ha battuto la Fiorentina 2-0, di Ibrahimovic la doppietta che porta i nerazzurri a 66 punti in classifica. PRIMO TEMPO - Con Burdisso, Materazzi e Cordoba infortunati, José Mourinho sceglie Samuel e Chivu come coppia centrale difensiva accanto a Maicon, a destra, e Santon, a sinistra. A centrocampo, accanto a Zanetti e Cambiasso, torna Sulley Muntari. Con Stankovic trequartista gli antagonisti di Gilardino e Mutu sono Ibrahimovic e Balotelli. Al minuto 5 si fa vedere la Fiorentina con un traversone di Comotto per Gilardino, ma il pallone è un pò troppo lungo e l'ex attaccante milanista non trova il giusto inserimento. Al 10' Julio Cesar fa il miracolo: dopo una scivolata di Chivu, Gilardino guadagna in solitaria l'area, serve Mutu ma il portiere brasiliano, a tu per tu con il rumeno, è prontissimo a evitare il vantaggio viola con i piedi. I nerazzurri, in campo per la seconda partita consecutiva con la maglia rossocrociata che celebra il centenario, rispondono direttamente con un gol: all' 11', Balotelli batte una punizione dalla destra, Ibrahimovic dopo aver sfiorato il pallone con la gamba, se la ritrova in testa ed è lucido e rapido a infilarla in porta per l'1-0. Al 14' seconda parata decisiva del numero 12 nerazzurro che chiude in modo perfetto su un colpo di esterno di Gilardino. Al 22' Balotelli, dalla bandierina, crossa a centro area, Samuel colpisce di testa ma la deviazione di Gamberini agevola la parata di Frey. Al 27' grande rasoterra angolatissimo di Stankovic che termina, di un soffio, alla sinistra del portiere francese. Alla mezz'ora di gioco, Comotto ci prova con un traversone, Melo raccoglie e di testa spedisce la palla verso Julio Cesar che para senza problemi. Al 40' cross di Vargas dalla sinistra, girata al volo di Gilardino che di esterno destro cerca direttamente la porta, ma ancora una volta, Julio Cesar salva tutto deviando in angolo. Al 43' Melo controlla di petto, scarica su Jorgensen che mira l'incrocio dei pali ma la palla è di poco alta sulla traversa. Senza nessun minuto di recupero, il primo tempo di Inter-Fiorentina si chiude sull' 1-0. SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con Luis Figo al posto di Christian Chivu, fuori per un riacutizzarsi deli problemi muscolari alla coscia destra per il difensore rumeno, e Cambiasso indietreggiato sulla linea difensiva. Al minuto 7 Julio Cesar alza in angolo sopra la traversa, un destro improvviso di Moltolivo dalla lunga distanza. Al 12' Maicon, in azione personale, lancia un diagonale, forte e teso che termina fuori sul primo palo. Cinque minuti dopo, il difensore brasiliano ci prova di nuovo con un traversone pericolosissimo che nessun nerazzurro riesce a raccogliere, il successivo contropiede della Fiorentina si chiude con Mutu che entra in area da destra, calcia con Julio Cesar in uscita, ma la palla termina sul fondo. Al 25' bel lancio di Balotelli per Ibrahimovic che controlla al centro dell'area, ma scivola per un problema alla caviglia. Al 33' altro spunto dell'attaccante svedese che serve un traversone al centro area, ma Jorgensen ribatte. Tre minuti dopo Samuel salva il risultato, deviando in angolo un tiro di Donadel dai venti metri, già respinto da Julio Cesar. Al 39' cross perfetto di Maicon per Stankovic ma il serbo è anticipato da Frey. Al 42' traversone di Santon dalla sinistra per Figo che in area riesce a stoppare e tirare ma il francese para ancora. Al 45' l'Inter sfiora il raddoppio con Santon: Ibrahimovic mette un pallone gustosissimo per il difensore diciottenne ma un super Frey para con i piedi. Sullo scadere del recupero, grande gol di Ibra che su punizione, sferra un destro violentissimo (109 kilometri orari) che sbatte sotto la traversa e poi entra in rete per il 2-0. INTER-FIORENTINA 2-0 Marcatori: 11' Ibrahimovic, 49' st Ibrahimovic Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 25 Samuel, 26 Chivu (1' st 7 Figo), 39 Santon; 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 20 Muntari; 5 Stankovic (40' st 24 Rivas); 8 Ibrahimovic, 45 Balotelli (38' st 33 Mancini); A disposizione: 1 Toldo, 6 Maxwell, 10 Adriano, 18 Crespo; All.: José Mourinho Fiorentina: 1 Frey; 21 Comotto, 5 Gamberini, 2 Kroldrup (40' st 32 Bonazzoli), 6 Vargas; 20 Jorgensen (35' st 4 Donadel); 22 Kuzmanovic (30' st 8 Jovetic), 88 Felipe Melo, 18 Montolivo; 11 Gilardino, 10 Mutu; A disposizione: 13 Storari, 7 Semioli, 14 Zauri, 23 Pasqual; All.: Cesare Prandelli Arbitro: Daniele Orsato di Schio Note. Spettatori: 51.535 Ammoniti: 33' Balotelli; 42' Samuel, 4' st Felipe Melo, 6' st Muntari, 17' st Santon, 26' st Julio Cesar . Espulsi: 48' José Mourinho. Fonte: Inter.it
  24. Inter-Fiorentina: 20 convocati APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 20 nerazzurri per Inter-Fiorentina, gara valida per il posticipo della 28^ giornata di Serie A Tim 2008-2009, in programma domenica 15 marzo allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 20.30). Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 22 Paolo Orlandoni; Difensori: 6 Maxwell, 13 Maicon, 24 Nelson Rivas, 25 Walter Samuel, 26 Christian Chivu, 39 Davide Santon; Centrocampisti: 4 Javier Zanetti, 5 Dejan Stankovic, 7 Luis Figo, 19 Esteban Cambiasso, 20 Sulley Muntari, 33 Amantino Mancini, 36 Franceso Bolzoni; Attaccanti: 8 Zlatan Ibrahimovic, 10 Adriano, 18 Hernan Crespo, 45 Mario Balotelli. Fonte: Inter.it