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Risposte inseriti da Nemesi


  1. Raduno 2010-2011: via, l'Inter è ripartita

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    APPIANO GENTILE - Inizia oggi per i campioni d'Italia e d'Europa la stagione calcistica 2010-2011, agli ordini di Rafael Benitez. I giocatori nerazzurri si sono radunati questa mattina al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile per sottoporsi ai test medici.

    Fonte: Inter.it


  2. Benitez: "Grazie Inter, e ora vinciamo insieme"

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    APPIANO GENTILE - "Voglio ringraziare l'Inter per questa opportunità e anche i tifosi, che subito mi hanno accolto con affetto. Sono molto contento e orgoglioso di essere qui": con queste parole ha esordito, nella conferenza stampa di presentazione, Rafael Benitez, omaggiato della nuova maglia nerazzurra con sopra scritto il suo nome. Al fianco del nuovo allenatore nerazzurro il direttore dell'area tecnica Marco Branca, il direttore generale Ernesto Paolillo e il vicedirettore generale Stefano Filucchi.

    A Benitez viene chiesto, per iniziare, se si considera l'anti-Mourinho: "Mourinho ha fatto un grande lavoro qui, ma io sono un allenatore diverso: mi piace vincere e fare buon calcio, ma siamo diversi", risponde così il nuovo tecnico, spiegando poi la sua gioia per l'arrivo in Italia, per l'arrivo all'Inter: "Si respira calcio, l'ho respirato da subito in Italia, mi piace, così come mi piace questa società, che è di massimo livello e insieme faremo il meglio possibile per mantenere questo massimo livello. Tutti gli allenatori sono chiamati a fare cose importanti, questa squadra ha fatto un anno quasi perfetto, e adesso vogliamo continuare con questa mentalità vincente".

    Inevitabile una domanda sulle indiscrezioni dei mesi scorsi secondo cui Benitez sarebbe stato a un certo punto vicino all'approdo alla Juventus: "Non ho memoria in questo momento. Nel calcio si parla molto, ma alla fine la cosa più importante è il matrimonio e io l'ho fatto con l'Inter e ne sono molto contento. Io sono qui e ne sono felice, questo è importante".

    Si passa quindi a una domanda di mercato, sul futuro di Maicon, alla quale Benitez risponde così: "Noi abbiamo tanti giocatore di livello, Maicon è uno di questi. Io auguro ai giocatori che sono al Mondiale di fare bene, Maicon compreso, che è importante per noi: di mercato dobbiamo parlarne con la società, per ora posso dire che è un giocatore forte di cui sono molto contento". Così come è contento di Samuel Eto'o, che nella scorsa stagione si è sacrificato molto nella scorsa stagione per l'Inter: "Eto'o è un giocatore intelligente e bravo, sa che la squadra è la cosa più importante, se giocheremo con lo stesso sistema di gioco lo farà ancora e possiamo anche farlo, vedremo, anche perché cambiare tutto potrebbe non essere intelligente, comunque vedremo".

    Inevitabile, poi, il confronto con la presentazione di due anni fa di José Mourinho, che esordì con il celebre 'Non sono un pirla'. Dopo un sorriso, Benitez risponde così: "Io dico solo che se sono qui penso che sono intelligente".

    "Noi abbiamo visto dopo questo anno speciale per l'Inter che c'è la possibilità di vincere 6 trofei - ha aggiunto Benitez -, faremo di tutto per fare il meglio, a cominciare dal mese di agosto, non c'è molto tempo ma faremo di tutto per lavorare bene. Sono molto contento di avere giocatori di livello, il livello è alto qui, se possiamo mantenere la mentalità vincente sarà perfetto. È sempre difficile migliorare una squadra che ha già fatto molto bene, parleremo con Marco Branca e vedremo che cosa si potrà fare. L'esperienza mi dice che i giocatori prima vanno conosciuti e poi si vede come comportarsi. Adesso la società ha una mentalità vincente e va mantenuta".

    A Benitez viene poi chiesto se anche lui, come il ct della nazionale argentina Maradona, ritiene che Cambiasso e Mascherano non possano giocare insieme: "Maradona è l'allenatore della nazionale argentina, Cambiasso per me è un giocatore di massimo livello, sono contento di averlo qui con noi e di questi due giocatori è l'unico che abbiamo. Coutinho? Abbiamo parlato un po' di lui, è giovane, è un buon giocatore. Balotelli? È un giocatore di qualità, è importante, sono contento che sia con noi, poi ovviamente devo ancora lavorare con lui così come con tutti gli altri giocatori".

    Sul suo passato al Liverpool Benitez dice poi che "è stato difficile lasciare Liverpool, dove io sono stato benissimo, club e città sono stati fantastici con me, ma ora ho una grande opportunità con l'Inter e io sono felice. La mia relazione con i tifosi del Liverpool era molto buona, vorrei che altrettanto accadesse qui. Gerrard potrebbe avere un futuro all'Inter? Nel giorno del suo compleanno gli ho parlato, lui vuole parlare del Mondiale ora, non di altro".

    A Benitez viene quindi chiesto se gli è capitato di parlare in questi giorni con José Mourinho: "Non ho parlato con Mourinho, perché sono molto impegnato qui, ma se dovessi parlarci non sarebbe certo un problema. Un mio pregio e un mio difetto? Mi piace parlare con i giornalisti ma non so se è un pregio o un difetto. Poi mi piace lavorare, insegnare. Se farò degli allenamenti a porte aperte? In Spagna, normalmente, si fanno allenamenti a porte aperte, in Inghilterra no, anche perché è importante lavorare a porte chiuse, vedremo di trovare un equilibrio per accontentare anche i tifosi".

    Benitez e l'Inter hanno siglato un contratto biennale, al nuovo allenatore nerazzurro viene però chiesto se ha intenzione di iniziare un ciclo di molti anni qui all'Inter: "Se facciamo bene, si può rimanere qui anche 6-7 anni, cominciamo a fare bene in questi due anni, poi vedremo", risponde Benitez.

    Al tecnico nerazzurro viene poi chiesto se è d'accordo sul fatto che Mourinho non facesse giocare un 'buon calcio': "Ma che cos'è il buon calcio? Può essere diverso da persona a persona e dipende da tante cose. La mentalità deve essere quella di vincere giocando bene. I giocatori dell'Inter sono buoni, vorrei giocare buon calcio e vincere, ma la cosa più importante è vincere, poi si può migliorare e giocare un calcio anche migliore".

    Fonte: Inter.it


  3. Compleanni: tanti auguri a Diego Milito

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    MILANO - Nato a Bernal il 12 giugno 1979, Diego Milito festeggia oggi il 31esimo compleanno.

    Al Principe nerazzurro vanno gli auguri più affettuosi da parte di tutta l'Inter e di tutti gli interisti.

    Fonte: Inter.it


  4. Rafael Benitez: benvenuto all'Inter!

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    MILANO - L'Inter dà il benvenuto a Rafael Benitez. Stamane, con reciproca soddisfazione, è stato definito l'accordo biennale che legherà il tecnico spagnolo alla Società fino al 30 giugno 2012.

    Martedì 15 giugno 2010, a partire dalle ore 12, Rafael Benitez sarà a disposizione della stampa per la conferenza di presentazione che si svolgerà al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile (Como).

    Fonte: Inter.it


  5. Compleanni: tanti auguri a Sneijder

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    APPIANO GENTILE - Nato a Utrecht il 9 giugno 1984, Wesley Sneijder festeggia oggi, nella sua Olanda, il 26esimo compleanno.

    In vista di altri e tanti successi da raggiungere insieme, tutta l'Inter e tutti gli interisti abbracciano Wesley ringraziandolo per le vittorie conquistate nel suo primo anno in nerazzurro e dedicandogli i più affettuosi e speciali auguri.

    Fonte: Inter.it


  6. Compleanni: tanti auguri a Vid Belec

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    APPIANO GENTILE - Tanti auguri a Vid Belec che festeggia oggi il suo 20esimo compleanno essendo nato il 6 giugno 1990 a Maribor in Slovenia.

    Al giovane portiere nerazzurro gli auguri di tutta l'Inter e di tutti gli interisti.

    Fonte: Inter.it


  7. Moratti e tutta l'Inter: Mourinho, grazie

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    MILANO - Il presidente Massimo Moratti e tutta l'Inter ringraziano José Mourinho e il suo staff tecnico per il lavoro svolto durante due stagioni ricche di successi, che hanno confermato la squadra ai vertici del calcio nazionale (due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana) riportandola, infine, al titolo di Campione d'Europa con la conquista della Champions League.

    Fonte: Inter.it


  8. Zanetti: "Ci credevo: ora l'Inter è nella storia"

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    MILANO - Per capitan Zanetti, Massimo Moratti è "come un padre", José Mourinho "un uomo di grande personalità e dalla idee chiare", che ringrazia "per quanto ha dato all'Inter, tantissimo" e al quale augura "che la nuova avventura possa essere di successo".

    Il giocatore simbolo dell'era nerazzurra di Massimo Moratti si gode la vittoria della tripletta che "ci ha portato nella storia" e annuncia che giocherà "almeno altri due-tre anni": questo e molto altro ancora ha raccontato stamane Javier Zanetti rispondendo alle numerose domande dei tifosi, oltre 1600, che hanno potuto esaudire le loro curiosità grazie alla video-chat, vista in tutto il mondo, organizzata a Il Corriere della Sera, in via Solferino.

    "In 15 anni di Inter ho visto passare tantissimi campioni e tanti allenatori, forse - ripensandoci - mi sarebbe piaciuto che Simeone potesse rimanere più a lungo con noi. Perché così tanti stranieri all'Inter? Io l'ho detto sempre che questo non è problema, è vero che ci sono tanti stranieri e pochi italiani, ma quello che conta è fare bene per l'Inter, non conta di quale nazionalità sei. Qual è stato il periodo più difficile trascorso in nerazzurro? Ci sono stati tanti momenti difficili, ma il 1999 credo che sia stato il momento più brutto, credo che allora si toccò il fondo. Il Cinque Maggio? Una data difficile da digerire, perché nel 2002 - stando a vedere tutto quello che si è saputo dopo - poteva finire diversamente, meno male che quest'anno in quella data abbiamo vinto la Coppa Italia. Con quale grande campione mi piacerebbe un giorno giocare in squadra, all'Inter? Con Lionel Messi. L'avversario più difficile che ho avuto? Nedved e da marcare Kakà, che in qualsiasi momento può fare la differenza. Se il nuovo allenatore che arriverà deve avere più polso o più dialogo? Entrambe le cose, come Mourinho. Il vantaggio che troverà il nuovo allenatore è che trova un gruppo già formato. Io credo che mister Mourinho in questi due anni abbia fatto un ottimo lavoro insieme a noi e noi volevamo continuare con lui questo cammino di successi, ma lui ha preferito la sfida con il calcio spagnolo e noi gli auguriamo ogni bene. Balotelli? È giovane, ha commesso qualche errore, che speriamo non si ripeta più, perché lui può diventare un grande campione. Se ci stiamo godendo la vittoria della tripletta? Credo che dobbiamo stare tranquilli e felici per quello che abbiamo fatto, anche se non ci rendiamo quasi conto, l'ho detto ai miei compagni 'siamo entrati nella storia vera'. Io credo che tutti i miei compagni sappiano che qui si sta molto bene, soprattutto adesso che abbiamo intrapreso una strada vincente. Che differenze di emozioni ci sono state tra alzare le tre coppe conquistate quest'anno? La cosa più bella è vincere. Vincere il primo traguardo, con la sfida con la Roma, è stato emozionante. Vincere lo scudetto lottato fino all'ultimo è stato ancor più emozionante. E poi abbiamo chiuso la terna vincente a Madrid, con un trofeo che mancava da tantissimo tempo, quindi credo che questa emozione sia stata la più forte, anche perché siamo entrati nella storia vera. Ho sempre creduto che il momento dell'Inter sarebbe arrivato, ho continuato a crederci e ha funzionato. Tante volte ho pensato che non me ne sarei mai andato dall'Inter, che non avrei mai lasciato l'Inter da sconfitto, che sarebbe arrivato il nostro momento: eccolo. Se oltre a fare il calciatore ho avuto un altro sogno nel cassetto? Mi piace molto la musica, magari fare il cantante. Cosa farò dopo la carriera da calciatore? Sinceramente non ci ho ancora pensato, ma di sicuro mi piacerebbe avere un ruolo che mi permetta di essere utile in questa società. Se ho mai pensato di lasciare l'Inter? Nell'anno difficile con Tardelli ho avuto l'offerta del Real Madrid, ma dopo aver parlato con Moratti gli ho detto che la mia intenzione era di rimanere e lui mi disse che la sua era quella di avermi ancora nell'Inter. Moratti e Mourinho? Sono due persone diverse, per me Moratti è come un padre, per tutto quello che mi ha dato e per il fatto di aver creduto in me quando ero uno sconosciuto, non lo dimentico. Il mister ha personalità forte e idee molto chiare. Quale allenatore vorrei ora? È difficile scegliere, ci sono tanti allenatori che possono fare bene. Si parla di Capello e Hiddink? Grandissimi allenatori entrambi. Quando smetterò di giocare? Mi sento bene, vorrei giocare almeno altre due-tre stagioni. Provando nel frattempo a superare il record di Beppe Bergomi di 759 presenze in nerazzurro. Che cosa ho preso dall'Italia? L'Italia mi ha fatto crescere tantissimo, ho preso la vostra cultura. La maniera di vivere in Argentina è molto diversa da quella di qui. Quanto pesa il mancato scudetto del 1998? Tantissimo, quella partita lì per tutti noi era importante, ma sappiamo come è andata. Il miglior allenatore che ho avuto? Simoni, Cuper e Mourinho. Cosa ne penso di Calciopoli 2? Vergognoso quello che si sta dicendo dell'Inter, il parlare di Facchetti, l'Inter non ha fatto niente, ha sempre creduto nel lavoro, nella buona fede ed è stata sempre danneggiata. Adriano alla Roma? Credo che farà bene, credo che lo stare in Brasile per un po' gli abbia fatto bene. Cosa ho detto a Mourinho alla fine della partita di Madrid quando l'ho abbracciato? Gli ho detto 'Sei un grande e grazie'. Se Santon è il mio erede? Davide è un giovane che ancora deve crescere, però per quanto ha dimostrato è una grandissima promessa che diventerà un grandissimo campione".

    Fonte: Inter.it


  9. Finale Champions: a Madrid l'Inter nella storia

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    MADRID - Termina 0-2 il confronto tra Bayern Monaco e Inter, finale di Uefa Champions League 2009-2010. L'Inter - dopo 45 anni di lunghissima attesa - conquista la Champions League, la terza nella sua storia. Massimo Moratti esulta di gioia per un risultato storico, come quello ottenuto da suo padre Angelo. Anzi, ancora più storico, perché quest'Inter, l'Inter di José Mourinho, raggiunge un traguardo mai conquistato prima in Italia. Una tripletta mozzafiato: Coppa Italia, campionato e Champions League.

    Dopo una prima mezzora a reti inviolate ma con occasioni da entrambe le parti, arriva al 35' il vantaggio dell'Inter, grazie al tandem Milito-Sneijder: l'argentino, su rimessa di Julio Cesar dal fondo, serve di testa Sneijder, che gli restituisce poi il pallone rasoterra, per il gol del vantaggio, implacabile, di destro. Il secondo tempo si apre con un Bayern davvero aggressivo, che già al primo minuto va vicino al gol con Muller, ma Julio Cesar fa una parata che vale un gol. Un minuto dopo, è quasi raddoppio nerazzurro, con Milito che serve Pandev, il macedone va al tiro ma Butt riesce miracolosamente ad alzare sopra la traversa. Il Bayern è agguerritissimo, ma Julio Cesar miracoloso più di una volta. Al 25' della ripresa, dopo un grande salvataggio di Samuel, in contropiede parte l'Inter, con Eto'o che serve Milito, che dribbla la difesa avversaria e di destro beffa Butt. Raddoppio per il Principe, raddoppio per l'Inter, con esplosione di gioia. I tifosi nerazzurri, impazziti di felicità, invocano prima Milito e poi Mourinho. Si conclude il match e ha inizio una festa che ha dello storico per l'Inter. Grazie a José Mourinho, ai suoi giocatori e a Massimo Moratti.

    Visibilmente commosso l'allenatore, che si stringe prima in un grande abbraccio con capitan Zanetti e poi porta suo figlio José junior in spalle in giro per il campo. Si passa quindi alla premiazione per mano di Michel Platini e capitan Zanetti può alzare finalmente la tanto agognata "coppa dalle grandi orecchie". I giocatori si passano la Champions di mano in mano, tutti vogliono alzarla al cielo. E lo fa anche il tifoso numero uno, Massimo Moratti, mentre tutto lo stadio invoca Mourinho.

    Al Bernabeu risuona l'inno dell'Inter e José Mourinho abbraccia il suo presidente. La squadra, con la coppa che passa di mano in mano, corre poi a gioire sotto gli spalti dei tifosi nerazzurri in delirio.

    PRIMO TEMPO - Contro il Bayern Monaco, José Mourinho sceglie Chivu come laterale sinistro a completare la difesa composta da Maicon, Lucio e Samuel, davanti a Julio Cesar. Diga di centrocampo con Zanetti (alla 700esima presenza in nerazzurro) e Cambiasso, davanti il trio Pandev-Sneijder-Eto'o a supporto di Milito.

    In uno stadio 'Santiago Bernabeu' completamente esaurito e infuocato come non mai, in mondovisione, dopo una coreografia d'incanto intrisa di tradizione spagnola, l'Inter scende in campo per conquistare la terza Champions League della sua storia. Un sogno che nella calda sera madrilena può diventare possibile grazie alla tenacia e alla forza di José Mourinho e del suo gruppo di giocatori. Ma grazie anche, e soprattutto, all'amore per i colori nerazzurri del presidente Massimo Moratti.

    Nerazzurri subito all'attacco e pericolosi, già al 2', con Sneijder su punizione. Due minuti dopo il Bayern risponde con un insidioso cross di Olic per Muller, ma Samuel riesce a respingere di testa. Al 5' Milito doma un pallone difficile e serve Sneijder: assist in verticale per Pandev, ma a spazzare c'è Badstuber. Al 10' cross di Robben per Olic, conclusione rasoterra a lato di un soffio. Al 13' Altintop prova la conclusione, ma la difesa nerazzurra riesce a deviare in corner. Sul calcio d'angolo battuto da Robben, Julio Cesar esce in presa sicura. Al 16' cross di Robben dalla trequarti per Van Buyten, ma Maicon riesce ad allontanare. Al 18' pericolosissima la punizione di Sneijder dai 35 metri, ma Butt riesce a deviare con i pugni. Al 23' è ancora Bayern, con Robben che prova a concludere con un sinistro da dimenticare dopo un numero di Muller. Al 26' un'altra punizione battuta da Sneijder, ma Butt riesce a fare suo il pallone senza problemi. Al 32' altra conclusione da dimenticare per Muller. Al 33' cross dalla sinistra di Milito per Sneijder, ma Butt riesce a far suo il pallone. Al 35' Inter in vantaggio, grazie al tandem Milito-Sneijder: l'argentino, su rimessa di Julio Cesar dal fondo, serve di testa Sneijder, che gli restituisce poi il pallone rasoterra, per il gol del vantaggio, implacabile, di destro. Due minuti dopo altra grande occasione per l'Inter, con un contropiede Milito-Pandev-Eto'o, tutto di prima, ma a respingere in affanno c'è Van Buyten. Al 40' con un rasoterra Altintop cerca la conclusione, ma il tiro è debole e Julio Cesar blocca a terra senza problemi. Un minuto dopo ci prova Robben, ma il tiro di sinistro finisce a lato senza impensierire l'Inter. Al 43' Inter vicina al raddoppio, con un cross di Milito per Sneijder, ma Butt riesce a fare suo il pallone. Al 46' destro rasoterra di Van Bommel, ma il pallone finisce a lato. Dopo un minuto di recupero termina quindi 0-1 la prima frazione di gioco tra Bayern Monaco e Inter.

    SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza cambi. Al 1' Bayern subito all'attacco, con Muller servito da Altintop, ma Julio Cesar fa una parata che vale un gol. Un minuto dopo, è quasi raddoppio nerazzurro, al 2', con Milito che serve Pandev, il macedone va al tiro ma Butt riesce miracolosamente ad alzare sopra la traversa. Al 9' punizione per l'Inter, batte Sneijder, ma la palla termina sopra la traversa, anche se di poco. Pochi istanti dopo Bayern pericoloso con Altintop, ma la conclusione finisce a lato. Al 18' scatta l'offensiva del Bayern, con una punizione di Robben che calcia forte, sul rimpallo scarica il destro Muller dai 13 metri, ma salva Cambiasso. Al 20' Robben pericolosissimo con un sinistro all'incrocio dei pali, ma ancora una volta Julio Cesar fa il miracolo. Al 25' della ripresa, dopo un grande salvataggio di Samuel, in contropiede parte l'Inter, con Eto'o che serve Milito, che dribbla la difesa avversaria e di destro beffa Butt. Raddoppio per il Principe, raddoppio per l'Inter, con esplosione di gioia. I tifosi nerazzurri, impazziti di felicità, invocano prima Milito e poi Mourinho. Al 46' Mourinho decide di regalare la standing ovation al suo bomber, che - sostituito da Materazzi - si gode l'applauso di tutto il Bernabeu. Una favola per il Principe. Dopo tre minuti di recupero termina la seconda frazione di gioco di Bayern Monaco-Inter: 0-2. I nerazzurri sono campioni d'Europa dopo 45 anni di lunghissima attesa, prima squadra italiana a conquistare il triplete.

    BAYERN MONACO-INTER 0-2

    Marcatori: 35' e 25' st Milito

    Bayern Monaco: 22 Butt; 21 Lahm, 5 Van Buyten, 6 Demichelis, 28 Badstuber; 10 Robben, 17 Van Bommel, 31 Schweinsteiger, 8 Altintop (18' st Klose); 25 Muller; 11 Olic (29' st Gomez)

    A disposizione: 1 Rensing, 13 Goerlitz, 26 Contento, 23 Pranjic, 44 Tymoshchuk

    Allenatore: Louis Van Gaal

    Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 26 Chivu (23' st Stankovic); 4 Zanetti, 19 Cambiasso; 27 Pandev (34' st Muntari), 10 Sneijder, 9 Eto'o; 22 Milito (46' Materazzi)

    A disposizione: 1 Toldo, 2 Cordoba, 17 Mariga, 45 Balotelli

    Allenatore: José Mourinho

    Arbitro: Howard Webb (Inghilterra)

    Note. Ammoniti: 25' Demichelis, 30' Chivu, 33' st Van Bommel. Recupero: pt 1', st 3'. Spettatori: 78.000 ca.

    Fonte: Inter.it


  10. UCL: Bayern Monaco-Inter, 25 convocati

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    MILANO - José Mourinho ha convocato 25 nerazzurri in vista di Bayern Monaco-Inter, gara valida per la Finale della Uefa Champions League 2009-2010, in programma sabato 22 maggio 2010, al "Santiago Bernabeu" di Madrid (calcio d'inizio ore 20.45).

    Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni, 51 Vid Belec;

    Difensori: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Cristian Chivu, 39 Davide Santon;

    Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 7 Ricardo Quaresma, 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 11 Sulley Muntari, 15 Rene Krhin, 17 Mariga, 19 Esteban Cambiasso;

    Attaccanti: 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev, 45 Mario Balotelli, 89 Marko Arnautovic.

    Fonte: Inter.it


  11. Siena-Inter: 0-1, nerazzurri campioni d'Italia

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    SIENA - È la rete di Diego Milito a permettere all'Inter di batteree 1-0 il Siena sul campo dell''Artemio Franchi' e di conquistare il campionato 2009-2010 chiudendo la stagione a 82 punti in classifica. Il 18° scudetto, il quinto consecutivo, è il regalo dell'Inter per il presidente Massimo Moratti nel giorno del suo 65° compleanno e per tutti i tifosi nerazzurri che anche oggi hanno prima sofferto, fino a quella rete al 12° minuto della ripresa, poi gioito, subito dopo i tre punti conquistati contro un Siena già retrocesso, ma deciso a non far nessun regalo.

    PRIMO TEMPO - Per il match scudetto, José Mourinho rinuncia a Lucio e Chivu e, davanti a Julio Cesar tra i pali, schiera Materazzi e Samuel al centro della difesa nerazzurra con Maicon e Zanetti terzini. Centrocampo con Cambiasso e Thiago Motta arretrati rispetto al tridente che fa da spalla a bomber Milito, formato da Balotelli, Sneijder ed Eto'o. Dopo sei minuti di gioco, è il Siena ad sfiorare il vantaggio con Ekdal: aggirato l'ostacolo-Maicon e sfruttando il rimpallo sul tiro di Codrea, l'attaccante svedese prova il diagonale, ma la palla termina a lato. La risposta dell'Inter arriva al 13' ed è duplice: Balotelli prima raccoglie il cross di Maicon sfiorando il gol con un tiro di al volo d'interno destro, poi innesca l'avanzata devastante di Milito che prova far filtrare la palla alla sinistra di Curci lontano dai pali, ma la palla termina sul fondo. Ancora un'occasione per l'Inter al 22': Maicon è un treno sulla fascia destra ed è suo il cross che, dopo la sponda di Balotelli, permette a Milito la schiacciata di testa verso la porta bianconera, Curci è lucido e non si fa sorprendere. Al 28', il secondo calcio d'angolo a favore dell'Inter impegna Samuel che di testa spedisce palla sopra la traversa, ma ancora sul corner, è Thiago Motta, due minuti dopo a sfiorare l'1-0 sventato solo dalla pronta risposta di Curci. Il portiere bianconero, è soprattutto lui il protagonista del Siena, anche quando al 35', sul cross di Maicon spegne la grinta di Eto'o sotto porta. Al 37', Maccarone fa tutto da solo, è veloce e potente il suo sinistro, ma Julio Cesar c'è e para in due tempi, anticipando la risposta di Curci sulla spettacolo di Balotellli in semi rovesciata dopo il lancio lungo di Maicon. È il 40': al 'Bentegodi', Vucinic porta in vantaggio la Roma mentre al 'Franchi', è Jajalo - su assist di Vergassola - a creare pericoli con un destro a fil di palo (42'). Pieno recupero, la Roma fa il bis con De Rossi, Eto'o cerca il primo dell'Inter dopo il velo di Milito sull'assist di Cambiasso ma è sullo 0-0 che a Siena si chiude il primo tempo.

    SECONDO TEMPO - Ripresa al via e Inter in campo con gli stessi undici di partenza, mentre nel Siena Brandao prende il posto di Cribari. Al 4' è perfetto l'uno-due Balotelli-Maicon, ma il brasiliano, pronto al tiro da buonissima posizione, è disturbato da Terzi che mette in corner. L'Inter assedia l'area bianconera: Milito ci va di rabbia all'8 sull'assist di Zanetti, ma incrocia le dite di Curci che alza sopra la traversa ed evita il gol, mentre è Terzi a salvare il risultato sul cross basso di Balotelli un minuto dopo. È lui, è ancora Diego Milito a sbloccare il match al 12' della ripresa allontanando le ombre che per 57' avevano offuscato il 'Franchi': sulla fantastica accelerazione di Zanetti, l'attaccante argentino porta avanti palla e con un diagonale destro spedisce palla nell'angolino basso alla sinistra di Curci. Dopo Pandev in campo dall'8' al posto di Thiago Motta, al 14' Balotelli lascia spazio a Stankovic: è proprio il terzo al 26' a sfiorare il raddoppio colpendo di testa appena sopra la traversa. Al 28', ultimo cambio per Mourinho: c'è Chivu in campo al posto di Sneijder, ma è ancora Stankovic a colpire la traversa al 30' sull'assist di Milito. Ancora Inter: è nerazzurro il contropiede innescato da Eto'o che manda al tiro Milito, Curci blocca ma non trattiene, Pandev si avventa sul pallone e lo insacca in rete, ma Morganti aveva già segnalato il fuorigioco. Dal 41' è Rosi a creare panico in area nerazzurra, un tiro cross che attraversa tutta l'area per uscire dalla parte opposta, prima e un altro al 44' che Julio Cesar non riesce a bloccare. Si giocherà per altri 3 minuti, ancora 180 secondi che separano l'Inter alla conquista del 5° scudetto consecutivo. Morganti fischia, l'Inter è campione d'Italia.

    SIENA-INTER 0-1

    Marcatori: 12' st Milito

    Siena: 85 Curci; 87 Rosi, 6 Terzi, 29 Cribari (1' st 15 Brandao), 3 Del Grosso; 10 Codrea (36' st 7 Reginaldo); 18 Ghezzal, 8 Vergassola, 12 Ekdal, 24 Jajalo; 32 Maccarone (8' st 11 Calaiò).

    A disposizione: 89 Ivanov, 9 Malagò, 22 Tziolis, 23 Jarolim.

    Allenatore: Alberto Malesani

    Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 23 Materazzi, 25 Samuel, 4 Zanetti; 8 Thiago Motta (8' st 27 Pandev), 19 Cambiasso; 45 Balotelli (14' st 5 Stankovic), 10 Sneijder (28' st 26 Chivu), 9 Eto'o; 22 Milito.

    A disposizione: 1 Toldo, 6 Lucio, 11 Muntari, 17 Mariga.

    Allenatore: José Mourinho

    Arbitro: Emidio Morganti (sez. arbitrale Ascoli Piceno)

    Note. Ammoniti: 11' Del Grosso, 17' Cribari, 19' st Brandao, 20' st Codrea, 40' st Chivu, 47' st Toldo.

    Tempi supplementari: 3'-3'

    Fonte: Inter.it


  12. 16 maggio: presidente, buon compleanno!

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    MILANO - Augurissimi a Massimo Moratti!

    Nato a Boscochiesanuova, in provincia di Verona, il 16 maggio 1945, il presidente festeggia oggi il 65° compleanno.

    A lui l'abbraccio e il grazie sempre di tutta l'Inter e di tutti gli interisti.

    Fonte: Inter.it


  13. Siena-Inter: 24 convocati

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    APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 24 nerazzurri in vista di Siena-Inter, gara valida per la 19^ giornata di ritorno della Serie A Tim 2009-2010 in programma domenica 16 maggio allo stadio "Artemio Franchi - Montepaschi Arena" di Siena (ore 15).

    Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni;

    Difensori: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Cristian Chivu, 39 Davide Santon;

    Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 7 Ricardo Quaresma, 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 11 Sulley Muntari, 15 Rene Krhin, 17 Mariga, 19 Esteban Cambiasso;

    Attaccanti: 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev, 45 Mario Balotelli, 89 Marko Arnautovic.

    Fonte: Inter.it


  14. Inter-Chievo Verona: 4-3, è poker nerazzurro

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    MILANO - Termina 4-3 la gara tra Inter e Chievo Verona, l'ultima gara della serie A 2009-2010 al 'Meazza' che porta l'Inter a quota 79 punti in classifica, a + 2 sulla Roma reduce dal successo sul Cagliari allo stadio 'Olimpico' per 2-1.

    È gara vera al 'Meazza': dopo la traversa colpita da Stankovic dopo 5' di gioco, sono due autogol in un minuto (Thiago Motta prima e Mantovani poi) e le reti di Cambiasso e Milito a chiudere il primo tempo sul 3-1. Balotelli riprende il discorso interrotto solo dall'intervallo e con un pallonetto a saltare Sorrentino cala il poker nerazzurro. Granoche accorcia le distanze al 15' e Pellissier chiude definitivamente il match sul 4-3 con la sua rete alla mezz'ora.

    PRIMO TEMPO - Con Lucio infortunato, José Mourinho sceglie Materazzi accanto a Samuel al centro della difesa e conferma Maicon e Zanetti i due terzini. Sneijder ko e centrocampo a tre con Stankovic, Cambiasso e Motta dietro al tridente Balotelli, Milito, Eto'o. Tra i pali, Julio Cesar. Di Carlo risponde con il tandem offensivo Pellissier-Granoche.

    Dopo 50'' di gioco, è il fallo di Scardina su Maicon a regalare il calcio di punizione ai nerazzurri che Balotelli non riesce a sfruttare calciando troppo alto sulla traversa, ma al 3' è il triangolo Balotelli- Eto'o-Maicon a creare problemi a Sorrentino che deve allungarsi per evitare il gol e respingere il tiro-cross del terzino brasiliano. L'Inter aggredisce ogni spazio e Stankovic, al 5', fa a modo suo co un destro terrificante fa tremare la parte alta della traversa. Va vicinissimo al vantaggio anche Thiago Motta al 7' raccogliendo l'assist di Eto'o e provando il sinistro a tu per tu con Sorrentino; imprecisa la conclusione del brasiliano. Julio Cesar entra in partita al 9', raccogliendo in salto il pallone da un corner, mentre Luciano un minuto dopo, risolve da sé calciando in curva. I gol, o meglio autogol, arrivano dal 13': alla distrazione di Thiago Motta sul cross dalla destra di Marcolini che porta il Chievo in vantaggio risponde il pasticcio di Mantovani che in traiettoria sul sinistro di Eto'o beffa Sorrentino per l'1-1. Al 25' nel contatto Scardina-Balotelli ha la peggio il nerazzurro che finisce a terra, Banti però fa proseguire. L'Inter cerca il raddoppio, ma Stankovic prima (31') ed Eto'o dopo (33') devono arrendersi rispettivamente a Sorrentino e Scardina; a fare il bis ci pensa Cambiasso che al 34', raccogliendo il cross di Maicon, calcia al volo di sinistro e neutralizza Sorrentino per il 2-1. Milito ha aspettato anche troppo e al minuto 39, su assist di Eto'o, può inventare il pallonetto da fuoriclasse che cala il tris nerazzurro.

    Dopo 2' di recupero, il primo tempo di Inter-Chievo si chiude sul 3-1.

    SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con Bentivoglio in campo al posto di Rigoni nelle file del Chievo. L'Inter non si accontenta e, dopo 7' di gioco, ad andare in rete è Balotelli: il lancio verticale di Maicon, innesca SuperMario che con un pallonetto a saltare Sorrentino realizza il 4-1. Eto'o ci riprova al 10', ma questa volta il portiere veronese c'è e para a terra. All'11, primo cambio per Mourinho: fuori Thiago Motta, dentro Muntari. Al quarto d'ora, Granoche accorcia le distanze: sul rasoterra di Marcolini, l'uruguaiano intercetta in traiettoria e accompagna in rete per il 4-2. Dal 20' c'è Goran Pandev in campo al posto di Balotelli; 9' dopo, il 'Meazza' esplode alla notizia del vantaggio del Cagliari, ma al 30' è il Chievo ad andare ancora in gol: Pellissier supera il tackle di Samuel e realizza il 4-3. Il resto, però, è assedio Inter: prima Zanetti sotto porta a tu per tu con Sorrentino, poi Milito impreciso al 33'. E mentre all''Olimpico' è pareggio giallorosso, a San Siro Sorrentino si supera deviando in corner il tiro di Eto'o (36'), ma è aiutato dal palo colpito da Pandev (37'). 39° minuto a Milano come a Roma: Totti, su rigore riporta in vantaggio la Roma, lo scenario cambia ancora, ma Stankovic non si arrende e al 40' cerca il quinto gol alzando però troppo sulla traversa.

    Dopo 3' di recupero, Banti decreta la fine del match che porta i nerazzurri a quota 79 punti in classifica. Lo scudetto si decide quindi all'ultima giornata.

    INTER-CHIEVO VERONA 4-3

    Marcatori: 13' Thiago Motta (auto), 14' Mantovani (auto), 34' Cambiasso, 39' Milito, 7' st Balotelli, 15' st Granoche, 30' st Pellissier.

    Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 23 Materazzi, 25 Samuel, 4 Zanetti; 5 Stankovic, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta (11' st 11 Muntari); 45 Balotelli (19' st 27 Pandev), 22 Milito (47' 17 Mariga), 9 Eto'o.

    A disposizione: 1 Toldo, 7 Quaresma, 26 Chivu, 89 Arnautovic

    Allenatore: José Mourinho

    Chievo Verona: 28 Sorrentino; 20 Sardo, 21 Frey, 3 Scardina (30' st 19 Ariatti), 4 Mantovani, 17 Jokic; 10 Luciano, 16 Rigoni (1' st 9 Bentivoglio), 7 Marcolini; 31 Pellissier, 11 Granoche (16' st 22 Abbruscato).

    A disposizione: 18 Squizzi, 15 Iori, 27 Moro, 83 De Paula.

    Allenatore: Domenico Di Carlo

    Arbitro: Nicola Banti (sez.arbitrale di Livorno)

    Note. Ammoniti: 25' st Sardo. Tempi supplementari: 2'-3' Spettatori: 75. 379

    Fonte: Inter.it


  15. Inter-Chievo Verona: 19 convocati

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    APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 19 nerazzurri in vista di Inter-Chievo, gara valida per la 18^ giornata di ritorno della Serie A Tim 2009-2010 in programma domenica 9 maggio allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 15).

    Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni;

    Difensori: 4 Javier Zanetti, 13 Maicon, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Cristian Chivu;

    Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 7 Ricardo Quaresma, 8 Thiago Motta, 11 Sulley Muntari, 17 Mariga, 19 Esteban Cambiasso;

    Attaccanti: 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev, 45 Mario Balotelli, 89 Marko Arnautovic.

    Fonte: Inter.it


  16. Compleanni: tanti auguri a Lucio

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    APPIANO GENTILE - Tanti auguri a Da Silva Ferreira Lucimar "Lucio" che festeggia oggi il suo 32esimo compleanno, il primo tutto nerazzurro, essendo nato l'8 maggio 1978 a Brasilia.

    A Lucio gli auguri di tutta l'Inter e di tutti gli interisti.

    Fonte: Inter.it


  17. Inter-Roma: 1-0, la Tim Cup ai nerazzurri

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    ROMA - Termina 1-0 il confronto tra Inter e Roma, finale di Tim Cup 2009-2010. Sono i nerazzurri ad aggiudicarsi il trofeo.

    Ritmi subito elevatissimi, partita a tratti cattiva, clima incandescente, con occasioni da entrambi le parti. È Milito al 40' del primo tempo a portare in vantaggio l'Inter: innescato da Thiago Motta a centrocampo, il Principe va in percussione sulla destra e si beve la difesa giallorossa, andando a segno di destro. È la 26^ rete stagionale per Milito. Davvero intenso anche il secondo tempo, con la Roma che si fa ancora più aggressiva e va vicina al pareggio in più di un'occasione, in particolare con Vucinic al 37'. Al 43' della ripresa la Roma rimane in dieci: viene espulso Totti per un brutto fallo da dietro su Balotelli. I giallorossi, nonostante l'inferiorità numerica, continuano affannosamente a cercare il pareggio ma non ci riescono. Termina la gara: Inter-Roma 1-0. I nerazzurri vincono la Tim Cup, è la sesta nella storia dell'Inter, che non vinceva questo trofeo dalla stagione 2005-2006. Conquistato il primo dei tre obiettivi a disposizione della squadra di Mourinho. Peccato solo che la gara finisca quasi in rissa, con tanto di invasione di campo. Ma poi gli animi vengono sedati e si passa al momento della premiazione.

    È il presidente del Senato Renato Schifani che consegna ai nerazzurri, uno a uno, le medaglie della Tim Cup. Dopo la sfilata dei giocatori, tocca a Mourinho ricevere la medaglia: l'allenatore nerazzurro la bacia e bacia subito anche la Coppa, ancor prima della consegna. A questo punto Schifani consegna finalmente la Tim Cup a capitan Zanetti, che la alza al cielo con gioia e immenso orgoglio insieme ai suoi compagni. Via quindi ai festeggiamenti sul terreno dell'Olimpico, con i giocatori che vanno ad esultare sotto gli spalti occupati dai tifosi dell'Inter. Un grazie immenso è anche per loro, i tifosi, che sempre sostengono i campioni nerazzurri. Questa Coppa è anche loro.

    PRIMO TEMPO - Contro la Roma José Mourinho sceglie Chivu come laterale sinistro, a completare la difesa composta da Maicon, Cordoba e Materazzi. Centrocampo con Zanetti, Cambiasso e Motta, Sneijder davanti, a supporto di Milito ed Eto'o.

    Quella di stasera, in uno stadio Olimpico completamente esaurito e quanto mai infuocato, è la quinta sfida in sei anni tra Inter e Roma per aggiudicarsi la Tim Cup. Prima del calcio d'inizio, sfila la banda dei Carabinieri sul terreno di gioco, per far poi risuonare le note dell'Inno d'Italia, in realtà quasi del tutto coperte dall'inno della Roma cantato a squarciagola dai tifosi giallorossi.

    Inizia la partita e subito si fa male Sneijder, dopo uno scontro di gioco con Burdisso. Obbligato é il cambio, l'olandese zoppica, non ce la fa: al 5' lo sostituisce Balotelli, mentre dagli spalti viene disturbato Mourinho con il laser. Parte subito forte la Roma, con una palla di Vucinic, servito da Burdisso, che al 9' finisce all'incrocio dei pali. Un minuto dopo interviene sicuro Julio Cesar su un tiro-cross di Taddei. Al 12' arriva la prima palla gol per l'Inter, con un'azione innescata da Cambiasso, che serve sulla destra Eto'o, che sforna un assist per Maicon che calcia in corsa, ma Julio Sergio riesce a mandare in angolo. Subito dopo altra opportunità per l'Inter, con un cross teso di Maicon: salta Thiago Motta ma colpisce male. Al 17' viene segnalato il fuorigioco sul tiro di Eto'o per Milito lanciato a rete: il pallone finisce in porta, ma l'azione era già stata interrotta. Al 22' punizione di Vucinic che finisce direttamente tra le braccia di Julio Cesar. Pochi istanti dopo Eto'o sforna una palla eccezionale per Balotelli, ma Burdisso interviene mettendo la palla in calcio d'angolo. Al 26' grande occasione per l'Inter, ma Julio Cesar fa una parata strepitosa sul rasoterra di Taddei che cercava Toni: il portiere brasiliano allontana la palla con la punta delle dita, prima del tocco di Toni. Al 29' Julio Sergio si oppone al tiro dalla distanza di Balotelli dopo un'azione corale dei nerazzurri con sponda di Milito e passaggio all'indietro di Thiago Motta. Al 32' grande conclusione di Taddei, fermato correttamente in fuorigioco. Due minuti dopo bella combinazione tra Taddei e Perrotta, con quest'ultimo che colpisce di testa: il pallone finisce di poco a lato. Al 40' arriva il vantaggio nerazzurro, con Milito che va a segno andando al tiro in corsa, dopo essere stato servito a centrocampo da Thiago Motta e aver seminato la difesa giallorossa. Al 44', inspiegabilmente, non arriva la seconda ammonizione per Burdisso, che spinge in maniera plateale Balotelli. Insorge la panchina nerazzurra e viene espulso Gabriele Oriali per proteste. La partita si fa ancor più incandescente, con Mexes più che mai falloso ai danni di Materazzi. Dopo cinque minuti di recupero termina quindi 1-0 la prima frazione di gioco tra Inter e Roma.

    SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con due cambi nelle fila della Roma: entrano Motta e Totti, escono Burdisso e Pizarro. Al 7' inspiegabile come Perrotta non venga ammonito per un fallo su Milito, per il giallorosso sarebbe stato il secondo giallo. Al 9' calcio di punizione per la Roma: batte Totti, Julio Cesar non trattiene e la palla arriva a Juan che sbaglia sotto porta il gol del pareggio. Al 12' dai 32 metri nuovo calcio di punizione per la Roma: calcia Totti, Vucinic intercetta ma la palla arriva a Chivu che fa partire il contropiede nerazzurro, che si conclude con un missile di Balotelli verso Julio Sergio che para in due tempi. Al 18' Totti serve Taddei, ma Cambiasso salva intervenendo di testa. Al 21' Eto'o s'invola sulla destra ma viene fermato da Juan. Al 24' Eto'o va al tiro di esterno destro dalla distanza ma la palla finisce alta. Al 28' Balotelli va al tiro di potenza ma la palla termina alta sopra la traversa. Al 32' punizione per la Roma: batte Riise, a giro, alto sopra la traversa. Al 34' Julio Cesar respinge con i pugni un sinistro pericoloso di Riise dalla distanza. Al 37' Roma vicina al pareggio con Vucinic che riceve palla da Motta, si gira, ma il suo tiro è fuori. Al 43' viene espulso Totti per un bruttissimo fallo da dietro ai danni di Balotelli: un calcione assurdo, Rizzoli lo espelle. Dopo tre minuti di recupero termina quindi 1-0 il match tra Inter e Roma. I nerazzurri vincono la Tim Cup, è la sesta nella storia dell'Inter, che non vinceva questo trofeo dalla stagione 2005-2006. Conquistato il primo dei tre obiettivi a disposizione della squadra di Mourinho.

    INTER-ROMA 1-0

    Marcatori: 40' pt Milito

    Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 2 Cordoba (39' pt Samuel), 23 Materazzi, 26 Chivu; 5 Stankovic, 4 Zanetti, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta; 10 Sneijder (5' pt Balotelli, 48' st Muntari); 22 Milito, Eto'o

    A disposizione: 1 Toldo, 17 Mariga, 7 Quaresma, 27 Pandev

    Allenatore: José Mourinho

    Roma: 27 Julio Sergio; 29 Burdisso (1' st Motta), 5 Mexes, 4 Juan, 17 Riise; 16 De Rossi, 7 Pizarro (1' st Totti), 20 Perrotta; 11 Taddei, 30 Toni (18' st Menez), 9 Vucinic

    A disposizione: 1 Lobont, 22 Tonetto, 33 Brighi, 19 Baptista

    Allenatore: Claudio Ranieri

    Arbitro: Nicola Rizzoli (sez. arbitrale di Bologna)

    Note. Ammoniti: 14' pt Burdisso, 35' pt Materazzi, 37' pt Perrotta, 47' pt Mexes, 47' pt Chivu, 7' st Samuel, 18' st Totti, 42' st Balotelli. Espulsi: 45' pt Oriali, 43' st Totti. Recupero: pt 5', st 3'. Spettatori: 60.000 ca.

    Fonte: Inter.it


  18. Lazio-Inter: 0-2, di testa si vince

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    ROMA - Termina 0-2 il confronto tra Lazio e Inter, posticipo della 36^ giornata di Serie A Tim 2009-2010. Nel primo tempo, dopo 45 minuti a reti inviolate, l'Inter va a segno nel recupero: è un colpo di testa di Samuel, servito da Sneijder, a far concludere la prima frazione di gioco con i nerazzurri in vantaggio. Terzo gol in campionato per l'argentino, che all'inizio del secondo tempo sfiora addirittura il raddoppio. Al 25' della ripresa arriva la seconda rete nerazzurra, ancora di testa, ma questa volta ad andare a segno è Thiago Motta, su corner di Maicon. Per il brasiliano è il quarto gol in campionato. Con questa vittoria l'Inter si porta a 76 punti, di nuovo prima in classifica, con la Roma a 74.

    PRIMO TEMPO - Contro la Lazio, José Mourinho sceglie Chivu come laterale sinistro a completare la difesa formata da Zanetti, Lucio e Samuel. A centrocampo Stankovic, Cambiasso e Thiago Motta; davanti con Sneijder ed Eto'o c'è Sneijder.

    La prima occasione della gara è per l'Inter, al 3', con Eto'o che arriva sul fondo e la mette in mezzo bassa: Muslera devia e Sneijder non ci arriva. Su corner dell'olandese, Maicon colpisce bene di testa, ma il portiere della Lazio fa una gran parata. Al 5' arriva il contropiede biancoceleste, con Zarate che si accentra ed arriva al tiro, la palla finisce a lato. Al 9' Motta ci prova da fuori area, ma Muslera respinge con i pugni. Un minuto dopo punizione pericolosa di Sneijder dai 33 metri, ma il portiere della Lazio devia in angolo il suo rasoterra. Al 13' Floccari va al tiro provando a impensierire l'Inter, ma Julio Cesar fa suo il pallone con sicurezza. Al 16' Kolarov, servito da Floccari, va al tiro di potenza di destro, la palla sfiora il palo e finisce di poco a lato. Al 20' grande spunto di Maicon per Eto'o che, chiuso al momento del tiro da Kolarov, manda il pallone sul fondo. Al 25' sovrapposizione Zanetti-Maicon: l'argentino in profondità arriva al cross, rimpallo su Dias e parata di Muslera. Due minuti dopo bella palla di Eto'o per l'inserimento di Stankovic, che stoppa bene in area ma poi non centra la porta. Al 36' l'Inter spreca una grandissima occasione: Cambiasso lancia per Motta, che tocca per Sneijder, ma l'olandese non riesce ad andare al tiro, palla ad Eto'o che tira però fuori. Un minuto dopo altra occasione per l'Inter: è Eto'o a trovarsi solo davanti al portiere, che intuisce il rasoterra e para senza problemi. Al 40' calcio di punizione per l'Inter, affidato a Sneidjer: sponda di Maicon, la palla arriva a Thiago Motta che ci prova con un destro, ma il pallone viene bloccata da Muslera. Al 43' grandissima giocata di Zarate, che si esibisce in un dribbling in area fra 4 difensori, ma poi il tiro non è all'altezza. Nel recupero arriva però il gol dell'Inter, con un colpo di testa di Samuel, servito da Sneijder dalla trequarti: nerazzurri in vantaggio. Dopo un minuto di recupero, termina quindi 0-1 la prima frazione di gioco tra Lazio e Inter.

    SECONDO TEMPO - La ripresa si apre cambi. All'8' Inter vicina al raddoppio, con un altro colpo di testa di Samuel, da corner di Sneijder, ma sulla traiettoria ci sono Eto'o e un difensore della Lazio che finiscono con il deviare la palla. Al 13' sinistro di potenza di Thiago Motta, ma la palla termina a lato. Il ritmo della gara cala poi notevolmente. Al 24' ancora Muslera decisivo, sul tiro di Eto' di destro. Un minuto dopo arriva però il raddoppio nerazzurro, ancora di testa, ma questa volta con Thiago Motta, su corner di Maicon. Per il brasiliano è il quarto gol in campionato. La partita a questo punto si addormenta parecchio, con la Lazio che solo al 38' si rende nuovamente pericolosa, con Hitzlsperger, ma Julio Cesar non si fa trovare impreparato. Dopo tre minuti di recupero termina quindi 0-2 il match tra Lazio e Inter. I nerazzurri si portano così a 76 punti, di nuovo primi in classifica, con la Roma a 74.

    LAZIO-INTER 0-2

    Marcatori: 46' pt Samuel, 25' st Thiago Motta

    Lazio: 86 Muslera; 25 Biava, 80 Dias, 26 Radu; 2 Lichtsteiner, 32 Brocchi (40' st Scaloni), 33 Baronio (16' st Hitzlsperger), 5 Mauri, 11 Kolarov; 20 Floccari (23' st Foggia), 10 Zarate

    A disposizione: 88 Berni, 4 Firmani, 9 Rocchi, 13 Siviglia

    Allenatore: Giovanni Lopez (Reja squalificato)

    Inter: 12 Julio Cesar; 4 Zanetti, 6 Lucio (29' st Cordoba), 25 Samuel, 26 Chivu; 5 Stankovic, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta; 13 Maicon, 9 Eto'o (28' st Muntari), 10 Sneijder (23' st Milito)

    A disposizione: 1 Toldo, 17 Mariga, 23 Materazzi, 45 Balotelli

    Allenatore: José Mourinho

    Arbitro: Mauro Bergonzi (sez. arbitrale di Genova)

    Note. Ammoniti: 38' pt Cambiasso, 45' pt Zarate. Recupero: pt 1', st 3'

    Fonte: Inter.it


  19. Lazio-Inter: 23 convocati

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    APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 23 nerazzurri in vista di Lazio-Inter, gara valida per il posticipo della 17^ giornata di ritorno della Serie A Tim 2009-2010 in programma domenica 2 maggio allo stadio "Olimpico" di Roma (ore 20,45).

    Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni;

    Difensori: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Cristian Chivu;

    Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 7 Ricardo Quaresma, 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 11 Sulley Muntari, 15 Rene Krhin, 17 Mariga, 19 Esteban Cambiasso;

    Attaccanti: 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev, 45 Mario Balotelli, 89 Marko Arnautovic.

    Fonte: Inter.it


  20. BarÇa-Inter 1-0: è impresa nerazzurra, ora Madrid

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    BARCELLONA - In un infuocato Camp Nou, termina 1-0 il confronto tra Barcellona e Inter, gara di ritorno della semifinale di Uefa Champions League 2009-2010. A segno Piqué, al 39' del secondo tempo, ma la sua rete non basta: dopo il 3-1 di San Siro, nerazzurri in finale dopo 38 anni dall'ultima volta. Esplode la gioia interista, per la quinta finale di Champions nella storia dell'Inter: si va a Madrid, appuntamento al 22 maggio con la finalissima di Uefa Champions League.

    Primo tempo a reti inviolate al Camp Nou, con Thiago Motta incredibilmente espulso dopo la sceneggiata di Busquets al 28', che si butta a terra fingendo di aver preso una manata dal centrocampista dell'Inter. I nerazzurri stringono i denti nonostante l'inferiorità numerica, con Julio Cesar che salva i suoi con una grandissima parata su Messi al 33'. Nella ripresa il Barcellona prova a sfondare ma in fase difensiva i nerazzurri mostrano organizzazione e carattere, non concedendo nulla all'avversario e andando con orgoglio a tamponare su ogni pallone. Al 39' arriva il gol del Barcellona, con Piqué, su passaggio di Xavi. Il Camp Nou a questo punto s'infiamma ma l'Inter non molla con un super Julio Cesar. Termina quindi 1-0 il confronto tra Barcellona e Inter: la rete blaugrana non è sufficiente dopo il 3-1 di San Siro, nerazzurri in finale di Champions League grazie a un carattere e un orgoglio inesauribili.

    PRIMO TEMPO - Contro il Barcellona di Pep Guardiola, José Mourinho sceglie Zanetti come laterale sinistro a completare la difesa composta da Maicon, Lucio e Samuel. Centrocampo con Chivu, Cambiasso e Motta; davanti Sneijder a supporto del tandem Eto'o-Milito. Pandev dà forfait all'ultimo: durante il riscaldamento, infatti, ancora problemi muscolari per lui.

    Parte subito forte il Barcellona già dai primi minuti: aggressivi i blaugrana, con l'Inter schiacciata nella propria area. Al quarto d'ora la prima offensiva nerazzurra, con Chivu che dalla sinistra va al tiro, ma Valdes respinge senza problemi. Al 20' presa di Valdes dopo un guizzo dalla destra di Milito, mentre un minuto dopo Cambiasso smorza il passaggio filtrante di Messi, con Julio Cesar che esce sul pallone. Al 23' Barcellona pericoloso con un destro al volo a lato di Pedro. Due minuti dopo risponde l'Inter con Eto'o che, servito da Sneijder, viene fermato in angolo da Gabriel Milito. Al 28' l'Inter rimane in dieci uomini: De Bleeckere espelle inspiegabilmente Thiago Motta, a causa di Busquets che fa una vera e propria sceneggiata, come se il centrocampista nerazzurro gli avesse rifilato una gomitata. In realtà Thiago Motta ha solamente allargato il braccio mettendo la mano a protezione, non considerando affatto l'avversario: un replay della televisione sbugiarda qualche istante dopo Busquets, che mentre si rotola per terra apre l'occhio per vedere se l'arbitro ha estratto il cartellino. Al 33' grandissima parata di Julio Cesar sul sinistro a girare di Messi: è la prima grande occasione della partita. Al 37' strepitosa chiusura di Lucio su Keita, mentre due minuti dopo un tiro di Ibrahimovic sottomisura viene respinto da Samuel. Al 44' punizione per il Barcellona: al tiro, di potenza, Ibrahimovic, ma la palla finisce sopra la traversa. Dopo due minuti di recupero, termina quindi 0-0 la prima frazione di gioco tra Barcellona e Inter.

    SECONDO TEMPO - La ripresa si apre con un cambio tra le fila del Barcellona: Maxwell al posto di Gabriel Milito. Nessun cambio, invece, nell'Inter, in dieci dopo l'espulsione di Thiago Motta. Parte forte anche nell'inizio del secondo tempo il Barcellona, con Pedro che al 5' cerca un traversone tagliato, ma nessun problema per Valdes. Al 7' Ibrahimovic cerca l'acrobazia, senza successo, su cross di Daniel Alves. Al 9' Julio Cesar in versione superman su un tiro-cross di Xavi. Al 14' ancora Barcellona, ma con un tiro alto sopra la traversa di Touré che non può impensierire. Due minuti dopo i blaugrana ci provano con un destro largo di Pedro, dalla distanza, ma nulla di fatto. Il Barça non riesce a sfondare. Al 27' Messi sulla sinistra serve Keita, che spara alto di sinistro sopra la traversa. I blaugrana vanno in attacco in tutti i modi ma l'Inter difende con carattere e orgoglio su ogni palla. Al 33' anche Eto'o va con sacrificio in difesa, a salvare sul secondo palo. Al 37', su cross di Messi, Bojan colpisce di testa ma la palla termina di un soffio a lato. Al 39' arriva il gol del Barcellona, con Piqué, che su passaggio di Xavi beffa la difesa mettendo fuori causa Julio Cesar. Nel secondo minuto di recupero Bojan va a rete, ma l'azione era stata fermata, c'era un mani di Touré: l'Inter tira un sospiro di sollievo. Dopo quattro minuti di recupero termina quindi 1-0 il match tra Barcellona e Inter. Inter in finale di Champions League. Tutti a Madrid, sabato 22 maggio al Santiago Bernabeu.

    BARCELLONA-INTER 1-0

    Marcatori: 39' st Piqué

    Barcellona: 1 Valdes; 2 Dani Alves, 24 Tourè, 3 Piqué, 18 G. Milito (1' st Maxwell); 16 Busquets (18' st Jeffren), 6 Xavi, 15 Keita; 10 Messi, 9 Ibrahimovic (18' st Bojan), 17 Pedro

    A disposizione: 13 Pinto, 4 Marquez, 14 Henry, 34 Alcantara

    Allenatore: Joseph Guardiola.

    Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 4 Zanetti; 26 Chivu, 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta; 10 Sneijder (22' st Muntari); 9 Eto'o (41' st Mariga); 22 Milito (36' st Cordoba)

    A disposizione: 1 Toldo, 23 Materazzi, 45 Balotelli, 89 Arnautovic

    Allenatore: José Mourinho

    Arbitro: Frank De Bleeckere

    Note. Ammoniti: 10' pt Thiago Motta, 27' pt Pedro, 35' pt Julio Cesar, 43' pt Chivu, 38' st Muntari, 38' st Lucio. Espulsi: 28' pt Thiago Motta. Recupero: pt 2', st 4'. Spettatori: 98.000 ca

    Fonte: Inter.it


  21. UCL: Barcellona-Inter, 25 convocati

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    MILANO - José Mourinho ha convocato 25 nerazzurri in vista di Barcellona-Inter, gara valida per il ritorno delle semifinali della Uefa Champions League 2009-2010, in programma domani mercoledì 28 aprile 2010, al "Camp Nou" di Barcellona (calcio d'inizio ore 20.45).

    Portieri: 1 Francesco Toldo, 12 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni, 51 Vid Belec;

    Difensori: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Cristian Chivu, 39 Davide Santon;

    Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 7 Ricardo Quaresma, 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 11 Sulley Muntari, 15 Rene Krhin, 17 Mariga, 19 Esteban Cambiasso;

    Attaccanti: 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 27 Goran Pandev, 45 Mario Balotelli, 89 Marko Arnautovic.

    Fonte: Inter.it


  22. Inter-Atalanta: 3-1, apre Milito chiude Chivu

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    MILANO - Inter batte Atalanta 3-1 nell'anticipo valido per la 35^ giornata della serie A 2009-2010 e sale al primo posto in classifica a quota 73 punti in attesa dell'incontro tra Roma e Sampdoria in programma domani sera.

    Match in salita per la squadra di José Mourinho costretta a rimontare l'iniziale vantaggio bergamasco realizzato da Tirobocchi dopo 5 minuti di gioco. È Milito, per primo, a invertire la rotta 19' più tardi battendo Coppola su pallonetto e aprendo la strada alle marcature interiste che al 35' proseguono grazie alla prima rete con la maglia dell'Inter di Mariga. Al 33' della ripresa, esplode il 'Meazza': Cristian Chivu torna al gol dopo l'infortunio e l'Inter cala il tris.

    PRIMO TEMPO - Per la penultima gara della stagione al 'Meazza', Mourinho torna al rombo e schiera Mariga, Stankovic e Muntari a centrocampo arretrati rispetto a Sneijder. Tandem d'attacco composto dalla coppia Milito-Eto'o. Maicon va in tribuna (per il brasiliano proseguono le cure odontoiatriche), c'è Zanetti schierato come terzino, con Chivu sulla fascia opposta, mentre Cordoba e Materazzi si schierano al centro della difesa. In porta Julio Cesar.

    L'Atalanta parte subito forte e, dopo la prima conclusione targata Peluso al minuto 3', si porta in vantaggio con Tiribocchi che raccoglie il lancio verticale di Manfredini e batte Julio Cesar all'incrocio dei pali per lo 0-1 (5'). Passano 3 minuti ed è ancora la squadra bergamasca a creare pericoli con il colpo di testa di Tiribocchi su calcio di punizione di Valdes, la palla termina a lato di poco. L'Inter prova a reagire, ma deve aspettare il 24' per dare una scossa al match ancora in ombra nonostante il corner di Zanetti parato da Coppola (19') e il calcio di punizione di Sneijder (22') che si infrange direttamente sulla barriera: il vantaggio nerazzurro arriva con Principe Milito ed è un mix di lucidità e ingegno, il bomber nerazzurro scatta sul lancio lungo di Sneijder e con un pallonetto scavalca Coppola per l-1. Dal 28' c'è solo Inter: cerca il raddoppio Eto'o, che con un cross rasoterra non riesce a intendersi con Muntari appostato sotto porta, ci arrivano vicinissimi Cordoba, su calcio d'angolo, e Stankovic, al 33', con un destro che fa tremare Coppola, ma termina alto sulla traversa. Ci riesce invece Mariga che al 35' chiude il triangolo disegnato da Sneijder ed Eto'o raccogliendo il cross basso del camerunese e, neutralizzando, dopo una leggera deviazione di Muntari, Coppola con un tocco di destro in scivolata. 2-1 per l'Inter grazie alla prima rete in nerazzurro del centrocampista ivoriano. Sul corner di Sneijder, al 41', ci arriva ancora Cordoba, ma il colpo di testa è centrale e Coppola blocca palla con due mani. Eto'o, allo scadere del primo tempo, potrebbe calare il tris grazie all'apertura di Sneijder ma, appostato sul secondo palo, non trova lo specchio della porta e spara alto.

    Dopo 4 minuti di recupero, il primo tempo di Inter-Atalanta ci chiude sul 2-1 conquistato in rimonta dai nerazzurri di José Mourinho.

    SECONDO TEMPO - Ripresa al via con un cambio: a centrocampo, Cambiasso prende il posto di Sneijder. Due minuti dopo Cordoba rimedia un giallo per il fallo su Tiribocchi e l'Atalanta ci prova su calcio di punizione: Doni tocca corto per Manfredini, Julio Cesar è costretto a deviare in corner. Al 4', Ferreira Pinto reclama per una presunta trattenuta di Chivu in area, ma Orsato giudica il contatto non falloso. Al 12' doppia sostituzione per Mutti: Valdes e Ferreira Pinto lasciano il posto in campo a Ceravolo e Amoruso. Al 19' Manfredini viene ammonito per una brutta entrata su Eto'o al limite dell'area, Orsato concede il calcio di punizione centrale, ma il camerunese calcia di poco alto sulla traversa. Su assist di Milito, a sua volta innescato da Stankovic, Muntari sfiora il 3-1 al 24', ma Coppola dice no con i piedi compiendo un miracolo sulla potente conclusione del ghanese. Un irrefrenabile Zanetti guadagna il corner che, alla mezz'ora, porta Thiago Motta (in campo dal 25' al posto di Stankovic) al tiro in girata dopo lo stop di petto, Coppola si distende e para a terra. Minuto 33, l'infortunio è alle spalle, Chivu è rinato: il rumeno torna al gol con un gran sinistro dalla distanza dopo l'assist di Eto'o, l'Inter serve il tris e la gioia del 'Meazza' esplode di felicità per la rete del centrocampista nerazzurro a meno di cinque mesi di distanza dall'operazione. Dal 35', Mourinho concede la standing ovation a Milito, al suo posto in campo c'è Arnautovic, alla terza presenza in nerazzurro. L'attaccante austriaco ci prova al 41' e con un destro dalla distanza sfiora il palo alla sinistra di Coppola.

    Al 49' Inter-Atalanta si chiude sul 3-1 permettendo alla squadra di Mourinho di tornare al primo posto in classifica a quota 73 punti.

    INTER-ATALANTA 3-1

    Marcatori: 5' Tiribocchi, 24' Milito, 35' Mariga, 33' st Chivu.

    Inter: 12 Julio Cesar; 4 Zanetti, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 26 Chivu; 17 Mariga, 5 Stankovic (25' st 8 Thiago Motta), 11 Muntari; 10 Sneijder (1' st 19 Cambiasso); 22 Milito (35' st 89 Arnautovic), 9 Eto'o.

    A disposizione: 21 Orlandoni, 6 Lucio, 7 Quaresma, 25 Samuel.

    Allenatore: José Mourinho.

    Atalanta: 32 Coppola; 4 Capelli, 77 Bianco, 5 Manfredini, 13 Peluso; 79 Ferreira Pinto (12' st 70 Ceravolo), 17 Guarente, 22 Padoin, 20 Valdes (12' st 9 Amoruso); 72 Doni (26' st 21 Radovanovic), 90 Tiribocchi.

    A disposizione: 91 Rossi, 6 Bellini, 15 De Ascentis, 19 Chevanton.

    Allenatore: Bortolo Mutti

    Arbitro: Daniele Orsato (sez.arbitrale di Schio)

    Note. Ammoniti: 8' Bianco, 26' Stankovic, 2' st Cordoba, 19' st Manfredini, 19' st Coppola, 38' st Materazzi.

    Tempi supplementari: 4'-4' . Spettatori: 63.779

    Fonte: Inter.it


  23. Inter-Atalanta: 22 convocati

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    APPIANO GENTILE - José Mourinho ha convocato 22 nerazzurri in vista di Inter-Atalanta, gara valida per l'anticipo della 16^ giornata di ritorno della Serie A Tim 2009-2010 in programma sabato 24 aprile allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro a Milano (ore 18).

    Portieri: 12 Julio Cesar, 21 Paolo Orlandoni, 51 Vid Belec;

    Difensori: 2 Ivan Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 23 Marco Materazzi, 25 Walter Samuel, 26 Cristian Chivu;

    Centrocampisti: 5 Dejan Stankovic, 7 Ricardo Quaresma, 8 Thiago Motta, 10 Wesley Sneijder, 11 Sulley Muntari, 15 Rene Krhin, 17 Mariga, 19 Esteban Cambiasso;

    Attaccanti: 9 Samuel Eto'o, 22 Diego Milito, 45 Mario Balotelli, 89 Marko Arnautovic.

    Fonte: Inter.it


  24. U.C.L., Inter-Barcellona: 3-1, è tris in rimonta

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    MILANO - Termina 3-1 il confronto tra Inter e Barcellona, gara d'andata della semifinale di Uefa Champions League 2009-2010.

    Parte subito ad alta intensità il match, con occasioni da entrambe le parti, ma al 19' del primo tempo è il Barcellona che riesce ad approfittare e a passare in vantaggio: servito dalla sinistra da Maxwell, Pedro va al tiro di sinistro e beffa Julio Cesar. I nerazzurri, però, tengono duro e dopo undici minuti, al 30', trovano il pari con Sneijder, su sponda di Milito. Nella ripresa, al 3', arriva subito la rete del vantaggio interista, con Maicon servito da Milito. Dopo aver sfornato gli assist per i due gol nerazzurri, Milito entra nel tabellino dei marcatori segnando al 16' della ripresa: azione innescata da Eto'o, che serve Sneijder, la palla passa quindi al Principe, che corregge in rete il colpo di testa dell'olandese e beffa Valdes. In un 'Meazza' infuocato ed esaurito, l'Inter batte il Barcellona 3-1.

    PRIMO TEMPO - Contro il Barcellona di Pep Guardiola, José Mourinho sceglie Zanetti come laterale sinistro a completare la difesa composta da Maicon, Lucio e Samuel. Diga di centrocampo con Cambiasso e Motta; davanti il trio Pandev-Sneijder-Eto'o a supporto di Milito. Al fianco dei campioni dell'Inter e del Barcellona, ventidue bambini, a calcare l'erba del 'Meazza' al momento di scendere in campo. Bimbi rom attualmente ospiti della 'Casa della Carità' di don Virginio Colmegna, perché gli insediamenti dove vivevano a Milano sono stati sgomberati. Per questi bambini, una piccola gioia in una vita di difficoltà. Parte subito all'attacco il Barcellona, con una combinazione tra i due ex nerazzurri, Maxwell e Ibrahimovic: cross di Maxwell da sinistra, Ibra cerca l'acrobazia a centroarea, ma senza successo. L'Inter risponde con un lancio di Cambiasso in profondità, uscita sicura però per Valdes. Un minuto dopo ci prova Milito, sulla sinistra, ma il suo cross è allontanato da Keita. Al 10' grande occasione per l'Inter, interrotta però dal guardalinee: Milito, servito perfettamente da Sneijder, non è in fuorigioco, è errata la segnalazione. Due minuti dopo Eto'o ruba palla a Keita, per l'arbitro con un fallo: il camerunese si lamenta, calcia fuori la palla, e viene ammonito. Al 17' grande occasione per l'Inter, con Eto'o servito da Cambiasso, il camerunese va al tiro, ma Valdes respinge corto, Milito ci prova su rimpallo di sinistro, ma il tiro è fuori misura. Dopo due minuti, al 19', arriva però la rete del vantaggio blaugrana, con Pedro che di sinistro viene servito dalla sinistra da Maxwell. L'Inter prova a reagire, con un colpo di testa largo di Lucio da ottima posizione al 22', ma per il brasiliano viene segnalato il fuorigioco. Al 26' Valdes esce e anticipa Milito, lanciato lungo da Maicon. Il Principe, però, non si rassegna e un minuto dopo ci riprova, servito da Pandev: il tiro dell'argentino, di destro angolato, finisce però di poco a lato. Al 30' l'offensiva dell'Inter viene però premiata: arriva il gol del pareggio con Sneijder, servito da Milito. Dopo il pari, l'Inter continua a spingere. Al 35' uscita tempestiva di Julio Cesar, in anticipo su Ibrahimovic, cercato dal cross di Pedro sul primo palo. Al 40' ci prova ancora il Barcellona, ma c'è Lucio a salvare su Alves. Dopo un minuto di recupero, termina quindi 1-1 la prima frazione di gioco tra Inter e Barcellona.

    SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza cambi. Al 3' arriva subito il gol del vantaggio nerazzurro, sottomisura, con Maicon in corsa servito da Milito. Uno stadio 'Meazza' tutto esaurito esplode di gioia per il primo gol del brasiliano in questa Champions League. Al 7' il Barcellona cerca l'offensiva con Messi di sinistro, ma in tuffo Julio Cesar respinge. Al 9' il portiere nerazzurro salva sul colpo di testa di Busquets in una mischia in area. Al 15' viene segnalato il fuorigioco su Ibrahimovic, il cui tiro era comunque stato respinto da Julio Cesar. Al 16' arriva il gol del 3-1 nerazzurro, con Milito: innesca l'azione Eto'o, che serve Sneijder, palla al Principe che corregge in rete il colpo di testa dell'olandese e beffa Valdes. È 3-1 per l'Inter. Dopo lo scontro di gioco con Messi, Maicon resta a terra, colpito al viso dal gomito dell'argentino. Maicon è costretto ad uscire in barella, tenendosi la mano su naso e bocca. Maicon viene sostituito da Chivu, mentre al 30' esce anche Milito, davanti ad uno scrosciare di applausi: al suo posto Balotelli. Al 32' grande chiusura di Samuel sul tiro ravvicinato di Pedro. Al 35' Keita prova ad impensierire Julio Cesar con una conclusione dalla distanza ma Julio Cesar respinge. Al 40' grande occasione per l'Inter, con Sneijder, che però non trova la porta sbagliando il controllo. Al 42' si salva l'Inter, grazie a Lucio, che sulla linea respinge il tiro di Piqué. Al 92' Pedro ci prova in rovesciata ma Julio Cesar blocca con sicurezza. Dopo quattro minuti di recupero termina quindi 3-1 il match tra Inter e Barcellona.

    INTER-BARCELLONA 3-1

    Marcatori: 19' pt Pedro, 30' pt Sneijder, 3' st Maicon, 16' st Milito

    Inter: 12 Julio Cesar; 13 Maicon (28' st Chivu), 6 Lucio, 25 Samuel, 4 Zanetti; 19 Cambiasso, 8 Thiago Motta; 27 Pandev (11' st Stankovic), 10 Sneijder, 9 Eto'o; 22 Milito (30' st Balotelli)

    A disposizione: 21 Orlandoni, 2 Cordoba, 23 Materazzi, 11 Muntari

    Allenatore: José Mourinho

    Barcellona: 1 Valdes; 2 Dani Alves, 5 Puyol, 3 Piqué, 19 Maxwell; 6 Xavi, 16 Busquets; 15 Keita; 10 Messi, 9 Ibrahimovic (17' st Abidal), 17 Pedro

    A disposizione: 13 Pinto, 4 Marquez, 11 Bojan, 14 Henry, 18 G.Milito, 24 Touré

    Allenatore: Joseph Guardiola

    Arbitro: Olegario Benquerenca

    Note. Ammoniti: 12' pt Eto'o, 46' pt Busquets, 6' st Puyol, 15' st Piqué, 23' st Keita, 37' st Stankovic, 38' st Alves. Recupero: pt 1', st 4'. Spettatori: 79.609

    Fonte: Inter.it