nonnoriccardo

Admin
  • Numero contenuti

    3,979
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti di nonnoriccardo

  1. Nubifragio su Roma, due vittime Sospesa metrò, accesso libero Ztl Dall'alba Roma sotto la pioggia. Muore un uomo in un seminterrato nel quartiere Infernetto, un'altra vittima a Castelporziano. Nella città fogne in tilt, allagamenti e circolazione bloccata. Sospeso il servizio sulla metropolitana A, chiusa anche la linea B in alcune stazioni. Bloccate o rallentate alcune arterie soprattutto nella zona Nord e a San Giovanni. Raccordo-lumaca. Deviate o ridotte varie linee di autobus. Chiuse alcune scuole. Deciso il libero accesso alla Ztl, Alemanno chiede lo stato di calamità naturale Un nubifragio si è abbattuto sin dall'alba su Roma, mandando in tilt il traffico della capitale e paralizzandola. Molte vie della città sono allagate a causa del maltempo, e questo rende diffice il passaggio dei veicoli sia pubblici che privati, comprese le ambulanze. In molti casi le strade sono state interdette alla circolazione, dalla periferia al centro. E c'è anche una vittima. E' un anziano annegato nel suo seminterrato all'Infernetto, quartiere sud della capitale. I vigili del fuoco hanno recuperato il corpo e stanno cercando anche un altro anziano a Castelporziano che risulterebbe disperso. I blocchi del metrò e la viabilità Il servizio sulla metro A è stato sospeso, alcune stazioni sono aperte solo per fornire riparo agli utenti. Alle 10.50 è stata riaperta la tratta Battistini-Travertino sulla linea A mentre resta ancora chiusa quella Travertino-Anagnina. Le stazioni Termini, San Giovanni, Re di Roma, Colli Albani continuano ad essere ancora chiuse a causa degli allagamenti. La linea B, prima bloccata tra Garbatella e Rebibbia, è stata riattivata tra le stazioni Policlinico e Rebibbia. La straordinaria quantità di acqua caduta sulla capitale (oltre 50ml di pioggia) ha fortemente penalizzato anche le ferrovie Roma-Viterbo, Termini-Giardinetti (non è attiva tra Centocelle e Termini), Roma-Lido, riattivate alle ore 11.17". Sulla Roma-Viterbo il servizio è rallentato e la stazione Euclide è chiusa per allagamento; la stazione La Celsa è chiusa solo in direzione Roma Per i bus: il servizio è in crisi su tutta la rete. In particolare i settori nord e sud. Le linee Atac 987, 785, 235, 200, 224, 32 e 69 nelle zone Salaria, Ponte Milvio, Magliana, Cassia, Fidene sono ferme per impraticabilità percorso. Le chiamate d'aiuto A causa delle piogge torrenziali, del forte vento e delle grandinate sono numerosissime le chiamate ai vigili del fuoco e agli agenti della polizia municipale. La maggior parte delle segnalazioni, provenienti da diverse zone, riguardano allagamenti di strade e scantinati, rami o alberi caduti e pali pericolanti. Duemila chiamate ai soli carabinieri. Sono oltre 5000 quelle arrivate al 113 dalle prime ore di questa mattina. Il questore di Roma, grazie al monitoraggio in tempo reale dell'andamento del servizio di pronto intervento, ha disposto l'immediato raddoppio degli operatori per potenziare il servizio. E' stato inoltre intensificato il 'raccordo' con le altre sale operative delle forze dell'ordine. I vigili del fuoco sono presenti nella sala operativa della questura per agevolare alcuni soccorsi specifici. Quadruplicate le chiamate al 118, secondo quanto riferito dall'Ares. L'azienda è in forte difficolta, a causa del traffico e degli allagamenti sulle strada, a raggiungere i pazienti che richiedono aiuto. Pesanti le ripercussioni sul traffico, che in alcune zone, in particolare quelle comprese nei municipi XX (Cassia-Flaminia), XIX (Monte Mario), IX (San Giovanni) e VII (Centocelle), è letteralmente andato in tilt. Gli agenti della municipale stanno cercando di facilitare la circolazione in diverse strade. Allagamente anche le strade del centro storico, come via dei Serpenti ele strade introno al Quirinale. Disagi anche nella città universitaria della Sapienza, in zona Due Ponti e sulla Cassia. Rallentamenti sul Raccordo Le piogge e gli allagamenti rallentano la circolazione anche sul Grande Raccordo Anulare di Roma. In particolare, dalle 8 alle 9 è rimasta chiusa la rampa di svincolo della carreggiata esterna in direzione dell'autostrada Roma-Firenze, al km 21,300. Sul posto è intervenuto il personale dell'Anas per ripristinare la circolazione. Ritardi all'aeroporto Leonardo Da Vinci Il forte temporale che si è abbattuto, oltre che su Roma, anche sul versante del litorale romano, ha provocato qualche disagio al traffico aereo dell'aeroporto Leonardo Da Vinci. Fino alle 8.20 i movimenti dei veivoli, a causa della forte pioggia e grandine, sono stati ridotti da 55 a 36 l'ora. Come conseguenza si sono accumulati ritardi, sia in arrivo sia in partenza, con punte fino a 30 minuti come si registrano anche nei collegamenti di Trenitalia tra lo scalo romano e la capitale e per i treni regionali diretti a Orte-Fara Sabina. Scoppia un tombino, acqua ai parafanghi a Caracalla In piazza di Porta Capena è esploso un tombino, e in via delle Terme di Caracalla l'acqua ha raggiunto l'altezza del parafanghi delle auto, che sono rimaste bloccate in mezzo alla carreggiata. Tre vetture sono ferme in corsia anche in via dei Cerchi, la strada che costeggia il Circo Massimo, bloccando la circolazione sia ai veicoli che ai mezzi pubblici. Alcuni automobilisti hanno tentato di uscire dall'invaso d'acqua procedendo contromano da Circo Massimo in direzione di Caracalla, costretti a fermarsi e alimentando ancora di più il traffico già caotico. Alcune auto in via delle Terme di Caracalla sono invece salite sui marciapiedi per evitare di rimanere bloccate. Identica situazione in via di San Gregorio, strada che da piazza di Porta Capena sale al Colosseo. Trastevere, bus "ostaggi" dell'acqua Strade allagate, fermate bus e auto in sosta sommerse dall'acqua anche a Trastevere, dove l'acqua ha inondato i marciapiedi in numerosi tratti, arrivando a sfiorare l'ingresso di alcuni negozi e impedendo a molti automobilisti di arrivare al veicolo. I disagi maggiori sono per i pedoni: in molti tratti è diventato impossibile persino attraversare da un lato all'altro della strada. Situazione critica anche alla stazione Trastevere dove alcuni autobus sono rimasti bloccati nella piazzola di sosta a loro riservata a causa del livello dell'acqua. Lungotevere a passo d'uomo Circolazione a passo d'uomo su tutti i Lungotevere. La situazione peggiofe si registra alla Bocca della verità/San Giorgio al Velabro, dove il "velo" d'acqua sulla carreggiata ha raggiunto il mezzo metro e nel sottopasso di san Pietro, dove si transita su una sola corsia perchè l'altra è completamente allagata Le scuole chiuse Non solo strade e stazioni della metro. Anche varie scuole della capitalesono rimaste chiuse per allagamenti. È il caso dell'asilo nido Coccole&Co della scuola elementare Baccarini, nel I Municipio. Chiusi invece, nel VI municipio, il nido di via Anagni, l'elementare Pisacane e il plesso di via Ferraironi dell'Iqbal Masih, dove si è allagata la mensa. Non va meglio nemmeno alle superiori. "Questa mattina a causa delle infiltrazioni è crollato un pezzo di controsoffitto nel corridoio - spiega Laura N., rappresentante uscente del liceo Socrate di Garbatella - Al momento sta piovendo all'interno della biblioteca e quell'ala della scuola è stata chiusa". "Piove nelle classi, crollano pezzi di soffitto e uno finisce addosso a uno studente''. A denunciare quanto accaduto questa mattina al liceo Socrate di Roma è il collettivo Senza Tregua. ''Gli studenti del liceo - scrivono in un comunicato - eccetto i minorenni sono fatti uscire e tornare a casa. Molte delle classi sono al momento inagibili a causa dell'acqua che continua a cadere dai soffitti. Proprio ieri gli studenti del collettivo 'Dante di Nanni', da anni attivo nella scuola, avevano consegnato alla vice presidente della Provincia, Cecilia D'Elia, un ampio dossier sulla disastrosa condizione dell'edilizia al Socrate''. Stato di calamità naturale Il sindaco di Roma Gianni Alemanno chiederà al presidente della Regione Lazio Renata Polverini ''il riconoscimento dello stato di emergenza e il conseguente riconoscimento dello stato di calamità naturale per l'agricoltura e la protezione civile che varrà come giustificazione per tutti i cittadini che non sono riusciti a raggiungere il posto di lavoro per l'interruzione dei servizi pubblici locali''. L'intensità del nubifragio, secondo il sindaco, "è stata imprevista. L'allerta meteo di ieri parlava solo di temporali e non di piogge torrenziali come quelle di questa mattina. Nel pomeriggio riprenderanno altri temporali''. Codacons e Cittadinanzattiva Il Codacons "in merito al disastro che sta caratterizzando in queste ore la capitale, chiede l'intervento urgente della Protezione Civile, affinché tuteli i cittadini coinvolti nel caos. Metro bloccata, trasporti in tilt e migliaia di utenti in preda al panico che non riescono a spostarsi per la città". "Una situazione gravissima e pericolosa, considerato l'allagamento di molte strade - affermail presidente Carlo Rienzi - determinata da pochi minuti di pioggia. La Protezione Civile deve intervenire con urgenza, sostituendosi a chi evidentemente non ha saputo prevenire ed impedire tale stato di cose. L'associazione sta studiando le dovute denunce e iniziative legali a tutela dei cittadini, che verranno comunicate nelle prossime ore". "Chiediamo le dimissioni del Sindaco di Roma Alemanno". La richiesa arriva da Giuseppe Scaramuzza, segretario regionale di Cittadinanzattiva: "Una città che non ha le infrastrutture necessarie per resistere a un temporale è una vergogna simbolo dell'arretratezza del Paese. Gravissimo l'allagamento di Roma Tiburtina, più che simbolo di ammodernamento è simbolo di inefficienza. Adesso ci aspettiamo un'ulteriore proroga dell'inaugurazione prevista per il 28 novembre. Chiediamo - continua Scaramuzza - all'Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di verificare d'urgenza ogni appalto della Capitale diretto ai lavori pubblici (es. rifacimento manti stradali, metropolitana C e B1, prolungamento tram 8, ecc.), deve essere garantita la qualità quotidiana nella cura della nostra città. In ogni appalto deve essere garantito il 'collaudo civico'. Si dia anche ai cittadini- contribuenti la possibilità di verificare la qualità dei lavori. Anche questa è trasparenza e legalità. Da anni non si pensa alla manutenzione degli scoli per le strade della Capitale. Si prendano sul serio le segnalazioni dei cittadini ai nostri sportelli. Noi non gridiamo alla class action - conclude Scaramuzza - perchè non serve a risolvere i problemi strutturali di questa città". (20 ottobre 2011) Fonte
  2. [ben]Fede714[/ben] Ciao Federico, ti ringraziamo per il simpaticvo apprezzamento Anche noi ci auguriamo che tu ti possa trovare bene. Se hai qualche problema informatico posta la tua domanda nella sezione idonea. Se vuoi partecipare a qualche discussione sarai senz'altro gradito.
  3. GOOD NEWS Mio figlio è gay? È questo il nome dell'App creata da Google che ha destato così scalpore, tanto che a un mese dal suo lancio, è stata silenziosamente ritirata dal mercato inglese e francese. Scopri qui cosa è successo di Katia Brega Un mese fa Google ha lanciato un'App che ha destato subito molto scalpore: "Is My Son Gay?", creata per promuovere l'uscita del libro "La Raison du cœur" del francese Christophe de Baran, lui stesso omosessuale dichiarato. C'è però qualcosa che stride in questa faccenda: l'App consiste in 20 domande per scoprire, appunto, se il proprio figlio è gay. Ecco qualche esempio: "Tuo figlio tiene molto a vestirsi bene?" o "Gli piacciono le cantanti-dive?". Il sito AllOut.org (che promuove l'uguaglianza di LGBT, Lesbiche Gay Bisessuali Transessuali) ha subito promosso una campagna su Twitter per protestare contro questo ulteriore mezzo per promuovere l'omofobia e rinforzare lo stereotipo omosessuale. Il controsenso starebbe nel fatto che anche l'autore del libro è lui stesso omosessuale e si pensa abbia provocato volutamente la polemica per far parlare di sé e del romanzo in uscita. De Baran, dal canto suo, si è giustificato dicendo che si trattava solo di un gioco innocuo e che l'App non era basata su alcuna ricerca scientifica. Ovviamente nessuno gli ha creduto. E il co-fondatore del sito AllOut.org, Andre Banks, ha festeggiato il ritiro dell'App, dato che, anche se Google non ha rilasciato commenti a questo proposito, la versione inglese e francese di "Is My Son Gay?" è scomparsa dal mercato qualche giorno fa. (11 ottobre 2011) FONTE
  4. Aumentano i pirati della strada superati i numeri del 2010 A oggi gli eventi gravi sono 644. Un centinaio le vittime accertate. I dati sono stati raccolti dall'Ossevatorio Il Centauro, dell'Associazione sostenitori Polstrada. "Fenomeno in imbarazzante espansione", dice il presidente Asaps, Giordano Biserni ROMA - I numeri relativi alla pirateria stradale registrati dall'Osservatorio Il Centauro dell'Asaps (Associazione sostenitori Polstrada) alla prima settimana di ottobre hanno già superato quelli di tutto il 2010. Ad oggi gli eventi gravi registrati sono ben 644, le vittime mortali sono già 99 e i feriti sono 759. Lo rende noto il presidente dell'Asaps, Giordano Biserni, secondo cui il fenomeno è "in ulteriore imbarazzante espansione". I dati. Quattrocentotrentasette "piraterie" (67,9%) sono avvenute di giorno e 207 (32,1%) di notte. I pirati sono stati identificati e quindi arrestati o denunciati dalle forze di polizia in 417 episodi (il 65% dei casi). Ma se si restringe il calcolo alle piraterie mortali o gravi, si sale al 73%. "La pirateria - dunque - è un reato che tre volte su quattro porta alla galera o almeno alla condanna. Non ci è dato di conoscere quanti conducenti siano in carcere o abbiano pagato il loro conto con la giustizia. Le cose potrebbero andare diversamente con l'introduzione dell'ipotesi di omicidio stradale", spiega Biserni. I casi di guida in stato di ebbrezza. I casi di ebbrezza accertata da alcol o droga nel 2011 sono stati 90, pari al 22% del pirati individuati. "Ma quando il pirata viene identificato a distanza di molte ore o giorni - precisa Biserni - la verifica dell'alcolemia non é più possibile". Quindi, secondo l'Asaps, almeno il 40% dei pirati potrebbe aver consumato alcol o droga prima di mettersi alla guida. Paura di perdere la patente. Molti conducenti scappano per paura di perdere la patente o i punti. Più alta ancora la percentuale degli automobilisti che fuggono perchè non risultano assicurati o hanno un falso tagliando assicurativo. Una condizione, questa, registrata nell'8% dei casi con pirata individuato (un indicatore su cui riflettere circa la crisi economica), ma è stato possibile raccogliere questo tipo di informazione solo per una parte inferiore al 50% dei conducenti coinvolti. "E' facile quindi ritenere che la percentuale delle "scoperture assicurative" sia abbondantemente a doppia cifra", aggiunge Biserni. Tra i "pirati" anche molte donne. Il 24% dei pirati individuati è straniero mentre il 10% la quota sono donne. L'11% delle vittime sono anziani 'over 65', e sempre un 11% si conta fra i bambini. Ovviamente le vittime più numerose della pirateria stradale sono i pedoni, 53 sul totale di 99 vittime, e i ciclisti, che sono 13. "Insomma - commenta Biserni - un quadro complessivo poco rassicurante, testimoniato anche dall'uccisone di Allison Owens in Toscana, anche se il quadro complessivo della sinistrosità stradale è invece ancora positivo, con una tendenziale diminuzione degli incidenti e delle vittime anche per il 2011". (07 ottobre 2011) FONTE
  5. E' sicuramente vero ! Non solo ma è indispensabile che i genitori per primi siano chiari dentro di sè su questi temi. E se sono omofobi chi colloquia con ii figli ?
  6. Aquile proprio no ! Ma tant'è. Quando ci sono di mezzo i profitti (vendita di un libro) non c'è appartenenza sessuale che tenga !
  7. Alesuccia hai ragione. Mancano sicuramente i controlli sulle strade (risparmi sulla polizia) ma anche l' educazione stradale. Un piccolo esempio: guardate quanti usano gli indicatori di direzione ! Eppure sono utilissimi.
  8. Variazione ... alla Bollani :laughing: <iframe src="http://www.youtube.com/embed/z-hHsrwYVoc" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe>
  9. [ben]stebimi[/ben] Un saluto a te Spero proprio di leggerti presto in qualche discussione
  10. Il motore Red Bull? E' Renault ma non se ne è accorto nessuno Lo strano caso del propulsore più forte del mondo che ha appena consentito a Vettel la conquista del titolo: la sua presenza è passata del tutto in sordina di VINCENZO BORGOMEO Spinge come un forsennato, ha regalato a Vettel le più clamorose rimonte e i distacchi più abissali, ma nessuno se ne è accorto. Parliamo del motore Renault della Red Bull che si è appena laureato campione del mondo nel Campionato del Mondo Piloti in Giappone. Una specie di calimero della F1, stritolato dalla fantascientifica aerodinamica Red Bull, dalle idee di Newey, dalle fughe di Vettel. In F1, come nello spettacolo, il palcoscenico va al più forte. Così se la Honda e la Porsche fecero fortuna motorizzando la McLaren, e poi la stessa Renault divenne famosa sulla Williams, oggi le cose sono cambiate. E di chi sia la paternità di quei pistoni che fanno su e giù nel cofano delle monoposto non importa più a nessuno. Provate a fare un quiz con qualche vostro amico appassionato: che motore monta la Force India? E la Williams, e la McLaren? Un tempo a queste domande avrebbe saputo rispondere anche un bambino. Oggi non è così perché nel (goffo) tentativo di ridurre gli sprechi i motori contingentati sono stati stritolati e la macchina dello spettacolo non si occupa più di loro. Peccato perché se Vettel si è portato a casa il secondo titolo consecutivo e quest'anno ha intascato (fin qui...) 15 pole position e 9 vittorie qualchje merito lo avrà pure la Renault Sport F1. Eppure nulla, del binomio Red Bull Racing-Renault (che per altro ha avuto inizio nel 2007 quando il motore Renault RS27, il V8 da 2,4 litri sviluppato a Viry-Chatillon, è stato integrato nel telaio della Red Bull Racing) nessuno se ne occupa. Misteri della Formila Uno moderna... (10 ottobre 2011) Fonte
  11. Al via il 15esimo censimento Istantanea del Paese che cambia Da oggi si può compilare il questionario, a marzo verranno diffusi i primi dati che daranno la più recente fotografia dell'Italia. E' possibile rispondere anche su Internet. C'è tempo fino a fine anno per i comuni con meno di 20mila abitanti, un mese dopo per quelli fra 20 e 150mila, entro il 29 febbraio oltre i 150mila (ansa) ROMA - Parte oggi la nuova "conta" degli italiani, che fotograferà come è cambiato il Paese: da oggi si può infatti compilare il questionario per il quindicesimo censimento italiano. E a marzo 2012, quando verranno diffusi i primi dati, sapremo quanto siamo cambiati, aggiornando così l'istantanea del Paese. Sono serviti in tutto quattro anni di lavoro per arrivare a questa fase finale e il costo complessivo sarà di 590 milioni di euro. Modalità di consegna. Sono tre le modalità di riconsegna. E' possibile compilarlo via internet, collegandosi a questo sito 1 e utilizzando la password stampata sulla prima pagina del questionario recapitato a casa. Chi invece non ha accesso al web, può restituire i questionari compilati presso gli uffici postali e i centri comunali di raccolta, senza alcun costo e ricevendo una ricevuta. Qualunque sia la modalità di riconsegna scelta, le famiglie che risiedono nei comuni con meno di 20mila abitanti possono restituire il questionario compilato entro il 31 dicembre 2011, quelle residenti in comuni con popolazione compresa fra 20mila e 150mila abitanti entro il 31 gennaio 2012, infine le famiglie residenti in comuni con più di 150mila abitanti hanno tempo fino al 29 febbraio 2012. Dal 21 novembre scendono in campo anche i rilevatori comunali e quindi le famiglie che a quella data non hanno ancora restituito il questionario possono consegnarlo a loro. Ulteriori informazioni si possono trovare su questo sito 2. "Informazioni insostituibili". "Il censimento è un rito collettivo che celebra le diversità nell'unità", sottolinea Enrico Giovannini, presidente dell'Istat. "Le informazioni che l'operazione censuaria ci restituirà rappresentano un patrimonio insostituibile non solo per chi ha la responsabilità di stabilire strategie di sviluppo e assumere decisioni nell'interesse del Paese, ma anche per le imprese che vogliono programmare e pianificare attività e progetti, offrire servizi, e per i cittadini, per monitorare politiche e interventi sul territorio. Per questo motivo il censimento è un dovere civico, ma anche un importante contributo alla conoscenza del nostro Paese e al suo sviluppo futuro". Il primo nel 1861: Italia giovane, più maschi e famiglie numerose. Il primo censimento fotografò la realtà del Paese nel 1861, quando l'Italia, appena unita, era giovane, con una maggioranza di uomini, famiglie numerose e con tanto spazio per vivere. Guardando alla storia dei 150 anni di Italia unita, nel 1861 i cittadini residenti erano 26 milioni, con i maschi che risultavano in testa con oltre il 50 per cento, e le femmine appena sotto, con il 49 per cento. I bambini fino a 5 anni rappresentavano il 13 per cento della popolazione, gli over settantacinquenni erano l'1 per cento, mentre il numero medio di componenti per famiglia si attestava a 4,7. E su ogni chilometro quadrato vivevano 87 abitanti. Nel 2001 donne in testa, meno bambini. Dieci anni fa, invece, il censimento del 2001 ha fotografato quasi 57 milioni di residenti: donne in testa con oltre il 51 per cento, uomini in diminuzione a circa il 48 per cento. Ridotti anche i bambini fino a 5 anni: al 4,6 per cento. Mentre gli ultrasettantacinquenni erano all'8,4 per cento della popolazione. Quanto alle famiglie, sono risultate assai ben meno numerose di prima: in media 2,6 componenti. Mentre la densità della popolazione italiana è salita a quota 192 abitanti per chilometro quadrato. Fonte
  12. F1 Suzuka, Vettel in pole Ferrari quarta e quinta Per la dodicesima volta in stagione il tedesco della Red Bull, a cui manca un punto per confermarsi campione del mondo, partirà davanti a tutti. In Giappone beffata per 9/1000 la McLaren di Button. Seconda fila per Hamilton e Massa, poi Alonso, che punta al podio: ''Possiamo farcela'' Il pilota brasiliano della Ferrari Felipe Massa SUZUKA - Il campione del mondo della Red Bull Sebastian Vettel ha conquistato la pole position del Gran Premio del Giappone, quindicesima prova del mondiale di formula uno in programma domani sul circuito di Suzuka. Vettel, alla dodicesima pole stagionale (24esima della carriera) e ad un solo punto dal confermarsi campione del mondo, ha girato in 1'30"466 precedendo di 9/1000 la McLaren del britannico Jenson Button. In seconda fila l'altra freccia d'argento di Lewis Hamilton (1'30"617) e la Ferrari del brasiliano Felipe Massa (1'30"804). Il verdeoro si è lasciato alle spalle il suo compagno: lo spagnolo Fernando Alonso, al volante dell'altra rossa, è quinto in griglia (1'30"886) e aprirà la terza fila, chiusa dalla Red Bull dell'australiano Mark Webber (1'31"156). Jarno Trulli, con la Lotus, è 19°. Vitantonio Liuzzi chiude la fila con la sua Hispania senza aver ottenuto alcun riscontro cronometrico. ALONSO: ''PODIO POSSIBILE'' - Nonostante il quinto posto in qualifica Fernando Alonso crede nella possibilità di salire sul podio in Giappone. "La Red Bull di Vettel e le McLaren sono stati più forti di noi in tutto il weekend", dice lo spagnolo. "Vediamo se riusciamo a partire forte, magari possiamo mettere un po' di pressione a Hamilton e Button. McLaren e Red Bull qui sono abbastanza vicine, entrambi i team possono lottare per la vittoria. Per noi il podio è una possibilità reale". Sulla stessa lunghezza d'onda Felipe Massa: ''E' stata una qualifica complessa. Ci siamo lasciati alle spalle una Red Bull, quindi forse le cose sono andate meglio del solito. Ci aspetta una gara difficile, con un degrado delle gomme elevato. Non sarà facile trovare la strategia giusta. Sarà cruciale trovare il passo giusto, in modo da essere veloci ma, nello stesso tempo, salvaguardare le gomme. I sorpassi non saranno facili, nonostante Kers e Drs: forse conterà di più l'usura degli pneumatici visto che si entra sul rettilineo principale uscendo da una chicane molto lenta. Il nostro obiettivo è il podio: partiamo dalla posizione immediatamente successiva ed è realistico sperare di raggiungerlo". VETTEL: ''PENSO ALLA GARA'' - Dopo l'uscita di pista di ieri Sebastian Vettel si è riscattato con la pole. Il mondiale è ad un passo: "Ho fatto delle qualifiche incredibili", spiega il tedesco della Red Bull. ''Ieri ho danneggiato la macchina e stamattina abbiamo un po' sofferto. Poi abbiamo trovato l'assetto giusto ma le qualifiche sono state dure, tra me e Jenson la differenza è molto poca. Nell'insieme ho fatto un giro fantastico e ringrazio i ragazzi che sono riusciti a mettere a posto all'ultimo momento l'ala anteriore. Il punto che manca per il mondiale? Penso solo alla gara''. Soddisfatto nonostante la pole mancata per un soffio il pilota della McLaren Jenson Button unico a poter impedire a Vettel di vincere il Mondiale domani: "è stato finora un buon fine settimana - assicura l'inglese - quando la macchina funziona bene le sensazioni sono bellissime, pensavo di farcela a prendere la pole ma per nove millesimi non ci sono riuscito. Ringrazio la squadra perchè riuscire a competere con le Red Bull è un buon risultato. Comunque sono soddisfatto del secondo posto". Con il sorriso sulle labbra dopo un inizio di week-end difficile anche l'altro pilota della McLaren Lewis Hamilton, terzo in griglia: "la macchina è andata benissimo, ma ho perso qualche cosa su qualche curva". GRIGLIA DI PARTENZA Prima fila 1. Sebastian Vettel (Ger) Red Bull - 1'30"466 2. Jenson Button (Ing) McLaren-Mercedes - 1'30"475 Seconda fila 3. Lewis Hamilton (Ing) McLaren-Mercedes - 1'30"617 4. Felipe Massa (Bra) Ferrari - 1'30"804 Terza fila 5. Fernando Alonso (Spa) Ferrari - 1'30"886 6. Mark Webber (Aus) Red Bull - 1'31"156 Quarta fila 7. Kamui Kobayashi (Jap) Sauber - senza tempo 8. Michael Schumacher (Ger) Mercedes Gp - senza tempo Quinta fila 9. Bruno Senna (Bra) Renault - senza tempo 10. Vitaly Petrov (Rus) Renault - senza tempo Sesta fila 11. Adrian Sutil (Ger) Force India - 1'32"463 12. Paul Di Resta (Sco) Force India - 1'32"746 Settima fila 13. Rubens Barrichello (Bra) Williams - 1'33"079 14. Pastor Maldonado (Ven) Williams - 1'33"224 Ottava fila 15. Sebastien Buemi (Svi) Toro Rosso - 1'33"227 16. Jaime Alguersuari (Spa) Toro Rosso - 1'33"427 Nona fila 17. Sergio Perez (Mex) Sauber - 1'34"704 18. Heikki Kovalainen (Fin) Lotus - 1'35"454 Decima fila 19. Jarno Trulli (Ita) Lotus - 1'35"514 20. Jerome D'Ambrosio (Bel) Virgin - 1'36"439 Undicesima fila 21. Timo Glock (Ger) Virgin - 1'36"507 22. Daniel Ricciardo (Aus) Hispania - 1'37"846 Dodicesima fila 23. Nico Rosberg (Ger) Mercedes - senza tempo 24. Vitantonio Liuzzi (Ita) Hispania - senza tempo Fonte
  13. Mi riferivo solo alle comunicazioni radio tra Vettel e i suoi tecnici che negli ultimi giri gli hanno suggerito di non rischiare. Per il resto concordo !
  14. Anche a me è simpatico. Ma mi sembra che dopo l'incidente all'occhio, abbia perso grinta.
  15. Il Gp del Giappone in diretta Ordine d’arrivo 1. Jenson Button (GBR/McLaren-Mercedes) i 307,471 km in 1h30:53.427 (media: 202,973 km/h) 2. Fernando Alonso (ESP/Ferrari) a 1.160 3. Sebastian Vettel (GER/Red Bull-Renault) a 2.006 4. Mark Webber (AUS/Red Bull-Renault) a 8.071 5. Lewis Hamilton (GBR/McLaren-Mercedes) a 24.268 6. Michael Schumacher (GER/Mercedes) a 27.120 7. Felipe Massa (BRA/Ferrari) a 28.240 Vettel campione del mondo. Ferrari "buonine". Alonso strepitoso. Il secondo posto grazie a Vettel che non ha voluto rischiare nulla.
  16. Quanto meno è curioso ! <iframe src="http://www.youtube.com/embed/rqzp2G_4qZ0" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe>
  17. NOBEL Premio per la letteratura al poeta svedese Tranströmer L'annuncio dell'Accademia accolto da un boato. La motivazione: "Attraverso le sue immagini dense e limpide ci ha offerto un nuovo accesso alla realtà". La moglie: "Non pensava di poter più sentire questa gioia un giorno" di STEFANIA PARMEGGIANI Tomas Transtömer STOCCOLMA - Non è stato un cantore della primavera araba a vincere il Nobel per la letteratura e neanche Bob Dylan, dato per favorito fino a ieri sera dai siti di scommesse, ma un uomo del nord, un poeta in passato accusato di trascurare i temi politici, amatissimo nella sua terra e tra i lettori anglosassoni, poco conosciuto in Italia. E' Tomas Tranströmer, artista dei silenzi e della natura, psicologo, pianista e traduttore svedese, minato nel fisico da un ictus che lo colpì nel '90. Nel motivare l'assegnazione del Nobel a un letterato svedese (è la sesta volta che accade, l'ultima nel '74 a Johnson e Martinson) e a un poeta (non accadeva dal '96 con la polacca Wislawa Szymborska) l'Accademia reale ha spiegato che Tranströmer "attraverso immagini dense e limpide, ci ha offerto un nuovo accesso alla realtà". Infatti, gran parte delle liriche sono "caratterizzate da economia di linguaggio, concretezza e metafore struggenti. Nelle sue ultime raccolte si è spostato verso uno stile ancora più essenziale e un più elevato grado di concentrazione". Nato a Stoccolma il 15 aprile del 1931, Tranströmer si è laureato in psicologia nel 1956, occupandosi dei detenuti delle carceri minorili, di disabili e tossicodipendenti. Accanto alla sua professione ha coltivato l'amore per le parole. All'età di 13 anni ha cominciato a scrivere e ha pubblicato la prima raccolta nel 1954, a soli 23 anni: 17 dikter, 17 poesie in versi sciolti. Infatti, anche se non sono mancati i componimenti in cui si è confrontato con la metrica, è sempre stato il verso libero la sua principale forma di espressione. Quattro anni dopo è stata la volta di Hemligheter pa vagen (Segreti sulla via) e nel 1966 di Klangar och spar (Echi e tracce), entrambi ispirati ai suoi viaggi intorno al mondo. Negli anni Settanta fu accusato da altri poeti di trascurare i temi politici anche se in alcune opere come Ostersjaar (Mari baltici) si riflettono le condizioni politiche dell'area, al tempo ancora parte dell'Unione Sovietica. Nel 1990 fu colpito da un ictus che gli inibì la parola, ma non la capacità di creare. Sei anni dopo tornò alla scrittura con una raccolta - Sorgegondolen - che in Svezia vendette 30.000 copie. La silloge, tradotta in italiano come La lugubre gondola è stata pubblicata da Herrenhaus e in filigrana, sotto il tema dominante della morte, rispecchia l'amore per una città, Venezia, conosciuta durante il suo viaggio di nozze. Tradotto in quasi cinquanta lingue, in Italia è stato pubblicato da Crocetti sulla rivista Poesia. Al centro delle opere il paesaggio e i suoi elementi conflittuali, metafora o specchio di un costante confronto di forze, spunto per riflettere sulla identità umana. Il Baltico, l'estate groenlandese nutrono i versi per suggerire l'indicibile e per evocare una dimensione più alta rispetto al naturale. La sua poesia è come sospesa tra luce e tenebre, trascrive i segni della vita che passa, esplora il rapporto tra il nostro mondo interiore e quello reale. "L'esistenza di un essere umano non finisce dove terminano le sue dita", ha detto un critico svedese definendo i suoi lavori "preghiere secolari". L'ultimo libro tradotto in italiano e accolto con grande entusiasmo è Poesie dal silenzio, pubblicato nel 2008 da Crocetti. E tra quindici giorni arriverà in libreria una nuova raccolta, Il grande mistero, di haiku svedesi: grazie alla concisione di questa antica forma poetica giapponese (tre versi, 17 sillabe) Tranströmer raggiunge un livello ancora più alto di essenzialità. Diversi i riconoscimenti ottenuti nel corso della sua lunga carriera: il Premio Internazionale Neustadt per la Letteratura, il Bonner Award for Poetry, il Germany's Petrarch Prize, il Bellman Prize, lo Swedish Academy's Nordic Prize, e l'August Prize. In Italia nel 2004 ottenne il premio internazionale Nonino. La giuria era presieduta da Claudio Magris e composta tra gli altri anche da Adonis, il poeta siriano da anni candidato al Nobel e quest'anno dato per favorito dagli scommettitori internazionali. La poesia di Tranströmer è ispirata a forme e ritmi musicali e d'altronde sono le note la sua ultima grande passione: suona il pianoforte ogni giorno usando la mano sinistra (la destra è danneggiata dall'ictus) e trascorrendo la mattina ad ascoltare musica classica. Cosa che probabilmente ha fatto anche oggi prima che una telefonata di Peter Englund, segretario dell'Accademia svedese, lo informasse della vittoria. Per lui ha parlato la moglie Monica Bladh: "Non pensava di poter più sentire questa gioia un giorno". (06 ottobre 2011)
  18. [ben]a.lex_17[/ben] Ciao Alessandro, ci fa piacere sentire che hai trovato qualche soluzione presso dei nostri post. Se ne avessi altri postali nella sezione idonea e otterrai una risposta.
  19. Tranquilli. In Brianza cadranno solo frammenti ... verdi/padani !
  20. [ben]Murales[/ben] Grazie dei complimenti. Siamo certi che ti troverai bene. Se porrai la tua domanda nella sezione Harware avrai ceramente una risposta. Speriamo di leggerit presto.
  21. [ben]Gnex[/ben] Beh, a dire il vero anche noi speriamo che ci resti a lungo, sopratutto se ci dai una mano scrivendo in qualche discussione. Speriamo a presto !!
  22. Palio dell'Oca, Lacchiarella Da sabato 24 settembre 2011 a domenica 9 ottobre 2011 I sette cantoni della città competono con un'oca ciascuno guidandola lungo il percorso di gara. Per l'assegnazione del palio si svolgono anche altri giochi come la corsa con le cariole, con i trampoli, con le uova ed il tiro alla fune. Durante la settimana si svolgono altre manifestazioni, vengono allestite bancarelle di prodotti artigianali e dell'oca con la possibilità di gustare innumerevoli piatti della tradizione gastronomica. Festa dell'Oca
  23. Jazz classico ma sempre favoloso !!! <iframe src="http://www.youtube.com/embed/x8cFdZyWOOs" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" width="420"></iframe>
  24. Si può leggere l'ultimo libro di Gulietto Chiesa "ZERO2 - Le pistole fumanti che dimostrano che la versione ufficiale dell'11 settembre è un falso". Ci si può credere o no ma è comunque una lettura che un pò fa riflettere !
  25. Si e no! sono stato attento a non fotografare alcuni scempi degli anni '60. Pochi in verità !! Grazie del giudizio.