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  1. Dalla superficie terrestre al fondo degli oceani passando per barriere coralline, vulcani sottomomarini e fondali tropicali. Il tutto restando all'asciutto della propria casa. Con pochi click - scaricando gratuitamente 'Ocean in Google Earth', profilo innovativo incluso gratuitamente nell'ultima versione del programma 'Google Earth' - sarà possibile 'tuffarsi' negli abissi, esplorare i mari protetti, nuotare insieme alle balene e navigare tra i contenuti realizzati da National Geographic, Bbc e Jacques Cousteau, solo per citarne alcuni. L'iniziativa è stata presentata da Google a Bruxelles insieme alla Commissione europea, partner del progetto che nell'iniziativa vede un modo per sensibilzzare il pubblico sulle minacce che incombono sui mari, stretti tra inquinamento e cambiamenti climatici. I viaggiatori virtuali potranno 'zoommare' nell'oceano in movimento, immergersi nei fondali tridimensionali che includono la maestosa Mid ocean ridge, la montagna sottomarina più estesa del mondo con i suoi 50.000 chilometri di lunghezza. Ci sono poi gli speciali dedicati ai reef più famosi del mondo, ai vulcani sottomarini, ai grandi pesci, alle temperature delle acque e alle distese ghiacciate dell'Antardide. Ma l'utente potrà anche mettersi al servizio degli altri, caricando le foto dei migliori spot per immersioni e surf. E ci sarà la possibilità di creare i propri tour virtuali usando il Gps. Google, colosso dell'informatica nato nel 1998, spera così di bissare il successo ottenuto con la prima versione di Earth, che in meno di 4 anni ha raccolto 500 milioni di singoli download. Certo surfare su 'Ocean in Google Earth' non è come tuffarsi in un mare tropicale, i fondali non sono riconoscibili e si può avere la sensazione di venire inghiottiti dagli abissi. Ma il nuovo profilo diventa un utile strumento per capire i cambiamenti di morfologia del pianeta, incluso il preoccupante impatto del surriscaldamento globale. E per saperne di più sullo spot in cui navighiamo basta cliccare sulle icone del programma e raccogliere le informazioni messe a disposizione da network specializzati e scienzati marini. Forse un modo per condividere il proprio sapere, o forse una forma di pubblicità, eventualmente retribuita. "Non diamo informazioni sui nostri contratti commerciali", tagliano corto i manager Google da Bruxelles. E un altro strumento innovativo del nuovo Earth è la 'Macchina del tempo': permette di tornare nel passato cliccando sull'icona dell'orologio e arrivare fino a dove la disponibilità di immagini satellitari e aeree storiche lo permettono. In alcuni casi anche fino agli anni Quaranta. Correre indietro per rivedere al loro posto le Torri gemelle, seguire la costruzione degli stadi dei Mondiali di calcio del 2006, ma anche monitorare lo scioglimento dei poli o la desertificazione nell'Africa subsahariana. (Fonte)
  2. Videotelefono della telecom!
  3. Il termine finale per partecipare alla prima Orchestra Virtuale del mondo è scaduto. Come molti sapranno già, il 6 ottobre scorso la London Symphony Orchestra si è riunita per suonare una sinfonia per Youtube per la prima volta nella storia, diretta dal compositore Tan Dun, celebre per la colonna sonora de "La Tigre e il Dragone". Il brano composto per l'occasione dal titolo Internet Symphony No1 Eroica suonato dall'orchestra è lo stesso che professionisti, giovani in cerca di gloria o appassionati hanno dovuto eseguire per entrare a far parte della storia come prima esibizione al mondo di un'orchestra virtuale. Tutti i video con le registrazioni delle esecuzioni sono stati raccolti da YouTube e uniti insieme. A partire dal 14 fino al 22 febbraio saranno gli utenti della community a votare i migliori che verranno proclamati il 2 marzo e infine, il 15 aprile 2009, suoneranno insieme dal vivo alla Carnegie Hall di New York. In questa pagina di YouTube trovate il link a tutti i video che hanno preso parte all'audizione e che potrete quindi votare fra un paio di settimane. (Fonte)
  4. Forbes ha pubblicato la classifica annuale delle celebrità del web, giunta alla terza edizione: i 25 personaggi più influenti del mondo digitale sono quasi tutti blogger o sono comunque connessi al mondo delle news. Si parte con Mario Lavandeira (30), in arte Perez Hilton, la tastiera più velenosa di Hollywood, esperto di gossip e curatore del sito perezhilton.com; segue Michael Arrington (38), del tech-blog TechCrunch.com/ ed in terza posizione c'è Kevin Rose (31), fondatore di Digg. Medaglia di legno all'ingegnoso Frank Warren (44), che ha aperto PostSecret, in cui gli utenti inviano cartoline anonime e spesso artistiche in cui confessano i loro segreti più nascosti. Nemmeno a dirlo, l'unico italiano presente è Beppe Grillo (60), alla 7a piazza, preceduto da Pete Cashmore di Mashable. Più avanti si trovano i gestori di altri due blog sicuramente conosciuti dai lettori downloadblog: Scobleizer che è undicesimo e Gizmodo, ventunesimo. (Fonte)
  5. Alcuni funzionari di Microsoft hanno ribadito che non vi sarà una beta 2 di Windows 7, e che il prossimo rilascio prima della versione finale, sarà una Release Candidate. La conferma arriva direttamente dal blog Engineering Windows 7, dove Steven Sinofsky ha confermato quanto apertamente dichiarato al Professional Developers Conference l'anno scorso, ovvero che ci sarà solo una beta di Windows 7. Pur continuando a raccogliere i feedback provenienti dai tester pubblici, Microsoft non intende allungare i tempi di sviluppo di un sistema che si sta dimostrando già stabile e con prestazioni accettabili per essere ancora in fase beta. La release candidate, quindi, sarà una specie di "prova generale" per il rilascio definitivo. Ecco quindi che si ricomincia a discutere sul rilascio finale di Windows 7. Perchè se Microsoft continua a dichiarare che Windows 7 uscirà tre anni dopo Vista (ovvero tre anni dopo il 29 gennaio 2007) ma sono molti i clienti e i partner commerciali che continuano a credere che Windows 7 uscirà prima, già alla fine del 2009. E se anche voi siete in attesa del nuovo sistema operativo, potete firmare la petizione releasewindows7.com. Ma, a parte tutto questo, Microsoft vuole lavorare con calma per non ricadere negli errori commessi con Windows Vista. E' anche vero che un rilascio anticipato di Windows 7 sarebbe un'ammissione di colpa, ovvero un'implicita ammissione che Windows Vista non è stato un successo completo. Anzi. (Fonte)
  6. E' un italiano, Lucio Cosmo, l'ideatore dell'applicazione gratuita "Tilìmi" - un nome derivante dall'omofonia costretta dell'espressione inglese "tell me" - che sta diventando popolare nel mondo informatico con un ritmo sostenuto di 300 download al giorno. "Tilìmi" ricrea il frontalino di una radio ricetrasmittente cb con cui, dopo aver selezionato un canale a proprio piacimento, si può colloquiare con altri utenti "sintonizzati" su di esso parlando uno alla volta, proprio come si farebbe con un'apparecchiatura vera. E' anche possibile richiedere dei gettoni virtuali (il primo è gratuito per ogni utente) che danno modo di riservare un canale dandogli un nome e, quando desiderato, restringerne l'accesso a una determinata lista di utenti. La community di utenti ha già creato spontaneamente una serie di canali a tema aperti a tutti: da quelli destinati alle conversazioni in specifiche lingue a quello sulle ricette culinarie, a quello riservato ai veri radioamatori a quello destinato ai commenti al programma stesso. Il software (scaricabile gratuitamente su www.Tilìmi.com) inizialmente era stato sviluppato per poter funzionare su piattaforma Mac OS X e Windows, e solo negli ultimi giorni un po' per diletto, un po' per sfida, ne è stata prodotta una versione per iPhone. Appena il Tilìmi è stato pubblicato sull'App Store - il sito ufficiale di Apple e l'unico da cui ogni possessore del melafonino scarica qualsiasi tipo di applicazione – il numero di utenti connessi si è incrementato a dismisura giorno per giorno, e molti hanno rilasciato votazioni e commenti positivi nell'area pubblica per le statistiche di gradimento. (Fonte)
  7. Melih Bilgil ha realizzato un breve filmato (poco più di otto minuti) in cui è riassunta la storia di internet, dalla preistoria ad oggi. Il video è molto curato e preciso, narrato in un inglese molto facile. Per chi non ha alcuna dimestichezza con la lingua di Shakespeare, cliccando sul video si accede alla relativa pagina su YouTube, in cui è disponibile .(Fonte)
  8. Esatto ! Classifica: FollowtheNemesis: 162 Kokekokko: 141 eagleman: 122 Cold Deep: 106 didiu: 61 MΩЯGANA: 49 Raskolnikov: 40 mirkomig: 36 ThunderLord: 33 Magh€tto: 33 angelique: 26 Dany F.: 12 giuxb: 6 lenor_x: 5 maite85 : 4 cerere2: 3 Paoloark: 2 Shapes: 2 vipertre: 2 Avanti con il prossimo cartone...
  9. Aggiorno io la classifica.... FollowtheNemesis: 162 Kokekokko: 141 eagleman: 119 Cold Deep: 106 didiu: 61 MΩЯGANA: 49 Raskolnikov: 40 mirkomig: 36 ThunderLord: 33 Magh€tto: 33 angelique: 26 Dany F.: 12 giuxb: 6 lenor_x: 5 maite85 : 4 cerere2: 3 Paoloark: 2 Shapes: 2 vipertre: 2 Ecco il nuovo cartone:
  10. Momento storico per la prestigiosa enciclopedia Britannica che si apre agli interventi dei lettori. Dopo un controllo redazionale, saranno pubblicati online in un tempo massimo di venti minuti. E i contributi più significativi potranno anche finire nell'edizione cartacea. Anche il baluardo della conoscenza chiusa e autorevole si adegua quindi ai tempi, così come ha fatto di recente la nostra Treccani lanciando diverse iniziative 2.0 online. Il presidente della Britannica, Jorge Cauz, tiene a precisare, con tono di vaga superiorità, di non voler assolutamente ricalcare l'approccio di Wikipedia, né di voler offrire ai propri lettori i privilegi narcisisti dell'enciclopedia aperta. «I controlli saranno molto più severi e ogni contenuto inviatoci dagli utenti sarà sottoposto a un esame attento da parte dei nostri esperti - dichiara Cauz, prendendo le distanze dal sito di Jimmy Wales e poi precisa che non c'è paragone in termini di popolarità, ma che non è quello l'aspetto importante – il nostro sito conta 1,5 milioni di visitatori al giorno contro i 6 milioni di Wikipedia, ma del resto noi non siamo un reality televisivo o un tabloid e ci rivolgiamo a un pubblico, quello dell'ambiente accademico, decisamente differente». La Britannica dichiara quindi guerra a Wikipedia, a cominciare dai risultati di Google, che secondo il presidente penalizzano la sua enciclopedia (forse perché si può accedere solo a pagamento?). Una rivalità antica comunque quella tra le due realtà, già esplosa ai tempi in cui Nature pubblicò un articolo in cui proponeva un'analisi comparativa tra l'enciclopedia alimentata dagli utenti e il simbolo della cultura anglosassone. A una cinquantina di revisori erano state sottoposte 42 voci scientifiche delle due enciclopedie ed erano emerse 162 imprecisioni su Wikipedia e 123 sulla Britannica, evidenziando una differenza minima, considerata la giovane età dell'enciclopedia partecipata. (Fonte)
  11. VENEZIA. Ti scappa la domenica, oppure in un periodo di «alta stagione?» Meglio stare a casa, o trovare soluzioni alternative. Perché dal primo febbraio è in arrivo la stangata sui gabinetti pubblici. Usarli nei periodi «caldi» costerà salato: tre euro al giorno, tre volte un caffè al bar. Che diventano 2 se si prenota «on line». Facile immaginare le code di anziani agli Internet point. Oppure i computer portatili dei più giovani per ottenere l'ambito sconto sulla pipì. Le nuove tariffe di ingresso ai servizi igienici pubblici fanno parte dela delibera approvata dal Comune, su proposta del vicesindaco Michele Vianello, il 18 dicembre scorso nell'ambito del progetto «E-commerce». Se lo scopo è quello di disincentivare i turisti mordi e fuggi niente di meglio di cominciare dai bisogni fisiologici. Ecco allora allora la stangata. Un euro e mezzo per tutti i non residenti (in bassa stagione). Ma il doppio se l'afflusso è alto. Si può ovviare con la «Wc card», invece del museo uno può andare per tutta la settimana al gabinetto. Sette euro che diventano 9 in alta stagione. Naturalmente sono previste facilitazioni per i residenti. Si può fare pipì a soli 0,25 centesimi se si è in possesso della «Wc card abbonamento» che costa 3 euro. Anche gli ultrasessantenni possono andare gratis. Ma anche loro in caso di bisogno impellente devono arrangiarsi. Per entrare nei gabinetti pubblici è infatti necessaria, si legge nella delibera, «la Wc card gratuita di validità quadriennale al costo di 3 euro». Altre facilitazioni sono previste se si prenota «on line». Bisogna prevedere il bisogno e mettersi al computer per tempo. Le tariffe on line sono molto più basse rispetto a quelle «on site». Sette euro in alta stagione (5 in bassa) per la Wc card. Due euro in alta stagione (1 in bassa) per l'entrata giornaliera. Che però, si precisa nella delibera, «può essere utilizzata anche due volte». Invece se uno ha problemi di prostata, cistite e simili, dovrà attrezzarsi con qualche card di riserva. Che non potrà essere ceduta ad altri. «La tariffa settimanale», conclude il provvedimento, «dà la possibilità al solo titolare della tessera a un massimo complessivo di dieci utilizzi». Quando si dice la programmazione. Ma in città circolano le prime critiche. Se a Carnevale uno non prenota on line, non ha la tessera e non ha moneta, finirà per far la pipì nei bar, risparmiando e bevendosi anche il caffè con gli stessi soldi. O magari, come succedeva anche prima, per approfittare della prima calle a disposizione. (Fonte)
  12. Ed, Edd & Eddy ???
  13. Lo aveva già annunciato lo scorso maggio e oggi il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, ha ribadito l'intenzione: entro un anno la stragrande maggioranza delle famiglie italiane potrà vedere on line la pagella scolastica dei propri ragazzi. Non solo. Ai genitori che lo desiderino, la scuola potrà mandare un sms per segnalare l'assenza del figlio. E il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini è d'accordo con il collega di governo: "Le scuole hanno il dovere di comunicare alle famiglie l'andamento scolastico dei loro figli, oltre che negli incontri scuola-famiglia, anche attraverso un contatto quotidiano affidato sempre più spesso alle nuove tecnologie. In molte scuole italiane - continua il ministro - le pagelle, le assenze, il profitto scolastico, la valutazione del comportamento degli alunni vengono comunicate ai genitori via sms o via e-mail. Si tratta di esperienze fruttuose che avvicinano la scuola alla famiglia e che, proprio per i risultati eccellenti ottenuti, insieme al ministro Brunetta abbiamo intenzione di estendere a tutte le scuole italiane". L'idea del messaggino sulle assenze non entusiasma gli studenti che implicitamente invitano il governo a fare altro per aiutare la scuola. "Mi pare - - osserva Luca De Zolt, leader della Rete degli studenti - un'altra 'uscita' demagogica. Non mi sembra la principale preoccupazione delle scuole, che non hanno neppure i soldi per pagare le supplenze brevi, quella di comunicare via sms con le famiglie. E dove li trovano i soldi per mandare i messaggini?". Secondo la Rete, inoltre, "sbaglia chi pensa che così si possa in qualche modo affrontare la questione della dispersione scolastica, purtroppo in aumento. Se c'è tanta dispersione forse è perchè le stesse famiglie non sono davvero interessate a mandare i figli a scuola e dunque il problema non si risolve certo con un sms. Altri sono gli strumenti che dovrebbero essere messi in campo per arginare questo preoccupante fenomeno". Anche il coordinamento genitori democratici è critico: "Non siamo ostili alle nuove tecnologie, tuttavia - dichiara il presidente del Coordinamento, Angela Nava - ci chiediamo di chi sarà la responsabilità di inviare gli sms? Chi sopporterà i costi?. Finora le comunicazioni sono state per lo più in forma scritta. Si può anche cambiare, ma la scuola deve deciderlo assieme ai genitori". (Fonte)
  14. TELE2 limita il peer to peer, ai propri utenti Adsl, senza nemmeno avvisarli, e per questo motivo è stata multata dall'Antitrust. È la prima volta che in Italia viene sanzionato un operatore per i filtri al peer to peer. C'è voluto un anno di istruttoria per arrivare a questo risultato. La denuncia è partita da Aduc, che ora esulta, ma a metà: "La multa è ridicola", "solo 60mila euro", scrive in una nota, dove però aggiunge anche che "la condanna è importante". La questione scalda da anni forum e blog della internet nostrana: sono in tanti a lamentarsi perché, dopo aver attivato un'Adsl con Tele2 attirati dai bassi prezzi, non riuscivano a fare il peer to peer durante una parte consistente della giornata. Soprattutto protestano perché con eMule i download sono lentissimi o addirittura a velocità tendente allo zero. Tele2 ha dichiarato più volte alla stampa di non bloccare il peer to peer, ma di limitarne la velocità durante le ore di maggior traffico. Secondo le proteste, però, questi limiti rendano di fatto il peer to peer impraticabile, per quanto va lento. Il punto, che ha fatto scattare la multa, è che Tele2 ha detto queste cose solo alla stampa. Non l'ha scritto in modo trasparente né sul sito né sul contratto, come ribadito dall'Antitrust nelle motivazioni della sentenza. Lo stesso vale per altri operatori, che limitano il peer to peer: solo pochi lo scrivono sul sito, come fa per esempio Ngi (per alcune offerte Adsl, quelle più economiche). In passato anche Wind ha dichiarato di limitare il peer to peer in certi casi, ma tuttora non lo scrive sul sito. Insomma, la questione è un buco nero nei rapporti tra utenti e operatori Adsl, e chissà se questa decisione dell'Antitrust almeno renderà più trasparenti le offerte. Significa anche, però, che ad oggi è lecito limitare il peer to peer, in Italia. Basta dichiararlo a chiare lettere. Negli Usa, invece, l'Authority tlc nazionale ha vietato di bloccare il peer to peer, perché è una pratica che va a toccare uno dei capisaldi di internet: la neutralità della rete. Quel principio secondo cui tutti i bit devono essere trattati in modo uguale dall'operatore, senza discriminare un servizio o un'applicazione. Gli operatori sono tentati di togliere benzina al peer to peer perché occupa tantissima banda: circa il 50 per cento del traffico internet, nel mondo, è costituito dal peer to peer (secondo uno studio di Cisco Systems). Per gli operatori è un danno economico, perché la banda costa: è una risorsa limitata. D'altro canto, gli utenti hanno almeno diritto- come ricorda l'Antitrust- a sapere se il servizio che comprano limita o no alcuni servizi e in quali circostanze. Questa multa spezza una lancia a favore di questo diritto, ma solo l'Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) potrebbe fissare le regole che meglio definiscano la questione. Al momento, però, non si è ancora pronunciata. (Fonte)
  15. CANNES - "Basta fare guerra a chi scarica la musica su Internet. Mandarli in galera non ci farà guadagnare un solo dollaro in più. L'industria deve dare ai consumatori quello che vogliono, in maniera legittima, assicurandosi che gli artisti, i compositori e le case discografiche siano pagate". Chi alza bandiera bianca di fronte alla "pirateria informatica" è Feagarl Sharkey, responsabile di Uk Music, l'associazione che mette insieme discografici, artisti e produttori del più florido mercato musicale europeo, quello inglese. "La lotta al downloading non ha prodotto risultati rilevanti. C'è bisogno di un nuovo approccio al problema del file sharing, e c'è il consenso di tutti a lavorare con i fornitori di accesso per consentire una nuova politica" dice John Kennedy, presidente dell'Ifpi, la Federazione Internazionale dell'Industria Fonografica, presentando, in occasione del Midem di Cannes, il "Digital Music Report 2009", dove c'è scritto a chiare lettere che il 95% della musica on line viene scaricata dai siti illegali. Per le major del disco è un cambiamento di rotta radicale, sottolineato da tre grandi novità: alla fine di dicembre, l'associazione dei discografici americani, la Riaa, aveva annunciato di rinunciare alla strategia che li aveva portati a fare causa a circa 35.000 "pirati" che avevano scaricato illegalmente musica da Internet, non intraprendendo più alcuna azione legale; a gennaio la discografia ha annunciato di aver chiuso l'accordo con la Apple per togliere le limitazioni alle copie alle canzoni scaricate legalmente da iTunes; e a Cannes Tero Ojampero della Nokia ha annunciato che la sua azienda lancerà nei prossimi mesi su tutto il territorio europeo il suo nuovo servizio "Comes with music", che consente con un unico pagamento di scaricare per un anno sul cellulare canzoni senza limiti. Insomma, a Cannes, dopo dieci anni di inutili battaglie legali, dopo aver fatto chiudere decine di siti di file sharing illegale e combattuto una infruttuosa guerra ai "pirati", l'industria discografica ha ufficialmente annunciato la fine di un'era e l'inizio di una strategia nuova. Visto che il file sharing non può essere combattuto, visto che la musica gratis è una realtà incontrovertibile, "meglio adattarci a questa realtà", dice ancora Sharkey, "Il 2009 sarà l'anno in cui l'industria della musica smetterà di preoccuparsi e imparerà ad amare la bomba. Il file sharing on line va trasformato in un opportunità, in una fonte di ricavi". I numeri? Li fa Gerd Leonhard: "Se potessimo avere una licenza in grado di far pagare a chi si connette a Internet un solo euro al mese per poter scaricare liberamente la musica, l'industria potrebbe guadagnare 500 milioni di euro al mese, circa 26 miliardi di euro l'anno". Il modello è quello che dai primi anni del '900 è in vigore per le radio, che consentono di ascoltare musica gratis, ma che pagano una licenza per poterlo fare. "Alla fine di tutto quello che conta è la musica", tiene a sottolineare Feargal Sharkey, "e dobbiamo tornare a pensare alla musica prima di tutto". (Fonte)
  16. Cambia il mondo e cambiano anche le sue meraviglie e l'organizzazione svizzera no-profit «New 7 Wonders Of Nature» lancia un nuovo censimento degli scenari naturali più mozzafiato. Per votare occorre innanzitutto collegarsi al sito dedicato e seguire le istruzioni che vengono indicate. IL CONCORSO - Il concorso si articola in più passaggi: a gennaio 2009 si chiuderanno le nomination nazionali e ogni Paese dovrà aver scelto la propria meraviglia, fermo restando che quelle condivise (come il Rio delle Amazzoni) resteranno in classifica. Entro il 7 luglio il gruppo di esperti dovrà poi selezionare 21 bellezze dai 77 finalisti e infine, tra il luglio 2009 e il 2011, si aprirà il tour finale, nel corso del quale i fortunati selezionatori decideranno sul campo quale tra i posti prescelti meriterà la prestigiosa insegna di «una delle 7 meraviglie» al mondo. Una specifica commissione di supporto dovrà sottoscrivere via via le candidature e i votanti, se lo vorranno, potranno ricevere per la modica cifra di 2 dollari un attestato personalizzato di votazione, tanto per ricordarsi e ricordare che anche loro hanno contribuito alla scelta delle nuove sette meraviglie. LE NOMINATION - Per il momento la lista delle nomination conta 261 nomi distribuiti per 222 nazioni. L'orgoglio italico è rappresentato dal Vesuvio a cui si aggiungono le bellezze in comproprietà, come il Matterhorm, alias Cervino, e il Monte Bianco. Altri splendori naturali sono l'Everest, la Grande Barriera Corallina, lo struggente Albero della Vita, insospettabile e maestoso albero solitario nel bel mezzo del deserto del Bahrain, la suggestiva e cangiante formazione rocciosa australiana Ayers Rock, il Kilimangiaro e le Grotte di Cristallo delle Bermuda. L'ULTIMO CENSIMENTO - L'ultimo concorso che ci fu a proposito di bellezze mondiali risale al 2007 e riguardava le bellezze create dall'uomo, come la Grande Muraglia o il Colosseo. Autentici splendori, sia ben chiaro, ma Madre Natura ha saputo fare di meglio. (Fonte)
  17. È conosciuto come Downadup Conflicker ed è solo l'ultima minaccia informatica che ha preso di mira milioni di computer in tutto il mondo. Vittime di questo software maligno sono tutte le versioni di Windows da 2000 a Vista. A fare il punto sulla situazione è stata Bbc che pochi giorni fa ha annunciato il superamento di 3 milioni di macchine infettate, eppure il numero sembra tutt'altro che stabilizzato. Per contrastare l'infezione elettronica, gli utenti sono invitati a installare sui propri Pc Windows la patch (letteralmente una «pezza») rilasciata da Microsoft già ad ottobre, scaricabile dal sito ufficiale. LE TAPPE DELLA DIFFUSIONE – Conflicker è un worm, cioè un tipo di software dannoso per i sistemi informatici che ha il compito di creare un buco di sicurezza all'interno di un computer, favorendo così il download di virus e altri file, intasando le reti locali e danneggiando le singole macchine. Il worm Conflicker ha iniziato a diffondersi tra ottobre e novembre 2008, infettando immediatamente un migliaio di Pc con sistema operativo Windows, come si legge sul sito di Symantec. Da ottobre a inizio gennaio la corsa si fa sempre più serrata, nonostante la patch rilasciata tempestivamente. Il 13 gennaio un rapporto dettagliato di F-Secure, azienda specializzata nell'individuazione delle minacce informatiche, traccia quasi 3 milioni di computer infettati da Conflicker, di cui oltre 13 mila in Italia, sesto Paese nella classifica dei più colpiti dal worm. A soli quattro giorni di distanza, F-Secure è stata costretta ad alzare l'allerta, annunciando che il numero dei computer colpiti ha raggiunto globalmente 8,9 milioni. COME FUNZIONA IL WORM – Se un Pc dotato di sistema operativo Windows vulnerabile si collega a un sito oppure utilizza periferiche come chiavi Usb già infette, il worm viene scaricato automaticamente sulla macchina ed entra immediatamente in attività, ricercando all'interno dei file di sistema il file eseguibile «services.exe» sostituendo parte del codice e copiandosi all'interno della cartella Windows (come file .dll). Successivamente, il worm modifica il registro di sistema, un archivio tipico dei sistemi operativi Microsoft in cui vengono racchiuse le impostazioni fondamentali per l'avvio delle applicazioni. In questo modo, il file .dll viene reso eseguibile e inizia a scaricare file direttamente da un sito hacker, reso difficile da rintracciare. (Fonte)
  18. L'azienda californiana Belkin, produttrice di vari dispositivi hardware e accessori per la connettività, è stata costretta a diffondere una pubblica lettera di scuse, dopo che un blogger ha scoperto che un suo dipendente offriva soldi in cambio di recensioni positive dei suoi prodotti sul sito Amazon. La vicenda ha avuto inizio venerdì sera, quando Arlen Parsa ha pubblicato sul blog The Daily Background un post dal titolo eloquente: "Exclusive: Belkin's Development Rep Is Hiring People To Write Fake Positive Amazon Reviews" ("Esclusiva: rappresentante dello sviluppo dei prodotti Belkin sta assumendo persone per scrivere false recensioni positive su Amazon"). Parsa raccontava di aver scovato un annuncio molto particolare all'interno di Mechanical Turk, un servizio (anch'esso di proprietà di Amazon) in cui gli utenti "si registrano e vengono pagati per piccoli lavoretti impossibili da fare con un computer". L'annuncio in questione, firmato da tale Mike Bayard, richiedeva di "scrivere una recensione 5/5" (cioè, attribuendole il massimo dei voti), per "un prodotto" su "un sito Internet". Le istruzioni impartite da Bayard, riportate da Parsa, non lasciavano spazio a dubbi o equivoci. Bayard invitava gli utenti a "scrivere in modo da far credere di possedere il prodotto e di averlo usato", di "ringraziare il sito per permettere ai suoi clienti un simile affarone" e addirittura di "giudicare come "inutili" tutte le recensioni negative del prodotto in questione". Al fondo della pagina, un link rimandava a un router prodotto dalla Belkin e venduto su Amazon. Assai modesto il compenso per ogni recensione: 65 centesimi di dollaro. Incuriosito da una simile proposta, Parsa è subito andato a cercare qualche informazione sul responsabile dell'annuncio. E con non poco stupore ha rintracciato il suo profilo su LinkedIn, un social network utilizzato soprattutto in ambiti professionali. Bayard altri non era che un dipendente stesso della Belkin, nel settore sviluppo dei prodotti. Apriti, Web! In poche ore, l'articolo del blogger è stato ripreso da decine di altri siti, fino a finire nel radar di blog decisamente più influenti nel panorama high tech, come Gizmodo ed Engaget, e in aggregatori di notizie come Digg e Slashdot. Morale della favola: nel weekend, una buona parte della blogosfera più attenta alle problematiche di Internet ha smesso per un attimo di parlare dell'insediamento di Obama a Washington e si è dedicata all'argomento. Anche le reazioni dei diretti interessati non sono tardare ad arrivare. Le offerte di Bayard su Mechanical Turk sono scomparse, così come il suo profilo personale su LinkedIn (ma sono ancora ben visibili sul blog di Parsa). Nel frattempo, Amazon ha silenziosamente fatto piazza pulita di alcune delle recensioni positive relative al prodotto incriminato. Quindi, è arrivata la risposta ufficiale di Belkin. In una lettera firmata dal presidente Mark Reynoso, pubblicata sul sito ufficiale dell'azienda, Belkin ammette di aver scoperto con sorpresa e dispiacere che uno dei suoi dipendenti avrebbe cercato di ottenere recensioni positive di un prodotto su Amazon, in cambio del pagamento di denaro. E promette di correre subito ai ripari. (Fonte)
  19. Città del Vaticano, 17 gennaio 2009 - La Santa Sede stringerà accordi di collaborazione con Google per favorire la fruizione diretta delle parole e delle immagini del Papa su Internet. Il contenuto di tali accordi sarà illustrato venerdì in una conferenza stampa dal portavoce vaticano padre Federico Lombardi e da Henrique de Castro, managing director media solutions di Google. L'incontro con i giornalisti è convocato in occasione della presentazione del messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Socilai da parte del presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, arcivescovo Claudio Celli, e del segretario dello stesso dicastero, mons. Paul Tighe. Il titolo del nuovo documento pontificio è "Nuove tecnologie, nuove relazioni. Promuovere una cultura di rispetto, di dialogo, di amicizia". (Fonte)
  20. Nuova puntata del confronto tra la Commissione europea e Microsoft. Bruxelles ha accusato il gigante americano dell'informatica di abuso di posizione dominante per l'integrazione forzata del browser di navigazione internet "Explorer" nel sistema operativo 'Windows'. Nella lettera si precisa che secondo il «parere preliminare» della Commissione, l'integrazione di Explorer in Windows «infrange le regole europee sull'abuso di posizione dominante». Per la Commissione, ha riferito Microsoft, i rimedi adottati dai tribunali americani nel 2002 dopo le procedure antitrust non hanno messo in regola il legame tra Windows ed Explorer. Microsoft ha detto in una dichiarazione che sta studiando le osservazioni della Commissione, valutando la possibilità di rispondere formalmente tra due mesi. E non ha escluso la richiesta di un'audizione formale. Microsoft e Ue hanno sono impegnate in una battaglia sulle questioni della concorrenza da anni e la società americana è stata multata per più di un miliardo di euro per presunti abusi derivati dalla sua posizione di predominio col 95% dei sistemi operativi nei personal computer attraverso il suo ubiquo software Windows. Si calcola che Microsoft controlli circa tre quarti del mercato della navigazione nel web attraverso Explorer. (Fonte)
  21. SE VI CAPITA di andare su YouTube per vedere e ascoltare il video di "Believe it Or Not" del gruppo rock canadese Nickelback o "Laundromat Blues" del chitarrista Albert King e non sentite nulla, state tranquilli: non avete nessun problema di udito, le vostre cuffiette non si sono rotte, né tanto meno avete gli altoparlanti del portatile fuori uso. E' YouTube che ha premuto il tasto "mute". Ossia ha tolto l'audio per quei video caricati sul sito di condivisione online che violavano le leggi sul copyright. Sotto ai video incriminati compare in maiuscolo una "notifica" con la scritta: "Questo video contiene una traccia audio il cui utilizzo non è stato autorizzato da tutti i detentori del copyright. L'audio è stato disattivato". Il messaggio prosegue poi consigliando gli utenti di leggere attentamente le informazioni sul copyright. YouTube, con le sue 13 ore di video caricate al minuto e con i suoi 300 milioni di utenti mensili, rappresenta il più importante sito internet di video del mondo. Fino ad oggi accadeva che gli utenti caricavano sulla piattaforma, proprietà di Google, videoclip dei loro cantanti preferiti o video fatti in casa, dalle feste di bambini ai matrimoni, dai collage di foto fino alle immagini delle vacanze, utilizzando molto spesso come colonna sonora una musica d'autore. Se si dà un'occhiata ai canali più popolari di YouTube si vedrà, infatti, che su dieci sette sono legati alla musica. Bene, da adesso la musica nella casa dell'azienda californiana sembra essere cambiata. YouTube, che rappresenta da anni un punto di riferimento importante per tutti gli appassionati di musica, ha messo dei paletti: il "silenzio" dell'audio di quei video protetti dal copyright o la sostituzione con tracce musicali libere. Mercoledì 14 gennaio sul blog di YouTube appare un post dal titolo: "User Choice and Music Licensing" (La scelta dell'utente e la licenza musicale), nel quale il Team di YouTube mette in guardia i propri utenti avvisandoli delle nuove regole. "In precedenza, quando veniva inserito un video soggetto ad un marchio (etichetta) musicale o altri diritti soggetti a copyright - si legge sul blog - l'audio veniva bloccato, e il video veniva automaticamente tolto. L'uploaders (chi carica il video) poteva comprare i diritti (ad esempio come "fair" utilizzo) o utilizzare il nostro strumento AudioSwap per sostituire la traccia con una della nostra libreria musicale. Ora abbiamo aggiunto un'ulteriore scelta. Invece di eliminare automaticamente i video da YouTube, diamo agli utenti la possibilità di modificare il video, eliminando la musica soggetta a diritto d'autore e caricare una nuova versione, e molti stanno scegliendo tale opzione". Ma il popolo della rete non ci sta e critica la scelta adottata da YouTube. Anzi il sito mashable.com sostiene che la scelta adottata dal sito di video sharing produrrà alcune conseguenze. Tra queste: niente più musica nei video animati, niente più remix di film, niente più video di chitarristi e di rock band. Ma Maria Ferreras, Strategic partner development manager di YouTube, cerca di rassicurare i propri utenti: "La possibilità di modificare il video, togliendo o sostituendo l'audio coperto da diritti, rappresenta per gli utenti di YouTube una nuova e importante opportunità rispetto al passato. In questo modo non vedranno più il loro video bloccato ma lo potranno mantenere pubblico, semplicemente cambiandone la traccia audio. Questa è secondo noi la soluzione migliore per valorizzare i contenuti degli utenti mantenendo l'integrità dell'opera iniziale e rispettando al contempo i proprietari di diritti". (Fonte)
  22. Dal prossimo 12 gennaio cambiano, anche per i cittadini italiani, le norme di ingresso negli Stati Uniti: prima di partire, sarà obbligatoria la richiesta online. Tutti i cittadini dei Paesi aderenti al programma 'Viaggio senza Visto' - compresa l'Italia - che intendono recarsi per un breve periodo negli Usa, infatti, dovranno chiedere una specifica autorizzazione. Almeno 72 ore prima della partenza. Un 'ok' che sara' valido 2 anni e che, ad ogni viaggio, potrà essere aggiornato con i particolari del soggiorno. IL SISTEMA - Come fare? Per prima cosa bisogna accedere al sito web Esta e compilare la domanda online . Le domande possono essere inoltrate in qualsiasi momento, prima di partire. Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti (DHS – Department of Homeland Security) consiglia però di inviare la richiesta il più presto possibile. Nella maggior parte dei casi, si riceverà una risposta entro pochi secondi: Autorizzazione approvata: Viaggio autorizzato. Viaggio non autorizzato: Il viaggiatore deve ottenere un visto per non immigranti presso l'Ambasciata o il Consolato degli Stati Uniti, prima di recarsi negli Stati Uniti. Autorizzazione in corso di concessione: il viaggiatore dovrà controllare il sito Web di ESTA, nel corso delle 72 ore successive, per ricevere una risposta finale. VALIDITA' - Se non revocata, l'autorizzazione al viaggio è valida per un periodo di due anni o fino alla scadenza del passaporto. Durante il periodo di validità dell'autorizzazione, è possibile recarsi più volte negli Stati Uniti, senza necessità di richiedere un'altra Esta. Questa autorizzazione non garantisce al viaggiatore l'ingresso negli Stati Uniti all'arrivo all'aereoporto di entrata: l'approvazione ESTA autorizza soltanto il viaggiatore a salire a bordo del mezzo di trasporto in rotta per gli Stati Uniti. (Fonte)
  23. LONDRA - E se fosse il settore delle comunicazioni a salvare l'Occidente dalla crisi del sistema finanziario, la bolla che, scoppiando, ha provocato la recessione internazionale o perlomeno contribuito ad accelerarla? E' questa l'opinione di Lord Carter, ministro delle Comunicazioni del governo britannico, il quale ritiene che i paesi industrializzati abbiamo sviluppato un'eccessiva dipendenza economica da banche e finanza, e che sia necessario, per aprire una nuova era dopo questa crisi globale, puntare maggiormente su altri settori: "Il settore delle comunicazioni ha i requisiti giusti e potrebbe emergere dalla attuale recessione mondiale non solo rafforzato ma trasformato in un motore per la crescita e per accorciare la durata della crisi". Con questo obiettivo in mente, Lord Carter, stretto consigliere del primo ministro Gordon Brown, ha annunciato stamane l'impegno a dare a ogni abitazione del Regno Unito un collegamento in banda larga a internet entro il 2012. Attualmente, il 58 per cento delle case sono collegate in banda larga, una fra le percentuali più alte in Europa; ma il governo vuole garantire l'accesso a tutti, o meglio a chiunque lo voglia. Inoltre il ministro promette un collegamento con una potenza di almeno 2 megabyt, abbastanza veloce da poter scaricare e guardare video online. E' il completamento della rivoluzione digitale avviata con particolare entusiasmo dalla Gran Bretagna, scrive il Financial Times, che stamane anticipa la notizia in prima pagina, e non a caso il rapporto che Lord Carter si prepara a presentare nei prossimi giorni si intitola "Digital Britain". Nel documento, il ministro delle Comunicazioni afferma che la banda larga "non rappresenta più una nicchia per i tecnologicamente avanzati, bensì è diventata un servizio in grado di trasformare la società e perciò il governo deve garantirne l'universalizzazione", ossia deve metterlo a disposizione di tutta la popolazione. Il compito di realizzare questa promessa non peserà tuttavia soltanto sui cavi fissi portati nell'intero paese dalla British Telecom, ma anche a operatori privati che utilizzeranno, come in parte stanno già facendo con successo, l'accesso al web senza fili. Per fare questo occorrerà risolvere una disputa in corso tra i principali operatori privati, O2 e Vodafone, sull'uso delle frequenze radio gestite dallo stato, ma il governo sembra fiducioso di poter trovare una soluzione. Specialmente nelle regioni più remote e meno popolate del regno, in effetti, non sarebbe economicamente fattibile la stesura di linee fisse per l'accesso alla banda larga. Si tratta, commentano gli specialisti della materia, di offrire al cittadino britannico un pieno accesso a Internet, ad alta velocità e della migliore qualità, allo stesso modo in cui tutti oggi hanno accesso alle linee telefoniche o ai servizi postali. Ma nella visione del futuro propsettata da Lord Carter si intravede un progetto ancora più grande: una società industrializzata (o post-industrializzata) che, in un domani assai vicino, vedrà nelle comunicazioni uno dei suoi gangli vitali, se non il più importante, un settore trainante per tutta l'economia, come e più di quanto è stato finora il settore finanziario. E ciò offre nuove prospettive di speranze a tutte le aziende che nelle comunicazioni si muovono, oggi tra non poche difficoltà perché colpite da problemi ciclici (la recessione) e strutturali (la competizione tra nuovi e vecchi mezzi, come i giornali e Internet, ad esempio). Se nel pieno della recessione odierna l'industriua delle comunicazioni appare in grave difficoltà, presto potrebbe diventare il pilastro della ripresa e di un mondo nuovo economico da sviluppare. Con tale intento, il rapporto di Lord Carter, scrive il Financial Times, conterrà misure per aiutare l'industria delle telecomunicazioni e quella dei media. Londra, fino ad oggi capitale mondiale della finanza, vuole diventare anche la capitale mondiale di quel settore. (Fonte)
  24. Troppo traffico sui server. Per questa ragione Microsoft ha procrastinato la distribuzione online della versione Beta del nuovo sistema operativo Windows 7. Il download dell'edizione preliminare del successore di Windows Vista, svelata da Steve Ballmer al Ces di Las Vegas, ha riscontrato un successo notevole e il colosso di Redmond ha deciso di ritardare l'accessibilità di qualche giorno al fine di dimensionare adeguatamente server e sistemi in funzione di un traffico inaspettatamente elevato. La distribuzione riprenderà nel giro di poco tempo. (Fonte)
  25. Esatto! Riaggiorno classifica ed elenco... Classifica: Kokekokko 94 Raskolnikov: 82 mirkomig: 59 FollowtheNemesis: 58 Cold Deep: 46 eagleman: 43 maite85: 34 Bebe: 30 Ryo Saeba: 15 MΩЯGANA: 8 lenor_x: 4 Ti con Zero: 2 ZipGenius : 2 Elenco 1254(telecom Italia), 1288, 4 salti in padella findus, 89.24.24 pagine gialle, A Acquarius, Acqua Lete, Acqua Fiuggi, Acqua Uliveto e Rocchetta, Adidas, Air Action Vigorsol, Alice adsl, Alpenliebe, Amaro Lucano, Amaro Montenegro, Amaro Ramazzotti,Amica Chips, Aperol Spriz, Axe, B Bacardi Mojito, Banca di credito cooperativo, Barilla, Bauli: pandoro, Benagol, Better lottomatica, Birra Moretti, Bistefani: panettone, Breil, Brioschi, Bud Light, C Calzedonia, Campari soda, Candeggina Ace, Canta tu karaoke, Cameo Muu Muu, Ceres, Chiquita, Chupa Chups, Citroen Picasso, Coca Cola Light, Coca Cola Zero, Colgate total, Colla Bison, Conto Arancio, Control, Cornetto Algida, Crescina ricrescita, Crystal Ball, Cynar, D Dado Knorr, Danette, Dash, Daygum, Del Monte, Deumidificatore Tasciugo De'Longhi, Divella, Dolce e Gabbana: profumo light blue, Dreher, Dufour Big Fruit, Durex vibrations E Eminflex, Enel F Ferrarelle, Ferrero Rocher, Fiat 500, Fiat Punto, Fiat Stilo, Findus: bastoncini, Findus: That's amore, Findus: sofficini, Ford Fiesta, Fruit Joy, Fruttolo, G Gourmet Friskies, Gran Soleil H Happy Hippo,Heineken I Infostrada, Intimissimi K Kia Picanto, Kinder: Bueno- bueno white- fetta a latte - Paradiso -Pinguì - sorpresa, Kodak, L Lasolin Gel, Latte Granarolo, Lavazza: Qualità oro, Levis,Levis(Bombastic), Levissima,Lindt ciccolatini, Lines seta ultra, Lisomucil, Loaker M Maina: panettone, Malaguti Madison, Mandorlato Balocco, Mars delight, Martini, Mazda 2, Melinda, Mentos, Milka: Luflèe, Mikado, Miracle Blade, mon cheri, Motorola Razor, Motta: Tartufone, Motta: Maxibon, MTV mobile, Mulino Bianco: fette biscottate Pan di stelle - Soldini- , Muller crema di yogurt N Nesquik Plus, Nestlè: barrette fitness, New Lancia Delta, Nike, Nintendo Wii, Nutella O Olio cuore, Omnitel, Oreo biscotti, P Pampero, Parmigiano Reggiano , Pennelli Cinghiale, PERUGINA: NERO TERAPIA CIOCCOLATINO, Philadelphia, Polident, Poket coffee, Premium Gallery, , Pronto - Multi Superficie Delicato, Proraso, Pubblicità Progresso:chi ti droga ti spegne Q Q8 R Radio Kiss Kiss, Raid Night&Day, Red Bull, Rubinetti Zucchetti, S San Crispino, San Pellegrino,SIP, Seven,Skoda Fabia, Sky,Sky(2005) Smart ForTwo, Suonerie Wlady: Risata Contagiosa, Super attak, Swatch T Tabu, Tantum Verde, Tartufone Motta, Tim Tribù,Tonno Nostromo,Tre telefonia mobile,Tronky, U Unieuro, Urrà Saiwa V Vecchia Romagna, Viakal, Vigorsol Virgola, Vitasnella bevande, Vivident Blast, Vodafone: Summer Card W WC Net, Wind estate 2008 X Xbox Y Yomo Avanti con il prossimo spot...!