"Ovviamente faremo di tutto per preparare Roma a qualsiasi evenienza" ha detto il Sindaco di Roma nei giorni scorsi (fonte), per evitare il ripetersi della drammatica situazione venutasi a creare con il nubifragio del 20 ottobre scorso.
Comune e Protezione civile avrebbero approntato un piano di emergenza con la partecipazione di ben 4000 volontari...mi chiedo se non sarebbe stato meglio iniziare a mettere in campo un adeguato numero di spazzini "preventivi" per ripulire le strade di Roma. Guardate come appariva una delle strade del quartiere S. Paolo ieri mattina, quando cioè era previsto l'arrivo di forti piogge:
Ovviamente dove pensate che finiscano tutte quelle foglie, se non nei canali di scarico delle acque, impedendone il deflusso? Infatti proprio il quartiere S. Paolo è stato uno di quelli "alluvionati" il 20 ottobre, come si può vedere nella foto:
Dove è finita la "costante opera di spazzamento" delle foglie secche, di cui ha parlato l'Ama all'indomani del nubifragio per difendersi prontamente dalle critiche che le sono state mosse? Sembra assurdo pensare che non riusciamo mai ad imparare dagli errori del passato, anche quando questo passato è accaduto solo 15 giorni fa. E allora, aspettiamo la prossima emergenza e speriamo ancora una volta di "sfangarla".
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