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Warner Divorzia Da Youtube E Rimuove I Video Musicali

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Grattacapi per YouTube e per Google, che ne è il proprietario: Warner Music ha chiesto il divorzio. Ha rotto l'accordo con YouTube e di conseguenza andranno via dal portale milioni di video musicali di artisti Warner, come Madonna, Red Hot Chili Peppers, Led Zeppelin e Linkin Park. È la prima volta che succede una cosa simile: Warner è la prima major ad abbandonare YouTube. È un brutto colpo, perché la musica è uno dei principali motori del successo di YouTube. Dei dieci più popolari canali sul portale, sette sono collegati alla musica.

È come un lungo matrimonio che va in frantumi: Warner è stata la prima delle major a stringere un accordo con YouTube. Ora ci si chiede quale impatto questa decisione potrebbe avere sulle altre.

I motivi del divorzio sono ovviamente i soldi. Warner ha comunicato che non può più accettare un accordo che, a suo dire, non remunera in modo equo i suoi artisti. Com'è noto, YouTube condivide con le etichette discografiche e altri grandi editori di contenuti le proprie entrate pubblicitarie (frazioni di centesimi di dollaro per ogni clic fatto dagli utenti sui video). YouTube conferma, sul proprio blog, che si è trattato di una questione di soldi, "a volte, se non riusciamo a raggiungere accordi business accettabili, dobbiamo separarci da partner di successo". Non è chiaro chi dei due abbia preso l'iniziativa di rompere l'accordo.

Tra le righe dei rispettivi comunicati, si legge che entrambi stanno continuando a lavorare per ricucire i rapporti e trovare un accordo che vada bene a tutti. Nel frattempo, però, il divorzio: i video rimossi da YouTube sono l'equivalente dei mobili e dei vestiti che un coniuge porta con sé, abbandonando la casa comune, dopo un litigio.

Entrambi sono in una posizione di forza, eppure entrambi hanno molto da perdere da questo litigio. YouTube è il principale sito di video al mondo (300 milioni di utenti al mese) e ha accordi con altre major, come Vivendi, Sony, Emi e Universal, che di recente ha parlato in termini molto positivi del sodalizio con YouTube. Ha detto che ne ricaverà "decine di milioni di dollari" nel 2008, una crescita dell'80 per cento rispetto all'anno scorso. Di contro, i video di Warner sono disponibili anche su MySpace, il portale rivale controllato dalla News Corporation (il gruppo di Sky). Entrambi hanno da perderci perché hanno bisogno l'uno dell'altro per mettere in piedi un business sostenibile. Le major del disco si confrontano con un declino delle vendite di cd, ancora non compensato dalla crescita del business online, che quindi hanno ancora bisogno di sostenere e potenziare. YouTube è lo smacco più grande di Google: l'ha pagato 1,65 miliardi di dollari ed è ancora in perdita. Google non ha trovato un modello di business proficuo per YouTube, ma ormai aveva deciso di provarci scommettendo sui video professionali e tradizionali. I video prodotti dai comuni utenti si sono rivelati poco attraenti per gli sponsor, infatti.

È così che negli ultimi mesi c'è stato un crescendo di accordi per potenziare i contenuti di qualità, presenti su YouTube. Il divorzio di Warner segna un passo indietro su una strategia fondamentale per la sopravvivenza economia del portale. Adesso anche le altre major potranno chiedere una fetta maggiore delle entrate pubblicitarie, mettendo Google tra l'incudine e il martello: accontentarle, e rinunciare a ricavi in un business già in passivo, o perdere i loro contenuti, e quindi dare addio a quella che ora appare la sola via per i profitti?

(Fonte)

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Sono sempre più convinto che le major dopo un secolo di vendita della musica su supporti fisici proprio non riescono ad entrare nell'ottica che il futuro della distribuzione multimediale è internet e che la remunerazione per un supporto virtuale è diversa.

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Missà che faranno sì, invece, che YouTube collassi... E se collassa Google subirà la sua più grande sconfitta.

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