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barbarella

8 Marzo: Festa Della Donna

142 messaggi in questa discussione

e comunque, a proposito di donne:

1- Undici persone si trovavano appese alla corda di un elicottero:erano dieci uomini e una donna. Dal momento che la corda non era sufficientemente resistente per sostenere tutte le undici persone, decisero che uno doveva lasciarsi cadere nel vuoto, altrimenti la corda avrebbe ceduto e sarebbero dovuti

morire tutti. Non riuscivano a mettersi d'accordo su chi dovesse sacrificarsi, finché la donna non tenne un commovente discorso dicendo che sarebbe stata lei a lasciare volontariamente la corda, dal momento che le donne sono abituate a rinunciare a tutto per i loro figli e i loro uomini, donando se stesse completamente e senza ricevere nulla in cambio...

Appena finì di parlare, tutti gli uomini iniziarono a battere le mani!!!

Morale: Non sottovalutare mai il potere di una donna...

2.Un giorno tre amici partirono per una escursione, e

all'improvviso si trovarono davanti a un grande torrente impetuoso.

Dovevano assolutamente passare dall'altra parte ma non avevano alcuna idea di come attraversarlo. Uno dei tre si mise allora a pregare:

- Ti prego, mio Dio, dammi la forza di attraversare il torrente!

E PUF! Dio gli donò braccia e gambe potenti per poter

attraversare il torrente a nuoto in due ore, ma per due volte fu

sul punto di annegare.

Vedendo ciò, anche il secondo amico pregò Dio:

- Ti supplico, Signore, dammi la forza... e i mezzi per

attraversare il torrente!

PUF! Dio gli diede una scialuppa e dei remi con cui poté

attraversare il torrente in un'ora, ma per due volte fu sul punto

di capovolgersi.

Il terzo compagno, forte delle esperienze degli altri due,

decise anche di rivolgersi a Dio così dicendo:

- Ti prego, o Dio, dammi la forza, i mezzi... e

l'intelligenza per attraversare il torrente!

PUF! Dio lo tramutò in donna. Lei verificò la cartina,

camminò per circa 200 metri a monte e traversò il ponte.

3.Un uomo sta guidando su una tortuosa e stretta strada di

montagna. Una donna guida sulla stessa strada ma in senso inverso.

Nel momento in cui si incrociano, la donna apre il finestrino

dell'auto e grida:

- Maialeee!!!

L'uomo, immediatamente, apre il proprio finestrino

risponde:

- Puxxanaaa!!!

Ognuno di loro continua per la propria strada e, appena

l'uomo gira il tornante successivo va a sbattere contro un grosso

maiale

al centro della strada.

Morale: Se solo gli uomini stessero ad ASCOLTARE...

4.Una coppia andò in vacanza su un lago in cui si poteva

pescare. Lui amava pescare all'alba e lei adorava la lettura. Una

mattina lui tornò dopo alcune ore di pesca e decise di sdraiarsi e schiacciare un pisolino. Benché il lago non le fosse familiare, lei decise di uscire in barca. Remò un po', ancorò la barca e ricominciò a leggere il suo libro.

Dopo un po' apparve una guardia nella sua barca. Richiamò la donna e le disse:

- Buongiorno, signora... cosa sta facendo?

- Leggo! - rispose lei, pensando che era evidente.

- Si trova in un'area di divieto di pesca!

- Ma non sto pescando! Non lo vede?

- Sì, però ha con sé tutto l'occorrente. Dovrà seguirmi

e la dovrò multare!

- Se lo fa, la denuncio per violenza carnale! - disse la

donna indignata.

- Ma se non l'ho neanche toccata!

- Sì, però ha con sé tutto l'occorrente...

Morale: Non discutere mai con donne che sanno leggere.

5.Qual è la differenza tra gli uomini e le donne?

Una donna vuole che un solo uomo soddisfi tutte le sue

esigenze mentre un uomo vuole che tutte le donne soddisfino l'unica esigenza che ha.

Manda questo messaggio a 5 donne intelligenti e divertenti che

conosci e le renderai felici!

Manda questo messaggio a 5 uomini intelligenti con abbastanza senso

dell'umorismo da trovarlo divertente!

...OK, almeno 5 donne intelligenti puoi riuscire a trovarle!

:thum:

Brava Barby!

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Inviato (modificato)

auguri anche se purtroppo è soltanto + una festa commerciale...

senza andare a guardare le donne che girano ancora con il burka, prestiamo attenzione alla situazione femminile in Italia: scarsa presenza politica, programmi e pubblicità sommersi dalla donna oggetto (donne nude in pubblicità acqua naturale, Veline, donne scosciate in ogni programma)....

Marco: ma mi stupisci, proprio tu fai questi discorsi, quando i tuoi post grondano di desideri di donne oggetto dappertutto. Ti scandalizzi della coscia visibile (e tu pensi che io ci creda?), e poi vai a chiedere di fantasie erotiche (persino anche a Barbarella...), disserti di psicologhe che accavallano le gambe, e così via....Un po' di coerenza, no? :)

Eppoi non sono d'accordo con te: tante feste divengono commerciali, in quanto si perde il significato profondo che le hanno generate. Se l'8 marzo non fosse visto come una sorta di contentino a mo' di mazzetto di mimosa da regalare alla partner, tanto per tenerla buona, dal momento che il doppio o triplo lavoro (di casa, all'impiego, nella gestione dei figli) continua a sbrigarselo per lo più sempre lei, è chiaro che si tratta di un ipocrita fatto che contribuisce a far aumentare i prezzi delle mimose e di quant'altro si vende nella giornata di oggi.

Ma se colleghiamo questo giorno al sacrificio di oltre 100 donne, che sono morte non solo per conservare il loro posto di lavoro, ma perchè alla donna venga riconosciuta pari dignità rispetto all'uomo: ebbene, se ci ricordiamo che molte donne sono morte e continuano a morire, hanno soffertro e continuano a soffrire per questo, allora si può veramente dire che questo 8 marzo è la giornata della donna, la giornata dei diritti della donna. Perchè se la donna è un po' più libera, allora siamo un po' più liberi tutti noi. :P

Allora comprendi il significato enorme, che sta nel vedere, per esempio, una psicologa come professionista, e non come gonnellino con due gambe accavvallate? :P

Per questo rinnovo i miei auguri a tutte le donne!

:ciao1:

Modificato da Rasna

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auguri anche se purtroppo è soltanto + una festa commerciale...

senza andare a guardare le donne che girano ancora con il burka, prestiamo attenzione alla situazione femminile in Italia: scarsa presenza politica, programmi e pubblicità sommersi dalla donna oggetto (donne nude in pubblicità acqua naturale, Veline, donne scosciate in ogni programma)....

bravo marco, pensavo che al di là della pochezza e perchè no, anche dell'allegria di alcuni discorsi, devi essere proprio un bravo ragazzo e mi fà piacere la tua riflessione perchè presuppone la preoccupazione di una situazione reale che è quella della vita di tante donne che non possono godere della libertà fisica, ma, soprattutto di quella mentale (Panagulis sosteneva che si può essere liberi anche in una cella di pochi metri). Alle donne sottomesse, alle donne seviziate, alle donne che subiscono ogni sorta di angheria, a loro vorrei poter augurare che possano trovare la forza di ribellarsi a tutto questo perchè, purtroppo, conquistare la libertà, costa grande sacrificio ma ne vale la pena perchè come dice Rasna se la donna è un po' più libera, allora siamo un po' più liberi tutti. :)

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e comunque, preferisco passare questa serata con tutti voi, piuttosto che in un locale affollato di sole donne :P e perchè sono sicura che donne e uomini insieme si possa rendere questo pianeta più bello :)mimosa2.jpg

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Inviato (modificato)

1)Perché, Marco, esistono al giorno d'oggi feste che non siano state ancora "commercializzate" ? 

2)Non vorrai farmi credere che sei dell'idea che le donne con il burka possano decidere liberamente se essere più o meno presenti in politica o se essere oggetto della bramosia altrui - a scopi commerciali - denudandosi, facendo le veline o "scosciandosi" in programmi e pubblicità !

1) io non ho affatto detto che è l'unica festa commerciale :P

2) io non ho detto ciò che hai affermato tu...dico che però non ci possiamo consolare con il fatto che la donna in Italia non porti il burka o non sia costretta all'infibulazione...questo sarebbe un non-discorso! :)

La donna deve andare oltre queste mezze feste commerciali, con Veline che a "le Iene" fanno finta di avere in mano la situazione ma poi si scosciano e ballano per l'uomo....la donna è rimasta un oggetto anche oggi, ne + ne meno delle donne che portano il burka, ma con la possibilità rifarsi un seno o una liposuzione...

Modificato da marcoclive

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Inviato (modificato)

..

Modificato da marcoclive

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1)Marco: ma mi stupisci, proprio tu fai questi discorsi, quando i tuoi post grondano di desideri di donne oggetto dappertutto. Ti scandalizzi della coscia visibile (e tu pensi che io ci creda?), e poi vai a chiedere di fantasie erotiche (persino anche a Barbarella...), disserti di psicologhe che accavallano le gambe, e così via....Un po' di coerenza, no? :P

2)Eppoi non sono d'accordo con te: tante feste divengono commerciali, in quanto si perde il significato profondo che le hanno generate. Se l'8 marzo non fosse visto come una sorta di contentino a mo' di mazzetto di mimosa da regalare alla partner, tanto per tenerla buona, dal momento che il doppio o triplo lavoro (di casa, all'impiego, nella gestione dei figli) continua a sbrigarselo per lo più sempre lei, è chiaro che si tratta di un ipocrita fatto che contribuisce a far aumentare i prezzi delle mimose e di quant'altro si vende nella giornata di oggi.

Ma se colleghiamo questo giorno al sacrificio di oltre 100 donne, che sono morte non solo per conservare il loro posto di lavoro, ma perchè alla donna venga riconosciuta pari dignità rispetto all'uomo: ebbene, se ci ricordiamo che molte donne sono morte e continuano a morire, hanno soffertro e continuano a soffrire per questo, allora si può veramente dire che questo 8 marzo è la giornata della donna, la giornata dei diritti della donna. Perchè se la donna è un po' più libera, allora siamo un po' più liberi tutti noi. :wub:

3)Allora comprendi il significato enorme, che sta nel vedere, per esempio, una psicologa come professionista, e non come gonnellino con due gambe accavvallate? :P

Per questo rinnovo i miei auguri a tutte le donne!

:ciao1:

1) io non mi scandalizzo affatto delle donne scosciate, anzi, guardo con piu' frequenza il programma...i programmi televisivi sono fatti per l'uomo e come potrei non apprezzarne i "contenuti"? non posso però esimermi dal farne un'analisi obiettiva, senza cioè che i miei ormoni parlino.....piuttosto evito di andare a vedere strip tease (perchè la donna è oggetto, e perchè io mi sentirei uno sfigato! ;) )....quindi vedo invece un'assoluta coerenza

2)un diritto acquisito è una vittoria, non la sua manifestazione celebrativa :)

3)...a proposito della psicologa che accavalla le gambe: io non ne mettevo in dubbio la professionalità, ne accentuavo solo il lato erotico, visto che quello era un sogno ad occhi aperti...non confondiamo la realtà con la fantasia :P (se la donna immagina ad occhi aperti un muratore che la seduce, non viene messo in discussione il suo lato professionale ..se si invertono le parti la donna, come dal tuo discorso si evince, perde professionalità...la nostra cultura non ha ancora fatto grandi passi avanti verso le donne)

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1)Perché, Marco, esistono al giorno d'oggi feste che non siano state ancora "commercializzate" ? 

2)Non vorrai farmi credere che sei dell'idea che le donne con il burka possano decidere liberamente se essere più o meno presenti in politica o se essere oggetto della bramosia altrui - a scopi commerciali - denudandosi, facendo le veline o "scosciandosi" in programmi e pubblicità !

1) io non ho affatto detto che è l'unica festa commerciale :P

2) io non ho detto ciò che hai affermato tu...dico che però non ci possiamo consolare con il fatto che la donna in Italia non porti il burka o non sia costretta all'infibulazione...questo sarebbe un non-discorso! :)

La donna deve andare oltre queste mezze feste commerciali, con Veline che a "le Iene" fanno finta di avere in mano la situazione ma poi si scosciano e ballano per l'uomo....la donna è rimasta un oggetto anche oggi, nè + nè meno delle donne che portano il burka, ma con la possibilità rifarsi un seno o una liposuzione...

1) Marco, ma perchè fai spesso finta di non capire ? Prima della replica, rileggi per favore quanto hai scritto in precedenza, per meglio comprendere cosa intende chi ti risponde, altrimenti rischi in continuazione il free climbing sugli specchi.

2) Bel ragionamento: guardiamo solo in casa nostra e di quello che succede fuori dalla finestra non ce ne importa un fico secco.

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fa semplicemente sorridere
1)Marco: ma mi stupisci, proprio tu fai questi discorsi, quando i tuoi post grondano di desideri di donne oggetto dappertutto.  Ti scandalizzi della coscia visibile (e tu pensi che io ci creda?), e poi vai a chiedere di fantasie erotiche (persino anche a Barbarella...), disserti di psicologhe che accavallano le gambe, e così via....Un po' di coerenza, no? :wub:

2)Eppoi non sono d'accordo con te: tante feste divengono commerciali, in quanto si perde il significato profondo che le hanno generate. Se l'8 marzo non fosse visto come una sorta di contentino a mo' di mazzetto di mimosa da regalare alla partner, tanto per tenerla buona, dal momento che il doppio o triplo lavoro (di casa, all'impiego, nella gestione dei figli) continua a sbrigarselo per lo più sempre lei, è chiaro che si tratta di un ipocrita fatto che contribuisce a far aumentare i prezzi delle mimose e di quant'altro si vende nella giornata di oggi.

Ma se colleghiamo questo giorno al sacrificio di oltre 100 donne, che sono morte non solo per conservare il loro posto di lavoro, ma perchè alla donna venga riconosciuta pari dignità rispetto all'uomo: ebbene, se ci ricordiamo che molte donne sono morte e continuano a morire, hanno soffertro e continuano a soffrire per questo, allora si può veramente dire che questo 8 marzo è la giornata della donna, la giornata dei diritti della donna. Perchè se la donna è un po' più libera, allora siamo un po' più liberi tutti noi. :P

3)Allora comprendi il significato enorme, che sta nel vedere, per esempio, una psicologa come professionista, e non come gonnellino con due gambe accavvallate? ;)

Per questo rinnovo i miei auguri a tutte le donne!

:ciao1:

1) io non mi scandalizzo affatto delle donne scosciate, anzi, guardo con piu' frequenza il programma...i programmi televisivi sono fatti per l'uomo e come potrei non apprezzarne i "contenuti"? non posso però esimermi dal farne un'analisi obiettiva, senza cioè che i miei ormoni parlino.....piuttosto evito di andare a vedere strip tease (perchè la donna è oggetto, e perchè io mi sentirei uno sfigato! ;) )....quindi vedo invece un'assoluta coerenza

2)un diritto acquisito è una vittoria, non la sua manifestazione celebrativa :)

3)...a proposito della psicologa che accavalla le gambe: io non ne mettevo in dubbio la professionalità, ne accentuavo solo il lato erotico, visto che quello era un sogno ad occhi aperti...non confondiamo la realtà con la fantasia :P (se la donna immagina ad occhi aperti un muratore che la seduce, non viene messo in discussione il suo lato professionale ..se si invertono le parti la donna, come dal tuo discorso si evince, perde professionalità...la nostra cultura non ha ancora fatto grandi passi avanti verso le donne)

Sono d'accordo con Moriangoli: t5i stai arrampicando sugli specchi, senza renderti conto delle contraddizioni insite in quello che dici.

Per esempio, "accentuare" il lato "erotico" di chi si pone in una relazione professionale con te, significa di fatto metterne in discussione la sua professionalità, che tu lo voglia o no. :P

La storia del muratore che seduce la donna rientra nei soliti stereotipi culturali che tu tanto snobbi (apparentemente).

Le tue obiezioni sanno di chi dà troppo per acquisito (a proposito di diritti): peccato, così si rischia di perderne il valore, ignorando i sacrifici, che sono stati a suo tempo necessari per ottenerli. :(

:ciao1:

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a Moriangoli:

1) accetto il tuo consiglio e rileggerò meglio le altre risp, ma forse , per obiettività, tu dovresti allora precisare ciò che dici ! dire "Perché, Marco, esistono al giorno d'oggi feste che non siano state ancora "commercializzate" ? per me non vuol dire nulla perchè non dà valore aggiunto a quanto da me detto e quindi mi potrebbe far pensare che lo stai dicendo ironicamente! :wub: (metti smile, per es!)

2)rileggi meglio quanto da me scritto in precenda: io non sminuivo affatto le donne con il burka!!!! :) io dicevo che oltre alle donne con il burka, ci sono anche donne ,come in italia, che non hanno ancora quel rispetto di cui dovrebbero godere sempre (ma questo non voleva assolutamente paragonare le donne con il burka con le italiane!!) :P

a Rasna:

1) io ti ripeto che quello era un sogno!!e anche se avvenisse nella realtà, la psicologa non vedrebbe sminuire sua capacità professionali perchè l'eccitazione nasce dal rapporto capo-dipendente, dottore-paziente..

2) voglio essere super diplomatico nel dire che mi sono spiegato male!!! :P

io non sminuivo niente, volevo solo porre attenzione su donne che pensano comunque, in Italia, di avere raggiunti tutti i dirittti anche se la strada è ancora molto lunga...non c'era discussione in questo, e mi sembrava anche banale dirlo, ma sembra che abbiate capito fischi per fiaschi (ehm, ok, preferisco dire che mi sono spiegato male!)

:ciao1:

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a Rasna:

1) io ti ripeto che quello era un sogno!!e anche se avvenisse nella realtà, la psicologa non vedrebbe sminuire sua capacità professionali perchè l'eccitazione nasce dal rapporto capo-dipendente, dottore-paziente..

2) voglio essere super diplomatico nel dire che mi sono spiegato male!!! :P

io non sminuivo niente, volevo solo porre attenzione su donne che pensano comunque, in Italia, di avere raggiunti tutti i dirittti anche se la strada è ancora molto lunga...non c'era discussione in questo, e mi sembrava anche banale dirlo, ma sembra che abbiate capito fischi per fiaschi (ehm, ok, preferisco dire che mi sono spiegato male!)

:ciao1:

Eccitazione dal rapporto capo-dipendente o dottore-paziente? Il che vorrebbe significare, ad esempio, che tu troveresti eccitante la relazione con un tuo capo (o professore), a prescindere dal suo sesso? Suvvia. :)

Se tu la smettesssi un attimo di pensare alle donne quale oggetto erotico, potresti chiedere loro se siano convinte di avere raggiunto la loro "pace" dei diritti: temo potresti avere risposte che contraddirrebbero la tua affermazione.

Con amicizia (ma schiettamente) :P

:ciao1:

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Questa sera non mi sento in vena di controbbattere ad argomento così serio e importante.

Non dimenticate mai che la mente più perversa che esiste in assoluto è al femminile. Riprenderemo l'argomento.

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Non dimenticate mai che la mente più perversa che esiste in assoluto è al femminile. Riprenderemo l'argomento.

ti ascolto volentieri,dai,dimmi,dimmi!!! :):P

p.s. (ma a chi era rivolta la frase??a me o a rasna??)

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a Rasna:

1) io ti ripeto che quello era un sogno!!e anche se avvenisse nella realtà, la psicologa non vedrebbe sminuire sua capacità professionali perchè l'eccitazione nasce dal rapporto capo-dipendente, dottore-paziente..

2) voglio essere super diplomatico nel dire che mi sono spiegato male!!! :P

  io non sminuivo niente, volevo solo porre attenzione su donne che pensano comunque, in Italia, di avere raggiunti tutti i dirittti anche se la strada è ancora molto lunga...non c'era discussione in questo, e mi sembrava anche banale dirlo, ma sembra che abbiate capito fischi per fiaschi (ehm, ok, preferisco dire che mi sono spiegato male!)

:ciao1:

Eccitazione dal rapporto capo-dipendente o dottore-paziente? Il che vorrebbe significare, ad esempio, che tu troveresti eccitante la relazione con un tuo capo (o professore), a prescindere dal suo sesso? Suvvia. :)

Se tu la smettesssi un attimo di pensare alle donne quale oggetto erotico, potresti chiedere loro se siano convinte di avere raggiunto la loro "pace" dei diritti: temo potresti avere risposte che contraddirrebbero la tua affermazione.

Con amicizia (ma schiettamente) :P

:ciao1:

senti,rasna, :P , io non capisco proprio dove vuoi andare a parare!!ma che c'entra quello che dici?!

riformulo tutto il mio concetto: la donna ha ottenuto in occidente grandi diritti ma, soprattutto in italia, le sono negati diritti che per noi maschietti sono comunissimi e purtroppo la donna vive in un ambiente super maschilista!per questo facevo l'esempio dei programmi con donne scosciate ovunque!!

non c'era polemica, nulla di tutto ciò che avete tirato fuori!!

Viva le donne ma la strada dei diritti acquisiti è ancora lunga!!!!

:wub:

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a Rasna:

1) io ti ripeto che quello era un sogno!!e anche se avvenisse nella realtà, la psicologa non vedrebbe sminuire sua capacità professionali perchè l'eccitazione nasce dal rapporto capo-dipendente, dottore-paziente..

2) voglio essere super diplomatico nel dire che mi sono spiegato male!!! :P

   io non sminuivo niente, volevo solo porre attenzione su donne che pensano comunque, in Italia, di avere raggiunti tutti i dirittti anche se la strada è ancora molto lunga...non c'era discussione in questo, e mi sembrava anche banale dirlo, ma sembra che abbiate capito fischi per fiaschi (ehm, ok, preferisco dire che mi sono spiegato male!)

:ciao1:

Eccitazione dal rapporto capo-dipendente o dottore-paziente? Il che vorrebbe significare, ad esempio, che tu troveresti eccitante la relazione con un tuo capo (o professore), a prescindere dal suo sesso? Suvvia. :)

Se tu la smettesssi un attimo di pensare alle donne quale oggetto erotico, potresti chiedere loro se siano convinte di avere raggiunto la loro "pace" dei diritti: temo potresti avere risposte che contraddirrebbero la tua affermazione.

Con amicizia (ma schiettamente) :P

:ciao1:

senti,rasna, :( , io non capisco proprio dove vuoi andare a parare!!ma che c'entra quello che dici?!

riformulo tutto il mio concetto: la donna ha ottenuto in occidente grandi diritti ma, soprattutto in italia, le sono negati diritti che per noi maschietti sono comunissimi e purtroppo la donna vive in un ambiente super maschilista!per questo facevo l'esempio dei programmi con donne scosciate ovunque!!

non c'era polemica, nulla di tutto ciò che avete tirato fuori!!

Viva le donne ma la strada dei diritti acquisiti è ancora lunga!!!!

;)

Come al solito fai il free climbing sugli specchi, come dice il buon Moriangoli. Stringi, stringi: veramente: non ti rendi conto delle contraddizioni in quello che dici: il "terzo escluso" di Aristotele non fa parte, temo, della tua logica. :P

Mettiamola così: forse le donne hanno pochi diritti perchè noi maschietti continuiamo sostenzialmente a pensarle come oggetto (di un bisogno). Il bello è che ipocritamente ci meravigliamo quando vediamo, con i nostri occhietti spermatozoici, le gambe scosciate o il seno rifatto che appare in tivù.

Eppoi non sono d'accordo che certo genere di spettacoli sono fatti per l'uomo (nel senso di maschio, immagino), come dici tu. Chi li guarda e ne gode ha eufemisticamente ben altre qualità. :wub:

:ciao1:

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In effetti, alcune cose dette da marco, forse, sono state interpretate in modo negativo, probabilmente per il suo modo di erotizzare tutto ciò che gli capita a tiro.

Ha ragione quando scrive che la strada dei diritti "da" acquisire è ancora lunga.

Negli anni passati pensavo che vivere al sud era di per sè una negazione dei diritti alle donne, poi, partecipando ad alcuni congressi con partecipanti dall'estremo sud al più alto nord, ho realizzato che non è una questione di regione, ma, solo e sempre la voglia e la forza di poter vantare i propri diritti come un principio sacrosanto. In questo caso, è ovvio che stò parlando dell'Italia. Le varie femministe che scendevano in piazza ad urlare la propria libertà a liberarsi dei propri abiti, secondo me, hanno fallito. Le lotte si fanno prima di tutto in casa propria, un passo alla volta, ma come un tarlo che si nutre delle sostanze contenute nel legno che erode senza mollare la presa.

Da donna del sud ho voluto e dovuto lottare per i miei principi, per tutto ciò che ho sempre ritenuto giusto che mi spettasse senza mollare la presa. Nonostante un padre caparbio e geloso, con costanza parlando, litigando sono riuscita a fargli capire che ognuno di noi ha il diritto/dovere verso sè stesso di percorrere la strada che più ritiene consona, e a dire la verità, non ho dovuto faticare più di tanto per ottenere ciò che chiedevo: che l'uomo e la donna sono diversi ma che possono e dovrebbero avere pari opportunità e uomo e donna insieme lottare per un mondo più giusto. Potrà sembrarvi anche strano ma le battaglie sostenute sul posto di lavoro per il riconoscimento dei diritti spettanti, chi mi son trovata contro, sono state le donne. Non è vero ciò che si sostiene "se la donna vuole", spesso è proprio la donna che non vuole, tutto sommato trova comodo il suo modo di essere perchè esentata da responsabilità; è più facile essere sottomessa che uscire dal guscio e procurarsi da sola, con le proprie forze il necessario sostentamento.

Al di là di tutto questo, sono conscia del fatto che non tutte abbiamo la forza necessaria per portare avanti le idee che frullano nella testa, ma, a volte ho l'impressione del cane che si morde la coda, donne che amano essere trattate da oggetto e uomini che vogliono trattare le donne come oggetti.

La strada è lunga e assolutamente difficoltosa ma ribadisco che le battaglie si combattono prima di tutto tra le mura domestiche.

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Vedi, Barbarella: la questione - a mio giudizio - non è tanto quella di un'interpretazione in senso negativo delle affermazioni di Marco. Certo che quando dice che le donne hanno una lunga strada da compiere ancora nell'acquisizione dei propri legittimi diritti, beh, questa è la scoperta dell'acqua calda, consentimelo.

La questione (o una delle questioni) è l'abisso che separa l'enunciazione dei principi, dei traguardi di uguaglianza, e così via, e la concreta e prosaica realtà quotidiana. Si tratta della profonda divaricazione nella sostanza fra le nostre affermazioni sul diritto all'uguaglianza delle donne e ciò che implicitamente affermiamo (e continuiamo ad asserire) ogni giorno. Marco è solo un emblema (non me ne voglia, per carità: in fondo ben si presta...). Ma si tratta di un discorso che trascende ovviamente Marco, e ci vede coinvolti tutti: io, tu, altri uomini e donne, dal momento che tutti noi - volontariamente e/o involontariamente - compiamo azioni che contravvengono ai principi di pari opportunità fra i due sessi. Questo è un dato di fatto, che nella realtà si frappone al raggiungimento di quell'obiettivo, anche al di là di leggi che salvaguardino le pari opportunità. Come dire che c'è chi continua ad abortire dalla mammana, nonostante l'aborto sia un diritto disciplinato da una legge.

E qui il discorso si fa sempre più complesso: forse non è la marxiana consapevolezza di classe (cioè il riconoscere che il proprio diritto non è solo di me persona, ma concerne un intero gruppo sociale) ad essere il motore per la conquista (insieme) di quello stesso diritto. Molto probabilmente vi influiscono fattori culturali, i quali possono determinare se quello è un diritto o no, e dunque il livello di consapevolezza e di condivisione al riguardo.

Del resto, in un clima politico-sociale dove l'immagine (il lifting) diventa importante, allora il divenire "oggetto" mediatico, finalizzato ad un consenso o share, porta l'oggettualità dell'altro inevitabilmente a metro principe di relazione, la quale, da personale, diviene anch'essa mediatica (vedi i messaggini dei cellulari).

Riguardo alle donne che amano essere trattate da oggetto, posso dire che talora appare molto più semplice e, per certi versi, vantaggioso quindi assecondare un clima culturale esistente, che porvicisi contro. E' una sorta di "sindrome di Stoccolma" sociale. Tuttavia questo è sempre stato storicamente, e il mondo nonstante tutto continua a migliorare. L'importante è quindi andare avanti, nelle cose di cui siamo convinti, sia nelle pareti domestiche, sia nell'ambito sociale.

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a Rasna:

1) io ti ripeto che quello era un sogno!!e anche se avvenisse nella realtà, la psicologa non vedrebbe sminuire sua capacità professionali perchè l'eccitazione nasce dal rapporto capo-dipendente, dottore-paziente..

2) voglio essere super diplomatico nel dire che mi sono spiegato male!!! :P

   io non sminuivo niente, volevo solo porre attenzione su donne che pensano comunque, in Italia, di avere raggiunti tutti i dirittti anche se la strada è ancora molto lunga...non c'era discussione in questo, e mi sembrava anche banale dirlo, ma sembra che abbiate capito fischi per fiaschi (ehm, ok, preferisco dire che mi sono spiegato male!)

:ciao1:

Eccitazione dal rapporto capo-dipendente o dottore-paziente? Il che vorrebbe significare, ad esempio, che tu troveresti eccitante la relazione con un tuo capo (o professore), a prescindere dal suo sesso? Suvvia. :)

Se tu la smettesssi un attimo di pensare alle donne quale oggetto erotico, potresti chiedere loro se siano convinte di avere raggiunto la loro "pace" dei diritti: temo potresti avere risposte che contraddirrebbero la tua affermazione.

Con amicizia (ma schiettamente) :P

:ciao1:

senti,rasna, :( , io non capisco proprio dove vuoi andare a parare!!ma che c'entra quello che dici?!

riformulo tutto il mio concetto: la donna ha ottenuto in occidente grandi diritti ma, soprattutto in italia, le sono negati diritti che per noi maschietti sono comunissimi e purtroppo la donna vive in un ambiente super maschilista!per questo facevo l'esempio dei programmi con donne scosciate ovunque!!

non c'era polemica, nulla di tutto ciò che avete tirato fuori!!

Viva le donne ma la strada dei diritti acquisiti è ancora lunga!!!!

;)

Come al solito fai il free climbing sugli specchi, come dice il buon Moriangoli. Stringi, stringi: veramente: non ti rendi conto delle contraddizioni in quello che dici: il "terzo escluso" di Aristotele non fa parte, temo, della tua logica. :P

Mettiamola così: forse le donne hanno pochi diritti perchè noi maschietti continuiamo sostenzialmente a pensarle come oggetto (di un bisogno). Il bello è che ipocritamente ci meravigliamo quando vediamo, con i nostri occhietti spermatozoici, le gambe scosciate o il seno rifatto che appare in tivù.

Eppoi non sono d'accordo che certo genere di spettacoli sono fatti per l'uomo (nel senso di maschio, immagino), come dici tu. Chi li guarda e ne gode ha eufemisticamente ben altre qualità. :wub:

:ciao1:

rasna,rasna....la battaglia la devono fare le donne ...nel mio piccolo posso non andare a vedere strip tease...altri suggerimenti sono ben accetti!! ;)

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Vedi, Barbarella: la questione - a mio giudizio - non è tanto quella di un'interpretazione in senso negativo delle affermazioni di Marco. Certo che quando dice che le donne hanno una lunga strada da compiere ancora nell'acquisizione dei propri legittimi diritti, beh, questa è la scoperta dell'acqua calda, consentimelo.

La questione (o una delle questioni) è l'abisso che separa l'enunciazione dei principi, dei traguardi di uguaglianza, e così via, e la concreta e prosaica realtà quotidiana. Si tratta della profonda divaricazione nella sostanza fra le nostre affermazioni sul diritto all'uguaglianza delle donne e ciò che implicitamente affermiamo (e continuiamo ad asserire) ogni giorno. Marco è solo un emblema (non me ne voglia, per carità: in fondo ben si presta...). Ma si tratta di un discorso che trascende ovviamente Marco, e ci vede coinvolti tutti: io, tu, altri uomini e donne, dal momento che tutti noi - volontariamente e/o involontariamente - compiamo azioni che contravvengono ai principi di pari opportunità fra i due sessi. Questo è un dato di fatto, che nella realtà si frappone al raggiungimento di quell'obiettivo, anche al di là di leggi che salvaguardino le pari opportunità. Come dire che c'è chi continua ad abortire dalla mammana, nonostante l'aborto sia un diritto disciplinato da una legge.

E qui il discorso si fa sempre più complesso: forse non è la marxiana consapevolezza di classe (cioè il riconoscere che il proprio diritto non è solo di me persona, ma concerne un intero gruppo sociale) ad essere il motore per la conquista (insieme) di quello stesso diritto. Molto probabilmente vi influiscono fattori culturali, i quali possono determinare se quello è un diritto o no, e dunque il livello di consapevolezza e di condivisione al riguardo.

Del resto, in un clima politico-sociale dove l'immagine (il lifting) diventa importante, allora il divenire "oggetto" mediatico, finalizzato ad un consenso o share, porta l'oggettualità dell'altro inevitabilmente a metro principe di relazione, la quale, da personale, diviene anch'essa mediatica (vedi i messaggini dei cellulari).

Riguardo alle donne che amano essere trattate da oggetto, posso dire che talora appare molto più semplice e, per certi versi, vantaggioso quindi assecondare un clima culturale esistente, che porvicisi contro. E' una sorta di "sindrome di Stoccolma" sociale. Tuttavia questo è sempre stato storicamente, e il mondo nonstante tutto continua a migliorare. L'importante è quindi andare avanti, nelle cose di cui siamo convinti, sia nelle pareti domestiche, sia nell'ambito sociale.

_clap_ :) caro rasna, a fare filosofia non si risolve nulla..il fatto che le donne abbiano ancora molti diritti da conquistare e che tu dica che è la scoperta dell'acqua calda è fare polemica e basta.

a me non interessa nulla che le donne vengano ammorbate dal puzzo di un ciuffetto di mimose e vengano rimbecillite dal concetto di diritti che nemmeno in Italia viene rispettato.....

....io adoro le donne, lo si è capito e ,qui nel forum, non ho mai mancato di rispetto a nessuna!! :P

nel mio piccolo faccio qualcosa per le donne e, mi dispiace, partiamo da punti di vista differenti, perchè io vedo un'assoluta e lucida coerenza nei miei discorsi:a partire da questo post ,fino a quello + "pepati"!

:ciao1:

Modificato da marcoclive

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Vedi, Barbarella: la questione - a mio giudizio - non è tanto quella di un'interpretazione in senso negativo delle affermazioni di Marco. Certo che quando dice che le donne hanno una lunga strada da compiere ancora nell'acquisizione dei propri legittimi diritti, beh, questa è la scoperta dell'acqua calda, consentimelo.

La questione (o una delle questioni) è l'abisso che separa l'enunciazione dei principi, dei traguardi di uguaglianza, e così via, e la concreta e prosaica realtà quotidiana. Si tratta della profonda divaricazione nella sostanza fra le nostre affermazioni sul diritto all'uguaglianza delle donne e ciò che implicitamente affermiamo (e continuiamo ad asserire) ogni giorno. Marco è solo un emblema (non me ne voglia, per carità: in fondo ben si presta...). Ma si tratta di un discorso che trascende ovviamente Marco, e ci vede coinvolti tutti: io, tu, altri uomini e donne, dal momento che tutti noi - volontariamente e/o involontariamente - compiamo azioni che contravvengono ai principi di pari opportunità fra i due sessi. Questo è un dato di fatto, che nella realtà si frappone al raggiungimento di quell'obiettivo, anche al di là di leggi che salvaguardino le pari opportunità. Come dire che c'è chi continua ad abortire dalla mammana, nonostante l'aborto sia un diritto disciplinato da una legge.

E qui il discorso si fa sempre più complesso: forse non è la marxiana consapevolezza di classe (cioè il riconoscere che il proprio diritto non è solo di me persona, ma concerne un intero gruppo sociale) ad essere il motore per la conquista (insieme) di quello stesso diritto. Molto probabilmente vi influiscono fattori culturali, i quali possono determinare se quello è un diritto o no, e dunque il livello di consapevolezza e di condivisione al riguardo.

Del resto, in un clima politico-sociale dove l'immagine (il lifting) diventa importante, allora il divenire "oggetto" mediatico, finalizzato ad un consenso o share, porta l'oggettualità dell'altro inevitabilmente a metro principe di relazione, la quale, da personale, diviene anch'essa mediatica (vedi i messaggini dei cellulari).

Riguardo alle donne che amano essere trattate da oggetto, posso dire che talora appare molto più semplice e, per certi versi, vantaggioso quindi assecondare un clima culturale esistente, che porvicisi contro. E' una sorta di "sindrome di Stoccolma" sociale. Tuttavia questo è sempre stato storicamente, e il mondo nonstante tutto continua a migliorare. L'importante è quindi andare avanti, nelle cose di cui siamo convinti, sia nelle pareti domestiche, sia nell'ambito sociale.

_clap_ :) caro rasna, a fare filosofia non si risolve nulla..il fatto che le donne abbiano ancora molti diritti da conquistare e che tu dica che è la scoperta dell'acqua calda è fare polemica e basta.

a me non interessa nulla che le donne vengano ammorbate dal puzzo di un ciuffetto di mimose e vengano rimbecillite dal concetto di diritti che nemmeno in Italia viene rispettato.....

....io adoro le donne, lo si è capito e ,qui nel forum, non ho mai mancato di rispetto a nessuna!! :P

nel mio piccolo faccio qualcosa per le donne e, mi dispiace, partiamo da punti di vista differenti, perchè io vedo un'assoluta e lucida coerenza nei miei discorsi:a partire da questo post ,fino a quello + "pepati"!

:ciao1:

Caro marco, enunciare certe contraddizioni fra "il dire e il fare" non è "filosofia" (come sembra intenderla tu), ma tutt'altro. E, francamente, non vedo la polemica nell'affermare che scoprire che la strada per i diritti è ancora lunga è come scoprire l'acqua calda: non saremmo qui a parlarne, no? :wub:

E a proposito di coerenza, di rispetto (o scadimento di stile) - e te lo faccio osservare senz'alcuna intenzione polemica, ti assicuro - prova a dare un'occhiata, ad esempio, qui. :P

Il fatto di avere differenti punti di vista non lo vedo come ostacolo, ma come una possibile risorsa, se c'è la disponibilità a confrontarsi, non credi? :P

:ciao1:

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Vedi, Barbarella: la .

_clap_ :) caro rasna, a fare filosofia non si risolve nulla..il fatto che le donne abbiano ancora molti diritti da conquistare e che tu dica che è la scoperta dell'acqua calda è fare polemica e basta.

a me non interessa nulla che le donne vengano ammorbate dal puzzo di un ciuffetto di mimose e vengano rimbecillite dal concetto di diritti che nemmeno in Italia viene rispettato.....

....io adoro le donne, lo si è capito e ,qui nel forum, non ho mai mancato di rispetto a nessuna!! :P

nel mio piccolo faccio qualcosa per le donne e, mi dispiace, partiamo da punti di vista differenti, perchè io vedo un'assoluta e lucida coerenza nei miei discorsi:a partire da questo post ,fino a quello + "pepati"!

:ciao1:

Caro marco, enunciare certe contraddizioni fra "il dire e il fare" non è "filosofia" (come sembra intenderla tu), ma tutt'altro. E, francamente, non vedo la polemica nell'affermare che scoprire che la strada per i diritti è ancora lunga è come scoprire l'acqua calda: non saremmo qui a parlarne, no? :wub:

E a proposito di coerenza, di rispetto (o scadimento di stile) - e te lo faccio osservare senz'alcuna intenzione polemica, ti assicuro - prova a dare un'occhiata, ad esempio, qui. :P

Il fatto di avere differenti punti di vista non lo vedo come ostacolo, ma come una possibile risorsa, se c'è la disponibilità a confrontarsi, non credi? :P

:ciao1:

sarà l'acqua calda ma il vero motivo per cui l'ho detto penso che tu non l'abbia colto manifestandoti a favore di una festa senza senso.

caduta di stile?io l'ho trovata ironica, tu sei quello malizionso che ha collegato banane con altro...caduta di stile è ben altro...

:ciao1:

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_clap_ :) caro rasna, a fare filosofia non si risolve nulla..il fatto che le donne abbiano ancora molti diritti da conquistare e che tu dica che è la scoperta dell'acqua calda è fare polemica e basta.

a me non interessa nulla che le donne vengano ammorbate dal puzzo di un ciuffetto di mimose e vengano rimbecillite dal concetto di diritti che nemmeno in Italia viene rispettato.....

....io adoro le donne, lo si è capito e ,qui nel forum, non ho mai mancato di rispetto a nessuna!! :wub:

nel mio piccolo faccio qualcosa per le donne e, mi dispiace, partiamo da punti di vista differenti, perchè io vedo un'assoluta e lucida coerenza nei miei discorsi:a partire da questo post ,fino a quello + "pepati"!

:ciao1:

Caro marco, enunciare certe contraddizioni fra "il dire e il fare" non è "filosofia" (come sembra intenderla tu), ma tutt'altro. E, francamente, non vedo la polemica nell'affermare che scoprire che la strada per i diritti è ancora lunga è come scoprire l'acqua calda: non saremmo qui a parlarne, no? :P

E a proposito di coerenza, di rispetto (o scadimento di stile) - e te lo faccio osservare senz'alcuna intenzione polemica, ti assicuro - prova a dare un'occhiata, ad esempio, qui. :P

Il fatto di avere differenti punti di vista non lo vedo come ostacolo, ma come una possibile risorsa, se c'è la disponibilità a confrontarsi, non credi? ;)

:ciao1:

sarà l'acqua calda ma il vero motivo per cui l'ho detto penso che tu non l'abbia colto manifestandoti a favore di una festa senza senso.

caduta di stile?io l'ho trovata ironica, tu sei quello malizionso che ha collegato banane con altro...caduta di stile è ben altro...

:ciao1:

L'8 marzo, per me, non è una festa senza senso. :P Può esserlo in effetti il ramoscello di mimosa acquistato in sovrapprezzo giusto per tacitare una ricorrenza. Per te, sarà senza senso, ma non per me.

Eppoi non mi dire: ma davvero vuoi farmi credere che le banane "lunghe e dure" non venissero associate a qualcos'altro di preciso (non certo agli ananas) in quel contesto. Suvvia - e te lo dico con affetto - non essere ridicolo. Non vorrai dire che tutto il forum è malevolo e tu sei il candido ingenuo.... :bleh:

:ciao1:

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_clap_  :) 

:ciao1:

1)L'8 marzo, per me, non è una festa senza senso. Può esserlo in effetti il ramoscello di mimosa acquistato in sovrapprezzo giusto per tacitare una ricorrenza. Per te, sarà senza senso, ma non per me.

2)Eppoi non mi dire: ma davvero vuoi farmi credere che le banane "lunghe e dure" non venissero associate a qualcos'altro di preciso (non certo agli ananas) in quel contesto. Suvvia - e te lo dico con affetto - non essere ridicolo. Non vorrai dire che tutto il forum è malevolo e tu sei il candido ingenuo.... :bleh:

:ciao1:

1) per me è diventata solo una festa con mimosa, niente di +!!si riflette sulla donna solo l'8 marzo....

2)ma certo che il senso era quello!!!

però era sottile...grossolano sarebbe stato esplicitare...il mio era solo un gioco di parole con angurie, citate da barbarella!!!

dai, non fare il bigotto!!! :P

:ciao1:

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