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barbarella

8 Marzo: Festa Della Donna

142 messaggi in questa discussione

_clap_  :P 

:ciao1:

1)L'8 marzo, per me, non è una festa senza senso. Può esserlo in effetti il ramoscello di mimosa acquistato in sovrapprezzo giusto per tacitare una ricorrenza. Per te, sarà senza senso, ma non per me.

2)Eppoi non mi dire: ma davvero vuoi farmi credere che le banane "lunghe e dure" non venissero associate a qualcos'altro di preciso (non certo agli ananas) in quel contesto. Suvvia - e te lo dico con affetto - non essere ridicolo. Non vorrai dire che tutto il forum è malevolo e tu sei il candido ingenuo.... :bleh:

:ciao1:

1) per me è diventata solo una festa con mimosa, niente di +!!si riflette sulla donna solo l'8 marzo....

2)ma certo che il senso era quello!!!

però era sottile...grossolano sarebbe stato esplicitare...il mio era solo un gioco di parole con angurie, citate da barbarella!!!

dai, non fare il bigotto!!! :wub:

:ciao1:

Nessun bigottismo, per carità. Ma se per te il citare banane lunghe e dure è una forma sottile di umorismo, allora le tirate di Bossi o Borghezio sono dimostrazioni di educato humour anglosassone. :P:)

Alla prossima :cin:

:ciao1:

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Acc....ti è da due ore che scrivo la mia su quest'argomento e in un secondo, per un errore, ho cancellato tutto. Sono stanca e per stasera non riesco a continuare ma mi rileggerete.181.gif

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Ci conto. :)

mi sento nevrotica, ci avevo messo dentro tanto, tutto, peccato! Ciao Rasna a domani :ciao1:

p.s. mi chiamano la cliccatrice folle e devo dire che hanno ragione faccio impazzire il povero mouse e combino guai :P

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_clap_  :P 

:ciao1:

1)L'8 marzo, per me, non è una festa senza senso. Può esserlo in effetti il ramoscello di mimosa acquistato in sovrapprezzo giusto per tacitare una ricorrenza. Per te, sarà senza senso, ma non per me.

2)Eppoi non mi dire: ma davvero vuoi farmi credere che le banane "lunghe e dure" non venissero associate a qualcos'altro di preciso (non certo agli ananas) in quel contesto. Suvvia - e te lo dico con affetto - non essere ridicolo. Non vorrai dire che tutto il forum è malevolo e tu sei il candido ingenuo.... :bleh:

:ciao1:

1) per me è diventata solo una festa con mimosa, niente di +!!si riflette sulla donna solo l'8 marzo....

2)ma certo che il senso era quello!!!

però era sottile...grossolano sarebbe stato esplicitare...il mio era solo un gioco di parole con angurie, citate da barbarella!!!

dai, non fare il bigotto!!! :P

:ciao1:

Nessun bigottismo, per carità. Ma se per te il citare banane lunghe e dure è una forma sottile di umorismo, allora le tirate di Bossi o Borghezio sono dimostrazioni di educato humour anglosassone. :P:)

Alla prossima :cin:

:ciao1:

:wub:

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_clap_  :P 

:ciao1:

1)L'8 marzo, per me, non è una festa senza senso. Può esserlo in effetti il ramoscello di mimosa acquistato in sovrapprezzo giusto per tacitare una ricorrenza. Per te, sarà senza senso, ma non per me.

2)Eppoi non mi dire: ma davvero vuoi farmi credere che le banane "lunghe e dure" non venissero associate a qualcos'altro di preciso (non certo agli ananas) in quel contesto. Suvvia - e te lo dico con affetto - non essere ridicolo. Non vorrai dire che tutto il forum è malevolo e tu sei il candido ingenuo.... :bleh:

:ciao1:

1) per me è diventata solo una festa con mimosa, niente di +!!si riflette sulla donna solo l'8 marzo....

2)ma certo che il senso era quello!!!

però era sottile...grossolano sarebbe stato esplicitare...il mio era solo un gioco di parole con angurie, citate da barbarella!!!

dai, non fare il bigotto!!! :wub:

:ciao1:

Nessun bigottismo, per carità. Ma se per te il citare banane lunghe e dure è una forma sottile di umorismo, allora le tirate di Bossi o Borghezio sono dimostrazioni di educato humour anglosassone. :P:)

Alla prossima :cin:

:ciao1:

...opinioni diverse...

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Acc....ti è da due ore che scrivo la mia su quest'argomento e in un secondo, per un errore, ho cancellato tutto. Sono stanca e per stasera non riesco a continuare ma mi rileggerete.181.gif

nooooooooooo!!!! :sigh:

peccato!!!! :)

mi sarebbe piaciuto ascoltare qualche parere femminile in merito.... :P

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nooooooooooo!!!! :sigh:

peccato!!!! :P

mi sarebbe piaciuto ascoltare qualche parere femminile in merito.... :P

a prescindere dal fatto che di miei pareri in questo furum ne esistono a iosa, ho l'impressione che tu non perda molto tempo a leggerli nè evidentemente, a prenderli in considerazione, a meno che non siano argomenti più leggeri ed espressi giusto per ridere. Peraltro proprio in questa discussione un primo sintetico pare l'ho gia espresso e se t'interessa faresti bene a rileggere dall'inizio tutto ciò che è stato postato :):wub:

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Spero di riuscire ad esprimere la mia opinione senza commettere l'errore di cancellare il tutto :o

Posto che condivido le tue affermazioni, Rasna, credo che Marco volesse sottolineare come la strada delle conquiste, da parte delle donne, è irta di ostacoli proprio perchè tra l'enunciazione dei principi di uguaglianza, della dignità delle persone e il superamento dell'applicazione, prevedono una cultura di base che è lontana dall'arrivare. Almeno spero. :P

Il lungo percorso tra le parole e i fatti "eguali ma diverse" è il principio su cui si basa il pensiero della differenza di genere.

Essere donna vuol dire avere una propria specificità, essere portatrice di una cultura e di valori propri che sono diversi da quelli maschili che si sono affermati nella società. I ragionamenti, fino ad oggi, hanno preso in considerazione questo solo ed unico. La società si è costruita su modelli e schemi che solo a quell'universo appartengono, all'interno del quale le donne hanno dovuto adottare il proprio modo di essere. Si tratterebbe di ridisegnare un'organizzazione che contempli i due diversi orizzonti che necessariamente devono ricongiungersi.

La donna, dovrebbe, rendersi consapevole della propria identità e del ruolo che intende ricoprire nella società e dovrebbe essere conscia dei valori da affermare. Con etica e dignità.

Da un punto di vista teorico si potrebbe asserire che dal dopoguerra ad oggi, per emancipazione, per le pari opportunità, per la tutela dei diritti, conquiste ne sono state fatte, resta evidente che vi è una limitata conoscenza delle descriminazioni che ancora esistono. Per secoli la differenza sessuale è stata considerata una discriminante innata che consentiva di sancire una gerarchia di ruoli sociali. La differenza biologica sembrava determinare per le donne una struttura fisica più debole e un'intuizione basata sull'emotività piuttosto che sulla razionalità. Il concetto di differenza avrebbe dovuto evitare ogni tentazione di paragone e di omologazione con il maschile. L'adozione di un'ottica delle differenze di genere, intesa come riconoscimento dei valori, qualità e bisogni soggettivi, non può che comportare profondi mutamenti.

Raggiunta una certa parità sulla carta, conquistati alcuni spazi considerati solo maschili, la donna ha ottenuto più titolarità in famiglia, decide in modo più libero della sua vita sessuale e affettiva, ma, emerge la ricerca di una nuova identità femminile, la coscienza di sentirsi soggetto, mettendo in luce le contraddizioni di un sistema creato per l'uomo e spacciato per neutro. Sulle spalle delle donne continua a pesare il poter conciliare i tempi del lavoro, con i tempi delle città, con i tempi delle famiglie. Con un'organizzazione sociale che non risponde più alle esigenze delle donne. Per contro esistono comportamenti che mi fanno vergonare di appartenere alla categoria degli umanoidi.

Qualche anno fa, da colleghe di altri Istituti, mi fù consegnato un questionario sulle molestie sessuali, da distribuire alle donne della nostra organizzazione. Tale questionario, compilato, non arrivò mai sulla mia scrivania, ed io, erroneamente pensai, che da noi quelle discriminazioni non esistevano. Stolta! Esistevano eccome, solo che le mie colleghe preferivano non confessarlo perché l’essere coinvolte in storie di attenzione da parte dei nostri superiori, le facevano sentire oggetto privilegiato. Mi sono resa conto come l’essere donna, aiutava le partecipanti ad ottenere con facilità privilegi che altrimenti sarebbero costati fatica e sudore.

Caro Rasna, la perversa fenomenologia della sindrome di Stoccolma, vede la vittima di un criminale, di fronte all’impossibilità di sfuggire alla violenza del suo carnefice, sostenerlo fino a proteggerlo e innamorarsene. E fin qui, la mia testa riesce anche a trovare giustificazione per simili comportamenti. Non ne trovo, per donne che vestendosi di vittimismo, giustificano il proprio comportamento come dovuto, come a dire, riportando alla mente l’onnipresente Machiavelli, il fine giustifica i mezzi.

L'8 Marzo e tutto il resto dell'anno, dovrebbe far riflettere noi esseri umani che i prinicipi quali l'etica e la morale dovremmo portarli addosso come una seconda pelle, non vorrei un domani sentirmi costretta a sostenere gli uomini nella loro battaglia di pari opportunità in un mondo rivisitato al femminile. L'affermazione dei diritti dovrebbe coinvogerci tutti uomini e donne. Non vado oltre, altrimenti mi verrebbe da descrivervi un mondo fantastico dove le persone si completano a vicenda, scegliendo in tutta libertà, uguaglianza e fratellanza (vi ricorda qualcosa?), per costruire insieme un futuro migliore per quelli che verranno.

Strofa di una canzone tedesca

Sono in cerca di un tizio che mi faccia da magiare

che mi lavi i panni

che scopi il pavimento

che mi sbucci le banane sorridendo

e mi chieda come è andata

la mia giornata.

Per questa strofa, prego Marco di astenersi dal commentare, grazie :)

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Inviato (modificato)

nooooooooooo!!!! peccato!!!!

mi sarebbe piaciuto ascoltare qualche parere femminile in merito....

a prescindere dal fatto che di miei pareri in questo furum ne esistono a iosa, ho l'impressione che tu non perda molto tempo a leggerli nè evidentemente, a prenderli in considerazione, a meno che non siano argomenti più leggeri ed espressi giusto per ridere. Peraltro proprio in questa discussione un primo sintetico pare l'ho gia espresso e se t'interessa faresti bene a rileggere dall'inizio tutto ciò che è stato postato :P:P

barbarella barbarella, io non parlavo dei tuoi precendenti post, ma del post che per sbaglio hai cancellato e di quello di altre fanciulle che non hanno ancora qui postato!!!!! ;) dai, non cominciate però a "menarmi" su tutto!!! :P chiedetevi almeno se avete capito male!!! :):wub:

Modificato da marcoclive

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Inviato (modificato)

Spero di riuscire ad esprimere la mia opinione senza commettere l'errore di cancellare il tutto :o

Posto che condivido le tue affermazioni, Rasna, credo che Marco volesse sottolineare come la strada delle conquiste, da parte delle donne, è irta di ostacoli proprio perchè tra l'enunciazione dei principi di uguaglianza, della dignità delle persone e il superamento dell'applicazione, prevedono una cultura di base che è lontana dall'arrivare. Almeno spero. :P

Il lungo percorso tra le parole e i fatti "eguali ma diverse" è il principio su cui si basa il pensiero della differenza di genere.

Essere donna vuol dire avere una propria specificità, essere portatrice di una cultura e di valori propri che sono diversi da quelli maschili che si sono affermati nella società. I ragionamenti, fino ad oggi, hanno preso in considerazione questo solo ed unico. La società si è costruita su modelli e schemi che solo a quell'universo appartengono, all'interno del quale le donne hanno dovuto adottare il proprio modo di essere. Si tratterebbe di ridisegnare un'organizzazione che contempli i due diversi orizzonti che necessariamente devono ricongiungersi.

La donna, dovrebbe, rendersi consapevole della propria identità e del ruolo che intende ricoprire nella società e dovrebbe essere conscia dei valori da affermare. Con etica e dignità.

Da un punto di vista teorico si potrebbe asserire che dal dopoguerra ad oggi,  per emancipazione, per le pari opportunità, per la  tutela dei diritti, conquiste ne sono state fatte, resta evidente che vi è una limitata conoscenza delle descriminazioni che ancora esistono. Per secoli la differenza sessuale è stata considerata una discriminante innata che consentiva di sancire una gerarchia di ruoli sociali. La differenza biologica sembrava determinare per le donne una struttura fisica più debole e un'intuizione basata  sull'emotività  piuttosto che sulla razionalità. Il concetto di differenza avrebbe dovuto evitare ogni tentazione di paragone e di omologazione  con il maschile. L'adozione di un'ottica delle differenze di genere, intesa come riconoscimento dei valori, qualità e bisogni soggettivi, non può che comportare profondi mutamenti. 

Raggiunta una certa parità sulla carta, conquistati alcuni spazi considerati solo maschili, la donna ha ottenuto più titolarità in famiglia, decide in modo più libero della sua vita sessuale e affettiva, ma, emerge la ricerca di una nuova identità femminile, la coscienza di sentirsi soggetto, mettendo in luce le contraddizioni di un sistema creato per l'uomo e spacciato per neutro. Sulle spalle delle donne continua a pesare il poter conciliare i tempi del lavoro, con i tempi delle città, con i tempi delle famiglie. Con un'organizzazione sociale che non risponde più alle esigenze delle donne. Per contro esistono comportamenti che mi fanno vergonare di appartenere alla categoria degli umanoidi.

Qualche anno fa, da colleghe di altri Istituti, mi fù consegnato un questionario sulle molestie sessuali, da distribuire alle donne della nostra organizzazione. Tale questionario, compilato, non arrivò mai sulla mia scrivania, ed io, erroneamente pensai, che da noi quelle discriminazioni non esistevano. Stolta! Esistevano eccome, solo che le mie colleghe preferivano non confessarlo perché l’essere coinvolte in storie di attenzione da parte dei nostri superiori, le facevano sentire oggetto privilegiato. Mi sono resa conto come l’essere donna, aiutava le partecipanti ad ottenere con facilità  privilegi che altrimenti sarebbero costati fatica e sudore.

Caro Rasna, la perversa fenomenologia della sindrome di Stoccolma, vede la vittima di un criminale, di fronte all’impossibilità di sfuggire alla violenza del suo carnefice, sostenerlo fino a proteggerlo e innamorarsene. E fin qui, la mia testa riesce anche a trovare giustificazione per simili comportamenti. Non ne trovo, per donne che vestendosi di vittimismo, giustificano il proprio comportamento come dovuto, come a dire, riportando alla mente l’onnipresente Machiavelli, il fine giustifica i mezzi.

L'8 Marzo e tutto il resto dell'anno, dovrebbe far riflettere noi esseri umani che i prinicipi quali l'etica e la morale dovremmo portarli addosso come una seconda pelle, non vorrei un domani sentirmi costretta a sostenere gli uomini nella loro battaglia di pari opportunità in un mondo rivisitato al femminile. L'affermazione dei diritti dovrebbe coinvogerci tutti uomini e donne. Non vado oltre, altrimenti mi verrebbe da descrivervi un mondo fantastico dove le persone si completano a vicenda, scegliendo in tutta libertà, uguaglianza e fratellanza (vi ricorda qualcosa?), per costruire insieme un futuro migliore per quelli che verranno.

Strofa di una canzone tedesca

Sono in cerca di un tizio che mi faccia da magiare

che mi lavi i panni

che scopi il pavimento

che mi sbucci le banane sorridendo

e mi chieda come è andata

la mia giornata.

Per questa strofa, prego Marco di astenersi dal commentare, grazie :)

barbarella, spero che tu me lo conceda, prenderò le tue parole come se fossero mie! :P sono d'accordissimo su tutto, forse io non sono stato abbastanza chiaro o hanno voluto fraintendermi per il profilo che, qui nel forum, mi sono creato!!(non c'è polemica con voi, moriangoli e rasna! ;) ) :P:wub:

Modificato da marcoclive

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Forse potrà sembrarti strano, ma credo che sotto sotto il tuo voyerismo a tutti i costi, esiste un ragazzo per bene :)

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Forse potrà sembrarti strano, ma credo che sotto sotto il tuo voyerismo a tutti i costi, esiste un ragazzo per bene :P

Nessuno l'aveva messo in dubbio... :)

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Nessuno l'aveva messo in dubbio... :)

Il voyerismo o il ragazzo per bene ? :P

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Il voyerismo o il ragazzo per bene ? :)

il vojerismo!!! :P

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Nessuno l'aveva messo in dubbio... :)

io si :P

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:ani1:

è inutile nasconderti dietro una maschera, ormai ti sei svelato 209.gif

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è inutile nasconderti dietro una maschera, ormai ti sei svelato 209.gif

La maschera è per somigliare ai bronzi di Riace :)

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