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Le Grandi Città Chiedono Un Loro Indirizzo Web

4 messaggi in questa discussione

Un nome per ogni grande città, un sito che non finisca più soltanto in .com, .it, .org, ma che possa terminare in .roma o .mi, per valorizzare le singole città, le loro offerte turistiche, il loro patrimonio, le loro potenzialità economiche. A lanciare l'idea, purtroppo, nessuna città italiana ma cinque metropoli internazionali: Parigi, New York, Berlino, Amburgo, Barcellona. Riunite in un consorzio, DotCities, cui dovrebbero associarsi rapidamente anche Londra e San Francisco.

Il loro obiettivo è di ottenere dall'Icann, l'organismo che gestisce l'attribuzione dei nomi per i siti internet, la creazione di nuove estensioni, legate appunto alle città. Ma i cinque chiedono anche all'Icann prezzi più bassi per mettere in moto il meccanismo : la risposta su quest'ultimo punto dovrebbe arrivare entro un mese, la decisione sui nuovi nomi è attesa per settembre.

Attualmente, l'Icann chiede 185 mila dollari per la creazione di una nuova estensione per i siti web, cui si aggiungono 75 mila dollari di canone annuo o il 5 per cento del fatturato quando questo supera i 75 mila dollari. Troppi, dicono le città di DotCities. In dicembre hanno scritto all'organismo per argomentare la loro richiesta : "Il fatto che delle città siano candidate limita i potenziali problemi giuridici e ci sembra che i prezzi richiesti possano causare una dannosa pressione economica". I cinque chiedono supersconti, un po' come quelli praticati in questi giorni nelle svendite parigine : 50 mila dollari per la presentazione delle candidature, 15 mila dollari di canone annuale.

Il comune parigino punta molto su questa iniziativa. Considera un atout la possibilità offerta ai suoi commercianti (hotel, ristoranti, panetterie, negozi) di potersi presentare con un sito che termina in .paris, perché in questo modo sarebbero più facilmente individuabili. La giunta è pronta a investire in questa iniziativa tra i 200 e i 300 mila euro, cui si aggiungeranno 100 mila euro all'anno di spese. Ma la vendita dei nuovi indirizzi web dovrebbe consentire il recupero delle somme investite: l'Hotel de Ville pensa di poter vendere ad aziende e cittadini l'estensione .paris a un prezzo base molto modesto, dieci dollari, come avviene per l'estensione .asia. Il comune spera di equilibrare i bilanci entro due o tre anni e secondo il quotidiano economico Les Echos, altre città francesi avrebbero manifestato il loro interesse per una personalizzazione ''cittadina'' dei siti.

(Fonte)

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Spero non vada in porto: il Web non è ancora così saturo.

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Interessante, ma molti nomi di città si scrivono differentemente in varie lingue, siamo sicuri che sarebbe una buona idea? :)

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Si userebbe il nome nella lingua ufficiale, e ciò creerebbe caos...

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