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Mr 4011

Un Linux Tagliato Su Misura

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Un Linux tagliato su misura

Roma - Alla Russia piace Linux, o forse sarebbe meglio dire che alle autorità del paese piace poco il software proprietario prodotto in occidente. Ed è per questo motivo che, dopo aver lanciato una campagna di introduzione del sistema open per eccellenza in tutte le scuole che dovrebbe concludersi entro il 2009, il Governo potrebbe valutare il lancio di una nuova campagna per rendere sempre più indipendente la nazione dalla morsa dei sistemi operativi commerciali.

Stando a quanto trapelato, nelle intenzioni ci sarebbe la creazione di un vero e proprio RussianOS - come quello già realizzato per scopi educativi o quello creato in Baviera per i computer statali - adatto ad essere installato però su tutte le tipologie dei computer e non solo su quelli ospitati nelle aule scolastiche. Le sperimentazioni annunciate devono quindi essere andate per il meglio, e l'adozione di una distribuzione Linux tagliata sulle esigenze della pubblica amministrazione russa potrebbe divenire una questione di pochi mesi, se il governo decidesse realmente di investire.

La proposta, giunta alla fine di un meeting svoltosi alla fine dello scorso anno con la partecipazione di esponenti di tutto il mondo software nonché dei rappresentati delle istituzioni e incentrato sulla sicurezza informatica, pare sia finita sulla scrivania del presidente Dmitry Medvedev (che si vocifera sia in realtà un Mac-user): se dovesse incontrare il suo favore, potrebbe essere la stessa ALT Linux - che già aveva lavorato al sistema per le scuole - a tentare di costruire un nuovo OS tagliato su misura per il mercato russo e in grado di garantire continuità alla infrastruttura informatica del paese, pur garantendo la massima compatibilità e interoperabilità con altre soluzioni.

Quale sarà la soluzione tecnologica è forse troppo presto per dirlo, ma tra le opzioni sul tavolo ci sono sia l'utilizzo del solo kernel Linux su cui costruire strato per strato l'intero sistema, sia il più semplice adattamento di una distribuzione già presente sul mercato per meglio rispondere alle specifiche del progetto. Quest'ultima opzione, delle due, garantirebbe senz'altro costi di avvio e sviluppo inferiori, anche grazie - se per allora sarà stato rilasciato al pubblico - al prodotto pensato da Novell per la personalizzazione delle sue distribuzioni basate sul pinguino: Suse Studio.

Grazie a questo tool online, per il momento in alpha con accesso su invito, sarà possibile modificare la struttura di Suse e OpenSuse per includere solo gli elementi desiderati e aggiungere eventualmente del software non compreso nella versione standard della distribuzione. In questo modo sarà possibile creare rapidamente delle demo di versioni personalizzate adatte magari al deployment in una azienda, piuttosto che semplici pezzi unici ritagliati sulle esigenze di un professionista in cerca di un pacchetto chiavi in mano semplice da infilare su un DVD o una chiavetta da portarsi sempre dietro.

L'idea sembra piacere agli addetti ai lavori, visto anche che Novell si dice intenzionata a offrire supporto per ogni singola variazione sul tema generata grazie a Suse Studio. Per farlo, l'applicazione di creazione delle singole versioni dovrà effettuare una verifica che quanto proposto dall'utente risponda ad alcuni criteri, suggerendo eventualmente le modifiche da effettuare nel caso vengano sforati i limiti. Al momento, tuttavia, non si conosce ancora una probabile data di rilascio anche solo di una beta pubblica, segno che questo tipo di algoritmo non deve essere ancora pronto per un debutto in grande stile.

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