eagleman

Cosa Sarebbe Il Mondo Senza Gnu?

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Che cosa sarebbe il mondo senza Nutella? Sicuramente avremmo un’idea di dolce in meno, un momento ricreativo in meno per i bimbi di tutte le generazioni, ma forse rimpiazzabile con altri dolcetti piu` creativi e gustosi… anche se la nutella è sempre la nutella! (o almeno noi lo crediamo perché esiste icon_smile.gif

Ma cosa sarebbe un mondo senza GNU? Il progetto GNU nasce nel 1984 – un anno fortemente simbolico a livello letterario per chi ha letto l’omonimo romanzo di Orwell - grazie a Richard M. Stallman che partorisce l’idea di una “licenza libera” che possa sovvertire la concezione imperante negli anni ‘80: il software proprietario.

Il software quindi deve riacquisire il suo stato di libertà “rubata” e tornare ad essere opera collettiva, comunitariamente condivisa, e non una scatola nera, oscura che non si può cambiare. D’altronde chi comprerebbe una macchina su cui non possa mettere le mani sopra o andare dal meccanico di fiducia per farla riparare senza passare solo dal meccanico del produttore?

Oggi ormai GNU/Linux è diventato professionale, riconosciuto a livello mondiale come sistema operativo fonte di reddito, di innovazione ed abbracciato da molte multinazionali. Tutto questo grazie alla perseveranza di Mr. Stallman, che ha si contribuito a farne un successo economico globale, ma specialmente ha ridiffuso il concetto che il software debba essere condiviso socialmente grazie ad un valore che sembrava voler essere gettato nel dimenticatoio: la libertà.

La domanda ricorre: “Ma cosa sarebbe un mondo senza GNU?” dal 1984 in poi? La formula piu` gettonata negli anni ‘80 era quella del freeware o shareware (da non confondersi col Free Sofware/Software Libero). Il mondo delle BBS in era pre-internet-di-massa ne era letteralmente costellato, la comunità era vibrante e le persone utilizzavano con piacere il software gratuito o ’shareware’ che richiedeva una piccola somma per finanziare lo sviluppo ed il miglioramento del software stesso.

Viene da speculare se il freeware/shareware, nella sua formula avrebbe creato un sistema operativo totalmente freeware, quindi solo gratuito, e se avesse avuto un impatto così notevole a livello di diffusione come nel caso di GNU/Linux — soprattutto nell’era di internet — o se invece la maggior parte delle persone si sarebbe ‘accomodata’ su un sistema operativo proprietario (MacOS, Windows) con a corredo qualche software freeware.

Personalmente credo nell’ultima ipotesi. Senza un movimento globale di sensibilizzazione sulla libertà e la condivisione non si sarebbe realizzato nè il ‘sogno’ del sistema operativo libero, ma neanche quello del sistema operativo solamente gratuito. Proseguendo, sorgono interrogativi ‘importanti’. Useremmo sì sistemi proprietari, sicuramente per collegarci ad internet, leggere la posta, scaricare dei file.

Il sistema operativo piu` diffuso sarebbe Windows in qualsiasi sua incarnazione, non peraltro perchè l’hardware “IBM compatibile” sarebbe più diffuso ed il Mac sarebbe piu` costoso. Vivremmo in un mondo dove i formati dei dati sarebbero quasi totalmente non interscambiabili e ad ogni aggiornamento del sistema operativo o del software di video scrittura per esempio, dovremmo convertire i nostri file alla nuova versione del software sperando che non si perdano stili e formattazioni particolari. (Cosa tra l’altro che è accaduta ed accade parzialmente anche oggi…)

Internet sarebbe dominato da Microsoft, google non sarebbe quello che pensiamo oggi perchè non esisterebbe GNU/Linux (su cui google poggia la sua robustezza e potenza), yahoo.com, altavista.com, excite.com, hotbot.com (chi se li ricorda ancora?) si contenderebbero il mercato, sperando di non essere soffocati dal motore di ricerca di Microsoft, MacOSX probabilmente non esisterebbe nella sua incarnazione attuale. Non esisterebbe neppure, probabilmente perchè i BSD liberi non avrebbero la forma che hanno oggi.

Ci ritroveremmo con strumenti di programmazione prodotti solo dalle software house che vendono il sistema operativo. La grande mano di Microsoft (ed in minor parte di Apple) avrebbe il completo monopolio di fare il bello ed il brutto tempo sullo sviluppo software con il conseguente soffocamento delle piccole realtà aziendali che avrebbero dovuto scendere sempre a patti con Microsoft/Apple per ogni minima inezia.

Il DRM sarebbe una realtà già integrata totalmente con tutti i sistemi operativi e l’interoperabilità fra essi sarebbe fortemente ridotta. Da parte di queste multinazionali in questo presunto mondo molto ‘Dickiano/Orwelliano’ si avrebbe un utente totalmente profilato, una conoscenza totale su gusti, abitudini, comportamenti delle persone, un mondo perfetto per le multinazionali e perfetto per il perfetto consumatore.

L’unica mancanza a questa visione sarebbe il valore che Richard M. Stallman volle portare avanti nel 1984, cioè quello della: libertà del software. Ma come si può riscontrare nella visione romanzata che ho descritto, la libertà del software non ha effetto solo sui programmi, ma anche sui rapporti fra le persone, su quello che pensiamo, le idee che ci scambiamo, come ci comportiamo e come veniamo controllati. La società tutta sarebbe in pericolo.

Mi sento in dovere di ringraziare Richard M. Stallman per aver avviato nel 1984 quel progetto utopico che ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo a produrre Free Software e a condividere la conoscenza. Quindi “Grazie GNU!” per l’idea di società libera che stai portando avanti, ma grazie anche a tutti quelli in cui credono in questo ideale.

Sarebbe interessante sentire la vostra opinione su:

“Cosa sarebbe il mondo senza GNU?”

Gnuvox

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