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F1, in Bahrain la pole è di Jarno Trulli

Massa ottavo e Raikkonen decimo</H1>

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Domenicali: «Ferrari, ora devi fare punti

Il team principal delle Rosse: «Le vetture sono le stesse dei primi tre Gp. Non ci potevamo aspettare differenze»

SAKHIR (BAHREIN), 24 aprile - «La nostra macchina è rimasta la stessa rispetto a quella che avevamo a Shanghai quindi non potevamo aspettarci un quadro diverso». Stefano Domenicali non si nasconde. Il team principal della Ferrari, dopo le libere del GP del Bahrein che si corre domenica a Sakhir, spiega che la Ferrari non si aspettava qualcosa di diverso: il sedicesimo posto di Felipe Massa e il diciottesimo di Kimi Raikkonen non lo hanno quindi sorpreso più di tanto. «Il nostro obiettivo è quello di portare a casa qualche punto - ha detto ancora - dobbiamo essere realistici, al momento non possiamo aspirare a qualcosa di più. Dobbiamo affrontare questa difficile fase con freddezza, lavorando su tutti i fronti per cercare di tornare ad essere competitivi il prima possibile».

GIORNATA DIFFICILE - Per Massa: «sicuramente non è stata una buona giornata. Abbiamo lavorato molto in funzione della gara ma dobbiamo cercare di migliorare il comportamento della macchina per risalire la china domani e domenica. La gomma più dura è molto difficile da usare mentre la morbida sembra essere la migliore, non solo come prestazione assoluta ma anche sulla distanza. Il Kers è di aiuto: se non lo avessi avuto sarei stato certamente più lento. Ho commesso un errore all'ultima curva con il mio ultimo treno di gomme morbide: lì ho perso almeno tre decimi. Dobbiamo avere pazienza in questo momento e cercare di fare il meglio che si può in queste condizioni».

KERS PER RAIKKONEN - Chi il Kers non lo aveva, ma che dovrebbe utilizzarlo in qualifica e in gara, è invece Raikkonen. «Anche se non sappiamo il livello di benzina che avevano imbarcato le altre squadre - ha detto il finlandese - è chiaro che non siamo veloci come vorremmo ma dobbiamo cercare di tirare fuori il meglio da questa situazione. Sapevamo del resto che in questa gara il quadro non sarebbe stato diverso da quello che avevamo visto nelle corse precedenti. Oggi abbiamo scelto di girare con due configurazioni diverse e abbiamo effettuato un grande lavoro sulla ricerca del miglior assetto della vettura. Abbiamo raccolto tanti dati che ora andranno analizzati per prepararci al meglio per la gara. Ci aspetta un weekend difficile ma ne eravamo perfettamente consapevoli».

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GP Bahrain, la gara della Ferrari vista dall'interno

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Primi punti iridati per la Scuderia Ferrari Marlboro, che ha concluso il Gran Premio del Bahrain con Kimi Raikkonen in sesta posizione e Felipe Massa in quattordicesima. Anche se dalle "rosse" sarebbe lecito aspettersi altre performance, al momento attuale il bottino di Sakhir può essere visto positivamente, perché è il segno di un cambio di rotta.

Molta strada resta da fare per avvicinarsi al gruppo di testa, ma il cavallino sembra meno zoppicante rispetto al recente passato. L'uscita dal tunnel non è vicina, ma qualche sprazzo di luce comincia a vedersi e questo solleva il morale del team, che deve trovare una forte motivazione per risolvere i problemi della F60 e risalire la china.

Vediamo cosa pensano gli uomini di Maranello dopo la sfida di ieri, iniziando dal direttoreStefano Domenicali: "Puntavamo a portare entrambe le vetture in zona punti e ci siamo riusciti a metà. Purtroppo, Felipe ha visto la sua corsa compromessa dal contatto con il suo compagno di squadra nelle concitate fasi successive alla partenza, che gli ha danneggiato l'ala anteriore: finito in fondo al gruppo, non ha potuto far molto pur dimostrando di poter tenere un buon ritmo con tanta benzina a bordo.

Kimi ha fatto una bella gara, a coronamento di un weekend positivo. Il suo sesto posto rappresenta un risultato che rispecchia abbastanza la nostra realtà attuale. Sappiamo bene che dobbiamo lavorare sull'affidabilità e, soprattutto, sulla prestazione. Dobbiamo spingere molto sullo sviluppo di tutta la vettura, non concentrandosi soltanto su un particolare pur molto importante come quello del diffusore. Ora ci aspetta un periodo molto caldo che ci porterà all'inizio della stagione europea. Questo sarà un passaggio chiave del campionato ma ciò non vuol dire che tutto si deciderà a Barcellona. Siamo la Ferrari e non molleremo fino a quando l'aritmetica ce lo permetterà".

Poi tocca a Felipe Massa dire la sua: "La mia corsa si è decisa alla partenza. Sono rimasto stretto in sandwich fra Kimi e Rubens e l'ala anteriore si è rovinata venendo a contatto con la ruota posteriore del mio compagno di squadra. All'inizio non riuscivo a capire cos'era davvero accaduto e così sono rientrato dopo due giri per sostituire il musetto. Poi, dopo un buon inizio con la pista libera, mi sono ritrovato nel traffico e le mie speranze di rimonta sono svanite.

Per tutta la gara non ha funzionato la telemetria così i miei ingegneri non potevano darmi supporto nella gestione della macchina. Anche il Kers non ha funzionato perfettamente, in particolare alla partenza. Peccato, perché anche oggi (ieri, ndr.) abbiamo perso una possibilità di finire in zona punti. Ora mi aspetto di fare un bel passo avanti come prestazione a Barcellona. Quello che è certo è che non molleremo perché abbiamo tutti una gran voglia di risalire la china".

Kimi Raikkonen racconta così la sua gara: "Sono contento di aver raccolto qualche punto ma non posso essere soddisfatto del livello della nostra prestazione. Sono abbastanza vecchio del mestiere per non entusiasmarmi per un sesto posto. Dobbiamo migliorare, lo sappiamo bene. Sulla carta il pacchetto di novità che porteremo a Barcellona dovrebbe consentirci un bel passo avanti ma non sapremo esattamente quanto grande esso sia rispetto agli altri fin quando non saremo in pista in Spagna. A Sakhir abbiamo tirato fuori il meglio dell'attuale potenziale della F60, anche se abbiamo perso un po' di tempo in occasione dell'ultimo pit-stop a causa di un problema con la flangia della ruota anteriore sinistra che ci è costato la possibilità di rientrare in pista davanti a Barrichello".

Infine Chris Dyer: "Purtroppo, la corsa di Felipe è stata subito in salita dopo il contatto con Kimi che gli ha rotto l'ala anteriore e lo ha costretto a fermarsi subito. Con tanta benzina a bordo il ritmo del brasiliano era piuttosto buono ma poi si è ritrovato nel traffico e non è riuscito a sfruttare tutto il potenziale a disposizione. Inoltre, c'è stato un problema di telemetria sulla sua macchina, che ha corso praticamente la buio per tutta la gara.

Kimi ha fatto una bella corsa e il suo sesto posto rappresenta quanto potevamo ragionevolmente aspettarci. Magari avrebbe potuto lottare per la quinta posizione con Barrichello se non avessimo avuto un problema al suo ultimo pit-stop a causa della flangia della ruota anteriore sinistra. E' stato comunque importante essere riusciti a smuovere la classifica, cancellando lo zero. Dobbiamo ancora lavorare tanto per migliorarci, sia sotto il profilo dell'affidabilità che della competitività".

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Mosley: «La F1 sopravviverà

anche senza la Ferrari»

Guerra sul tetto di spesa disponibile per ogni squadra. «Pochi margini per una trattativa»

0KIWZI7L--140x180.jpg Max Mosley (Lapresse)

LONDRA - «La Ferrari? Se c'è bene, perché è come la nazionale italiana, ma se non ci sarà la Formula Uno sopravviverà anche senza». È l'opinione di Max Mosley, presidente della Federazione internazionale dell'automobile (Fia), in un'intervista al Financial Times. La casa di Maranello infatti potrebbe abbandonare l'attuale mondiale di F1 in quanto non condivide il piano messo a punto da Mosley con l'introduzione dal prossimo anno di un budget fisso di 40 milioni di sterline per le squadre che decidano di non seguire integralmente il regolamento tecnico. Secondo la Ferrari, unica scuderia sempre presente fin dall'inizio del campionato del mondo di Formula Uno nel 1950, si rischia di creare un campionato con due categorie di monoposto, con danni alla credibilità delle corse.

POCHI MARGINI - «Se una squadra va dai suoi dirigenti e dice "Voglio fare la guerra alla Fia perché voglio spendere 100 milioni di sterline in più di quanto vuole la Fia", credo e spero che i dirigenti dicano "Perché non potete spendere 40 milioni di sterline se le alatre squadre possono farlo?"», ha affermato Mosley, secondo il quale l'introduzione del tetto di spesa «è il più grande passo avanti da quando sono nello sport. C'è poco margine per negoziare - aggiunge l'inglese - Ma il messaggio che ricevo dai vertici di due o tre case costruttrici è "se puoi fare in modo che l'assegno che firmiamo non superi i 25 milioni di sterline, puoi considerarlo praticamente come un accordo permamente". Se l'economia si riprende, diciamo nel 2014, il tetto di spesa potrebbe aumentare. In questo modo si avrà una competizione equilibrata».

FERRARI, NO AL TETTO DI SPESA - La Ferrari con un comunicato ufficiale sul sito «ribadisce il suo forte impegno e senso di responsabilità per mantenere intatti i valori di questo sport. La Ferrari è convinta che questa disciplina debba conservare le sue caratteristiche di ricerca avanzata e di competizione tecnologica e sportiva fra i suoi concorrenti. Insieme a tuttii team all'interno della Fota è stata da tempo condivisa la necessità di una sostanziale riduzione dei costi già da quest'anno, l'indispensabilità di una stabilità regolamentare e di un riequilibrio graduale fra costi e ricavi nell'arco dei prossimi due/tre anni», dice la casa di Maranello. «Tutto ciò al fine di permettere agli attuali protagonisti di restare in questa competizione e di favorire l'ingresso di nuove squadre. Questa è la posizione che la Ferrari ribadisce oggi nell'interesse della F1 senza cercare facili polemiche che risultano inutili e dannose per tutti i protagonisti di questo sport».

02 maggio 2009

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Formula 1

Massa: "Un salto di qualità"

Raikkonen: "Errore mio"

Nel dopo-pole, entrambi i piloti Ferrari sottolineano il miglioramento della vettura. "Siamo tutti lì", ammette Button, che riceve i complimenti del compagno di squadra, Barrichello: "Quanto è veloce..."

MONTMELO' - "Sono assolutamente molto contento del miglioramento della macchina, c'è tanto da migliorare, ma un salto di qualità cosi ci voleva". Dopo un inizio di stagione pieno di amarezze il pilota della Ferrari, Felipe Massa, è visibilmente felice per il "salto di qualità " della sua F60 che gli ha permesso di conquistare la quarta piazza nel Gp di Spagna nelle qualifiche sul circuito di Montmelò.

"Sono contento di essere tornato così in lotta per le qualifiche - aggiunge Massa nell'immediato dopo pole - speriamo domani anche in gara. C'è tanto da lavorare e da sviluppare ma questo è un buon segnale".

Raikkonen, d'altra parte, non fa drammi e sull'errore parla in prima persona. "Io pensavo di farcela e non sono voluto uscire. E' stato un errore che ci costerà domani in gara. Peccato perchè la macchina va, è buona. Sicuramente c'è stato un miglioramento".

Il finnico ammette quindi l'errore di valutazione nella Q1 delle qualifiche che non gli ha permesso di qualificarsi alla seconda manche delle prove ufficiali, relegandolo al 16mo posto, in un momento in cui il compagno di squadra guidava la classifica.

Soddisfatto Jenson Button per la pole agguantata all'ultimo secondo. "E' stato un giro fantastico, niente male davvero...". L'inglese domani scatterà davanti a tutti per la terza volta in stagione. "Sono riuscito a cominciare il giro finale in extremis, è stata una qualifica molto equilibrata. Ho centrato la pole con una notevole quantità di benzina a bordo, quindi è un risultato estremamente positivo. Come team abbiamo fatto un ottimo lavoro, non abbiamo ancora ottenuto il massimo dal nostro nuovo pacchetto", dice Button. "Ci attende una gara difficile, visto che le differenze sono veramente minime. Anche la Ferrari è andata molto bene, sarà una corsa equilibrata", aggiunge.

Felici anche gli altri membri del podio virtuale del sabato. Il giovanissimo Vettel si conferma la principale alternativa alle Brawn Gp: "Anche qui sono competitivo, abbiamo una macchina forte e anche questo weekend sembra funzionare tutto bene - le parole del tedesco-. Già quando ho fatto il primo giro nel Q2 mi sentivo molto a mio agio, poi ho fatto un altro giro buono ma non sufficiente per battere Button. Avrei voluto essere in pole position ma essere secondo va benissimo, siamo in prima fila, ci siamo ripresi da ieri". Il tedesco è soddisfatto per il lavoro della squadra perchè "abbiamo risolto i nostri problemi e già questa mattina le ultime modifiche hanno sembrato funzionare. Complimenti a tutto il team, è stata una notte lunga, con poco sonno, ma dormiranno oggi".

Di umore simile Rubens Barrichello, terzo. "Sono felice per il risultato e faccio i complimenti a Button, sta andando davvero forte". Così il brasiliano della Brawn Gp. "Io forse sono uscito un pò presto, ma Jenson ha fatto una cosa eccezionale e merita la pole. Direi che abbiamo una buona macchina e siamo lì per lottare".

9 maggio 2009

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FORMULA 1

Ferrari fuori dalla Formula 1:

"Non correremo il mondiale 2010"

La presa di posizione a Maranello, al termine di un cda in cui si discuteva il nuovo regolamento, con il 'budget' a scelta, che offrirebbe a chi sceglie di correre con meno di 40 milioni di sterline l'anno un vantaggio tecnico quantificabile in 2 secondi al giro

di VINCENZO BORGOMEO

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MARANELLO - Dopo le prime indiscrezioni, ora è ufficiale: la Ferrari non intende iscrivere le proprie vetture al mondiale 2010. Lo ha comunicato l'azienda al termine del cda che ha analizzato le prospettive e le regole della Formula Uno: il documento che alleghiamo, insomma è storico.

Dunque ci troviamo di fronte a una dura, durissima presa di posizione della casa di Maranello contro la Federazione internazionale dell'automobile (Fia) in relazione al budget fisso previsto dal 2010. E non solo per l'ipotetico tetto di spesa (fissato a 40 milioni di sterline): con queste nuove regole si rischia di creare un Mondiale diviso in due categorie. E già, perché chi sceglierà di correre con queste limitazioni avrà notevoli vantaggi tecnici rispetto ai team più grandi.

Quali vantaggi? C'è di tutto e, per sintetizzare il discorso, basti dire che un gruppo di lavoro di super tecnici di F1 (di cui fa parte anche Peter Wright della stessa Fia) lo ha quantificato in una vera enormità: due secondi al giro in media. Ovviamente non è solo la Ferrari a protestare, ma anche tutti gli altri top team, dalla McLaren alla Toyota, passando per Renault, Bmw e Red Bull.

A dire il vero, però, non tutti assumono posizioni chiare (in questo la McLaren è maestra) ma va dato atto a Toyota e Red Bull di aver preso una posizione netta. Il colosso di Tokyo minaccia infatti il ritiro se le regole prevederanno il tetto di budget "a scelta", mentre Dietrich Mateschitz, patron della Red Bull, ha addirittura fatto dichiarazioni pubbliche: "Se le regole per il 2010 rimarranno invariate - spiega il boss del team - non ci iscriveremo al Mondiale". "Al momento, le condizioni non ci consentono di iscriverci al Mondiale 2010", dice Mateschitz al quotidiano 'Salzburger Nachrichten'. La Red Bull condivide le posizioni assunte sinora dalle squadre legate a case costruttrici e si allontana dal fronte formato da Williams, Brawn GP e probabilmente Force India.

Bisogna però essere chiari: se la Ferrari minaccia di non correre e fa sapere in modo non ufficiale che intende correre un "suo mondiale", gli altri invece sono più duri e non ammettono vie di mezzo. Per loro l'unica possibilità è il ritiro definitivo dal mondo delle corse.

Come finirà? Difficile dirlo. Ma la speranza di un accordo sembra l'unica strada percorribile. Per ora la Federazione internazionale sembra intenzionata a riallacciare le trattative con l'associazione dei team (Fota) per ricucire lo strappo. Solo che la pazienza dei team in questi ultimi anni è stata davvero messa a dura prova con folli cambiamenti di regolamento (parco chiuso, il blocco dei motori, il passaggio dal V10 al V8, il Kers...) che non hanno mai centrato l'obiettivo fissato, ossia quello far diminuire le spese e ridurre la velocità.

In ogni caso, dovendo fare una previsione, possiamo dire che l'accordo verrà sicuramente raggiunto perché la Ferrari che minaccia di abbandonare la F1 non riuscirà di certo a creare da sola una "sua" F1: nessun altro team è disposto a correre in un nuovo, costosissimo campionato e prendere distacchi abissali dalla scuderia di Maranello. E, allo stesso modo, Ecclestone e soci sanno benissimo che una F1 senza le Rosse non avrebbe senso. Così come non avrebbe poi senso una F1 con una griglia di partenza ridotta a 10, 12 macchine (già oggi siamo al limite...).

E' la stessa Ferrari d'altra parte a lasciare aperto uno spiraglio quando chiede "norme uguali per tutti, stabilità di regolamenti, continuità del metodico e progressivo lavoro di diminuzione dei costi da parte della FOTA e governance della Formula 1". E quando spiega con chiarezza che "se questi presupposti indispensabili non saranno rispettati e se i regolamenti decisi per il 2010 non cambieranno", solo allora si ritirerà.

La pressione che è in grado di esercitare la Ferrari però è enorme. E non solo per una questione industriale o di sponsor: la casa di Maranello ha chiamato a raccolta tutti i suoi tifosi, perfino le suo comunicato ufficiale quando spega di "confidare che i tanti tifosi nel mondo comprenderanno come questa dolorosa scelta sia coerente con il comportamento che la Scuderia ha sempre tenuto nel difendere i valori sportivi e tecnici dell'automobilismo e della Formula 1 in particolare".

E se l'accordo non si dovesse proprio trovare? Possibile anche una causa legale (profetiche le parole "Il Consiglio ha infine dato mandato al Presidente di esaminare le sedi ed i modi più opportuni per tutelare gli interessi della Società") e la possibilità che la Ferrari abbandoni tutto e vada a correre uffucialmente alla 24 Ore di Le Mans (ma questo non sarebbe un fatto troppo clamoroso) e nella Formula Indy (questo sì che farebbe colpo). Uno scenario già minacciato più volte da Enzo Ferrari stesso (arrivò perfino a realizzare un prototipo). E che oggi torna di attualità: la storia, si sa, si ripete.

12 maggio 2009

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FORMULA 1

Renault segue la Ferrari

"Anche noi lasciamo la F1"

Ora la scuderia francese, con quella di Maranello, Toyota, Red Bull e Toro Rosso, potrebbe

davvero dare vita a un nuovo campionato. E le Rosse potrebbero ingaggiare Valentino Rossi

di VINCENZO BORGOMEO

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Nuovo, importante (e forse decisivo) tassello, nella lotta fra grandi costruttori e la Federazione internazionale dell'automobilismo: anche la Renault lascia la F1, come ha annunciato ieri la Ferrari, a partire dal prossimo anno. Il comunicato ufficiale arriverà oggi, in giornata, e - esattamente come ha fatto la casa di Maranello - al quartier generale Renault lasciano aperta una piccola possibilità per iscrivere le auto al Mondiale 2010 di Formula. Possibilità legata al fatto che la Federazione internazionale (Fia) modifichi le regole già previste (quelle che prevedono il tetto di budget da rispettare facoltativamente in cambio di grandi aiuti tecnici).

Prima del Cavallino, si erano mosse nella stessa direzione Toyota, Red Bull e Toro Rosso. E, ora, con Renault, la pressione politica sulla Fia si fa davvero pesante: con tutti questi team fuori dal campionato infatti diventa davvero possibile creare una F1 "parallela", che riuscirebbe a riempire la griglia di partenza schierando tre macchine per team.

Secondo alcune indiscrezioni, infatti, (Fiat-Ferrari, Bmw, Mercedes, Renault, Toyota) sarebbero pronte a un mondiale alternativo al di fuori della Fia. Indovinate un po' a chi potrebbe rivolgersi la Ferrari come eventuale terzo pilota da affiancare a Massa e Raikkonen? Proprio a Valentino Rossi...

13 maggio 2009

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FORMULA 1

F1 e nuove regole, primo incontro

Ma la Ferrari ricorrerà in tribunale

Mosley non cede e le Rosse minacciano causa. Briatore: "I team della formula 1 non cercano una rottura con la federazione internazionale, ma una soluzione condivisa"

afp_15786786_04460.jpg Max Mosley

LONDRA - Bocche cucite, cucitissime al termine della riunione della Fota, l'associazione dei team di Formula Uno, riunitasi a Londra per studiare una strategia comune di risposta alla proposta della Fia di introdurre un tetto ai costi già dalla prossima stagione.

Tuttavia Mosley ha fatto sapere di non voler cedere nulla e la Ferrari ricorrerà quindi in tribunale, come già annunciato dal consiglio di amministrazione che pochi giorni fa aveva dato mandato al presidente Montezemolo "di tutelare gli interessi dell'azienda in ogni sede".

Ricucire lo strappo tra i principali team e la Federazione internazionale dell'automobile insomma appare sempre più difficile.

Flavio Briatore, però, prima di questo incontro, in mattinata, aveva spiegato che "i team della formula 1 non cercano una rottura con la federazione internazionale, ma una soluzione condivisa". E poi ha ribadito che la "sua" Renault non ha intenzione di abbandonare il mondiale, anche se ha poi spiegato che "la fia dovrebbe invece limitarsi al semplice ruolo di arbitro".

L'incontro in corso oggi all'aeroporto di Heatrow tra i team, il presidente della fia Max Mosley ed il patron del mondiale Bernie Ecclestone insomma sembra non sia servito a nulla. E i tempi stringono perchè il termine ultimo per presentare domanda d'iscrizione al mondiale del 2010 è il 29 maggio. Poi la F1, se non ci saranno novità, dovrà fare a meno di Ferrari e soci. (v.bo.)

15 maggio 2009

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Processo Fia-Fota

Domani la sentenza

Il tribunale francese ha preso un giorno di tempo. La Federazione ha contestato il diritto della Ferrari a ricorrere a una giudice civile e il mancato esercizio del diritto di veto nel Consiglio Mondiale del 29 aprile. Secche controrepliche del Cavallino


PARIGI (Fra), 19 maggio 2009 - Sarà domani alle 14 la sentenza sulla sospensiva chiesta dalla Ferrari in merito alle nuove norme della Fia. Oggi in una delle aule del Tribunal de Grande Istance, al numero 4 di Boulevard du Palais, si è svolto il primo round Ferrari-Fia. Le parti hanno presentato le proprie posizioni, del tutto contrapposte. Questi in estrema sintesi i punti su cui c'è stato dibattimento.

foro competente — La Fia ha contestato il ricorso della Ferrari sostenendo che la questione è prettamente sportiva e dunque il Cavallino non può ricorrere a un tribunale civile. La Ferrari ha dal canto suo replicato che invece si tratta di una controversia commerciale, e dunque presentata legittimamente nel Foro competente in materia, in quanto la decisione della Fia violerebbe il Patto della Concordia del 2005 che prevedeva che nessuna variazione tecnica al regolamento si sarebbe potuta adottare senza il consenso o il contributo delle squadre.

diritto di veto — Altro punto controverso è stato il diritto di veto. Secondo la Fia la Ferrari avrebbe dovuto esercitarlo al Consiglio Mondiale dello scorso 29 aprile. La Ferrari ha ribattuto che in quell'occasione il Cavallino si presentava come rappresentante della Commissione F.1 e non come Ferrari. Domani la sentenza. Se il tribunale, che, va ricordato, non entrerà nel merito della controversia, cioè i dettagli del nuovo regolamento, dovesse dar ragione alla Ferrari il nuovo regolamento verrebbe sospeso e le parti, cioè Fia e Fota dovrebbero tornare al tavolo e concordare eventualmente le novità. In caso di sentenza favorevole alla Fia le parti sarebbero ancora più divise.

dal nostro inviato Paolo Ianieri

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<H1 align=left>Felicità in Ferrari

"La vittoria è vicina"</H1><H3 align=left>Raikkonen: "Dobbiamo lavorare ancora ma la Ferrari migliora". Massa: "Lottiamo, continuiamo così". Domenicali: "Podio per chi è a casa e lavora giorno e notte per farci recuperare". Il vincitore Button: "BrawnGP, squadra favolosa"</H3>


MONTECARLO (Monaco), 24 maggio 2009 - Manca ancora qualcosa ma la Ferrari vede la luce in fondo al tunnel. "Dobbiamo ancora lavorare per combattere per il primo posto. Abbiamo cambiato molte cose e dobbiamo essere felici perché la macchina sta migliorando velocemente". Kimi Raikkonen sintetizza così lo stato d'animo in casa del Cavallino dopo il terzo e quarto posto di oggi a Montecarlo. Le BrawnGP continuano a non regalare niente. Ma alla Ferrari era importante ritrovare velocità e affidabilità: i tempi sul giro hanno dimostrato che la strada imboccata è quella giusta.

gomme — Dopo il suo primo podio della stagione Raikkonen è soddisfatto, anche se il terzo posto non equivale a vincere: "Dobbiamo essere contenti del terzo e quarto posto. Certo il terzo posto non mi soddisfa ma è un buon risultato per la squadra. Non è la prima volta che perdo una posizione partendo dalla seconda piazza - aggiunge Raikkonen nella conferenza stampa Fia a fine gara - loro avevano le gomme morbide e sono stati favoriti". Anche Massa si accontenta: "Abbiamo fatto vedere che abbiamo una macchina competitiva - ha spiegato il brasiliano - abbiamo fatto il giro più veloce della gara, lottato sempre. È stato un peccato, perché ho trovato subito Button che usciva dai box davanti a me alla seconda sosta. Potevo facilmente arrivare terzo. Sono però contento, abbiamo fatto una gara incredibile, con un passo molto buono, dobbiamo continuare così".

nel mirino — Molto contento anche il responsabile Stefano Domenicali: "Sono soddisfatto, presto torneremo a vincere. Lavoriamo e teniamo duro. È un risultato che va a chi è a casa e che lavora giorno e notte per permetterci di recuperare e di avere quello che non avevamo prima. Ora abbiamo nel mirino chi è davanti ed è veloce. Vedere il giro veloce ci fa sperare. Sono contento anche della prova di Felipe, quinto e autore di una buona gara. Andiamo avanti, ma restiamo con i piedi per terra perché siamo saliti sul podio, abbiamo quindi fatto il minimo. Ora ci aspetta il GP della Turchia, che è vicino. Gli altri non si fermano, ma anche noi continuiamo a progredire. Vediamo presto dove saremo".

button e il mare — Il trionfatore di giornata però è Jenson Button, naturalmente al settimo cielo per questa sua stagione pazzesca: "La gara è stata dura all'inizio ma poi nel finale è stato tutto perfetto ho vinto in modo pulito. Rubens era dietro di me. All'inizio abbiamo avuto dei problemi con i pneumatici morbidi poi tutto è tornato mormale, ma è stato un week end fantastico, con una squadra favolosa. Abbiamo provato che il pacchetto funziona e quindi andrà bene anche nelle prossime gare. Vincere qui è una sensazione strana. Si corre vedendo il mare e alla fine, quando sei al comando la cosa peggiore è se si inizia a pensare che se arrivi alla fine vinci e questo è pericoloso perché inizi a mollare, c'è una parte della mente che pensa solo a questo. Negli ultimi due giri ho dovuto concentrami due giri per guidare con il mio passo e godermi il momento speciale di vincere a Montecarlo".

g.fer.

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Auguro alla Ferrari di fare il 1° e il 2° posto al prossimo Gran Premio.

Avanti tutta!!!!!

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Inviato (modificato)

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Alonso gela la Ferrari

"Io alla rossa? Solo voci.

Lo spagnolo alla vigilia del GP di Germania frena sul suo passaggio alla rossa: "Ormai sono anni che si parla del mio passaggio a Maranello, ma sono solo rumors".

Vettel carico alla vigilia della gara di casa: "Sono veloce come la Brawn". Intanto la Fia replica alla Fota: "Sapevano che sulle regole ci vuole unanimità"

NUERBURGRING (Germania), 9 luglio 2009 - Nessun contatto tra Fernando Alonso e la Ferrari. Il pilota spagnolo, che domenica andrà a caccia di punti nel Gp di Germania, gela i tifosi della Ferrari che sognavano di vederlo dalla prossima stagione alla guida della Rossa. "Mai avuto contatti - dice il due volte campione del mondo - quello che si dice in giro sono solo rumors. Ormai sono quattro o cinque anni che sento dire che vado alla Ferrari - sottolinea il campione della Renault - ma ripeto: sono solo voci". Meglio concentrarsi sulla sua squadra e sulla stagione in corso. "Voglio avere una macchina competitiva il più presto possibile - afferma - perchè mi manca la vittoria". Il digiuno, però, non lo sta deprimendo: "È successo anche a Schumacher: due mondiali con la Benetton e poi cinque anni in Ferrari ad aspettare", ricorda Alonso. "Sto attraversando una fase di stand by - conclude - ma mi sto preparando molto bene, sia fisicamente che mentalmente".

VETTEL CARICO — Il Mondiale si deciderà solo alla fine dell'anno poichè la stagione è troppo combattuta per pronosticare adesso il vincitore: lo ha detto oggi a Nuerburgring il pilota tedesco Sebastian Vettel. Sarà una competizione serrata fino alla fine della stagione. Noi abbiamo un'auto veloce, come loro - ha commentato riferendosi alla Brawn GP -. Saranno i particolari a fare la differenza". Domenica il pilota 22/enne correrà in casa e punta a ridurre ulteriormente il gap con Button

LA FIA REPLICA — La Fota sapeva della sua posizione di semplice osservatore. È dura la replica della Fia ai team 'ribellì che ieri al Nurburgring hanno abbandonato la riunione tecnica convocata per discutere le regole della prossima stagione. "Prima della decisione della Fota di lasciare il meeting di ieri - scrive oggi la federazione - il Presidente della Fia ha scritto due volte al Presidente della Fota per ricordargli che qualunque variazione al regolamento del Campionato del Mondo di Formula 1 del 2010 deve essere soggetta all'unanime approvazione dei cinque team iscritti alla prossima stagione con le regole pubblicate". Ovvero Williams, Force India, Campos, Usf1 e Manor, che si sono iscritte senza riserva e che hanno stipulato con la Fia un contratto a certe condizioni che nessun organo, "nemmeno il Consiglio Mondiale - spiega la federazione - può rescindere. Sostenere che la Fota è venuta al corrente di ciò solo durante la riunione di ieri - sottolinea ancora la Fia - è semplicemente falso. Quanto alle regole, comunque, la Fia rivela che «i cinque team iscritti al prossimo mondiale hanno confermato i cambiamenti decisi, lo scorso 24 giugno, dal Consiglio mondiale di Parigi".

gasport

FONTE

Modificato da Giusto

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L'impatto con un pezzo metallico staccatosi dalla vettura di Barrichello

Il brasiliano, colpito al casco, portato via in elicottero, il team: "Sta bene, è cosciente"

Formula 1, incidente a Massa

Il pilota colpito da una molla

E' in ospedale, è stato intubato per precauzione. Domani non correrà

BUDAPEST - Brutto incidente e tanta paura per il brasiliano della Ferrari Felipe Massa. Durante la seconda sessione di prove del Gp di Ungheria, il pilota brasiliano è stato colpito al casco da una molla che si è staccata dalla Brawn Gp di Barrichello che lo precedeva. La Ferrari ha sbandato sulla sinistra, poi ha tagliato dritto la curva successiva ed è andata a piantarsi nella barriera di pneumatici. Nella lunga via di fuga sulla ghiaia la monoposto (che viaggiava a circa 280 km all'ora) non ha praticamente rallentato e l'impatto è stato violentissimo. Immediato l'arrivo della safety car e di due ambulanze.

Per diversi minuti è stato il terrore. Sull'Hungaroring sono comparsi i fantasmi di antiche tragedie (come quella di Senna) o come quella in cui ha perso la vita pochi giorni fa il giovane Henry Surtees (figlio del grande John) colpito al capo da una ruota durante una gara di F2 a Brands Hutch. Massa è stato estratto dalla vettura solo dopo un tempo che è parso interminabile. L'hanno caricato su un'ambulanza e portato di corsa al centro medico del circuito. Di lì, in elicottero, all'ospedale.

Ancora una breve attesa e il primo a dare la buona notizia è stato Flavio Briatore: "Sta bene". Subito dopo, un altro segnale positivo: "L'hanno visto alzare il braccio dalla barella e far segno che è tutto ok".

Poi le conferme nelle parole del manager Nicolas Todt: "Sta parlando, è cosciente". E ancora, quelle di Luca Colajanni, addetto stampa Ferrari: "E' cosciente, ma ora sta andando all'ospedale di Budapest per accertamenti".

"E' stato intubato per tranquillizzarlo, ma sta bene è tutto sotto controllo". Il team principal della scuderia Ferrari, Stefano Domenicali, rassicura sulle condizioni di Felipe Massa. Il brasiliano però - ha aggiunto Domenicali ai microfoni della Rai - "domani non correrà ".

E Colajanni ha confermato la dinamica dell'incidente: "Massa è stato colpito di striscio da un oggetto che sembra essere una molla volata dalla carrozzeria della macchina di Barrichello. Sarà sottoposto ad esami approfonditi ma non sembra abbia lesioni apparenti".

25 luglio 2009

FONTE

Auguri Felipe.

Siamo tutti con te.

Festeggerai il tuo rientro con una bellissima vittoria :):P:P:P

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F1, aggiornamento sulle condizioni di Felipe Massa

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La Formula 1 è in ansia per le condizioni di Felipe Massa. Il pilota brasiliano della Ferrari, protagonista di un brutto incidente durante le qualifiche del Gran Premio d'Ungheria di Formula 1, ha subìto un taglio sulla fronte, una lesione ossea nella zona sovraorbitale sinistra e una commozione cerebrale. Ieri è stato sottoposto a un'operazione, con esito positivo. Gli effetti dell'incidente sono però più gravi del previsto.

Massa rimane sotto osservazione nel reparto di terapia intensiva, in coma farmacologico. Si dice che abbia risposto ad alcune domande. Un fatto che aprirebbe le porte a un certo ottimismo. Ma, nel corso delle ore, si sono rincorse voci contrastanti sul suo stato di salute. Prima da Maranello erano giunte delle notizie tranquillizzanti sull'esito dell'intervento. Poi Peter Baszo, neurologo dell'ospedale AEK di Bucarest, dove il ferrarista è ricoverato, ha parlato di una frattura al cranio con danni cerebrali, gettando tutti nella tristezza.

Una nota del nosocomio, diramata successivamente, ha parlato di condizioni serie ma stabili. L'equipe sanitaria non si sbilancia sulla presenza e sull'entità di eventuali danni celebrali, per la cui valutazione serviranno diverse ore. Dal dipartimento di difesa ungherese, che controlla la clinica della capitale, fanno sapere che Massa è nel reparto di terapia intensiva e che le sue condizioni sono stabili e soddisfacenti dopo l'intervento per la ferita critica al cranio.

Il brasiliano verrà sottoposto questa mattina ad una Tac, per decidere cosa fare. Luca Colajanni, intanto, cerca di tranquillizzare i tifosi: "E' stato un incidente serio, ma assolutamente non mi sento di parlare di condizioni di pericolo di vita. L'operazione ha avuto esito positivo ed era la cosa più importante. Aspettiamo il decorso della notte ma non vorrei suscitare nessun allarme". Forza Felipe, siamo tutti con te!

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Massa si è svegliato. Le sue condizioni incoraggiano

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Da Radio Rai giunge una buona notizia, che tranquillizza sulle condizioni di salute di Felipe Massa. A darla è il medico della Toyota Ceccarelli, secondo il quale il pilota della Ferrari starebbe bene. Questo è il quadro acquisito dopo un colloquio con il collega del “cavallino rampante”.

Massa sarebbe stato svegliato questa mattina, mostrando delle condizioni incoraggianti. Adesso ci si affiderà alla Tac per verificare le condizioni cerebrali. Prima di avere un quadro completo occorreranno alcune ore, ma la speranza comincia a farsi largo. Forza Felipe!

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Felipe Massa, la TAC ha dato risultati incoraggianti

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Felipe Massa è stato sottoposto ad una TAC questa mattina, che ha fornito un esito rassicurante, scongiurando il peggio. Il pilota del “cavallino rampante” è rimasto sveglio per un certo periodo di tempo e ora continua a riposare nel reparto di terapia intensiva dell’AEK Hospital di Budapest.

“Siamo con te”: questo il testo sul cartello mostrato prima della gara, di fronte al box della Ferrari, dai meccanici e dagli altri membri del team, che tifano per il brasiliano e il suo pronto recupero. Prima dello start, mentre le altre vetture si schieravano sulla griglia di partenza, la squadra di Maranello è rimasta ferma per alcuni minuti. Messaggi di auguri sono giunti da tutti i piloti e dai tifosi, solidali e vicini a Felipe, al quale si stringono in un abbraccio virtuale.

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GP Ungheria, la Ferrari dedica il podio a Massa

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Terzo podio della stagione per la Ferrari, che ha piazzato l’unica macchina in griglia al secondo posto, grazie a Kimi Raikkonen. Con questo risultato la Scuderia del “Cavallino Rampante” sale al terzo posto nella classifica Costruttori.

Ma l’interesse di tutti, in squadra, è per Felipe Massa, al quale è stato dedicato il podio. Gli uomini di Maranello sperano che il brasiliano si rimetta quanto prima, dopo il brutto incidente durante le qualifiche del GP d’Ungheria.

Dice Stefano Domenicali: “Il risultato di Budapest lo dedichiamo a Massa: i nostri pensieri in questo momento sono tutti per lui e per la sua famiglia e credo che questo sia anche il sentimento delle persone che gli sono vicine e degli appassionati di tutto il mondo. Kimi ha fatto una grandissima gara e la squadra ha lavorato in maniera impeccabile, rimanendo concentrata, nonostante quello che è accaduto sabato: abbiamo raccolto il massimo che potevamo ottenere. Permettetemi di fare a nome di tutta la Scuderia Ferrari i migliori auguri a Felipe: ti vogliamo bene e siamo tutti con te”.

Il Presidente Luca di Montezemolo sarà oggi all’ospedale della capitale ungherese, per stare vicino al pilota paulista e alla sua famiglia: “Spero di avere delle buone notizie. Il risultato dell’Hungaroring, il migliore di quest’anno difficile, è tutto per Felipe“.

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F1: buone notizie dalla nuova Tac di Felipe Massa

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Le condizioni di Felipe Massa registrano dei chiari segnali di miglioramento, dopo il brutto incidente nella qualifiche del GP d’Ungheria di Formula 1, quando è stato colpito in velocità da una molla persa dalla Brawn di Rubens Barrichello. Il pilota brasiliano ha trascorso una notte tranquilla all’ospedale di Budapest, prima di essere sottoposto a una nuova Tac in mattinata.

L’esito di questa non ha evidenziato elementi di preoccupazione per i medici, aprendo la prospettiva di un prossimo scioglimento della prognosi riservata. Il paulista della Ferrari è stato svegliato in più occasioni dal coma indotto, fornendo delle reazioni incoraggianti. Le condizioni appaiono quindi in progresso, regalando un certo sollievo ai familiari, alla squadra e a tutti gli appassionati.

Secondo alcune indiscrezioni Massa potrebbe essere trasferito presto alla clinica Pitiè-Salpetriere di Parigi, gestita da Gerard Saillant, traumatologo di fama internazionale. Oggi l’alfiere del “cavallino rampante” riceverà la visita di Luca di Montezemolo, che vuole stare vicino al suo uomo e ai suoi familiari.

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Montezemolo da Massa. Un medico: "Lieve lesione al nervo ottico"

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Come abbiamo visto la vita di Felipe Massa è fuori pericolo, ma il pilota brasiliano della Ferrari avrebbe riportato una lieve lesione al nervo ottico sinistro. Lo riferisce il professor Robert Veres, che ha partecipato all’operazione. Dal punto di vista morfologico l’occhio non presenta danni, ma è difficile conoscerne il livello di funzionalità.

Bisognerà attendere ancora un po’ per avere un quadro clinico più chiaro e per sapere se la sua carriera nel Circus potrà proseguire. All’ospedale di Budapest, intanto, è arrivato il presidente della Ferrari Luca di Montezemolo, che si è intrattenuto con la moglie Rafaela, i genitori del pilota e con i medici del nosocomio ungherese.

Sono fiducioso e ottimista sulla capacità di recupero di Felipe - ha detto il numero uno di Maranello - anche perché ha un’ottima assistenza medica. Voglio ringraziare tutto lo staff dell’ospedale AEK per il lavoro che sta facendo. Grazie anche ai professori Sailant e Piete che sono venuti qui immediatamente. Il loro supporto sarà fondamentale anche dal punto di vista psicologico per la famiglia di Felipe e per tutta la squadra“.

A proposito della famiglia di Massa il presidente Montezemolo ha aggiunto: “Sono persone fantastiche e molto unite. La loro vicinanza aiuterà tanto Felipe in questi giorni. E’ stato un incidente serio e incredibile ma, grazie a Dio, è una situazione ben diversa rispetto a quella del 1976 quando andai a trovare Niki Lauda dopo il dramma del Nurburgring. Bisogna aspettare certo, ma i segnali sono incoraggianti“.

Adesso la nostra priorità è il recupero di Felipe uomo, è con noi da tanto tempo ed è parte della famiglia oltre che della squadra. Tutta la Ferrari lo aspetta. Sono sicuro che lo rivedremo a bordo di una nostra monoposto e che tornerà di nuovo al vertice. La gara di ieri sarebbe stata perfetta per lui“. Felipe Massa è stato sottoposto a una nuova TAC questa mattina che ha dato esito negativo. Le sue condizioni sono stabili.

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potrei avere l'onore di aggregarmi al wi Ferrari club???

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E' TORNATO IL RE DELLA FORMULA 1 CHE ERA RIMASTO NEI NOSTRI CUORI E CI AVEVA FATTO SOGNARE

PER 10 ANNI RENDENDO LA FERRARI ANCORA PIU' IMPORTANTE DI QUELLO CHE ERA, IL PIU' GRANDE PILOTA

DELLA STORIA AUTOMOBILISTICA VINCITORE DI SETTE TITOLI MONDIALI...SPERO CHE TU CI POSSA FARE ANCORA

RIVIVERE IN POCHE GARE LE EMOZIONI CHE CI HAI FATTO VIVERE!!!!!!! GRANDE MICHAEL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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E' TORNATO IL RE DELLA FORMULA 1 CHE ERA RIMASTO NEI NOSTRI CUORI E CI AVEVA FATTO SOGNARE

PER 10 ANNI RENDENDO LA FERRARI ANCORA PIU' IMPORTANTE DI QUELLO CHE ERA, IL PIU' GRANDE PILOTA

DELLA STORIA AUTOMOBILISTICA VINCITORE DI SETTE TITOLI MONDIALI...SPERO CHE TU CI POSSA FARE ANCORA

RIVIVERE IN POCHE GARE LE EMOZIONI CHE CI HAI FATTO VIVERE!!!!!!! GRANDE MICHAEL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Mi aggrego al tuo entusiasmo ed allego articolo della notizia

[Ferrari, torna Schumacher

"Pronto a prendere il suo posto"

di VINCENZO BORGOMEO

Il cannibale è tornato: Michael Schumacher sostituirà Massa per i prossimi Gp. La grande attesa è finita ed è la stessa Ferrari ad annunciare il clamoroso ritorno del pilota più forte

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Il cannibale è tornato: Michael Schumacher sostituirà Massa per i prossimi Gp. Lo vedremo per la prima volta in azione il 21 agosto nelle prove libere del Gp di Valencia. La grande attesa è finita ed è la stessa Ferrari ad annunciare il clamoroso ritorno del pilota più forte del mondo. Un pilota che dopo una linga panchina torna in azione, per la gioia di milioni di tifosi. "Michael Schumacher - spiegano alla Ferrari - ha dato la disponibilità e nei prossimi giorni condurrà uno specifico programma di preparazione al termine del quale sarà possibile confermare la sua partecipazione al campionato a partire dal Gran Premio d'Europa del 23 agosto".

In realtà Schumi di tutto ha bisogno tranne che di allenamento: è in perfetta forma e ogni volta che è riuscito a provare una monoposto - ora i test sono limitati e lo spazio era poco anche per lui - ha polverizzato ogni record, come ai vecchi tempi. Non solo. Schumi ha anche una forza, quella di andare forte con macchine impossibili. E questo accende le speranze dei tifosi perché si, Schumi con questa Ferrari da metà schieramento può davvero vincere clamorosamente qualche Gp. Il concetto lo ha spiegato molto bene uno che Schumi lo conosce meglio di chiunque altro, il suo ex compagno di squadra Eddie Irvine: "Stavo per iniziare la stagione del 1996 con una macchina che era un mezzo rottame. Cadeva a pezzi. Eppure Schumi con quella macchina ci vinse tre gare e partì in pole quattro volte".

Ecco la grandezza di Michael. E Irvine lo spiega ancora: "Quella macchina andava bene per tre giri, poi le gomme posteriori erano distrutte. Michael fu sensazionale quell'anno. Eravamo pieni di ammirazione per quello che riusciva a fare con quella macchina. Aveva la capacità di risolvere i problemi. Era anche bravissimo nello sviluppo del motore. Io facevo pena, ma lui era bravissimo. In gara non avevi scampo."

Il figlio di un concessionario d'auto dell'Irlanda del Nord, si sa, ha sempre amato paralare chiaro e ora che non ha più rapporti con le corse non si lascia pregare per raccontare i segreti di quel mondo.

"Le prime Ferrari erano tremende e Schumi le padroneggiava alla perfezione. Berger andò alla Benetton dopo Michael e ne distrusse due. Alesi ne distrusse un'altra: nessuno riusciva a guidarle, mentre Michael era riuscito a vincere con quelle il campionato del mondo del 1995... Ma quando la manovrabilità delle macchine cominciò a migliorare, il talento di Michael fu meno determinante. Alla fine della sua carriera le Ferrari erano talmente manovrabili che persino Felipe Massa riusciva a batterlo".

E che ne dice Schumi di questo suo ritorno? Il primo pensiero va a Massa: "Prima, la cosa più importante: grazie a Dio, tutte le notizie su Felipe sono positive. Gli auguro di nuovo il meglio", dice Schumi, che attualmente è super consulente di Maranello, dal suo sito ufficiale. "Ho incontrato questo pomeriggio con Stefano Domenicali e con Luca di Montezemolo. Insieme abbiamo deciso che mi preparerò per prendere il posto di Felipe", ha fatto sapere il tedesco, rendendo noto il meeting con il team principal del Cavallino e con il presidente della Ferrari.

"E' vero che il capitolo della Formula 1 per me si è chiuso da tempo e in maniera totale, ma è altrettanto vero che per ragioni di gratitudine e lealtà nei confronti del team non posso ignorare questa sfortunata situazione", dice il tedesco, che si è ritirato dopo il Mondiale 2006. "Amo la competizione e quindi non vedo l'ora di affrontare questa sfida", aggiunge il pilota di Kerpen, "in fondo a me piacciono le sfide e questa è una sfida".

Schumacher stamattina ha già avuto un incontro tecnico con la squadra di Massa, a partire dall'ingegnere di pista Rob Smedley per stabilire un programma tecnico e tutte le tappe di preparazione ad una nuova avventura in Formula 1.

Il punto ora è un altro: come farà la Ferrari ad affrontare il mercato piloti per il prossimo anno? Mistero: con sua maestà di nuovo sul trono nessun altro driver oserà entrare alla corte di Maranello perché avrà la certezza di dover vestire i panni del maggiordomo (la seconda guida sarebbe già troppo...). Per non parlare poi di Alonso che con Schumi - si sa - non è mai andato d'accordo. Come risolvere quindi il dilemma? Probabilmente con un accordo segreto in cui Schumi, già adesso, accetta di farsi da parte a fine stagione per non complicare il futuro di Maranello.

Nella F1 però esiste una regola non scritta. Ed è quella dell'abbandono delle corse: una volta che un pilota lascia e ritorna, poi - spessissimo - se rilascia, ritorna ancora, in un giro infinito. D'altra parte, quale team al mondo sarebbe in grado di dire di no a uno che ha vinto quello che ha vinto Shumi?

29 luglio 2009

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Non sarei neanche così meravigliato, a patto che Shumacher si limiti solo a fare il pilota per arrivare a fine anno e non di nuovo il campione a tutti i costi prendendosi troppi rischi. Per guidare una formula uno in un gran premio ci vuole un pilota e non un pilota collaudatore (tipo Badoer) che invece è prezioso per lo sviluppo ed è meglio lasciare dov'è.

Il fatto è che ingaggiare un altro pilota da mandar via poi a fine anno per me non ha senso.

Inoltre visto che il mondiale per la Ferrari è compromesso, perchè no?

Dunque bene Schumacher pilota "normale" fino a fine stagione: e poi che ritorni ad avere il suo ruolo.

Se poi vincerà qualcosa è solo merito suo, ma spero che non si faccia prendere troppo dall'agonismo o dal voler dimostrare per forza che lui è il migliore. Lo sappiamo già.

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Inviato (modificato)

[Ferrari, torna Schumacher

"Pronto a prendere il suo posto"

Il destino ha voluto che questi due meravigliosi piloti non possano gareggiare ancora insieme.

Sono certo che Shumi dedicherà la prima vittoria al suo amico/rivale Felipe.

Forza Ferrari.

Modificato da Giusto

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Non mi sento ancora di associarmi al club, spero però che accettiate gli interventi anche dei non soci.

La domanda che pongo agli esperti è:

la Ferrari non avrebbe fatto meglio ad approfittare dell'occasiona (anche se assai dolorosa ed imbarazzante) per ingaggiare un giovane pilota da "coltivare" nella scuderia?

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la Ferrari non avrebbe fatto meglio ad approfittare dell'occasiona (anche se assai dolorosa ed imbarazzante) per ingaggiare un giovane pilota da "coltivare" nella scuderia?

Concordo.

A volte le strategie dei team sono poco chiare a noi comuni ... tifosi.

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