Mr 4011

Wi Ferrari Club

97 messaggi in questa discussione

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Un mio scatto:

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Ora la storia.

La vera passione di Enzo Ferrari, nonostante gli ottimi affari derivanti dalla vendita di autovetture, è stata sempre la corsa. La sua Scuderia era iniziata come uno sponsor indipendente per piloti di varie macchine, ma divenne presto parte del team corse dell'Alfa Romeo. Dopo l'uscita di Enzo Ferrari dall'Alfa, egli iniziò a progettare e produrre vetture per proprio conto; il team Ferrari apparve per la prima volta sulla scena di gran premi europei dopo la fine della seconda guerra mondiale. La prima monoposto costruita dalla Ferrari, la "125", debutta al Gran Premio d'Italia il 5 settembre 1948 a Torino, pilotata dal francese Raymond Sommer che si qualifica terzo alle spalle di Wimille (Alfa Romeo) e Villoresi (Maserati).

320px-Schumacher_(Ferrari)_in_practice_at_USGP_2005.jpg Ferrari di Formula 1 di Schumacher nel 2005

La Scuderia aderì al Campionato del mondo di Formula 1 nel primo anno della sua esistenza, il 1950. Fece il suo debutto al Gran Premio di Monaco. José Froilan González diede al team la sua prima vittoria nel Gran Premio di Gran Bretagna del 1951. Alberto Ascari ottenne per la Ferrari il primo titolo di Campione del mondo l'anno successivo. La Ferrari è, ad oggi, l'unico team ad aver partecipato a tutte le edizioni del Campionato del Mondo di Formula 1 e, soprattutto, quello con il maggior numero di successi: vanta il record di 15 titoli di Campione del mondo piloti (conseguiti nel 1952, 1953, 1956, 1958, 1961, 1964, 1975, 1977, 1979, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, e nel 2007), il record di 16 titoli di Campione del mondo costruttori (1961, 1964, 1975, 1976, 1977, 1979, 1982, 1983, 1999, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2007, e nel 2008) ed il record di 204 vittorie in un Gran Premio (aggiornato al 2 novembre 2008). Tra i piloti famosi che hanno corso per la "Rossa": Tazio Nuvolari, Juan Manuel Fangio, Alberto Ascari, Phil Hill, Mike Hawthorn, John Surtees, Clay Regazzoni, Niki Lauda, Jody Scheckter, Gilles Villeneuve, Didier Pironi, Alain Prost, Nigel Mansell, Michael Schumacher, Jean Alesi, Felipe Massa e Kimi Raikkonen. Il 14 gennaio 2007 la Ferrari ha presentato la F2007, la sua 53° monoposto, la prima dopo l'era Schumacher. Il 18 marzo a Melbourne, con Kimi Raikkonen, la Ferrari ha iniziato nel migliore dei modi la stagione 2007 con una vittoria. Il 21 ottobre a San Paolo la Ferrari si è aggiudicata il suo 15° titolo mondiale piloti con Kimi Raikkonen. Particolare significato ha assunto la vittoria, arrivata in una stagione caratterizzata dallo scandalo Spystory, poiché alla vigilia la situazione in classifica vedeva i 2 piloti McLaren, Hamilton ed Alonso, precedere il finlandese rispettivamente di 7 e 3 punti. Ma grazie a una doppietta Raikkonen-Massa, e ai problemi accusati da Hamilton durante la corsa, che lo relegarono nelle retrovie, Raikkonen scavalcò i rivali della scuderia anglo-tedesca in classifica, vincendo il titolo con un punto di vantaggio su Hamilton e Alonso. La Ferrari aveva già vinto anche il titolo costruttori, arrivato in Belgio dopo la cancellazione dei punti della McLaren nel campionato marche per la vicenda di spionaggio ai danni della scuderia di Maranello. Nel 1986 Enzo Ferrari ordinò anche la costruzione di un'autovettura per la partecipazione al campionato di Formula Indy e alla 500 miglia di Indianapolis, in risposta alla FOM, che non accettava alcune richieste di Ferrari per il nuovo Patto della Concordia. Di fronte alla minaccia di vedere la scuderia abbandonare la Formula 1, palesatasi quando apparirono le prime foto della monoposto realizzata per le gare americane, Bernie Ecclestone accettò le richieste di Ferrari, così la vettura non venne mai utilizzata in gara.

FONTE

Finalmente domani cominciano le danze! :)

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Ferrari, nuovo sito per vivere virtualmente il mito

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In concomitanza al primo Gran Premio del Campionato del Mondo 2009 di Formula 1, domenica 29 marzo Ferrari accenderà il suo nuovo sito www.ferrari.com, un vero Portale dedicato al mondo del Cavallino Rampante che si presenta non solo con una nuova veste grafica ma con una ricchezza di contenuti senza precedenti per vivere dietro le quinte la vera esperienza Ferrari.

Dopo essere stata una delle prime aziende ad avere una presenza sul web all'inizio degli anni '90, Ferrari si presenta oggi sulla rete raccogliendo la sfida lanciata dai milioni di fans e appassionati che ogni giorno visitano il sito: vivere l'esperienza Ferrari, un'emozione dai contorni diversi a seconda che si tratti di un cliente, di un appassionato di auto, di auto d'epoca o di competizioni automobilistiche.

Ai diversi profili di pubblico Ferrari offre, con il nuovo sito, un'apertura virtuale al suo mondo, arricchendo i contenuti disponibili per gli utenti e dando la possibilità a tutti gli appassionati di sentirsi più vicino a Maranello e ai suoi valori.

www.ferrari.com offre infatti ai visitatori contenuti diversi ma con lo stesso stile: non solo una nuova veste grafica, ma una ricchezza di contenuti unica per vivere da dentro, pur se virtualmente, la vera esperienza Ferrari in tutte le sue attività e i suoi prodotti. Naturalmente anche su Internet non si è voluto rinunciare completamente all'esclusività: una sezione del sito è riservata ai clienti, che potranno avere un canale di comunicazione in più oltre a quelli tradizionali.

Oltre alle ampie sezioni interattive e ricche di immagini esclusive, dedicate a GT&Sport cars, Scuderia F1, News, Community, Ferrari Store, www.ferrari.com presenta una la grande novità: la Maranello Experience. Questa sezione permette di visitare l'Azienda nel suo complesso, entrando dallo storico cancello di via Abetone per accedere alle varie aree produttive disegnate dai grandi architetti di fama mondiale come Piano, Fuksas e Nouvel.

Ogni edificio è visitabile, e le singole parti sono visualizzabili attraverso testi, immagini a 360° e filmati che fanno assaporare il privilegio, che solo pochi hanno, di poter vedere dove vengono costruite le vetture più affascinanti del mondo. Ma l'esperienza virtuale non si ferma qui. Entrando nella sezione GT & Sport cars ci si trova al centro di una tipica piazza italiana, un omaggio particolare a quella del Campidoglio, dove è possibile vedere tutte le vetture attualmente in gamma. Si possono esplorare, ammirare nei dettagli degli esterni e degli interni, e personalizzare scegliendo tra i diversi optional e colori: fatto ciò, non resta che metterle in moto e sentire il vero suono dei motori Ferrari a 8 e 12 cilindri.

Una volta scelta, personalizzata e accesa la vettura, si parte per un "virtual test drive" sulla pista del Mugello. E non solo: è possibile mettere a confronto la propria capacità di guida con quella del pluricampione del mondo Michael Schumacher, che per Ferrari.com ha guidato sulla pista del Mugello tutte le vetture in gamma per spiegare ai piloti virtuali le traiettorie più efficaci e come affrontare nel modo migliore le uscite dalle curve. Un'esperienza unica.

Unico è anche il modo di seguire il team di Formula 1, di essere informati costantemente sulle loro attività, e su cosa stanno facendo e vivendo i piloti grazie ai loro blog. Anche in questo caso si aprono virtualmente le porte della Gestione Sportiva e sarà possibile curiosare nei luoghi più segreti della Scuderia di Maranello. Anche i GP daranno maggiori emozioni: per seguirli infatti i visitatori del sito potranno sedersi al Muretto e consultare la telemetria di ogni vettura, confrontando i risultati di gara con quelli degli anni precedenti nello stesso GP e avvalendosi della consulenza del collaudatore ufficiale di Ferrari Marc Genè.

In Ferrari.com si rinnova completamente anche l'esperienza dello shopping al Ferrari Store. Grazie ad un catalogo di eccellenza composto da oltre 2000 prodotti, si potrà vivere fino in fondo la propria passione Ferrari selezionando i migliori prodotti Scuderia Ferrari, Kids e Cavallino

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Formula 1: qualifiche Ferrari

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Le due Ferrari F60 prenderanno il via del Gran Premio d'Australia dalla sesta e dalla settima posizione, occupate rispettivamente da Felipe Massa e Kimi Raikkonen.

I due ferraristi hanno percorso in totale 21 giri, così suddivisi: 8 in Q1, 6 in Q2 e 7 in Q3. Non possiamo essere soddisfatti di questo risultato - ha dichiarato Stefano Domenicali - Sapevamo che, a parte una squadra che oggi sembra essere fuori portata come prestazione assoluta, c'erano diversi team che potevano aspirare alle prime posizioni

Oggi abbiamo avuto la conferma di quanto avevamo detto durante l'inverno: le differenze di prestazione fra un ampio gruppo di macchine sono minime e basta non rendere al massimo che si finisce indietro. Questo e’ quello che è successo oggi, in particolare in Q3, dove non abbiamo reso all’altezza del nostro potenziale. Dobbiamo capire perché ciò sia accaduto e, contemporaneamente, prepararci nella maniera migliore per una gara che sarà sicuramente molto difficile ed incerta.

Felipe Massa:

Prevedevamo che sarebbe stato possibile ma molto difficile riuscire ad entrare fra i primi cinque e questa previsione si è avverata: abbiamo ottenuto un settimo posto che sicuramente non ci soddisfa ma che rappresenta il meglio che siamo riusciti a fare oggi pomeriggio.

Ora dobbiamo concentrarci sulla gara di domani, che sarà durissima. Il primo appuntamento della stagione qui in Australia è sempre un'incognita, anche perché la pista è scivolosa ed è facile che ci siano degli incidenti. Dovremo cercare di arrivare in fondo e di conquistare quanti più punti possibili.

Kimi Raikkonen:

Stamattina un problema idraulico mi ha impedito praticamente di sfruttare la terza sessione di prove libere: un peccato ma meglio che queste cose accadano il sabato piuttosto che la domenica. La macchina non era certo ideale per le qualifiche ma credo che siamo messi abbastanza bene per la gara.

Un piazzamento in zona punti è possibile anche se avremmo potuto essere più avanti sulla griglia di partenza. Per quello che abbiamo visto oggi è chiaro che ci manca un pò di prestazione rispetto ai più veloci ma la gara sara’ molto lunga e vedremo quello che riusciremo a fare.

Luca Baldisserri:

Dobbiamo capire perché in Q3 non abbiamo reso come in Q2, alla luce del quantitativo di benzina che abbiamo a bordo. Domani la gara sarà certamente molto difficile. Dovremo cercare di sfruttare tutte le situazioni, iniziando dalla partenza.

Sulla griglia infatti siamo le prime macchine a disporre del KERS, un elemento che potrebbe consentirci di guadagnare qualche posizione. Poi dobbiamo tenere presente che su questo tracciato la safety-car è stata spesso protagonista e che quindi tutto puo’ accadere. L'affidabilità resta fondamentale.

Stamattina abbiamo avuto un problema idraulico che ha costretto Kimi a fermarsi in pista all'inizio di FP3 ed è chiaro che non è stato il miglior modo di prepararsi alle qualifiche. Dobbiamo prestare massima attenzione ad ogni dettaglio e cercare di portare le macchine al traguardo con l’obiettivo di raccogliere dei punti.

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La gara della Scuderia Ferrari raccontata dai suoi uomini

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Nessun punto all'attivo per la Scuderia Ferrari Marlboro nel Gran Premio d'Australia, gara d'apertura della stagione 2009 che si è svolta oggi a Melbourne.

Kimi Raikkonen è stato classificato al sedicesimo posto, dopo essersi ritirato al 55° giro per un problema al differenziale, mentre Felipe Massa è rientrato definitivamente al box al 45° giro, a causa della rottura del portamozzo anteriore sinistro.

Stefano Domenicali: "E' stato un inizio certamente non all'altezza della Ferrari, sotto ogni punto di vista. Siamo stati carenti sotto il profilo dell'affidabilità, con due macchine costrette al ritiro. La nostra prestazione è stata inferiore al potenziale che ci aspettavamo di avere dopo le prove invernali: siamo stati in difficoltà nella gestione degli pneumatici. Inoltre, le scelte strategiche non hanno funzionato, in particolare per quanto riguarda Felipe. In sintesi, è stata una giornata da dimenticare dal punto di vista del risultato ma da tenere bene a mente per cercare di analizzare tutto ciò che non ha reso e fare in modo di migliorarlo sin da subito.

In questo senso, è un bene che ci sia immediatamente una gara da disputare, la prossima settimana in Malesia. Avremo l'opportunità di reagire, a patto di esaminare bene la realtà, con grande serenità ma, al tempo stesso, con decisione. L'Australia sembra non esserci molto propizia negli ultimi anni: questo è un circuito un po' atipico, dove magari i rapporti di forza non sono chiarissimi. La situazione sarà più chiara a Sepang ma siamo certamente consapevoli che, a parte un team oggi fuori portata, ci sono anche altri avversari tanto forti quanto numerosi".

Felipe Massa: "Sapevamo che le Brawn GP sarebbero state irraggiungibili oggi ma pensavamo comunque di fare una buona gara. La partenza è stata ottima ma, dopo cinque o sei giri, sono andato in crisi con le gomme morbide, tanto ho dovuto anticipare la prima sosta. Quindi siamo passati ad una strategia molto aggressiva, una scelta che, a posteriori, si è dimostrata errata anche perché poco dopo il pit-stop è entrata in pista la safety-car. Mi sono ritrovato terzo ma avevo, dopo la ripartenza, meno di dieci giri per cercare di guadagnare terreno su chi mi era alle spalle ma aveva più benzina. Alla seconda sosta ho fatto il pieno ma poi ero molto lento e, infine, è arrivato il problema che mi ha costretto al ritiro. Secondo me, a parte le Brawn GP, siamo competitivi ma dobbiamo lavorare in maniera perfetta per essere davanti. Qui è stato molto difficile far funzionare le gomme anche perché l'asfalto non offre molta aderenza. La ricetta per la Malesia? Lavorare, lavorare duro".

Kimi Raikkonen: "Quando sono finito contro il muro è stato un mio errore. Peccato perché, alla luce di quanto è accaduto dopo, avrei potuto finire al secondo posto. Abbiamo perso dei punti preziosi ma cercheremo di rifarci già in Malesia. Lì avremo un quadro più chiaro della situazione perché questo circuito non è molto indicativo. Il KERS ha funzionato bene in partenza ma non c'era molto spazio dove andare: se non pensassimo che dà un aiuto non lo useremmo. Sicuramente il maggior problema lo abbiamo avuto nella gestione delle gomme ma dobbiamo anche migliorare la nostra prestazione in assoluto".

Luca Baldisserri: "Abbiamo scelto di partire con le gomme più morbide, un azzardo che oggi non ha pagato perché, visto l'enorme degrado che entrambi i piloti stavano avendo, abbiamo dovuto anticipare la prima sosta. Siamo passati su due strategie diverse: con Felipe, retrospettivamente, abbiamo preso una direzione sbagliata anche perché la neutralizzazione non lo ha aiutato. Indipendentemente da queste considerazioni, dobbiamo ammettere che oggi siamo stati inferiori come prestazione rispetto a tanti avversari. Dobbiamo capirne le ragioni e reagire subito, già dalla Malesia".

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Gran Premio di Australia - 29 Marzo 2009

Classifica

1° J. Button Brawn GP 1:34:15.784

2° R. Barrichello Brawn GP + 0.807

3° L. Hamilton McLaren + 2.914

4° T. Glock Toyota + 4.435

5° F. Alonso Renault + 4.879

6° N. Rosberg Williams + 5.722

7° S. Buemi Scuderia Toro Rosso + 6.004

8° S. Bourdais Scuderia Toro Rosso + 6.298

9° A. Sutil Force India F1 + 6.335

10° N. Heidfeld BMW + 7.085

11° G. Fisichella Force India F1 + 7.374

12° J. Trulli Toyota penalità di 25'

13° M. Webber Red Bull + 1 giri

Ritirati

14 S. Vettel Red Bull + 2 giri

15 R. Kubica BMW + 3 giri

16 K. Räikkönen Ferrari + 3 giri

17 F. Massa Ferrari + 12 giri

18 N. Piquet jr. Renault + 34 giri

19 K. Nakajima Williams + 41 giri

20 H. Kovalainen McLaren + 55 giri

Classifica Piloti (punti)

10 J. Button Brawn GP

8 R. Barrichello Brawn GP

6 L. Hamilton McLaren

5 T. Glock Toyota

4 Alonso Renault

3 N. Rosberg Williams

2 S. Buemi Scuderia Toro Rosso

1 S. Bourdais Scuderia Toro Rosso

Classifica Costruttori (punti)

18 Brawn GP

6 McLaren

5 Toyota

4 Renault

3 Williams - Scuderia Toro Rosso

La pagina non è bella graficamente parlando :)

Prossimamente migliorerò i miei post.

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Giusto ,segretario del Wi Ferrari Club

Siete sicuri di avere effetuato la scelta giusta?

Forse tra i frequentatori di WI si sono amici molto più bravi del sottoscritto.

Comunque ci provo.

Mi date una dritta circa i compiti del "segretario"?.

Grazie per la fiducia e una tiratina di orecchie a Nonnoriccardo.

Ciao a presto.

Circa i compiti direi fare quello che già stai facendo così bene fin'ora e facendo attenzione che qualcuno non dica stupidaggini sulla Ferrari !

Per la tiratina d'orecchi, faccio da solo! :)

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Che tristezza questa mattina! :P

Ed a pensare che Ross Brown fino a 3 anni fa progettava le Ferrari.... :)

@ Giusto, complimenti per l'incarico di segretario :P

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Che tristezza questa mattina! :)

E' vero.

Ma attenzione, non è solo il diffusore. Assumerlo come alibi sarebbe un grande errore.

Le Red Bull, le Renault e le BMW non hanno il diffusore ma sono arrivate in fondo e ben davanti alle Ferrari.

Anche Barrichello che aveva il diffusore, andato distrutto in partenza, andava velocissimo giungendo secondo.

Tutto è stato sbagliato: assetto, scelta delle gomme, strategia.

Ma, Domenicali, dobbiamo proprio rimpiangere Jean Todt!

Comunque aspettiamo, se non il riscatto, almeno un risposta onorevole da parte della Ferrari in Malesia!

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Wi Ferrari Club

Il "cavallino rampante"

Il marchio Ferrari, famoso in tutto il mondo, è il cavallino rampante su fondo giallo, con in basso le lettere S F per Scuderia Ferrari, con tre strisce, una verde, una bianca e una rossa, colori nazionali italiani, in alto. Questo è il logo che viene applicato su tutte le auto da competizione direttamente supportate dalla scuderia.

300px-FBaracca_1.jpg Francesco BaraccaIl cavallino rampante era originariamente l'emblema personale del Maggiore Francesco Baracca, che l'asso della prima guerra mondiale faceva dipingere sulle fiancate dei suoi velivoli. Sul colore esatto del cavallino di Baracca esiste un piccolo mistero. Sembra infatti accertato che il colore originario del cavallino fosse il rosso, tratto per inversione dallo stemma del 2° Reggimento "Piemonte Reale Cavalleria" di cui l'asso romagnolo faceva parte, e che il più famoso colore nero fu invece adottato in segno di lutto dai suoi compagni di squadriglia solo dopo la morte di Baracca. Il 17 giugno 1923 Enzo Ferrari vinse una corsa all'autodromo di Savio, vicino a Ravenna, e in quell'occasione incontrò la contessa Paolina, madre di Baracca. La contessa propose a Ferrari di utilizzare il cavallino sulle sue macchine, sostenendo che avrebbe portato fortuna; tuttavia la prima corsa nella quale l'Alfa permise di utilizzare il cavallino sulle macchine della Scuderia fu la 24 ore di Spa del 1932. La Ferrari vinse. Non ha mai trovato fondamento, invece, la teoria secondo cui il simbolo fosse stato ispirato da un aereo tedesco che Francesco Baracca aveva abbattuto durante la Prima Guerra Mondiale. Su questo aereo era dipinto, infatti, il simbolo della città di Stoccarda: una cavalla rampante, che è anche lo stemma della famosa Porsche che ha sede nella città tedesca. L'aviatore italiano, recatosi sul luogo dove era precipitato il velivolo nemico, avrebbe visto tale simbolo e gli piacque tanto da decidere di disegnarlo sulla carlinga del proprio aereo. Se questa speculazione fosse corretta, lo stemma della Ferrari sarebbe lo stesso della Porsche. Ferrari utilizzò un cavallino rampante ampiamente modificato rispetto al disegno originario (soprattutto nella coda, che nel cavallino di Baracca puntava verso il basso), aggiungendo un fondo giallo canarino, che era il colore della sua città natale, Modena. Il cavallino rampante non è stato utilizzato unicamente dal marchio Ferrari: Fabio Taglioni lo usò sulle sue motociclette Ducati. Il cavallino rampante è un marchio registrato della Ferrari.

FONTE

Dopo la disfatta di ieri :) consoliamoci con un po' di storia.

Buona serata a tutti.

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Formula 1: qualifiche Ferrari

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E’ stata una qualifica molto sofferta per la Scuderia Ferrari Marlboro, che ha visto Felipe Massa eliminato già in Q1 e Kimi Raikkonen piazzarsi soltanto al nono posto in Q3.

“Questo risultato sicuramente è inferiore alle nostre aspettative anche se sapevamo che sarebbe stata una qualifica difficile” – ha dichiarato Stefano Domenicali, Team Principal della Scuderia.

“Quello che però ci lascia molto amaro in bocca è il modo in cui abbiamo affrontato la prima parte della sessione: abbiamo commesso un errore di presunzione che abbiamo pagato a caro prezzo con Felipe, che è rimasto subito fuori al primo taglio. Domani sarà una corsa molto lunga e difficile, con l’incognita legata alle condizioni meteorologiche che possono mutare molto in fretta.

Dovremo cercare di sfruttare al meglio il nostro passo di gara e la partenza: abbiamo visto in Australia che tutto può succedere e noi dobbiamo saper cogliere tutte le opportunità.”

Felipe Massa: “Sono molto deluso. Se fossi stato sedicesimo a causa di una mancanza di prestazione allora potrei accettare questo risultato ma così fa ancora più male. La pista è migliorata tantissimo giro dopo giro e il primo tentativo effettuato, peraltro non perfetto, non è stato sufficiente. Non abbiamo reagito in tempo e abbiamo perso l’opportunità di fare un nuovo tentativo.

Non c’è una responsabilità individuale: siamo una squadra e perdiamo e vinciamo tutti insieme. Dobbiamo cambiare mentalità e affrontare le qualifiche in modo diverso rispetto al passato. Non c’è margine e dobbiamo dare tutto sin dalla prima sessione. La mia motivazione resta comunque alta.

Non è la prima volta che mi troverò ad affrontare una gara partendo da dietro e so di poter contare su un buon passo. Dovremo cercare di sfruttare ogni possibilità per guadagnare delle posizioni.

Kimi Raikkonen: “Onestamente il problema principale è che, in questo momento, non siamo sufficientemente veloci per lottare per le prime posizioni. La macchina non è carente in qualche area in particolare ma non abbiamo abbastanza aderenza per essere veloci come chi ci sta oggi davanti.

Domani sarà una gara molto lunga. Cercheremo di sfruttare la partenza: in Australia era stata molto buona ma non c’era molto spazio mentre qui il rettilineo è lungo e la pista larga. Inoltre, il passo, come abbiamo visto ieri, è competitivo.

Dobbiamo migliorare la prestazione ma, ovviamente, sarà importante fare chiarezza al più presto sulle regole per capire in che direzione muoverci. Entrambi i tipi di gomme si comportano bene sulla distanza: cercheremo di approfittarne.”

Luca Baldisserri: “Abbiamo scelto di fare un solo tentativo con le gomme morbide nuove in Q1 per risparmiare un treno per le sessioni successive e di farlo subito in apertura della qualifica perché temevamo l’arrivo della pioggia.

Poi non siamo stati reattivi nel capire che la pista migliorava molto più di quanto ci aspettassimo e abbiamo visto i nostri due piloti scivolare sempre più indietro in classifica, tanto che Felipe è rimasto fuori da Q2. Ora dobbiamo concentrarci sulla gara. Sappiamo che il nostro potenziale sulla distanza è migliore di quello che dimostriamo sul primo giro e domani dovremo cercare di sfruttarlo.”

Fonte

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Formula 1: qualifiche Ferrari

Io ho l'impressione che la disfatta della Ferrari sia da ricercare molto a "monte" e non solo per gli attuali errori.

Speriamo in bene e con risultati immediati già da oggi.

Buona domenica a tutti.

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Formula 1: qualifiche Ferrari

Io ho l'impressione che la disfatta della Ferrari sia da ricercare molto a "monte" e non solo per gli attuali errori.

Speriamo in bene e con risultati immediati già da oggi.

Buona domenica a tutti.

Niente da fare.

Questo il titolo apparso su La Repubblica

"Le Rosse sbagliano strategia e poi sulla macchina di Raikkonen

si rompe il Kers: per loro in due gare neanche un punto

Malesia, Ferrari ancora Ko

Secondo trionfo per Button"

Come si vede il problema è molto più profondo di un semplice problema tecnico.

Per me "c'è del marcio in Ferrari" !! (parafrasando l'Amleto)

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Formula 1: gara Ferrari

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Ancora una gara difficile per la Scuderia Ferrari Marlboro: così come a Melbourne anche a Sepang non è stato conquistato nessun punto. Al momento dell'interruzione della gara a causa della pioggia, avvenuta al giro 32, Felipe era al nono posto e Kimi al quattordicesimo.

Il pilota finlandese non avrebbe comunque ripreso la corsa a causa di un problema di isolamento del KERS che ha indotto la squadra a riportare la vettura al box. La corsa è stata poi definitivamente sospesa con la classifica congelata al giro 31.

Stefano Domenicali: "Siamo molto delusi perché anche oggi lasciamo il circuito a mani vuote. Col senno di poi è chiaro che abbiamo preso delle decisioni sbagliate, soprattutto nel caso di Kimi in occasione della sua prima sosta: le informazioni a disposizione in quel momento davano il temporale in arrivo in pochissimo tempo mentre, invece, ci sono voluti alcuni minuti in più prima che la pioggia arrivasse.

Felipe è stato molto sfortunato: ancora una quarantina di secondi e sarebbe potuto rimanere in pista con le gomme da bagnato estremo e avrebbe potuto guadagnare un buon piazzamento. E' chiaro che dobbiamo uscire in fretta da questa situazione senza farci prendere dal panico ma assumendoci, ognuno di noi, le nostre responsabilità: dobbiamo guardarci dentro e reagire sin da subito.

Dobbiamo cambiare mentalità e renderci conto che siamo in una condizione diversa rispetto al passato e che quindi dobbiamo affrontarla con un approccio diverso, in pista e a Maranello."

Felipe Massa: "E' stata una gara caotica ed è facile in questi frangenti prendere delle decisioni che poi si rivelano errate. Quando ho montato le gomme da bagnato ci aspettavamo la pioggia forte in breve tempo e invece pioveva poco.

Quindi sono rientrato per mettere le intermedie e, subito dopo, è venuto giù il diluvio. E' un peccato, perché sarei potuto andare a punti. Sicuramente dobbiamo analizzare i nostri errori e capire come possano essere evitati ma non credo che sia il caso di fare rivoluzioni come la piazza, che è sempre emotiva, chiede: sarebbe sbagliato, anche perché non è che siamo diventati improvvisamente degli stupidi.

E' lo scenario che è cambiato e noi dobbiamo rendercene conto e affrontarlo con una mentalità diversa."

Kimi Raikkonen: "Eravamo in una buona posizione al momento del primo pit-stop e poi abbiamo commesso un errore montando le gomme da bagnato quando la pioggia doveva ancora iniziare a cadere. Lì la mia corsa è praticamente finita.

Al momento dell'interruzione le condizioni erano molto difficili: c'era tantissima acqua in pista e si faceva fatica a guidare la macchina pur andando in seconda marcia. E' chiaro che non posso essere soddisfatto di questo inizio di stagione: a Melbourne sono stato io a sbagliare, oggi è stata la squadra e così ci ritroviamo senza punti dopo due gare."

Luca Baldisserri: "E' stata un'altra gara disastrosa, non ci sono scuse da accampare. Anche oggi abbiamo cercato di scommettere su quello che sarebbe potuto accadere ed è sempre successo il contrario di quello che ci aspettavamo e così la gara si è trasformata in una continua rincorsa che, alla fine, ci ha visto rimanere a mani vuote.

Sull'asciutto il nostro passo di gara non era comunque eccezionale ma rappresentava probabilmente quello che oggi è il nostro potenziale. Ora dobbiamo cercare di rimboccarci le maniche per uscire in fretta da questa situazione."

FONTE

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Col senno di poi è chiaro che abbiamo preso delle decisioni sbagliate

...e sarebbe ora che la smettessero di prenderle!!! :)

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...e sarebbe ora che la smettessero di prenderle!!! :)

Io penso che nello staff ci siano almeno due presenze negative:

i Sigg. D e S.

Cosa ne pensate?

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Per me "c'è del marcio in Ferrari" !! (parafrasando l'Amleto)
Io penso che nello staff ci siano almeno due presenze negative:

i Sigg. D e S.

Così si chiude il cerchio !!!

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Dopo la disfatta di ieri, non facciamo altro che arrampicarci sugli specchi.

Pertanto una scuderia,un team come la ferrari non puo' permettersi di rimandare sempre alla prossima gara.

Deve prima eliminare il marcio che c'e' perche' sino ad ora ha lavorato inutilmente in fase di preparazione.

Non vorrei per tutto il mondiale rimpiangere il caro vecchio Todd

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Dopo le debacles "Domenicali" :) rallegriamoci con un po' di storia.

Rosso Corsa

Fin dagli anni venti, le automobili da corsa italiane erano verniciate di rosso. Questo è il colore consueto per le vetture italiane che gareggiano in campionati automobilistici, in base ad un provvedimento, preso durante le due guerre mondiali, dall'associazione che in seguito verrà chiamata FIA. La tonalità del rosso è gradualmente passata dal rosso scuro (famoso come rosso Alfa) ad una tinta notevolmente più accesa, nota come rosso corsa. Nello schema FIA, le auto francesi come la Bugatti sono blu, le tedesche come la BMW e la Porsche bianche, le inglesi Lotus Cars e Jaguar verdi, eccetera. Tale colorazione è rimasta immutata per le Ferrari di serie, mentre per quelle di formula uno, dopo l'acquisizione Fiat, ci sono state variazioni di tonalità: di anno in anno, più chiare o più scure, assecondando gli interessi degli sponsor.

Vetture

250px-Ferrari_Maranello.jpg Ferrari 550 Maranello GTCLe autovetture Ferrari, notevoli per lo stile raffinato, opera di illustri progettisti e designer quali Pininfarina e Giugiaro, sono da molto tempo oggetto del desiderio per ricchi e giovani di tutto il mondo, particolarmente negli Stati Uniti dove il marchio ha riscosso molto successo, ma anche nei nuovi mercati dell'Est e dell'Oriente. Altri designer e case che hanno lavorato per Ferrari durante gli anni comprendono Scaglietti, Bertone e Vignale. I motori impiegati nelle autovetture Ferrari sono prevalentemente dei V8 e V12 che, fino all'introduzione negli anni ottanta dell'iniezione elettronica, erano abbastanza capricciosi e instabili. Una certa reputazione di inaffidabilità tecnica veniva comunque descritta come "carattere" dagli appassionati e dagli entusiasti.

FONTE

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Ferrari, pugno duro

aspettando il diffusore

Ritardo tecnico, errori di strategia: Maranello mai così in basso negli ultimi diciassette anni. La diagnosi: troppe teste pensanti. Domenicali, l'erede di Todt, dovrà decidere da solo. E il contestato Schumi resterà a casa

dal nostro inviato STEFANO ZAINO

Momenti ai box Ferrari durante la sospensione

SEPANG - Pugno duro. Perché di fronte ad una crisi simile c'è bisogno di una terapia d'urto. Non accadeva da diciassette anni che la Ferrari si trovasse a zero punti con entrambi i piloti dopo i primi due gran premi, un disastro totale, su cui bisogna intervenire subito e con le maniere forti. "Bisogna uscire al più presto da questa situazione" diceva ancora stamattina il responsabile della squadra Stefano Domenicali, colpevole, forse, di aver adottato una linea di gestione troppo morbida, lontana da quella vincente di personaggi carismatici come Todt e Ross Brawn.

La Ferrari, soprattutto ai box, era la perfezione, ora invece nelle strategie gioca d'azzardo e spesso non ci azzecca. Tiene i suoi piloti in garage quando potrebbero essere in pista ed evitare l'eliminazione in qualifica, monta gomme da bagnato quando ancora l'asfalto è asciutto, sperando in una misericordia dal cielo che si tramuta in catastrofe in classifica. Decide male, decidono in tanti, denotando poca chiarezza d'idee, una confusione che finisce per azzerare le già poche possibilità di rivaleggiare con le imprendibili Brawn Gp.

A tutto questo Domenicali, costretto per la prima volta ad alzare la voce ai box e davanti ai giornalisti, vuole mettere fine al più presto. La Malesia dev'essere stata il capolinea degli orrori, dal prossimo gran premio in Cina deve iniziare la rimonta. Il problema è che non è facile crescere sul piano tecnico, con l'impossibilità di compiere test durante il Mondiale. La prima battaglia per la Ferrari, non potendo scendere in pista, è a Parigi martedì 14: davanti al Consiglio d'Appello gli uomini di Maranello capiranno se il diffusore anomalo della Brawn Gp è regolare oppure se i trionfi di Button erano solo un fuoco di paglia.

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La Ferrari per il momento preferisce non fare pronostici sulla sentenza, ma l'impressione è che la Fia darà ancora una volta ragione a Ross Brawn, con il risultato di mantenere inalterato il divario con i rivali. Se così fosse, e per non farsi trovare ancora una volta impreparati, a Maranello è già iniziata da tempo la corsa all'allinenamento, con la progettazione di un diffusore molto simile. Si vorrebbero forzare le tappe, in fabbrica da giorni il nuovo componente viene provato con intensità, ma difficilmente potrà debuttare in gara prima del 10 maggio a Barcellona. Per la Cina le novità saranno soprattutto aerodinamiche, su un circuito in cui spesso la Ferrari ha trionfato e dove stavolta non potrà proprio fallire. Nelle macchine cambierà qualcosa, ma è soprattutto all'interno della squadra che deve vedersi qualcosa di nuovo, chiarezza di ruoli, nessuna paura di assumersi le proprie responsabilità, colpi di genio, le cose che Domenicali pretende dalla squadra e che ha chiesto a gran voce subito dopo la Malesia, inserendo nel suo processo anche i due piloti, Raikkonen e Massa, che devono fare di più e meglio, sia come prestazioni in pista che come contributo di idee.

Quanto a Schumacher, finito pure lui nel mirino per il pasticcio gomme di domenica, era già previsto che fosse presente solo ai primi due gran premi, in Cina non dovrebbe esserci. Un consulente in meno. Una testa in meno che decide. A volte la sovrabbondanza può fare male. Mentre il presidente Montezemolo, arrabbiato dopo le due disfatte, ma con ancora grande fiducia in Domenicali, non ha mai nascosto di amare il capo unico. Che deve prendersi tutte le responsabilità. E bacchettare severamente chi sgarra.

6 aprile 2009

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Inviato (modificato)

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La storia di Enzo Ferrari

Cav. Enzo Anselmo Ferrari OMRI (Modena, 20 febbraio 1898Maranello, 14 agosto 1988) fu un pilota automobilistico e imprenditore italiano, fondatore della Casa automobilistica che porta il suo nome, la cui sezione sportiva, la Scuderia Ferrari, conquistò, lui vivente, 9 campionati del mondo piloti di Formula 1 e 15 totali.

Biografia

Secondo quanto raccontato da lui stesso, Enzo Ferrari nacque a Modena il 18 febbraio 1898, ma a seguito di una fortissima nevicata che aveva bloccate le strade, la sua nascita fu registrata dal padre con due giorni di ritardo e mutando così la data ufficiale di nascita nel 20 febbraio.

La famiglia Ferrari sperava in una figlia femmina, visto che l'erede designato era il primogenito Alfredo Junior detto Dino. La madre Adalgisa Bisbini era originaria di Forlì, mentre il padre Alfredo era di Carpi in provincia di Modena.

Dopo la prima guerra mondiale Enzo Ferrari cercò un lavoro presso la FIAT, ottenendo un rifiuto; trovò però un'opportunità in una piccola impresa meccanica, la CMN. Cominciò anche a correre nel 1919, con scarso successo.

Nel 1920 iniziò a correre con l'Alfa Romeo, che all'epoca era un club per gentlemen driver. Correndo a Ravenna, nel 1923, la madre di Francesco Baracca, contessa Paolina Biancoli, gli consegnò il simbolo che il leggendario aviatore portava sulla carlinga: un cavallino rampante e gli disse: «Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna». Solo nel 1932 questo simbolo apparirà sulla carrozzeria delle sue vetture.

Nel 1924 Enzo Ferrari vinse la coppa Acerbo a Pescara e, alla fine della stagione sportiva, il pilota dovette troncare ogni attività agonistica a causa di un forte esaurimento nervoso che lo costrinse a ritornare a Modena per lunghe cure. Nel 1929, completamente rimessosi, venne richiamato a Milano per fondare una squadra corse collegata all'Alfa Romeo, destinata a diventare celebre come Scuderia Ferrari.

Ferrari gestiva lo sviluppo delle vetture Alfa, e costruì un team di oltre 40 piloti, tra cui Alberto Ascari, Giuseppe Campari e Tazio Nuvolari. Ferrari stesso continuò a correre fino alla nascita, nel 1932, del figlio Alfredo, detto Dino, che morì nel 1956 di distrofia muscolare. In seguito ebbe un altro figlio, Piero, nato nel 1944 da Lina Lardi[1].

La crisi economica nel 1933 portò l'Alfa Romeo a ritirarsi fino al 1937; poco dopo Ferrari si ritirò e creò l'Auto Avio Costruzioni (AAC) con sede a Modena. A causa della guerra, per paura dei bombardamenti, nel 1943 Enzo Ferrari trasferì l' AAC nel suo nuovo stabilimento di Maranello. Dopo la guerra Ferrari creò la "La Scuderia Ferrari", la sezione sportiva della Casa automobilistica Ferrari, che era esistente fin dal 1930 ma che fu costituita in ragione sociale dal 1947, e che è attualmente la più nota squadra del mondo automobilistico sportivo.

La prima gara disputata fu il Gran Premio di Monaco nel 1947 (non esisteva ancora la Formula 1 che nacque nel 1950). La prima vittoria in F1 fu il Gran Premio di Gran Bretagna del 1951 con Froilan Gonzales. Il primo titolo mondiale di F1 giunse nel 1952 con Alberto Ascari. La "Scuderia Ferrari" è attiva nel campionato del mondo di Formula 1 fin dalla sua istituzione, e ne ha vinto 15 volte il titolo piloti e 16 volte quello costruttori.

La conversione di Ferrari pilota e direttore di scuderia sportiva in industriale dell'automobile fu stimolata dall'amicizia-competizione con Adolfo Orsi, proprietario della Maserati, e soprattutto con Vittorio Stanguellini, il modenese che alla fine degli anni quaranta dominava i circuiti del mondo con le auto Fiat abilmente modificate. Testimonianze modenesi attestano che Ferrari si sarebbe avvalso dell'esperienza delle officine di Stanguellini usufruendo anche di tecnici dell'amico-avversario.[2].

Ferrari fu insignito di molti titoli, ma quello di cui più si vantava era quello di "ingegnere meccanico", datogli ad honorem nel 1960 dall' Università di Bologna. Inoltre, nel 1988 gli fu conferita anche la laurea honoris causa in "Fisica" dall' Università di Modena e Reggio Emilia.

Nel giugno del 1988 Papa Giovanni Paolo II si recò in visita agli stabilimenti di Maranello per incontrarlo. Ferrari però era già troppo malato, i due così ebbero solo una conversazione telefonica, con grande dispiacere di Ferrari che desiderava quell'incontro da tempo.[1] Enzo Ferrari morì il 14 agosto 1988. La notizia della sua morte, seguendo le sue volontà, fu divulgata solo ad esequie avvenute. Il funerale si svolse in forma strettamente privata, senza corteo e alla presenza dei soli amici e parenti più intimi.

Poco meno di un mese dopo, al Gran Premio d'Italia di Formula 1 a Monza, Gerhard Berger e Michele Alboreto con le due Ferrari si piazzarono al primo e secondo posto. La vittoria fu dedicata alla memoria del Drake.

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Modificato da Dr. Jekyll

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La Ferrari prova a sorridere

Raikkonen: ''Non è andata così male''

Raikkonen: ''Non posso essere soddisfatto dell'ottavo posto ma la macchina è andata abbastanza bene''. Massa: ''Ho commesso un errore, l'obiettivo è portare a casa qualche punto. In attesa del diffusore''

SHANGHAI (Cina) - Un'altra qualifica non certo da ricordare per le Ferrari. Anche in Cina le due Rosse scatteranno da posizioni di retrovia. Ottavo Raikkonen, tredicesimo Massa. Nonostante tutto, però, nelle parole degli uomini del cavallino rampante c'è traccia anche di un po' di ottimismo.

''Non posso essere soddisfatto dell'ottavo posto - ha detto Kimi Raikkonen - ho fatto il massimo che potevo. Abbiamo messo due macchine dietro di noi, vedremo cosa fare. Non siamo abbastanza veloci anche se devo ammettere che la macchina non era male come guidabilità. Ci serve maggior carico perché in curva non siamo veloci come altri''. Felipe Massa recita il mea culpa per un errore che gli è costato l'eliminazione della seconda manche delle qualifiche: ''Ero partito bene - ha spiegato il brasiliano - nel Q2 ho fatto un errore e ho trovato un po' di traffico. Mi dispiace, c'era possibile di partire tra i primi dieci. Domani cercheremo di arrivare in fondo alla gara e portare qualche punto casa. Del resto la nostra stagione sarà così fino a quando non avremo il diffusore che, come dimostra la prestazione di oggi di Alonso, può essere decisivo. Oltre al diffusore abbiamo in serbo altre soluzioni che durante la stagione potrebbero portarci altri vantaggi''.

18 aprile 2009

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Cina, trionfo delle Red Bull

Vettel super, disastro Ferrari

A Shanghai pioggia intensa e partenza dietro alla Safety car: il tedesco è perfetto e vince con merito davanti a Webber per una doppietta storica. Terzo Button. Raikkonen 10°, Massa fuori per un problema al 21° giro

0KICERWP--346x212.jpg Sebastian Vettel, seconda vittoria della carriera. Ap

SHANGHAI (Cina), 19 aprile 2009 - La sua stella era nata a Monza 2008, sotto l'acqua in un fine settimana un po' matto. Oggi Sebastian Vettel è ufficialmente in corsa per il campionato 2009 dopo un fine settima con due giorni di sole e uno di pioggia. Non ci sono più discussioni, dunque. Il tedeschino della Red Bull, oggi strepitoso vincitore del GP della Cina martoriato dalla pioggia, è già presente e futuro di questo sport. INSIDIE - Su un asfalto pieno di insidie che ha messo in difficoltà tutti, ma proprio tutti gli altri, Vettel ha guidato con super bravura la storica parata del suo team, che festeggia il giorno più bello della sua giovane avventura in F.1 con una doppietta completata dal secondo posto di Mark Webber. E' anche il trionfo di Adrian Newey, il geniale progettista dei grandi trionfi McLaren. Non appena il regolamento è cambiato ha disegnato una vettura molto competitiva. E senza alcuna polemica su diffusori o altro. Si è arresa anche la super BrawnGP di questo inizio di stagione, con Button terzo e Barrichello quarto. A seguire le McLaren di Kovalainen e Hamilton, poi Glock e il primo bel punticino di Buemi con la Toro Rosso. 0 PUNTI - E la Ferrari? Purtroppo un'altra battuta a vuoto e 0 punti. La pioggia aveva un po' riacceso le speranze del Cavallino, rimasta in buona posizione a lungo, malgrado tante difficoltà e sorpassi subiti da Raikkonen. Ma al 21° giro Massa si è fermato per un probabile problema elettrico. Kimi, invece, penalizzato da quella che pare ormai una preoccupante mancanza di velocità, ha arrancato tutta la gara ma ha chiuso solo 10°. Serve rimboccarsi le maniche e forse sperare anche che le altre si rubino punti in questa fase della stagione. Ma il quadro è molto difficile. Male anche le Bmw con Heidfeld e Kubica 12° e 13°. Fisichella 14°, Sutil ritirato per un'uscita di pista quando era in zona punti per lo sconforto della Force India che già sognava. LEWIS BRAVO E FALLOSO - La gara è scattata dietro alla Safety car per ragioni di sicurezza. Dopo 8 giri gara vera e strategie di chi aveva poca benzina saltata (ne ha fatto le spese Alonso, poi decimo e anche lui in testacoda). Le due Red Bull hanno subito mostrato una passo e un'aderenza migliore, le BrawnGP hanno faticato. Dietro è stata bagarre vera con Lewis Hamilton scatenato ma anche molto falloso con diversi testacoda che hanno un po' vanificato alcuni sorpassi strepitosi. Da sottolineare che il campione del mondo ha effettuato manovre difficili con tanta benzina a bordo (il pit stop al 33° giro lo dimostra). Poi la voglia di recuperare l'ha un po' tradito. Alla fine per le due McLaren comunque una zona punti da non disprezzare. SORPRESE - La pista non si è mai asciugata per consentire azzardi di gomme e dunque la Red Bull ha gestito benissimo. Webber è stato autore di un bel duello con Button tra errori di entrambi e sorpassi decisi. L'australiano dopo il duello con Alonso in Malesia ha mostrato un grande carattere. Non sufficiente però per raggiungere lo scatenato compagno di squadra. Che fosse la giornata Red Bull si è capito anche al 19° giro quando per il tamponamento di Kubica a Trulli (ritirato) è tornata in pista la Safety car e per la scarsa visibilità Buemi ha toccato Vettel mentre procedevano dietro alla vettura di sicurezza. I due però non hanno riportato danni. Probabilmente le BrawnGP sull'asciutto sono ancora più veloci. Ma questa F.1 equilibrata regalerà ancora tante sorprese.

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Maledizione, mi sa tanto che il mondiale e' gia' bello che finito per le Ferrari :):P

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FORMULA UNO

Attacca Hamilton replica Rosberg

Nelle libere volano tutti. Meno le rosse

La sessione mattutina del venerdì sorride al campione del mondo, che precede le Bmw di Heidfeld e Kubica. Nel pomeriggio bene il finnico-tedesco, davanti ad Alonso, Trulli e Vettel. Male le rosse, che chiudono la giornata in fondo alla griglia virtuale

Lewis Hamilton

SAKHIR (Bahrain) - Nico Rosberg si conferma velocissimo nelle libere del venerdì, e stacca, nella sessione del pomeriggio, delle "libere" del Gp dsl Bahrain, il miglior tempo della giornata. In mattinata, invece, si era (ri)visto un ottimo Hamilton, che aveva siglato il crono migliore, poi scavalcato, ma da soli tre piloti, nel pomeriggio. In tutto questo, rimane notte fonda per la Ferrari. Ottavo e nono al mattino, Massa e Raikkonen piombano in 16ma (Felipe) e 18ma (Kimi) piazza nel prosieguo.

Pomeriggio, bene Alonso e Vettel. Il finnico-tedesco, nel pomeriggio, ha siglato 1'33"339, con la sua Williams, precedendo (1'33"530) Fernando Alonso su Renault, mentre il terzo riscontro cronometrico, 1'33"616, è stato opera Jarno Trulli (Toyota). Positivo il quarto tempo, 1'33"661, di Sebastian Vettel (Red Bull), vincitore domenica scorsa in Cina, giusto davanti al compagno di squadra Mark Webber (1'33"676). Completano le prime dieci posizioni Jenson Button (Brawn GP), Adrian Sutil (Force India), Timo Glock (Toyota), Rubens Barrichello (Brawn GP) e Kazuki Nakajima (Williams), Undicesimo tempo per Lewis Hamilton e 12/o per Giancarlo Fisichella (Force India). Come detto, indietro le Rosse. Felipe Massa e Kimi Raikkonen

hanno fatto registrare rispettivamente il 16/o (1'34"564) e il 18/o tempo (1'34"670) n

E al mattino si rivede Hamilton. Il campione del mondo aveva messo tutti in fila nella prima sessione. L'inglese aveva fatto segnare con la sua McLaren il miglior tempo con 1'33"647, precedendo le due Bmw Sauber di Nick Heidfeld, secondo con 1'33"907 ( 0"260), e Robert Kubica, terzo con 1'33"938 ( 0"291). Dietro la Williams di Nico Rosberg, a seguire le due Brawn Gp di Button e Barrichello (quinto e settimo) con l'altra McLaren di Kovalainen in mezzo (sesto). In ritardo le Ferrari. Per Felipe Massa l'ottavo tempo, per Kimi Raikkonen il decimo: il brasiliano a 942 millesimi da Hamilton, il finlandese a 1"181 dall'iridato. Male anche Jarno Trulli e Giancarlo Fisichella, rispettivamente 15mo e 16mo, ancora più indietro Fernando Alonso, 18mo.

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Se è vero che la sessione del venerdì di solito non va presa sul serio, perché ognuno fa i test che reputa opportuno, spesso "nascondendo" le proprie performance con quantitativi superiori di carburante, rivedere Hamilton in testa fa comunque effetto. La McLaren, infatti, a inizio stagione era in ritardo, rispetto a Brawn e compagnia, come e più della Ferrari, ma ha subito dato la sensazione di avere imboccato la strada giusta per il ritorno al vertice. Nel pomeriggio, anche altri piloti hanno piazzato degli ottimi colpi, su tutti Alonso e Vettel. La Ferrari è tra le poche squadre a non aver mai sfiorato le posizioni di vertice, paradossalmente in compagnia della pigliatutto (o quasi) Brawn. Ma se ai tempi di Todt e Schumi - pilota - una Ferrari sedicesima al venerdì - quando capitava, aveva palesemente fatto pretattica, in questo caso a giocare a nascondino, semmai, potrebbe essere stata proprio la Brawn. Il cui patron, in quella irripetibile stagione rossa, era il terzo lato del triangolo muretto-pista. E si occupava, con grandi risultati, di strategie...

24 aprile 2009

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