Nemesi

Wi Inter Club

1,236 messaggi in questa discussione

già... almeno per il momento sembra di si

E speriamo che così rimanga...ma del resto basta vedere le moviole e i risultati...per non parlare dei furti subiti :dia:

E ...SEMPRE ....FORZA INTER!!!!!!! :):P:P:wub::P

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

ciao a tutti

presente......FORZA INTER!!!!!!!!!!!!

Orgoglioso di essere nerazzurro......NOI UNICI PULITI.

Ciao ciccio67, vuoi iscriverti al WiInterClub?

:)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

INTERVISTA A ROBERTO MANCINI

Oggi, con Germania-Costa Rica in programma a Monaco (ore 18), si alza il sipario sulla 17^ edizione dei Campionati del Mondo di calcio. Sessantaquattro partite, con 32 squadre ambasciatrici dei cinque continenti e 736 calciatori protagonisti in Germania, che torna a ospitare le fasi finali del torneo, organizzato dalla Fifa, dopo l’edizione del 1974 (allora era Germania Ovest).

Inter.it ha intervistato Roberto Mancini. Anche il tecnico dell'Inter, come miliardi di appassionati nel mondo, assisterà con interesse e cuorisità alla rassegna tedesca.

Mancini: che sensazioni prova un allenatore, seppur non direttamente coinvolto, alla vigilia di un Mondiale?

"Tanta voglia di vedere bel calcio, perché il Mondiale è la massima espressione di una passione senza confini, quella del pallone, che coinvolge tutti, grandi e piccini, uomini e donne, tifosi accaniti e spettatori occasionali. Poi, ovvio, c'è anche la curiosità da addetto ai lavori che vuole sempre tenersi aggiornato".

Curiosità, appunto: si aspetta qualche novità tattica?

"Sinceramente, lo sapremo solo seguendo il Mondiale. Può darsi che qualcosa di nuovo venga fuori, perché si confrontano tante diverse scuole calcistiche e tanti allenatori con mentalità differenti, però non è semplice inventare qualcosa di nuovo nel 2006. Oramai, nel calcio ad altissimo livello, tutti sanno di tutti, il ventaglio di possibili sorprese tattiche è abbastanza ridotto, l'equilibrio è diffuso al pari della conoscenza. La curiosità, quindi, nasce attorno all'interpretazione delle partite, soprattutto di quelle più delicate e importante, e alle giocate dei singoli, ovvero dei moltissimi campioni che scenderanno in campo in Germania".

Oggi si apre un Mondiale che ha già perso per infortunio alcuni annunciati protagonisti. Altri, per vari motivi, ma sempre di natura fisico-atletica, non arrivano al meglio della condizione. È anche questo un tema di riflessione?

"Certamente. Ed è uno dei temi più scottanti del calcio moderno. Si gioca tanto, troppo, ed è difficile, se non impossibile, arrivare al termine della stagione in buone condizioni. E i Mondiali si giocano sempre al termine di campionati e coppe internazionali molto pesanti per numero di impegni ravvicinati e importanti ai quali bisogna aggiungere le amichevoli, le gare ufficiali e non delle stesse nazionali".

E’ per questo motivo che ai Mondiali non mancano mai le sorprese? "Anche, ma le sorprese non hanno mai una solo spiegazione. In un torneo breve, anche per quanto riguarda gli infortuni, fortuna in un senso o sfortuna nell'altro senso possono essere decisive. Comunque, alla fine, i valori assoluti vengono sempre fuori perché i campioni, seppur non al meglio, in un Mondiale trovano stimoli straordinari per superare le difficoltà".

La possibile sorpresa a Germania 2006?

"Se tale può essere considerata, Serbia&Montenegro per quanto riguarda le nazionali europee. Oppure l’Australia per il resto del mondo".

Favorita per la vittoria finale? Solo il Brasile?

"No, certamente il Brasile, dal quale tutti si aspettano moltissimo, ovvero risultati e spettacolo, ma non solo. Con il Brasile anche Argentina, Italia, Germania, Francia, Olanda, Spagna, lo stesso Portogallo. Le solite, insomma".

Curiosità per qualche calciatore straniero in particolare?

"Per non essere banale dico l’argentino Messi e l’inglese Rooney, ma entrambi arrivano da due brutti infortuni, quindi bisognerà capire quali saranno le loro condizioni di forma reali".

Infine, Roberto Mancini per chi farà il tifo?

"Per l’Italia e per tutte le nazionali con rappresentanti dell'Inter, compresa l'Inghilterra con Ivan Carminati, il nostro resposabile dei preparatori atletici, e che è guidata da un amico, Sven Goran Eriksson".

Fonte: Inter.it

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

ADRIANO: GOL CON DEDICA SPECIALE

A inizio secondo tempo Adriano ha segnato il gol che ha sbloccato la partita contro l'Australia. Ronaldinho ha lanciato Ronaldo che è scattato sul filo del fuorigioco: assist ad Adriano che ha aperto le marcature con un bel sinistro. L'attaccante nerazzurro, nell'esultanza, ha fatto il gesto di cullare un bebé, in omaggio al figlio Adriano junior appena nato.

Fonte: Inter.it

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

GIOVANISSIMI NAZIONALI: E' SCUDETTO

13576.jpg

I Giovanissimi Nazionali (classe 1991) dell'Inter sono campioni d'Italia. Nella finale, disputata questo pomeriggio allo stadio "Renato Curi" di Perugia, i nerazzurri allenati da Massimo De Paoli hanno superato il Bari ai calci di rigore. Una partita tiratissima, con l'Inter che passa in vantaggio, dopo appena 10 minuti, grazie al gol di Mattia Destro. Pareggio del Bari al minuto 62 con D'Ippolito. Nei tempi supplementari, ancora rete per la formazione pugliese (3' pts. Montemurro) e 2-2 nerazzurro con Renato Ricci (8' pts.). La finale dei Giovanissimi Nazionali, dunque, si decide ai calci di rigore. L'Inter, alla fine, trionfa (5-4) grazie ai penalty trasformati da Luca Moscatiello, Ricci e Giovanni Kyeremateng. Decisivo anche il portiere nerazzurro Simone Gervasio che ha parato tre rigori.

Ecco la rosa dei Giovanissimi Nazionali campioni d'Italia:

PORTIERI

DI MARCO ANDREA 21 Aprile 1991 Monza

GERVASIO SIMONE 22 Maggio 1991 Garbagnate

DIFENSORI

CALDIROLA LUCA 1 Febbraio 1991 Desio

FELTER ANDREA 9 Aprile 1991 Brescia

LARIBI KARIM 20 Aprile 1991 Milano

MAIESE DOMENICO 5 Gennaio 1991 Vallo della Lucania

MARCHI PAOLO 4 Maggio 1991 Milano

SANTONOCITO LUCA 11 Febbraio 1991 Mariano Comense

SCACCABAROZZI NICOLO' 9 Settembre 1991 Vimercate

UGGE’ MAXIMILIANO ACHILLE 24 Settembre 1991 Treviglio

CENTROCAMPISTI

CO' DANIELE 28 Maggio 1991 Brescia

MOROSINI TOMMASO 8 Ottobre 1991 Ponte San Pietro

MOSCATIELLO LUCA 25 Maggio 1991 Milano

NENADOVIC STEFAN 4 Gennaio 1991 Podgorica (Montenegro)

OBI JOEL CHUKWUMA 22 Maggio 1991 Lagos (Nigeria)

PAROLISI LUCIANO 2 Marzo 1991 Morges (Svizzera)

RICCI RENATO 7 Gennaio 1991 Merate

SANTON DAVIDE 2 Gennaio 1991 Portomaggiore

TREMOLADA LUCA 25 Novembre 1991 Milano

ATTACCANTI

DESTRO MATTIA 20 Marzo 1991 Ascoli Piceno

KYEREMATENG GIOVANNI 20 Febbraio 1991 Arona

PIRAS NICOLA 8 Gennaio 1991 Brescia

PUNTORIERE MARCO 1 Agosto 1991 Reggio Calabria

VIGNALI ANDREA 13 Giugno 1991 Massa

Fonte: Inter.it

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

INTERVISTA A MASSIMO MORATTI

MILANO – Intervistato dai cronisti di alcuni dei più importanti quotidiani italiani, Massimo Moratti ieri ha commentato i possibili sviluppi del calcio scandalo, ha comunicato la posizione dell’Inter, ha manifestato gli stati d’animo, suoi e della società, nei confronti della vicenda.

Inter.it vi propone, in una serie di lanci, la rassegna stampa dei quotidiani che hanno riportato le dichiarazioni di Massimo Moratti.

Partiamo dall'intervista a Massimo Moratti pubblicata da "Il Corriere dello Sport-Stadio" e realizzata da Bruno Bartolozzi. Il titolo, della ripresa in prima pagina, è "Moratti: giustizia o Inter all'estero". E, a pagina 19, il titolo dell'articolo è "Giustizia o emigro".

Questo il testo del servizio:

Massimo Moratti, c’è un clima da strizzate d’occhio. Pacche di qui, soffiate di là. Qualcuno vuole fare i conti con una Serie A aggiustata. Il processo deve partire con spirito di autonomia. E la legalità dovrebbe essere l’unico modo per rispondere al brutto passato che i giudici hanno scoperto. L’autonomia e il rispetto delle regole e del lavoro della magistratura sportiva dovrebbe costituire un esempio. Come si può dire che cosa accadrà prima di un processo?

"E’ quello che penso io. Tant’è vero che abbiamo raggiunto una determinazione. L’Inter non si costituirà come parte terza. Non interverremo nel processo. Noi siamo garanti e rispettosi delle regole, come lo siamo sempre stati. Noi assisteremo ai processi, come ci siamo informati di quello che è accaduto dalle cronache dei giornali. Abbiamo rispetto, perché abbiamo le carte in regola per ottenerlo, il rispetto. Se poi... ".

Se poi non venissero puniti i colpevoli? Ma, innanzitutto, lei come vedrebbe una Serie A senza Milan e Juventus? Ne avrebbe nostalgia?

"Non, non ne sentirei affatto la nostalgia".

Mi scusi: Berlusconi chiede lo scudetto a gran voce, ma nel Milan un dirigente è deferito per illecito sportivo. Lei invece ha una società che si è sempre comportata in maniera specchiata. Sarebbe scandaloso se assegnassero lo scudetto all’Inter?

"Lo potrebbero assegnare anche al Chievo. Chievo, Inter, Roma: se tutte le squadre che sono davanti si sono comportate in maniera tale da non meritare quella posizione in classifica è un fatto naturale che la prima pulita sia, davvero, la prima. E’ L’Inter? Che sia l’Inter. Roma? Roma. Chievo? Chievo".

Ma se i processi si risolvessero davvero in sconti per tutti?

"Qualcuno in Italia ha parlato di gente che si solleverebbe. Io dico che, a fronte della gravità di quanto accaduto, se non ci fossero conseguenze adeguate, sarebbe allora che la gente proverebbe fastidio. E reagirebbe. Lo capisco con chiarezza da quello che si dice in giro e dalla nausea versi gli accomodamenti. No, stavolta il calcio deve dare l’esempio. O rischiamo che la gente non considererebbe più questo sport una cosa seria".

Adesso chi ci lavora proverebbe lo stesso sentimento?

"Anche chi lavora, chi si sacrifica e chi si è impegnato come me".

Sempre con l’Inter, ma dove? In un calcio che non accetta più le regole? Ci fu una polemica nel corso dello scorso inverno. Un intellettuale del peso di Umberto Eco disse che in caso di pertuarsi di una certa situazione politica sarebbe emigrato all’estero. E le cosa farebbe se davvero tutto rimanesse più o meno come prima nel calcio, senza condannte vere? Andrebbe all’estero anche lei? Consiglierebbe di farlo?

"Io dico che l’Italia deve fare i conti con il proprio passato. All’estero? Perché no? Potrebbe essere un’idea. Potrebbe essere un’idea per qualcuno proseguire la propria attività all’estero se le regole dopo averle accettate e rispetatte vedi che non c’è modo di farle applicare".

Una volta qualcuno parlò di Superlega, un’idea che rieccheggia anche adesso (anche se Galliani ora ha categoricamente smentito). Ma vale la pena continuare in questo calcio? O l’emigrare all’estero di Eco è qualcosa in più di una battuta?

"Non lo so. Io dico che potrebbe essere un consiglio. Anzi, potrebbe essere l’inizio di uno studio. Nemmeno per divertimento, perché qui non c’è niente che fa ridere. Se il calcio onesto qui non si può fare e se il calcio disonesto non viene punito, magari ci può essere il modo di far ospitare un grande club in un grande Campionato straniero. Voglio farne studiare la fattibilità".

Ora, "La Gazzetta dello Sport". Il titolo principale del giornale, in prima pagina, è “Lo scudetto? Ci spetta”. Nell’articolo, a pagina 3, Nicola Cecere, a riguardo dell’eventuale assegnazione o non assegnazione dei titoli sportivi delle stagioni sotto inchiesta, riporta la seguente dichiarazione:

"la questione credo non si ponga in quanto esiste un regolamento ed esistono applicazioni di tale regolamento. Mi pare che ogniqualvolta in passato si è accertato un comportamento non lecito da parte di una squadra e questa squadra ne abbia subito le conseguenze in termini di revoca di un titolo o di una promozione o di un piazzamento rilevante in sede europea o sia stata retrocessa in categorie inferiori, si è provveduto a ripescare, promuovere o mettere al suo posto in classifica la squadra piazzatasi alle sue spalle. Se Juventus e Milan saranno effettivamente colpite da una sentenza afflittiva, mi pare perciò normale che il primo posto venga assegnato all’Inter".

Sbaglia chi vorrebbe che gli scudetti in questione non venissero assegnati?

“Mi pare una cosa fuori dalle regole e perciò anomala”.

Una decisione che oltretutto impedirebbe di riconoscere un significativo risarcimento morale al club completamente estraneo a questa storiaccia.

“Guardi, in questi giorni ho annotato le più disparate posizioni. C’è chi si è dichiarato tranquillo e fiducioso, chi ha detto che scherzava e perciò non teme nulla, chi si è indignato o offeso. Beh, una cosa mi sento di dirla: in questa storia chi deve sentirsi il più offeso di tutti sono io”

Ma lei che idea si è fatto dell’intero pasticcio?

“No, non mi va di parlare, fatico ancora a mandarla giù, questa vicenda. Mi scusi, ma non mi va di aggiungere altro”.

Passiamo ora a "La Repubblica". Vi proponiamo alcuni passaggi dell'intervista a firma Gianni Piva titolata in prima pagina "Moratti: scudetto agli onesti". E, a pagina 15, il titolo è "Moratti: niente colpi di spugna diano gli scudetti agli onesti".

Questo il testo dell'articolo:

“Ora speriamo che facciano le cose seriamente. Credo che questa sia l’occasione per ribadire che essere corretti deve essere considerato da tutti una cosa normale”.

Già si ipotizzano sentenze, si fanno molte supposizioni, c’è anche qualche tentazione di minimizzare...

“Vedo che tutti si dicono molto sereni... Quanto alle ipotesi e alle previsioni, credo siano condizionate dai diversi gradi di coinvolgimento. Posso solo dire che finalmente si sat affrontando la questione in modo serio, che chi è stato chiamato a questo compito ha in mano il materiale e gli strumenti per fare bene. E’ tutta gente molto seria".

Dunque, lei è fiducioso?

“Confesso, vivo questo con sofferenza e amarezza. Non riesco a dare delle valutazioni pur osservando le cose dall’esterno. Questo perché si tratta di una cosa molto brutta, che ah causato danni gravissimi al nostro calcio e all’immagine stessa del nostro Paese. Per questo non ho nessuna voglia di fare previsioni o supposizioni. Mi aspetto solo che facciano le cose seriamente”.

Ha delle rivendicazioni da fare?

“Non credo che questo sia il problema, anche se c’è la posizione di chi come noi è stato danneggiato direttamente e di questo se ne dovrà tenere conto in qualche modo. Non vivo nell’attesa di un qualche risarcimento, prevale quella grande amarezza di cui dicevo prima perché è tutto molto brutto e molto grave”.

Si parla di un paio di scudetti da ritirare, c’è chi propone di congelarli e non assegnare i titoli degli ultimi due campionati.

“Lo scudetto è un premio a chi ha fatto meglio e lo ha fatto in modo regolare. Se chi è più avanti in classifica è stato scorretto, si scala. Credo sia assolutamente giusto assegnare il titolo, altrimenti sarebbe come dire che tutti quelli che hanno partecipato al Campionato sono stati in qualche modo colpevoli. Penso che lo scudetto tocchi alla prima squadra che resta dopo aver tolto dalla classifica chi non si è comportato correttamente. Se tocca alla terza o alla quinta, non importa. In fatto che negli ultimi due anni l’Inter sia arrivata terza è solo una combinazione”.

C’è anche chi reclama pene leggere...

“Sinceramente non posso pensare al fatto che tutto finisca con un perdonismo generalizzato. Se si verificasse, le conseguenze da trarre sarebbero gravi e serie. E lo dico senza alcuno spirito giustizialista”.

Il suo stato d’animo?

“Non sono né sereno né contento se penso a tutte le sofferenze e i sacrifici di questi anni per poi scoprire che succedeva tutto questo. Ecco perché non riesco assolutamente a prendere in considerazione l’idea di un colpo di spugna”.

Ha ancora voglia di pensare a fare più bella e forte l’Inter?

“Ora non ci penso. Ora voglio solo aspettare che finisca questa storiaccia”.

Concludiamo la rassegna stampa delle interviste a Massimo Moratti con il "Corriere della Sera".

"Moratti e lo scudetto: ‘Va assegnato. Comunque", titola in prima pagina il quotidiano di via Solferino.

Scrive, a pagina 17, Fabio Monti: “Entusiasta del Mondiale, disgistato da calciopoli". Massimo Moratti osserva tutto e aspetta... Però c’è l’altra faccia del pallone. Lo scandalo italiano, quello che non ha nemmeno sfiorato per un minuto l’Inter. Moratti potrebbe anche essere orgoglioso di non essere mai canduto in tentazione, di prendersi una rivincita nei confronti di chi non perdeva occasione per dargli una lezione di calcio e di contabilità aziendale. Invece non riesce a sorridere e nemmeno ad essere sereno:

"Se devo spiegare il mio stato d’animo, direi che mi sento truffato e in questo momento non ho nemmeno voglia di pensare alla squadra che costruiremo per la prossima stagione, anche se poi alla fine un po’ ci muoveremo. Penso agli investimenti fatti in questi undici anni e non parlo soltanto dell’aspetto economico, che pure non è stata una cosa da poco, ma anche alle domeniche di sofferenza e di ansia per la squadra; penso alle tensioni, alle speranze e alle delusioni, che hanno accompagnato queste stagioni. E alla sensazione che qualcosa non funzionava, senza mai riuscire ad arrivare al cuore del problema. Quando in passato mi ero pubblicamente lamentato, non avevo mai dato la colpa al singolo arbitro, perché avevo sempre avuto l’impressione che ci fosse qualcosa di più grosso di un fischio o di un’ammonizione sbagliata. Forse non era soltanto malcostume di un solo anno, ma qualcosa di più radicato nel tempo, una situazione che forse si è trascinata per più anni. Quanto è emerso in questi ultimi due mesi, dimostra che forse non avevo sbagliato. Anzi è persino peggio di quanto pensassi. E lo dico con grande amarezza, perché qui sono stati presi in giro i tifosi, tutti quelli che hanno creduto che il calcio fosse un gioco magnifico, con verdetti credibili, e che sono andati allo stadio con straordinaria passione. La gravità di questo scandalo è proprio quella di aver intaccato le certezze della gente. Senza dimenticare la considerazione assoluta che godeva chi ora si trova in mezzo a questa storia".

L’articolo pubblicato dal “Corriere della Sera” prosegue così:

Da qualche ora, intorno a questo scandalo, ‘il più grave della storia’, secondo la definizione del presidente della Fifa, Blatter, soffia uno strano vento di improvviso perdonismo, quasi che si volesse arrivare alla fine della storia per voltare pagina, senza lasciare troppi feriti. Moratti non vuole crederci:

“Non ho motivo per dubitare che chi è satto chiamato ad occuparsi della vicenda si comporterà nell’assoluto rispetto delle regole. Il mio non è giustizialismo, ma avverto, come tutti, la necessità che il calcio recuperi certi valori, per tornare ad essere credibile nei confronti della gente. I giudici sono personaggi di altissimo livello e sono nuovi dell’ambiente. Se poi, celebrati i processi, dovessimo scoprire che abbiamo scherzato, ma non lo penso assolutamente, ci regoleremo di conseguenza”.

Moratti non ha nulla da chiedere per sé e per l’Inter, ma non gradisce l’idea che si parli di non assegnazione degli scudetti:

“Sarebbe una scelta che non condivido, perché significherebbe che tutti sono colpevoli. E non mi sta bene. Lo scudetto rappresenta un premio per chi è stato più bravo e per chi si è comportato bene, cioè per chi ha rispetatto le regole dello sport. Anche se è arrivato terzo o decimo. Per questo le classifiche vanno ridisegnate e qualcuno alla fine dovrà essere comunque premiato. Per una questione di giustizia’. Non per una festa che non ci sarà”.

Fonte: Inter.it

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io Mi iscrivo! da quando son nato tifo inter mai cambiato sono dell'88 non ho visto vincere molta roba ma ho il sangue neroazzurro! :)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Bravo Tsubasa88!!! Sei ufficialmente iscritto, benvenuto nel Club!!! :):P:P

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Io Mi iscrivo! da quando son nato tifo inter mai cambiato sono dell'88 non ho visto vincere molta roba ma ho il sangue neroazzurro! :angry:

Ben arrivato!!! ;)

Vedrai che la superba prestazione di Materazzi al mondiale ( lo sai che lo abbiamo vinto???? :dia: :):P:P:wub::P:(;);):) ) sarà di buon auspicio per il futuro dell'Inter e delle vittorie che merita....Dato che da quel che emerge pare che siamo tra i pochi delle cosidette "grandi" ad essere davvero PULITI!!!!!!!

Forza INTER!!!!!!!!!!!!

:angry:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

MERCATO: ACQUISTATI DACOURT, MAICON E MAXWELL

MILANO – F.C. Internazionale comunica di aver completato le operazioni riguardanti l’inserimento di Olivier Dacourt, Maicon Douglas Sisenando e Maxwell Scherrer Cabelino Andrade nella rosa 2006-2007 della prima squadra che domani, al centro sportivo "Angelo Moratti" di Appiano Gentile (ore 19), riprenderà gli allenamenti.

Dacourt, centrocampista, classe 1974, francese, è stato ingaggiato con la firma di un accordo biennale (30 giugno 2008), essendo in scadenza di contratto con la Roma dopo aver giocato nello Strasburgo, Everton, Lens e Leeds.

Maicon, laterale destro, classe 1981, brasiliano, è stato acquistato a titolo definitivo dal club francese del Monaco e ha sottoscritto un accordo per 5 anni (30 giugno 2011).

Contratto quadriennale (30 giugno 2010) per Maxwell, laterale sinistro, classe 1981, cresciuto nel Cruzeiro prima del trasferimento all'Ajax ed essere stato tesserato per l’Empoli nella seconda parte della passata stagione.

Fonte: Inter.it

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

GROSSO A MILANO: "IO SONO INTERISTA"

84501.jpg

MILANO – Eccolo, Fabio Grosso. Interista dal 29 giugno - data del deposito in Lega Calcio dei documenti per l'acquisto a titolo definitivo dal Palermo; contratto firmato con scadenza 30 giugno 2010 -, il neo campione del Mondo è passato velocemente questa mattina da Milano per un primissimo contatto diretto con la realtà nerazzurra.

Un saluto a Massimo Moratti negli uffici della Saras. Un passaggio in sede dove ha incontrato il dt Marco Branca e il consulente di mercato Gabriele Oriali, quindi l’appuntamento con Roberto Mancini, per le presentazioni di rito e per conoscere il programma di lavoro che lo aspetterà dopo le meritate vacanze. Nel primo pomeriggio subito la ripartenza, come sulla fascia sinistra durante il Mondiale.

Per consentire al calciatore di trascorrere più tempo possibile con la signora Jessica, in 'dolce attesa', anche la presentazione ufficiale sarà organizzata quando Fabio tornerà ad allenarsi dopo le vacanze.

Per tutti i tifosi nerazzurri Grosso fa già parte della famiglia e, chi lo ha casualmente incrociato nelle poche ore trascorse oggi a Milano, lo ha ricoperto di affetto ed entusiasmo. La sua risposta? "Io sono interista". Come da spilla subito appuntata sulla maglietta. Dalla parte del cuore di un campione del Mondo.

Fonte: Inter.it

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Sono sicuro che ci darà grosse soddisfazioni questo ..Del Grosso!!!!!! :):P:P:wub::P;)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

PRESIDENTE, BUON COMPLEANNO

19794.jpg

MILANO - Buon compleanno Presidente!

Sessantaquattro anni fa, sabato 18 luglio 1942, a Treviglio in provincia di Bergamo, nasceva Giacinto Facchetti, prima in campo e poi in Società, bandiera nerazzurra in Italia e nel mondo.

A Giacinto l'abbraccio e l'augurio di tutta l'Inter e di tutti i tifosi interisti.

Fonte: Inter.it

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

SCUDETTO 2005-2006 ASSEGNATO ALL'INTER

(ANSA) - Lo scudetto 2005-06 è stato assegnato all'Inter. Lo ha stabilito la Figc, dopo aver recepito il parere della commissione di tre saggi creata per dirimere la questione dopo la non assegnazione alla Juve. "Il Commissario straordinario Guido Rossi - si legge in una nota - ha ritenuto di attenersi alle conclusioni del parere e che non ricorrono motivi per l'adozione di provvedimenti per la non assegnazione del titolo di campione d'Italia per il 2005-06 alla squadra prima classificata all'esito dei giudizi disciplinari".

L'assegnazione del titolo della stagione conclusa è stata automatica, sulla base del parere dei tre saggi Gerhard Aigner, Massimo Coccia e Roberto Pardolesi chiamati a dare un parere consultivo "sul quesito riguardante l'assegnazione del titolo di campione d'Italia in caso di modifica della classifica finale del Campionato ". La commissione ha concluso - si legge nella nota - che "in caso di mera revoca del titolo senza modificazioni di classifica, il titolo rimane necessariamente vacante. Diversamente in caso di sanzioni che comportano modificazioni di classifica (come penalizzazioni di punti o retrocessioni all'ultimo posto) l'art. 49 delle Noif prevede l'automatica acquisizione del titolo di campione d'Italia per la squadra che risulta prima classificata, tenuto conto delle sanzioni. Gli organi federali possono tuttavia intervenire con un apposito provvedimento di non assegnazione quando ricorrono motivi di ragionevolezza e di etica sportiva, ad esempio quando ci si renda conto che le irregolarità sono state di numero e portata tale da falsare l'intero Campionato , ovvero che anche squadre non sanzionate hanno tenuto comportamenti poco limpidi". Tenuto conto di questo Rossi si è attenuto alle conclusioni, attribuendo automaticamente lo scudetto alla prima classificata, l'Inter appunto, al termine dell'iter disciplinare. Resta vacante invece lo scudetto 2004-05, revocato alla Juventus anche dalla Corte federale nel giudizio di secondo grado. (ANSA).

Fonte: Inter.it

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

FC INTERNAZIONALE SU SCUDETTO 2005-2006

MILANO - L'Inter accoglie con grande soddisfazione l'acquisizione automatica del titolo di Campione d'Italia 2005-2006 che finalmente le permette di uscire dal numero tredici e che è un premio per tutti i suoi straordinari tifosi che hanno sofferto, ingiustamente e inutilmente, per tanti anni.

MORATTI: "PIENA SODDISFAZIONE"

MILANO - Massimo Moratti ha accolto l'acquisizione automatica del titolo di campione d'Italia 2005-2006 all'Inter con poche ma significative parole: "Provo piena soddisfazione per l'assegnazione del titolo alla società e alla squadra che si è comportata correttamente".

FACCHETTI: "SCUDETTO DELLA CORRETTEZZA"

MILANO - Una lunga telefonata con Massimo Moratti poi, prima di appartarsi a guardare in tv Inter-Monaco, Giacinto Facchetti ha voluto dettare una dichiarazione che, attraverso il sito ufficiale dell'Inter, possa raggiungere tutti i tifosi nerazzurri.

"Questo è lo scudetto della correttezza e del rispetto delle regole - ha sottolineato il presidente dell'Inter -, uno scudetto ottenuto da una squadra che ha dimostrato di avere forza tecnica e spirito importanti. È uno scudetto che arriva nel momento in cui il calcio italiano ha deciso di mettere al centro di tutto la questione etica. Per questo motivo è uno scudetto che ha un doppio significato".

MANCINI: "E' UN GIUSTO PREMIO"

BOLZANO - "È uno scudetto meritato e lo cuciamo al petto perché è giusto così, è il giusto premio per gli onesti", questo il commento a caldo di Roberto Mancini, prima del test amichevole contro il Monaco allo stadio "Druso" di Bolzano, sull'acquisizione automatica da parte dell'Inter del titolo di Campione d'Italia 2005-2006. "Festeggiare in campo sappiamo tutti che è un'altra cosa - prosegue il tecnico nerazzurro -, ma questo scudetto deve essere una motivazione in più per la prossima stagione".

Fonte: Inter.it

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Scudetto da prendere come onorificenza alla lealtà sportiva della squadra e della società :):P:P:wub: :up1:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Adesso, tutti a comprare le me magliette con il tricolore!

Siamo la squadra più forte priva di ombre di disonestà! Sono fiero di essere interista.

PS: complimenti alla publicità della campagna abbonamenti dell'inter... meglio non si poteva fare!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Complimenti agli interisti, finalmente siete riusciti a "conquistare" questo scudetto, secondo me lo dovreste mettere attaccato alla maglia, in versione gigante, almeno fra i grandi club qualcuno onesto ancora c'è.... Forse :) :andy:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

MORATTI: "HA VALORE, NE SIAMO FIERI"

Il giorno dopo è ancora più bello. Si assapora completamente la bellezza del 14° scudetto dell'Inter. Massimo Moratti, questa mattina, prima di entrare negli uffici della Saras, ne ha parlato con i giornalisti di Sky e Mediaset. Questo il testo dell'intervista.

Dottor Moratti, è anche per lei il primo giorno da campione d'Italia: com'è stato il risveglio?

"Il risveglio è stato normale. È la serata di ieri che è stata piacevole, comunque una sensazione simpatica quella di sentirsi un po' differenti dagli altri. Una cosa che potrebbe essere antipatica da dire, ma in questo caso valeva la pena".

Lo scudetto della correttezza che sapore ha?

"Buono. Come cosa è bella proprio per questo motivo. È una spinta anche per il futuro, si parte da qualche cosa che ha valore, che ha decisamente valore, forse di più che se dovessi nascondere qualche cosa dopo averlo vinto".

La squadra deve festeggiare nonostante l'assegnazione 'a tavolino'?

"Sì, perché, vorrei chiarire, è un buon tavolino. Fa benissimo la squadra a esserne fiera... Capisco anche tutte le altre tesi, o di qualcuno. Non è che le tesi si capiscono o no, si può non essere d'accordo. Io sono d'accordo con la tesi di provare soddisfazione, non vergogna. La vergogna penso che, forse, la dovrebbe provare qualcun altro".

È il punto di partenza per vivere la stagione da protagonisti?

"Noi cerchiamo sempre di essere protagonisti, creiamo le condizioni per farlo. Le condizioni dipendono da noi, abbiamo una squadra competitiva, il sentimento giusto e la professionalità per farlo".

C'è la sensazione che si è fatto tanto rumore per nulla, che le sentenze di secondo grado abbiano un po' smorzato lo scandalo?

"Sono state persone diverse quelle che hanno giudicato lo scandalo. In tempi diversi, con opinioni diverse e con amicizie diverse... naturalmente poi alla fine lo scandalo... il risultato è questo...".

La decisione di abbandonare la candidatura a reggente temporaneo dei club di Serie A e B è nata all'amarezza che le cose non cambiano soprattutto in Lega?

"No. È dovuta al fatto che non c'era l'unanimità per questa cosa e quindi era giusto non continuare. Lì ci vuole sinceramente unanimità: non arriverà mai. Ci vuole unanimità perché è una giusta risposta, corretta, per poter collaborare con il Governo e creare queste nuove situazioni per i diritti collettivi televisivi... ".

Adesso che avete vinto uno scudetto si farà un regalo?

"Mi farò? Non lo so questi regali che mi faccio quanto potrei preferirne altri... Noi continueremo con la campagna che abbiamo in mente, se riusciamo a farla, scudetto o no, per cercare di vincere il Campionato ".

Toni è sempre più vicino? È per questo motivo che Della Valle ha usato parole di fuoco dopo le sentenze?

"No, quelle le avrebbe usate lo stesso, quello è carattere. No, Toni non è per niente più vicino... ".

Toni, Ibrahimovic, Trezeguet: uno di questi tre può arrivare?

"Credo, penso che possa arrivare uno dei tre, poi non si sa, esattamente. C'è molto tempo ancora per fare il mercato".

Fonte: Inter.it

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Complimenti agli interisti, finalmente siete riusciti a "conquistare" questo scudetto, secondo me lo dovreste mettere attaccato alla maglia, in versione gigante, almeno fra i grandi club qualcuno onesto ancora c'è.... Forse :angry: :andy:

cosa è questo sottile velo ironico che trapare Pietro??? :dia: :dia: :whip:

Sicuramente è meglio vincerlo così che averne molti in ..."formula dubitativa" :andy: :andy: :):P:P:wub::P;):(;)

PS. ogni riferimento a squadre o persone non è per nulla casuale :dia: ;):):angry::angry:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Juve :) dalla Serie A: ben poco da ridere...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Juve :) dalla Serie A: ben poco da ridere...

Non c'è da ridere ma neppure da recriminare...penso che siano anche stati poco severi..

Hanno infangato la lealtà sportiva anche dei giocatori della loro stessa società

Le risate non sono dirette a sfottò contro la juve ,di cui personalmente non mi interessa molto, ma all'ironia delle batute che ci scambiamo nel forum e su ogni argomento si presenti e che offra uno spunto... :up1:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Inviato (modificato)

Gli sfottò ci stanno... Solo che ironizzare su uno scudetto definito "degli onesti" mi sembra esagerato.

Spero che nelle curve dei tifosi d'italia non si espongano striscioni del tipo "vincete solo a tavolino", o cose del genere: una volta che si fa giustizia (o mezza che sia) dovremmo essere tutti uniti.

Naturalmente mi riferisco agli amici bianconeri.

Modificato da fkko

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Penso che la cosa migliore da fare anche per i tifosi juventini sia stendere un velo pietoso e dimenticare questa storia ..se mai dovessero apparire striscioni con quel tono....ma non sai quanto gli si ritorcerebbe contro!!! Quindi spero davvero che si evitino argomenti che non hanno a che fare con il tifo sportivo. :P :giu: ...

poi si sa....la mamma dei cretini è sempre incinta .. :) .e non ha una squadra del cuore...quindi se succedeese, isoliamo i soliti imbecilli!!! :popò: :popò:

:P

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.


Accedi Ora