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nonnoriccardo

Patagonia

21 messaggi in questa discussione

Inviato (modificato)

PATAGONIA

Ma guarda un po' !!

A ottobre parteciperò ad un Tour in Patagonia con visita anche alle cascate di Iguazù (Argentina).

Naturalmente ne parlerò e documnterò le cose vedute

PS - Mi sono iscritto a Flickr ed ho inserito alcune foto. Come faccio a riportarle quì. Non sono riuscito a capirlo.

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PATAGONIA

Rispondo a sabrinav che in altra sezione mi chiede

"uao!! raccontami cosa c'è da vedere in patagonia!

ti fai una tabella di viaggio giorno per giorno o vai là e decidi? vai in albergo? giri o dormi sempre nello stesso posto? con chi vai?"

Per questi viaggi fuori d'europa mi avvalgo sempre di Tour Operator. Alla mia età non me la sento di affrontare imprevisti che in posti così lontani possono essere gravosi.

Per cui è tutto programmato: trasferimenti, alberghi, visite e guide appropriate.

In Europa e in Italia invece mi organizzo da solo via internet e con l'ausilio di testi che sono assoluatmente abbondanti e esastivi.

La Patagonia è una meta esclusavimante naturalistica: niente siti archeologici, templi, cattedrali

In patagonia visiteremo, oltre a Buenos Aires, la Peninsula Valdes dove speriamo di vedere, balene, leoni ed elefanti marini.

Poi scendiamo alla terra del Fuoco a Ushuaia, poi risaliamo al Lago Argentino dove in navigazione visiteemo Il Ghiacciaio Perito Moreno che dalle Ande scende e si rompe nel lago. Gironzoliamo in zona e poi risaliamo al Nord a Iguazù dove ci sono delle cascate di 70 metri.

Sono molto sintetico, ma al ritorno posterò quì le fotto che avrò fatto e sarò più dettagliato nelle descrizioni.

Comunque se vai su GoogleEarth questi posti li può vedere nel dettaglio fotografico.

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Sinceramente non me ne intendo di viaggi organizzati perchè non ne ho mai fatti tranne viaggi tipo le gite con la scuola. Non mi piace avere una giornata già programmata da altri tipo: ore 10 ritrovo in piazzale tal dei tali ore 10.30 ritrovo con la guida ore 13 pranzo al ristorante ore 15 visita alla chiesa pincopallino e ore 18 ritrovo al pullman. Odioooooo :P

Non so se in un viaggio del genere è diverso...

Io fino ad ora ho viaggiato in macchina con la tenda andando di giorno in giorno dove volevo oppure in albergo qualche giorno ma facendo poi quello che volevo. Ovvio.. per andare in patagonia non si può... però non so se mi divertirei ad avere gli orari prefissati dagli altri a fare cose che magari non vorrei fare o che preferirei altre in quel momento...

Ad esempio qualche mese fa sono andata a roma da sola per 3 giorni e mi è piaciuto tanto girarla come mi pareva. Mangiare quando volevo, sedermi quando volevo, fare i giri come volevo.. ecc

Magari il viaggio che stai organizzando tu non è così palloso come una gita a firenze di due giorni in cui sei di corsa e hai gli orari prestabiliti correndo dietro ad uno con l'ombrello per aria... (hai presente il capofila che tiene qualcosa per farsi vedere) :P

Spiega spiega! :)

Ciao

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Inviato (modificato)

Tutto quello che dici è assolutamente valido e sensato.

Mi pare di capire che oltre a "programmatrice" valida tu sia anche giovane ed è quindi più che giusto questo anelito di indipendenza nel gestire i propri viaggi e i propri tempi.

Ribadisco che anche io quando viaggio in Italia o in Europa, dove abitudini e modalità di vita sono molto simili, mi organizzo da solo o con un gruppo di amici. Bene o male le lingue in Europa sono o da uno o dall'altro comprese e parlate !!

Tengo però a sottolineare che almeno una prima volta è molto importante avvalersi di una guida parlante italiano (guida specialistica non solo turistica) che sa calarti nella storia, nei contorni sociali, nelle tradizioni di quello che si sta visitando. La lettua di testi specializzati spesso è troppo asettica.

A volte in Italia mi avvaglo di una agenzia specializzata nel visitare città, siti, località spesso sconosciuti con l'accompagnamento di specialisti (storia dell'arte, architettura, ecc.) che danno un valore aggiunto notevole. In questi casi, il trovarsi organizzato il viaggio nelle modalità da te paventate, passa in secondo piano.

Ad esempio ho avuto la possibilità di una visita di una "Roma segreta" che forse non avrei mai visto da solo.

1) Le tombe pagane sotto la Basilica di San Pietro fino alla tomba originale di San Pietro, 8mt sotto l'altare maggiore.

2) I sotterranei dei San Giovanni in Laterano dove si possono vedere dei mosaici romani della Famiglia dei Laterani che quì avevano una villa patrizia.

3) Salire sul Monte Testaccio (ingresso solo con permessi speciali) che è un rilievo di circa 50 mt di altezza formato unicamente di anfore romane. Era la prima "piattaforma ecologica" della storia perchè i romani deponevano le anfore utilizzate per il trasporto di olio, di vino e di altri liquidi e non più riutilizzabili per la loro permeabilità. Si cammina proprio sui cocci e qualcuno se ne porta a casa uno di ricordo.

4) La visita fuori orario delle Sale di Raffaello e della Cappella Sistina, senza pubblico e con una nostra guida specializzata che ce le ha "lette" passo passo per un paio d'ore. Non sarei più venuto via !!

E molte altre cose.

Ci sono quindi molte modalità per viaggiare e secondo me bisogna ricercare quelle più adatte per le varie situazioni.

Per ora mi fermo quì, se no annoio troppo. Per le località esotiche e lontane ne parlerò una prossima volta.

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Magari il viaggio che stai organizzando tu non è così palloso come una gita a firenze di due giorni in cui sei di corsa e hai gli orari prestabiliti correndo dietro ad uno con l'ombrello per aria... (hai presente il capofila che tiene qualcosa per farsi vedere) :P

Spiega spiega! :)

Ciao

Come promesso parlo di come avverrà il mio viaggio in Patagonia.

Una volta deciso di andare in quella egione potevo decidere se organizzarmelo da solo o aderire a qualche viaggio già preordinato.

Per vari motivi ho accettato di partecipare ad un viaggio organizzato da altri con uno dei maggior Tour Operator del mondo.

Alla mia età non si rinuncia facilmente a certe comodità ed organizzarsi da soli si rischia di andare incontro a disagi pesanti soprattutto in paesi così lontani e poco conosciuti.

Se non si viaggia con il sacco in spalla e sui mezzi pubblici, i costi sono inoltre più contenuti perchè in parte spalmati sul numero dei partecipanti.

Siamo 8 amici aggregati ad un gruppo per un totale di circa 20/25 persone.

Possiamo contare sulla prenotazione a monte di alberghi, trasporti (aerei, bus, fuoristrada, navi), guide specializzate.

Inoltre per tutto il tragitto in Argentina abbiamo un accompagnatore italiano che ci risolverà tutti i piccoli problemi che quotidianamente si presentano.

Anch'io detesto le guide con l'ombrellino ( mi sento un numero!), ma in questi viaggi complessi non è proprio così. Si resta insieme con le guide più a lungo e si instaurano anche dei rapporti umani.

Va tenuto conto che in questo Tour le distanze sono enormi: L'Argentina è lunga 3.700 km. e li percorriamo quasi tutti sia in un senso che nell'altro !! prendiamo qualcosa 8 aerei compresi quelli intercontinentali !!

Ho provato anche ad organizzarmelo da solo e certamente sarebbe stato molto più interessante e finalizzato, ma con la stesso spesa riesco a vedere molto di più: si dirà "quantità invece di qualità". Forse ma non credo che riuscirò più a tornarci !!!

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PATAGONIA

Ebbene è arrivato il momento tanto atteso !!

Domani parto per un Tour nella Patagonia e nella Terra del Fuoco.

Prima Tappa: Buenos Aires e presa di conoscenza della città.

Poi ci trasferiamo alla Peninsula Valdes dove vedremo (o almeno lo speriamo) balene, pinguini ed altri animali artici.

La terza visita è alla Terra del Fuoco a pochi passi (si fa per dire) dallo Stretto di Magellano. Anche quì oltre a spettacoli naturali andremo ad incontrare gli elefanti marini e "companeros" !!

Poi è la volta del Lago Argentino dove, navigando, incontreremo i grandi ghiacciai che scendono dalle Ande tra cui il famoso Perito Moreno.

Infine voleremo ad Iguazù a vedere, sia dalla parte argentina che da quella brasiliana, le famose cascate (cataratas)

Spero poi, se torno !, di postare un po' di foto di questo viaggio.

ARRIVEDERVI AMICI ! :):P:P

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:P ho letto solo oggi il messaggio: troppo tardi per augurarti buon viaggio.. e allora mi anticipo per quando tornerai da questa splendida vacanza

BENTORNATO!!!!!!!!!!!!!!!! :)

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PATAGONIA

Attenti che vi osservo dalla "Fine del Mondo"

Questa e' la definizione della Terra del Fuoco.

Sono a Ushuaia, la citta' piu' al sud del mondo !!

E' primavera ma fa un freddo cane.

Spettacoli naturali meravigliosi: boschi, laghi, fiumi, montagne (le Ande), cormorani, leoni marini.

Spero di documentare tutto.

A presto

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non vedo l'ora che posti le foto!

buon proseguimento! :):P:P

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ARGENTINA

Il primo contatto che abbiamo avuto con questo viaggio è stata la città di Buenos Aires, arrivo obbligatorio dei voli intercontinentali.

Ben 14 ore di volo per 11.000 Km ma solo 4 ore di differenza di fuso orario.

La Grande Buenos Aires (la città più satelliti) raggiunge i 17 milioni di abitanti, quasi la metà di tutta la popolazione argentina (39 milioni).

E' una città moderna, molto estesa, con grandi viali, molti grattacieli, parchi stupendi.

Ma ora basta con le notizie.

Vi propongo alcune foto per me significative.

Questa è la pavimentazione centrale della maggiore piazza di B.A. E' la Plaza de Mayo, e sono simboleggiati i fazzoletti delle madri dei "desaparecidos" che per anni hanno sfidato la dittatura per sapere la fine dei loro figli (quasi tutti uccisi peraltro).

3026092166_398578a75c.jpg

Questa è invece una coloratissima veduta di alcune case del quartiere "La Boca", per buona parte realizzate con lamiera di ferro colorato.

E' il quartiere in cui c'è il famoso stadio di calcio "La Bombonera" del Boca Junior.

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ARGENTINA

Proseguendo nella breve illustrazione di Buenos Aires, questa è l'insegna di un vecchio bar nel quartiere di "La Boca" gestito ora da un italiano che dagli anni '50 si è trsferito quì da Milano.

3032139032_c23bf31f3a.jpg

Quì siamo di fronte invece ad un'opera moderna: il Ponte di Caltrava.

Molto suggestivo per la sua leggerezza. Oltretutto è girevole ....

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ARGENTINA

Prima di passare al viaggio vero e proprio in Patagonia vorrei postare ancora un paio di foto significative di Buenos Aires.

Questo è un fiore, chiaramente artificiale, chiamato Floralis Generica che si apre di giorno e si chiude di notte in modo automatico.

Per maggiori informazioni vedere quì Floralis Generica

3031299595_d2c340f525.jpg

Uno scorcio suggestivo del "Parque 3 de febrero" posto nel quartiere di "Palermo"

Un luogo ameto dove prendere il sole, passeggiare, fare footing e comunque distrarsi nel verde.

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PATAGONIA

Dopo una breve sosta a Buenos Aires ecco finalmente la Patagonia!

Arriviamo alla Peninsula Valdes, una riserva dove animali di vario tipo possono procreare ed accoppiarsi.

Puerto Madryn, cittadina dove abbiamo pernottato, ci accoglie con un'alba suggestiva.

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Poi ci avventuriamo sulle spiaggie dove gli elefanti marini (mirounga leonina) vengono a far nascere i piccoli, ad accoppiarsi nuovamente prima di ritornare in mare

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La loro enorme stazza (fino a 3 tonnellate) li fa muovere con molta fatica sulla terra, per cui sono portati a riposarsi molto.

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PATAGONIA

Sempre nel golfo della Penisola Valdes si possono fare incontri tra i più suggestivi.

Quì in ottobre la Balena Franca Australe viene a partorire.

Ci si può avvicinare a pochi metri di distanza e vedere questi bestioni giocare con i piccoli o fare immersioni suggestive come questa che vi propongo.

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PATAGONIA

Vi presento un mio amico: il Pinguino di Magellano.

A Punta Tombo ne arrivano a migliaia per deporre e covare le uova (tra settembre e marzo).

Poi riprendono il mare e risalgono le coste del Brasile e dell'Uruguay.

Viaggiano anche per 3.000 km.

Non ha molta paura dell'uomo: ci si può avvicinare ma non troppo. Il becco è duro e può fare male !!!

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PATAGONIA

Siamo ancora nei dintorni della Penisola Valdes, dove vivono i GUANACHI (cugini dei LAMA delle Ande).

Sono erbivori e sopravvivono ormai nelle riserve naturali. La competizione alimentare con le pecore (introdotte da poco più di cento anni)e la caccia li hanno decimati.

Sono animali docili ma non proprio abbordabili. Come i Lama, se disturbati o in pericolo ... sputano!

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Vorrei aggiungere un articolo reperito su una rivista di larga diffusione che aiuta a capire meglio la Ptagonia.

Luci e ombre di Patagonia

di Chiara ValentiniUn paradiso naturale. Un'oasi di pace. Un patrimonio di tutta l'umanità. Sempre più minacciato. Non solo dagli effetti del riscaldamento globale. Ora anche dal turismo. Perché l'Argentina ha aperto le porte di questo suo Eden. Tra grandi alberghi. Trekking sui ghiacciai. Aerei e catamarani da El Calafate I blocchi azzurrini si distaccano dal fronte del ghiacciaio Upsala e precipitano nelle acque del lago Argentino con un rumore che assomiglia a un tuono, ma più misterioso e profondo. Spettacolo impagabile per i turisti che sfidano le raffiche di vento sul ponte del barcone, circondati da grandi iceberg alla deriva. Ma segnale inquietante per lo stato di salute di quel polmone del nostro clima che sono i ghiacciai della Patagonia, la terza massa glaciale della terra dopo l'Antartide e la Groenlandia, che ormai sembrano toccati dal riscaldamento globale come quelli dell'emisfero Nord.

Quasi per paradosso, proprio quando l'Argentina ha reso facile l'accesso dei turisti a queste meraviglie naturali, si moltiplicano i fenomeni negativi. Come l'Upsala si sfaldano e arretrano vari ghiacciai minori del Parque National de Los Glaciares, stretti nel sud della Cordigliera delle Ande. E nel luglio del 2008, in pieno inverno australe e non come al solito d'estate, è crollato un fianco del Perito Moreno, lo spettacoloso ghiacciaio che l'Unesco ha dichiarato Patrimonio mondiale dell'umanità. Guaio peraltro previsto da uno dei maggiori glaciologi argentini, Jorge Rabassa, che aveva calcolato la perdita di ben 14 metri di spessore del ghiacciaio. Ma non provate a parlare di questo collasso a El Calafate, la cittadina che è la porta d'ingresso al Parque, con i suoi nuovissimi catamarani che solcano il lago Argentino e con le spedizioni di trekking sui ghiacciai. Perché qui, sulla bellezza del Perito Moreno e dei suoi fratelli minori, si sta costruendo una fortuna.

Sperduto paesotto abituato ad accogliere piccoli gruppi di turisti in cerca d'avventura, El Calafate aveva preso il via intorno al 2000, con la costruzione di un aeroporto. Oggi ci atterrano oltre 400 mila visitatori all'anno. E intanto, con gli alberghi (di cui un terzo a 4 stelle) che si sono moltiplicati per dieci, per non parlare dei ristoranti chic, delle boutiques di lusso e del casinò, El Calafate ormai assomiglia a una stazione turistica alla moda. Ma c'è un'altra ragione dietro il successo di questa strana Saint Moritz delle Ande, la coppia Kirchner. È infatti originario della zona, la provincia di Santa Crutz, di cui è stato a lungo governatore, l'ex presidente Nestor. E la presidentessa Cristina ha voluto costruire qui, in un angolo riparato dai venti, una villa di mattoni rossi per il weekend e allo stesso tempo fare buoni affari immobiliari, come scrivono i giornali dell'opposizione.

Certo è un po' breve l'estate australe, poco più di cinque mesi da novembre a marzo. "Soprattutto c'è una certa improvvisazione e la pioggia di dollari e di euro che ci sta cadendo addosso ci trova un po' impreparati", confessa Maria Eugenia, titolare di una libreria sulla centrale Avenida Liberador intasata di Porsche e fuoristrada. Ma basta allontanarsi qualche chilometro e sulle pendici rossicce delle colline svolazzano i condor cari a Bruce Chatwin.

Se El Calafate è la punta avanzata del boom turistico della Patagonia, anche la più discreta Ushuaia, la città più a sud del mondo, è immersa in contraddizioni non troppo diverse. Carica di miti e leggende come del resto la Terra del Fuoco di cui è l'estremo lembo, fondata nel 1870 dai missionari inglesi che volevano convertire gli indios yahgan, poi massacrati dal governo argentino, Ushuaia ha sempre esercitato l'attrazione dei luoghi estremi. Dai cercatori d'oro ai naturalisti come Charles Darwin, fino agli sfortunati prigionieri della durissima colonia penale voluta ai primi del '900 dal generale Julio Roca per rinchiuderci anarchici e criminali comuni, la citta della 'fin del mundo', come recitano i cartelli stradali, può vantare una storia delle più ricche. E ancora, qui finisce la Carretera Panamericana, che parte dall'Alaska e scende lungo la costa occidentale delle due Americhe. Da qui, navigando lungo il canale di Beagle, si possono vedere incredibili colonie di leoni marini e pinguini, e scoprire la straordinaria vegetazione del Parque National Tierra del Fuego. (10 dicembre 2008)

Patagonia: fonte

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PATAGONIA

Finita la visita alla Penisola Valdes ci siamo trsferiti in aereo a Ushuaia nella Terra del Fuoco.

La Terra del Fuoco è una insieme di isole considerate la Fine del Mondo e Ushuaia è la città più a Sud del Mondo.

Dopo c'è Capo Horn e poi l' Antartide.

Arrivando in aereo abbiamo assistito ad un tramonto gelido e suggestivo sul Canale di Beagle.

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Con un suggestivo e antico trenino (deoo ovviamente della Terra del Fuoco) ci si addentra nel Parco Naturale dove insieme a torrenti impetuosi vi sono foreste australi spontanee.

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Era una zona abitata da aborigeni.

Sonoi sopravissuti fino agli anni '50 ma poi completamente estinti per malattie e stermini.

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PATAGONIA

La Terra del Fuoco è veramente la Fine del Mondo !

Questo cartello, posto in prossimità della Baia Lapataia, indica la fime di quella lughissima via di comunicazione nota come "Panamericana".

La "Ruta n.3" è il percorso finale della Panamericana, in territorio argentino.

Inizia in Alaska e termina proprio quì, dopo 17.848 chilkometri !

Per andare oltre, bisogna navigare o usare i ramponi da ghiaccio !!!

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E questa è la Baia Lapataia, che si affaccia sul canale di Beagle, che collega Atlantico a Pacifico a Sud dello stretto di Magellano ma a Nord del famoso e temuto Capo Nord

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Anche quì, nel Canale di Beagle, si possono osservare animali marini.

Sono i leoni marini o otarie, che vengono su queste rocce per riprodursi ed accoppiarsi.

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PATAGONIA

Questa foto simboleggia forse la massima angustia degli argentini : Le Isole Malvine o Falkland

A Ushuaia hanno dedicato una piazza con un monumento dedicato ai morti nella guerra con gli inglesi.

Il divertente che i turisti inglesi è la prima cosa che vengono portati a visitare !!

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Questa invece è una curiosa foto di un albero di segnalazioni delle distanze della Fine del Mondo da tutto il mondo !

Roma dista da quì più di 13.000 chlometri !

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Ushuaia era nata come colonia penale chisua alla fine degli anni '40.

Ora la prigione è un museo.

Quì si può vedere la disposizione delle celle e della stufa per il riscaldamento in mezzo al corridoio. Va ricordato che quì d'inverno le temperature possono scendere a -20°

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PATAGONIA

Lasciata la Terra del Fuoco, con un trasferimento aereo, ci rechiamo a El Calafate, una piccola cittadina sul Lago Argentino, da dove si parte in navigazione per visitare i famosi ghiacciai che scendono dalle Ande.

Questo è il ghiacciao Spegazzini, che scende per 30 chilometri per rompersi nel Lago generando iceberg veramente suggestivi.

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Ed ecco uno degli iceberg che abbiamo incontrato durante la navigazione.

I colori sono affascinanti.

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Ma lo spettacolo delle conformazioni di ghiaccio sullo sfondo delle montagne ci ha coinvolto emotivamente. Le conformazioni sono un insieme di iceberg formati dal Ghiacciao Upsala, che si sono incastrati impedendoci di risale il fiordo e vedere da vicino il ghiacciaio.

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