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Cannes, Luchetti In Corsa Per La Palma D'oro

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Cannes, Luchetti in corsa per la Palma d'oro

e fuori concorso la Guzzanti con "Draquila"

"La nostra vita" con Elio Germano unico italiano in competizione, insieme a Kiarostami, Tavernier, Inarritu e Kitano. Allen, Frears e l'Oliver Stone di "Wall Street 2" in programma ma fuori gara

PARIGI - Un solo film italiano - La nostra vita di Daniele Luchetti, con Elio Germano, Isabella Ragonese e Raoul Bova - nel concorso principale del Festival di Cannes. La notizia, già nell'aria da alcuni giorni, è stata confermata questa mattina, alla conferenza stampa di presentazione della grande kermesse cinematografica che si tiene, come ogni anno, sulla Croisette. Ma c'è anche - fuori concorso - un'altra pellicola tricolore. Ed è una di quelle destinate a far discutere: si tratta di Draquila, il documentario di Sabina Guzzanti sul terremoto abruzzese, su Berlusconi e sugli scandali legati alla ricostruzione.

Per il resto, il Festival, come già annunciato, sarà aperto da Robin Hood di Ridley Scott, con Russell Crowe. In competizione - a contendere a Luchetti la Palma d'oro e gli altri premi - grandi autori internazionali come Abbas Kiarostami (Copie conformè), Takeshi Kitano (Outragè), Bertrand Tavernier (La princesse de Montpensier), Alejandro Gonzalez Inarritu (Biutiful). Fuori concorso ci sono Woody Allen (You will meet a tall dark stranger), Stephen Frears (Tamara Drew) e Oliver Stone (Wall street 2: Money Never sleeps).

Ma il Festival di Cannes parla italiano anche nella composizione della giuria presieduta da Tim Burton: del piccolo gruppo fanno parte Giovanna Mezzogiorno e Alberto Barbera, direttore del Museo nazionale del cinema di Torino. Insieme a Benicio del Toro, a Kate Beckinsale, allo scrittore e cineasta Emmanuel Carrere, ai registi Victor Erice e Shekhar Kapur. E al grande autore iraniano Jaffar Panahi, ancora detenuto nel suo Paese: un gesto che vuole essere una (giusta) sfida al regime che mette a tacere oppositori e artisti

Quanto a La nostra vita, il film segna il ritorno alla regia di Luchetti dopo il successo di Mio fratello è figlio unico, sempre con Germano protagonista: stavolta la storia è quella di un operaio della periferia romana alle prese con un lutto, e con la spirale dei soldi facili. Nel cast anche Luca Zingaretti. Fino all'ultimo momento i rumors pre-festivalieri hanno dato la pellicola in ballo tra la sezione Un certain ragard e il concorso principale. Per fortuna del film e del cinema italiano, alla fine l'ha spuntata la seconda opzione.

(15 aprile 2010)

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