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Internet Explorer Scende Sotto Il 50% Delle Quote Di Mercato

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Ahi ahi ahi... Mala tempora currunt!

Chi ha vissuto la prima google.jpgguerra dei browsers non può non ricordare come il browser dominante all'epoca, google.jpgNetscape Navigator, improvvisamente iniziò a perdere quote di mercato in maniera inversamente proporzionale a quanto stava facendo il suo principale concorrente, Internet Explorer 4. Il prodotto Microsoft dell'epoca aveva dalla sua l'indiscutibile vantaggio di essere il primo browser "di nuova generazione" totalmente gratuito (e incorporato in Windows 98), oltre ad offrire un feeling diverso al navigatore. IE4 introdusse parecchie tecnologie, alcune ancora oggi in vigore, alcune progenitrici di altre (gli google.jpgActive Channels furono i genitori dei moderni feed RSS) e altre tragicamente condannate all'obsolescenza perché sorpassate da tecnologie più recenti o perché rivelatesi successivamente quali veicoli per virus e malware (google.jpgActiveX).

Internet Explorer spodestò Netscape Navigator e il prodotto scomparve (dalle cui ceneri nascerà Firefox) e la versione 6 fu la più longeva, tanto che alla Microsoft, sicuri per aver ottenuto il 95% del mercato dei browsers, decisero di smantellare il team di sviluppo, facendo solo in modo che il browser ricevesse piccoli aggiornamenti.

A Redmond dovettero ricredersi e si pentirono di quella decisione quando google.jpgMozilla Firefox apparve sul mercato e divenne un successo crescente in tempi rapidissimi e ben prima che il prodotto giungesse alla propria versione 1.0. Era giunto il tempo di ricostituire il team di sviluppo per IE e mettere mani radicalmente in quel codice-colabrodo, i buchi del quale venivano quotidianamente scoperti e segnalati dai principali esperti di sicurezza informatica.

Le quote di mercato di IE iniziarono a declinare lentamente scendendo per la prima volta da diversi anni sotto il 90%: la "colpa" era di Firefox. Il concorrente open source sottraeva costantemente utenti al colosso Microsoft e si avvantaggiava per l'incredibile versatilità offerta. L'utente scoprì quindi di poter adattare il browser alle proprie esigenze, arricchendolo con estensioni di ogni genere.

Mentre Firefox cresceva, IE tutto sommato galleggiava intorno al 75% e Opera sgomitava per ritagliarsi un posto al sole, giunse un outsider imprevisto, un prodotto partito in sordina e senza troppo clamore, che ha conquistato il pubblico letteralmente sul campo: google.jpgGoogle Chrome.

Il più veloce browser al mondo, flessibile quanto e più di Firefox, rispettoso degli standard Web, capace di gestire meglio degli altri la memoria del sistema e con un'interfaccia ridotta all'osso proprio per dare risalto alle pagine web, Chrome si è rapidamente fatto apprezzare versione dopo versione.

Che Chrome stesse rosicchiando quote ai concorrenti era una sensazione diffusa ma oggi è divenuta una certezza.

Secondo google.jpgStatCOunter.com in un anno (da settembre 2009 a settembre 2010), il posizionamento dei browsers è il seguente:

  • Internet Explorer scende dal 58.37% al 49.87%
  • Mozilla Firefox è rimasto costantemente intorno al 31.5%
  • Google Chrome è schizzato dal 3.69% all'11.54%
  • Apple Safari dal 3.28% al 4.42%
  • Opera perde leggermente dal 2.62% al 2.03%

Da questi dati si evince chiaramente che l'unico browser a crescere è proprio Chrome e lo fa ai danni di Internet Explorer.

Naturalmente i dati si riferiscono all'uso di versioni di Internet Explorer fino alla numero 8 (quella attuale), mentre solo da poche settimane è disponibile google.jpgInternet Explorer 9 Beta, il quale si mostra profondamente rinnovato sul piano estetico (molto simile a Chrome) e sul piano tecnico (rispetta gli standard Web più recenti), pertanto la prossima versione di IE potrebbe ancora una volta stravolgere i dati appena riportati.

Fonte Wininizio (Dati da StatCounter)

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