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Al Via Il 15Esimo Censimento

3 messaggi in questa discussione

Al via il 15esimo censimento

Istantanea del Paese che cambia

Da oggi si può compilare il questionario, a marzo verranno diffusi i primi dati che daranno la più recente fotografia dell'Italia. E' possibile rispondere anche su Internet. C'è tempo fino a fine anno per i comuni con meno di 20mila abitanti, un mese dopo per quelli fra 20 e 150mila, entro il 29 febbraio oltre i 150mila

100646326-25807509-dba0-4a31-b595-c0caa86c93ac.jpg (ansa)

ROMA - Parte oggi la nuova "conta" degli italiani, che fotograferà come è cambiato il Paese: da oggi si può infatti compilare il questionario per il quindicesimo censimento italiano. E a marzo 2012, quando verranno diffusi i primi dati, sapremo quanto siamo cambiati, aggiornando così l'istantanea del Paese. Sono serviti in tutto quattro anni di lavoro per arrivare a questa fase finale e il costo complessivo sarà di 590 milioni di euro.

Modalità di consegna. Sono tre le modalità di riconsegna. E' possibile compilarlo via internet, collegandosi a questo sito 1 e utilizzando la password stampata sulla prima pagina del questionario recapitato a casa. Chi invece non ha accesso al web, può restituire i questionari compilati presso gli uffici postali e i centri comunali di raccolta, senza alcun costo e ricevendo una ricevuta.

Qualunque sia la modalità di riconsegna scelta, le famiglie che risiedono nei comuni con meno di 20mila abitanti possono restituire il questionario compilato entro il 31 dicembre 2011, quelle residenti in comuni con popolazione compresa fra 20mila e 150mila abitanti entro il 31 gennaio 2012, infine le famiglie residenti in comuni con più di 150mila abitanti hanno tempo fino al 29 febbraio 2012.

Dal 21 novembre scendono in campo anche i rilevatori comunali e quindi le famiglie che a quella data non hanno ancora restituito il questionario possono consegnarlo a loro. Ulteriori informazioni si possono trovare su questo sito 2.

"Informazioni insostituibili". "Il censimento è un rito collettivo che celebra le diversità nell'unità", sottolinea Enrico Giovannini, presidente dell'Istat. "Le informazioni che l'operazione censuaria ci restituirà rappresentano un patrimonio insostituibile non solo per chi ha la responsabilità di stabilire strategie di sviluppo e assumere decisioni nell'interesse del Paese, ma anche per le imprese che vogliono programmare e pianificare attività e progetti, offrire servizi, e per i cittadini, per monitorare politiche e interventi sul territorio. Per questo motivo il censimento è un dovere civico, ma anche un importante contributo alla conoscenza del nostro Paese e al suo sviluppo futuro".

Il primo nel 1861: Italia giovane, più maschi e famiglie numerose. Il primo censimento fotografò la realtà del Paese nel 1861, quando l'Italia, appena unita, era giovane, con una maggioranza di uomini, famiglie numerose e con tanto spazio per vivere. Guardando alla storia dei 150 anni di Italia unita, nel 1861 i cittadini residenti erano 26 milioni, con i maschi che risultavano in testa con oltre il 50 per cento, e le femmine appena sotto, con il 49 per cento. I bambini fino a 5 anni rappresentavano il 13 per cento della popolazione, gli over settantacinquenni erano l'1 per cento, mentre il numero medio di componenti per famiglia si attestava a 4,7. E su ogni chilometro quadrato vivevano 87 abitanti.

Nel 2001 donne in testa, meno bambini. Dieci anni fa, invece, il censimento del 2001 ha fotografato quasi 57 milioni di residenti: donne in testa con oltre il 51 per cento, uomini in diminuzione a circa il 48 per cento. Ridotti anche i bambini fino a 5 anni: al 4,6 per cento. Mentre gli ultrasettantacinquenni erano all'8,4 per cento della popolazione. Quanto alle famiglie, sono risultate assai ben meno numerose di prima: in media 2,6 componenti. Mentre la densità della popolazione italiana è salita a quota 192 abitanti per chilometro quadrato.

Fonte

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Purtroppo la pagina WEB del censimento è già in tilt! :devil1: :devil1: :devil1:

Notizia letta stasera sulle news di Google.

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Ma scusate perchè dare dei questionari da compilare ai cittadini per sapere chi sono dove abitano e che lavoro fanno di quanti metri quadrati è la

loro casa ecc,ecc come se chi di dovere non lo sapesse già.

Fose sbaglierò ma mi sembra un'inutile spreco di soldi di positivo ci vedo solo che darà un po di lavoro a chi dovrà consegnare o ritirare i moduli

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