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nonnoriccardo

La Strage Di Brindisi :"Ho Fabbricato Io Quella Bomba"

2 messaggi in questa discussione

A STRAGE DI BRINDISI

Il killer: "Ho fabbricato io quella bomba

e ho premuto il telecomando, non so perché"

l procuratore Cataldo Motta dopo il fermo di Giovanni Vantaggiato: "Sul movente, questo signore, non ha voluto dire alcunché. Ce l'ha con il mondo". "Quanto tempo dovrò stare qui?", sono l'uniche parole procunciate dal presunto killer in carcere

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"Ho fatto tutto da solo, non so perché. Ho fatto esplodere la bomba di giorno, perché di notte non c'era nessuno". "Ho avuto un colpo di testa, che volete fare?". Questo ha detto Giovanni Vantaggiato, il killer di Brindisi, agli inquirenti cui ha confessato la strage. Lo ha raccontato il procuratore della Dda di Lecce, Cataldo Motta, che ha sottolineato le "finalità terroristiche del gesto". "Perché lo scopo di gettare nel terrore l'Italia intera, lo ha perfettamente raggiunto". "Sul movente, questo signore, non ha voluto dire alcunché - ha aggiunto Motta - solo indicazioni generiche. Se ci fermassimo qui sarebbe un'indagine zoppa. Ma sicuramente Vantaggiato non è organico a organizzazioni". "I risultati - ha spiegato ancora Motta in conferenza stampa, dopo il fermo della notte scorsa - sono stati tempestivi, ma non esaustivi". Il procuratore ha ribadito che l'uomo è il titolare di un deposito di carburanti. Il movente è quello che manca. "Ha accennato a problemi economici, ma non si capisce come questo sia collegabile a un gesto talmente eclatante". Vantaggiato ha raccontato "di avercela con il mondo, vediamo se si tratta di quello giudiziario". Il procuratore ha parlato di alcuni dettagli dell'arresto, altri stanno ancora filtrando da chi si occupa delle indagini.

LA BOMBA CON POLVERE PIRICA - "La bomba l'ho fabbricata io nel deposito. Ho comprato fuochi d'artificio e li ho svuotati mettendo dieci chili di polvere pirica in ciascuna bombola". Questo avrebbe ammesso Giovanni Vantaggiato durante l'interrogatorio. "Le bombole - ha detto ancora l'imprenditore - le ho portate la sera prima con la Fiat Punto sul luogo dell'attentato. La mattina dopo sono andato lì con la Hyundai (l'altra auto di famiglia, intestata alla moglie, ndr) e ho pigiato il telecomando".

VANTAGGIATO IN CARCERE: "QUANTO STARO' QUI?" - "Quanto tempo dovrò stare qui?", è l'unica domanda che Giovanni Vantaggiato ha fatto la scorsa notte all'arrivo nel carcere di Lecce. L'uomo mantiene "un atteggiamento remissivo, passivo".

INCASTRATO DALLE AUTO RIPRESE DALLE TELECAMERE - A incastrarlo, ha spiegato il magistrato, sono stati i filmati delle due auto parcheggiate nei pressi della scuola. "Vantaggiato ha competenze elettrotecniche più che elettroniche - ha proseguito Motta - ha una condanna per truffa per piccoli episodi, risalenti nel tempo", "non si può escludere la presenza di un complice".

LA FINALITA' TERRORISTICA - All'uomo infatti è stato contestato anche il concorso in strage aggravata dalle finalità di terrorismo "per coprire ogni eventualità. Certamente la bomba l'ha messa lui. "E' lui - ha assicurato Motta - l'autore dell'ordigno, ed è capace di intendere e volere. Ora si trova in una casa circondariale". "L'indagine - ha concluso il procuratore - è a un punto di partenza, cosa che ci permette di andare in una determinata direzione. Ora abbiamo una pista privilegiata e continuiamo su questa strada".

LE PERQUISIZIONI - In magistrato ha confermato che "da questa notte sono in corso perquisizioni nei confronti del 68enne, ma il telecomando che ha azionato l'ordigno non è stato trovato". A quanto si apprende, in particolar modo il deposito di carburante di Copertino (FOTO) di proprietà dell'uomo in queste ore è passato al setaccio dagli investigatori. Anche le due auto usate da Vantaggiato e immortalate dalle telecamere, che hanno costituito una traccia fondamentale, sarebbero state sequestrate e sottoposte ad approfondita analisi.

LA CONFESSIONE, MA MANCA IL MOVENTE - "Come si arriva a parlare del movente - dice un investigatore che ha interrogato l'uomo - si chiude e non fornisce versioni plausibili". Nel corso dell'interrogatorio Vantaggiato ha ammesso le sue responsabilità per quanto riguarda tre aspetti dell'attentato: il confezionamento della bomba, il trasporto dell'ordigno davanti alla scuola e l'utilizzo delle due auto, l'aver premuto il pulsante che ha attivato la bomba. Nulla, invece, sul perché. Ed infatti gli investigatori e gli inquirenti, dopo aver raccolto la sua confessione su questi aspetti, si stanno concentrando sul movente e sulla scelta del luogo. Non escludendo che possa non aver agito da solo e che la reticenza di Vantaggiato possa essere una scelta precisa per nascondere qualcosa o qualcuno a lui molto vicino. Anche per questo non convince investigatori ed inquirenti l'ipotesi che l'uomo sia stato mandato da qualcuno: troppi gli errori commessi e troppo a rischio il soggetto. "Andiamo avanti scientificamente, cercando di ricollocare il tutto partendo dai fatti certi ed accertati - dice un investigatore - per arrivare ai perchè. E arriveremo anche a quello".

(07 giugno 2012)

FONTE : http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/06/07/news/brindisi-36715721/?ref=HREA-1

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Boccaccia mia statte zitta...

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