[ARCHEOLOGIA]Milano, Antico Papiro Risorge Grazie A Tecnologia Digital

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Milano, antico papiro risorge grazie a tecnologia digitale

giovedì, 19 gennaio 2006 9.45

MILANO (Reuters) - Un eccezionale reperto dell'antichità, il Papiro di Artemidoro, sarà presto esposto al grande pubblico, restaurato ed analizzato col contributo di tecnologie d'avanguardia.

L'intervento in digitale degli studiosi ha permesso infatti di individuare nel documento tre strati di immagini, con la più antica carta geografica di età classica sino ad oggi nota, un repertorio di animali reali e fantastici e immagini provenienti probabilmente da botteghe di artisti.

E' quanto ha annunciato in una nota Electa, che cura il catalogo della mostra "Le tre vite del Papiro di Artemidoro. Voci e sguardi dall'Egitto greco-romano" in programma a Torino, Palazzo Bricherasio, dall'8 febbraio al 7 maggio, per iniziativa della Fondazione per l'Arte della Compagnia di San Paolo, che lo ha recentemente acquistato e fatto accuratamente restaurare, in collaborazione con la Fondazione Museo delle Antichità Egizie.

Il lavoro sul papiro è stato estremamente complicato, spiega Electa. E ha messo a dura prova il dispositivo già collaudato del laboratorio di papirologia dell'Università, costituito da un ampio banco di ripresa dotato di sistemi per illuminare il reperto sia in riflessione sia in trasmissione, da un dispositivo digitale per riprese ad alta risoluzione anche nell'infrarosso, un dorso a scansione con sensore CCD lineare da 10.496 elementi.

Non potendo ricorrere a illuminazione flash e non potendo lavorare alla massima apertura dell'obiettivo per assicurare la nitidezza delle immagini, i tempi di posa sono inevitabilmente lunghi, dell'ordine di alcuni minuti. Per garantire che le immagini non siano degradate da vibrazioni anche minime della struttura, questa è rigidamente ancorata alle pareti. La difficoltà per gli esperti è stata quella di lavorare su un reperto assai ampio, in alcuni punti sottile sino ad essere trasparente e pieno di piccoli fori.

Il sistema di ripresa ha prodotto una documentazione completa e puntuale anche dei più piccoli dettagli del supporto, dello scritto e dei disegni.

Per recuperare tutte le tracce di inchiostro, comprese quelle più ridotte ed evanescenti che a occhio nudo sono pressoché invisibili, le immagini dell'intero papiro sono state registrate sia a colori sia all'infrarosso.

L'alta definizione di tracce anche impercettibili ha permesso agli studiosi un restauro virtuale del testo e l'interpretazione di alcuni disegni del recto gravemente danneggiati e per la lettura delle impronte a ricalco lasciate dalle colonne del testo di Artemidoro, molte righe delle quali sono lacunose sul recto, ma hanno potuto essere in buona parte recuperate grazie alle stampigliature sul verso riprese all'infrarosso.

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