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[ARTE]Shopping Ad Arte

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FIERA INTERNAZIONALE DI BOLOGNA

Shopping ad Arte

A Bologna, quattro giornate d'arte contemporanea. Dal 27 al 30 gennaio ritorna Arte Fiera, la mostra mercato internazionale con il meglio del made in Italy artistico accanto a gallerie di tutto il mondo. Tra incontri, show, installazioni in città e cifre del mercato, ecco il programma

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Bologna - A tutto shopping d'autore. Nel megastore dell'arte contemporanea, a caccia delle grandi occasioni - saldi permettendo - tra le oltre 200 shop-gallery di "Arte Fiera Art First 2006", la fiera internazionale d'arte contemporanea di Bologna, la mostra-mercato che dal 27 al 30 gennaio propone il meglio del made in Italy artistico accanto ad alcune delle più significative realtà provenienti da tutto il mondo. Ma accaparrarsi uno Stefano Arienti o un'Eva Marisaldi a dieci mila euro, un Gilberto Zorio o un Giuseppe Penone ancora entro i quaranta mila euro, e magari un Cucchi, un Clemente o un De Maria con cinquanta mila euro, per non parlare di un De Pisis o un Sironi avendo in tasca tra i 40 e 150 mila euro, non è l'unica "ebbrezza" offerta dalla fiera bolognese. La manifestazione appare sempre più ambiziosa e magniloquente sotto la direzione artistico di Silvia Evangelisti e della consulenza di Lorenzo Rudolf, non solo puntando ad una concentrazione massiccia, ma selezionata, di gallerie e di artisti da tutto il mondo, con un'apertura inedita ai mercati dell'est, dopo il boom della Cina, ma rifacendosi anche il look, sfoderando nuovi spazi espositivi e collezionando eventi nell'evento. In fondo, quelli di Arte Fiera, che dalla scorsa edizione 2005 - con 40 mila presenze ufficiali - ha adottato l'appellativo di "Art First", sono trent'anni di onorata carriera.

Un anniversario che vuole essere festeggiato con una grande kermesse di prestigio. E allora, nei nuovi padiglioni fieristici, lungo ampie superfici espositive trattate con un raffinato allestimento, spazio ad un articolato programma di iniziative, che vedono protagonisti importanti gallerie e artisti, collezionisti, curatori e critici in un confronto aperto con il pubblico. Ecco che sul filo di una spiccata internazionalizzazione gallerie del calibro di Arndt & Partner da Berlino e Zurigo, Art of this Century di New York, la Claude Bernard di Parigi, la Dabbeni di Lugano, la Forsbolm di Helsinki, la Mario Mauroner di Vienna, la Museum 52 di Londra, la Rothamel da Erfurt, la Ruziska di Salisburgo, la Sollertis da Toulouse. Accanto alle riconfermate Ben Brown di Londra, la De Noirmont di Parigi, la Karsten Greve di New York, Colonia, Zurigo, Milano, la Lisson di Londra.

Tra incontri, dibattiti aperti, conversazioni, è di scena, nel vero senso della parola, il critico Achille Bonito Oliva in uno stand tutto suo, a esporre non "oggetti d'arte" ma "concetti". Con il suo intervento, dal titolo "Arte: dimenticare a memoria", ABO dialoga con artisti di fama su una loro opera molto particolare, che non esiste nella realtà ma che sognano di realizzare. Il sogno di un'opera viene raccontato da Enzo Cucchi, Braco Dimitrievic, Liliana Moro, Michelangelo Pistoletto, Ettore Spalletti e Sisley Xhafa, in una serie di incontri, rispettivamente ognuno alle 12 e alle 17.00 di venerdì, sabato e domenica (venerdì: Pistoletto ore 12, Spalletti ore 17; sabato: Dimitrievic ore 12, Moro ore 17; domenica: Cucchi ore 12, Xhafa ore 17). Come degna conclusione del suo show, domenica 29 gennaio alle ore 19 presso la Galleria d'Arte Moderna di Bologna, Bonito Oliva metterà personalmente all'asta la sua icona, una grande opera fotografica di Rocco Dubbini su supporto metallizzato, una metamorfosi di ABO - policromatica in tre parti - da critico occidentale a capo tribù dell'arte. Con la cifra raggiunta dall'asta, l'aggiudicatario dell'opera, di cui sarà reso subito pubblico il nome, si impegna ad acquisire entro il 2006 le opere di giovani artisti europei under 35 dalle fiere di Bologna, Basilea, Berlino, Fiac di Parigi, Frieze di Londra, in concerto con ABO.

Riflettori sui mercati emergenti e le giovani gallerie internazionali nella rassegna EastWards - Emerging Markets, che racconta la proposta artistica dei Paesi dell'Est Europeo, fra le realtà culturalmente più vivaci per potenzialità e dinamismo della comunità artistica. In programma, tra le iniziative, anche una tavola rotonda " Verso est: uno sguardo all'arte e ai mercati emergenti della nuova Europa", in programma presso la Gallery Hall sabato (11.15-14.30) in cui curatori, rappresentanti di istituzioni, critici e collezionisti provenienti da paesi dell'est si scambieranno opinioni e informazioni sul sistema dell'arte contemporanea.

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Per chi ha il pallino dello shopping ad ogni costo, i trend di ArteFiera "badano" alle spese. Nel boom del contemporaneo, che vede Jeff Koons costare più di Tiziano o un Annibale Carracci sorpassato da un Damien Hirst, accanto agli stratosferici Richard Prince, Marlene Dumas, Luc Tuymans, Chris Ofili, e ai gettonati colleghi italiani Maurizio Cattelan, Vanessa Beecroft e Francesco Vezzoli, ArteFiera dà spazio ad artisti affermatisi negli ultimi anni, come Arienti, Pierluigi Pusole, Mario Airò, Sabrina Mezzaqui, Margherita Manzelli, Massimo Bartolini, Pier Paolo Campanini, Daniele Galliano, Perino & Vele, Botto & Bruno, Marcello Maloberti, Eva Marisaldi, Patrick Tuttofuoco, Lara Favaretto, Paola Pivi, Giovanni Frangi, Luca Pancrazzi, Loris Cecchini, Marzia Migliora, Andrea Chiesi, Stefania Galegati e Federico Pietrella, acquistabili in questa fase con prezzi che in rari casi superano i 10-15 mila euro. Attenzione anche ai maestri della "Nuova Scuola Romana", con Nunzio, Domenico Bianchi, Piero Pizzi Cannella, Marco Tirelli, Gianni Dessì e Giuseppe Gallo.

Occasioni per gli investitori con Alighiero Boetti che è tornato a livelli d'eccellenza, e con Mario Merz, scomparso nel 2003 che dovrebbe proseguire il trend ascendente fatto registrare nell'ultimo biennio. Accessibili al di sotto dei 40 mila euro lavori di Gilberto Zorio, Giuseppe Penone, Pierpaolo Calzolari e Claudio Parmigiani. Da tenere d'occhio gli artisti stranieri che hanno realizzato percorsi paralleli a quelli dell'Arte Povera come Christian Boltansky, Joseph Kosuth, Sol Lewitt, Richard Long e Daniel Buren. Fino all'altro movimento italiano del dopoguerra che è la Transavanguardia, dove si possono ancora acquistare opere recenti di Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Francesco Clemente ( il più caro del gruppo), Sandro Chia e Nicola De Maria intorno ai 40-50 mila euro. Un altro protagonista dell'arte italiana che merita attenzione è Piero Dorazio scomparso di recente all'età di 78 anni, d cui ci si può mettere in casa opere a cifre comprese tra 25 e 80 mila euro. Gli appassionati dell'informale e dell'astrazione possono trovare ottime opportunità anche al di sotto dei 20 mila euro scegliendo tra Emilio Scanavino e Luigi Veronesi, tra Achille Perilli e Giulio Turcato, tra Dadamaino e Toti Scialoja.

Tra gli stranieri, Jean Fautrier, Hans Hartung, Antoni Tapies, Mark Tobey, Jean-Paul Riopelle, Serge Poliakoff e Georges Mathieu con proposte che partono dai 20 mila euro per le tecniche miste o per le opere di piccole dimensioni sino a giungere in taluni casi a 350-400 mila euro. A parte De Chirico, Savinio, Morandi che per le opere storiche hanno ormai un collezionismo elitario disposto a spendere oltre 500 mila euro, i protagonisti italiani del Novecento non hanno quotazioni proibitive e con una spesa compresa tra 40 e 150 mila euro ci si può rivolgere ad opere significative ed ampiamente documentate di Filippo De Pisis o di Mario Sironi.

Da vero evento, la fiera punta anche ad allargare gli orizzonti e a trasformare in quattro giornate Bologna nella città per l'arte. Innanzitutto spiccano i suggestivi spazi del Padiglione de L'Esprit Nouveau, storico edificio progettato dall'architetto francese Le Courbusier per l'esposizione delle Arti Decorative di Parigi del 1925, e realizzato a Bologna nel 1977 su disegni originali di Le Courbusier ad opera di Josè Oubrerie e Giuliano Gresleri, che ospitano giovani gallerie internazionali con una panoramica dei più recenti fermenti artistici. Poi, si inaugura Bologna Art First, percorso di installazioni di importanti artisti contemporanei - italiani e stranieri - lungo le più prestigiose sedi museali e istituzionali della città. Nel cortile di Palazzo d'Accursio in piazza Maggiore, compare l'opera di Eliseo Mattiacci, "Totem Con Nuvola" (1995/96). Nel cortile de l'Archiginnasio in piazza Galvani, si trova l'installazione di Marco Di Giovanni, "S. B. I. R. R. O." (2006). Al Museo Civico Archeologico di via dell'Archiginnasio, l'opera di Jaume Plensa, "Tel Aviv Man Vi" (2005). Al Museo della Sanità a Santa Maria della Vita in via Clavature 10, due le installazioni ospitate di Sabrina Torelli, "Parentele" (2000) e Perino&Vele , "****" (2004). Al

Museo di Palazzo Poggi vanno in scena Alberto Garutti, con "Senza Titolo" (2006) e Franco Scognamiglio, con "Vita Di Galileo-Processo A Giordano Bruno". Ancora al Museo Ebraico di

via Valdonica 1/5, l'artista ospitato è Robert Gligorov, con "Monument" (2005). Il Museo Civico Medievale di via Manzoni 4 , propone l'opera di Simona Uberto, "Lame" (2002), mentre nel Cortile di Palazzo Re Enzo in piazza Re Enzo sfilano Marina Fulgeri, con "Percezione Luminosa" (2005) e

Chris Gilmour con "Trike".

di LAURA LARCAN

Notizie utili - "Arte Fiera Art First 2006", Fiera internazionale d'arte contemporanea di Bologna, dal 27 al 30 gennaio 2006, Quartiere fieristico di Bologna, Padiglioni 16 - 18 - 21 - 22. Ingresso Ovest Costituzione e Ingresso Nord (direttamente dal parcheggio Michelino, uscita Tangenziale n. 8).

Orari: da venerdì 27 a domenica 29 gennaio dalle 11.00 alle 19.00, lunedì 30 dalle 11.00 alle 17.00.

Ingresso: 15 €, gratuito con la Carta Giovani del Comune di Bologna.

Informazioni: tel. 051 282111, fax 051 6374019, artefiera@bolognafiere.it, www.artefiera.it

Catalogo: Edito da Renografica

(25 gennaio 2006)

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