Accedi per seguire   
Seguaci 0
Diablo

[ARTE]Clemente, Lo Spirituale

1 messaggio in questa discussione

TRANSAVANGUARDIA

Clemente, lo spirituale

Iconografia religiosa, tra filosofia indiana e simboli cristiani. E' la ricerca spirituale di Francesco Clemente, maestro della Transavanguardia italiana, al Maxxi di Roma

este_22125831_55440.jpgRoma - L'esercito delle dodici scimmie che fila un enorme gomitolo rosa, una festa di palloncini rossi che nella loro sospensione aerea appaiono legati ad un ancora, una coreografia di forbici avvinghiate ad una fitta trama di fili, cani sopraffatti dal desiderio che affrontano la prova esistenziale di saltare attraverso il cerchio di una ****** in fiamme. Sono solo alcune delle arcane sequenze che Francesco Clemente, esponente di punta della Transavanguardia italiana, tra gli artisti più conosciuti e celebrati nelle gallerie e nei musei di tutto il mondo, consacrato dalla monumentale retrospettiva che gli ha dedicato il Guggenheim Museum di New York nel 2000, mette in scena nella sua piccola grande e ben ispirata mostra che gli dedica il Maxxi, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, dal 24 febbraio al 30 aprile.

Una rassegna, curata da Paolo Colombo, che attinge a tutta l'aura di ricerca spirituale che ha mosso quasi fomentato e sopraffatto, l'arte di Clemente fin dagli inizi degli anni Settanta. Una mostra che continua nel segno ineluttabile della figurazione, ma che torna a concentrarsi sull'universo dell'iconografia religiosa, attingendo alle simbologie filosofiche della cultura indiana, tanto a lungo studiata nei suoi lunghi periodi di residenza sin dalla fine degli anni '70 - al 1973 risalgono i primi viaggi a Delhi e, nel 1974, in Afghanistan con Alighiero Boetti - così come al simbolismo cristiano. Oriente e occidente si ritrovano trasfigurati nella complessità visionaria di Clemente, in un gioco scenografico iper-concettoso, a tratti ludico e ironico, spesso audace e provocatorio.

L'immaginario religioso di Clemente sfocia in una serie di organismi pittorici carichi di ameni significati ma soprattutto di forza emotiva. Il tutto si traduce nella selezione di dodici tele recenti appartenenti alla serie "Tandoori Satori", filosoficamente radicate nell'iconografia indiana, scortate da quattordici pastelli inediti di sobri colori sanguigno e nero, raccolti sotto il nome di "Valentine's Keys", realizzati nel 2006, che invece sfoderano un fiero e diretto riferimento all'iconografia cristiana. "L'attenzione che Clemente accorda all'iconografia orientale non va letta come l'illustrazione di pensieri ispirati ad una specifica mitologia - avverte il curatore Paolo Colombo - ma guardata come l'espressione plastica degli archetipi cui tutte le culture, e tra queste anche quella indiana, fanno costante riferimento. In India, in particolare, l'insieme delle fedi e delle credenze non costituisce un dogma unico, ma piuttosto un sistema di concezioni varie ed eterogenee che spazia dall'ateismo al panteismo. La parte del mondo a noi visibile e quella occulta possono così essere rappresentate tanto in maniera descrittiva, come nelle miniature tradizionali o nelle stampe oleografiche popolari, quanto in maniera astratta, come nell'arte Tantra".

Per Clemente, classe '52, che appare oggi come un gigante emigrante, napoletano di nascita con l'animo nomade, newyorkese di crescita e affermazione ma con il cuore in India - tant'è che egli può vivere con la moglie-musa, l'attrice Alba Primiceri e i suoi quattro figli, indifferentemente a Roma, in India, a New York - attingere al patrimonio iconografico di culture orientali significa orchestrare simboli stratificati e polivalenti che concedono all'opera il mistero magico del gioco dei tarocchi o delle carte divinatorie. Quasi in ogni opera della serie in mostra, il simbolo raffigurato rappresenta anche il suo opposto o allude ad un contrappasso nella cui dinamica ha una funzione catalizzatrice. L'aspetto sorprendente è che Clemente con una singola immagine spesso simmetrica, riesce a costruire sulla tela ambigui rapporti speculari tra cose e persone. "Sono dipinti che possono essere definiti come transitivi - sottolinea Colombo - ossia opere il cui soggetto implica una reazione allo stesso tempo identica e opposta: una gabbia aperta che ha forse liberato un uccello nel dipinto Music, un pavone che non può vedere e dunque godere della propria bellezza in Clairvoyant, palloncini giustapposti ad ancore che potrebbero impedire loro di volare in High and Low".

este_22125828_56150.jpg

In un getto continuo di immagini eccentriche ed affascinanti, Clemente dosa, come caratteristica comune a tutti i quadri della serie Tandoori Satori, una portentosa materia densa, che origina una spessa crosta cromatica che appare già di per sé un saggio di virtuosismo artistico. Così come una superficie opaca e densa si ritrova nella serie delle quattordici sanguigne, "Valentine's Keys", dove il simbolismo sembra ispirato alle parabole cristiane apocrife, così che l'immaginario messianico ed evangelico sembra stemperato in uno psicologismo esistenziale ed emotivo.

Accanto a Francesco Clemente, il Maxxi propone la personale di Iran do Espirito Santo, classe '63, fra i più affermati artisti in Brasile e in America Latina., che presenta una serie di installazioni e sculture che, sul fil rouge di una componente spirituale e profondamente concettuale, illustrano, in maniera completa, l'aspetto prettamente psicologico e visivo della ricerca sulla percezione della realtà compiuta dall'artista nell'oggi contemporaneo. Ancora, nel centenario della nascita dell'architetto Carlo Mollino, il museo ospita un sentito omaggio, allestendo cinque container - cinque scrigni di sei metri per due e mezzo - disposti secondo un percorso segnato che rimanda alla linee sinuose delle creazioni molliniane. Una figura eclettica di creativo raccontata anche da immagini, disegni, fotografie e video. Infine, nell'era di Internet, il museo debutta con "Arte e Identità virtuale", il nuovo appuntamento di Net Archives, con sei lavori informatici che propongono strategie fantascientifiche per creare nuove identità, alter ego virtuali che si adattano al flusso continuo delle informazioni che viaggiano nello spazio della Rete, il cyber-spazio.

LAURA LARCAN

Notizie utili - "Francesco Clemente", dal 24 febbraio al 30 aprile 2006, Maxxi - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Via Guido Reni 2, Roma. La mostra è curata da Paolo Colombo con il supporto di Anna Mattirolo.

Orari: 11.00-19.00 (chiuso il lunedì).

Ingresso: gratuito.

Informazioni: tel. 06.3210181. Sito web: www. darc. beniculturali. it

Catalogo: Electa.

(22 febbraio 2006)

Fonte

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.


Accedi Ora
Accedi per seguire   
Seguaci 0