Accedi per seguire   
Seguaci 0
Diablo

"Je T'aime" Cover Dopo Cover

1 messaggio in questa discussione

Un'altra versione, tutta al femminile e in inglese è stata appena lanciata

Quella di Gainsbourg resta la più ascoltata fra le canzoni d'amore

"Je t'aime" cover dopo cover

Ma quella di BB è sconosciuta

di PAOLO MENZIONE

stor_5281262_24010.jpg

Brigitte Bardot

Serge Gainsbourg & Jane Birkin, nomi che ancora oggi rievocano antichi scandali. E il loro leggendario duetto Je t'aime, moi non plus, nonostante sia datato quasi quarant'anni, resiste impassibile in cima alle classifiche dei brani d'amore più ascoltati di tutti i tempi. Il motivo della canzone è ormai universale, ma non tutti sanno che la formazione che spopolò nel 1969, non era quella titolare. Je t'aime, moi non plus, Gainsbourg l'aveva scritta nell'autunno del 1967 per Brigitte Bardot, la sua amante dell'epoca.

Facevano colazione, quando Serge l'accennò al pianoforte confessando: "Ho scritto per te la più bella canzone d'amore al mondo". Fu un "regalo straordinario, commovente, estremamente sconvolgente", ha raccontato la Bardot a Le Monde, che alla 'canzone-scandalò ha dedicato un'intera rubrica svelandone altri aneddoti. La incisero insieme qualche mese dopo, ma poi la Bardot ne bloccò la pubblicazione per il timore di compromettere la sua relazione con il tedesco Gunter Sachs. Tutti sapevano di Serge e di lei, ma uscire con quel brano, ha spiegato, sarebbe stato come "fare l'amore in diretta". "Da gran signore qual era", ha aggiunto la Bardot, Gainsbourg le rispose: "È tua. Quando vorrai, la tireremo fuori".

Più coraggiosa, fu l'allora giovanissima Jane Birkin, sbarcata a Parigi dalla Swinging London per fare cinema. Dopo tanti anni ha ammesso però di averla cantata soprattutto per gelosia. "Trovavo la canzone altamente erotica, magnifica. Quando mi ha chiesto di cantarla ero fiera di me. Ma soprattutto ero ossessionata dall'idea che si sarebbe potuto rinchiudere con un'altra ragazza in un minuscolo studio di registrazione".

Per accentuarne il lato androgino, Gainsbourg le chiese di salire di un'ottava rispetto alla Bardot. Ne venne fuori una voce virginale, resa più conturbante dall'accento anglosassone che ricadeva sulle parole francesi. La pubblicazione, nei primi mesi del '69, scatenò condanne e censure. Persino il Papa espresse la propria indignazione, ma fu tutta pubblicità alla canzone, che scalò le classifiche di mezzo mondo. Un successo così eclatante da ispirare a Gainsbourg un film erotico, subito divenuto un cult: stesso titolo della canzone, con la sua musa nel ruolo di terzo incomodo nella vita sentimentale di una coppia gay.

Nel 1986, quasi vent'anni dopo, finalmente la Bardot propose a Gainsbourg di tirare fuori dal cassetto la loro versione, che venne pubblicata con una base anni '80. "Quella di Jane è incantevole" ha ammesso B. B., prima di aggiungere però che la sua "è forse più sensuale". Ma non sono le uniche due interpretazioni di Je t'aime, moi non plus: negli anni sono fiorite decine e decine di cover, spesso trash, quasi sempre come parodie. E' il caso del duetto tra Asia Argento e Brian Molko dei Placebo (lei nella parte dell'uomo e lui della donna) o della nuovissima versione, in inglese e rigorosamente al femminile, firmata Cat Power e Karen Elson,. Un brano incluso nell'album "Monsieur Gainsbourg Revisited", pubblicato questo mese in omaggio al cantautore, a quindici anni dalla morte.

(17 marzo 2006)

Fonte

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.


Accedi Ora
Accedi per seguire   
Seguaci 0