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La Poesia S'insinua Nella Rete Migliaia I Nuovi Cyber-poeti

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Oggi l'Unesco celebra la Giornata mondiale della poesia, e Scuola&Giovani offre una vasta panoramica sulle pagine web "cult" da non perdere

La poesia s'insinua nella rete

migliaia i nuovi cyber-poeti

di CARLOTTA MISMETTI CAPUA

Oggi si celebra la Giornata mondiale della Poesia, che come ogni anno cade il 21 marzo, nell'equinozio di primavera. Un giorno di equilibrio perfetto, con la notte e il giorno della stessa durata. "Buongiorno notte" è il solo verso possibile per questa festa, che l'Unesco spinge per imporre all'attenzione. Soprattutto dei giovani, la speranza. Proprio in un momento in cui autori amati dai ragazzi, come Federico Moccia, scalano le classifiche dopo aver iniziato dal più classico dei passaparola tra i lettori. Ma proviamo a dare qualche indicazione.

La poesia salva le orecchie. Oggi in Italia si vendono più libri di poesie. Più di tre anni fa, più di cinque e di dieci. Pochi, d'accordo, come pochi i veri poeti. Ma la poesia compare nelle riviste, sta nella rete: archivi storici, cataloghi per appassionati, tanti siti per poetare, e file audio da mandare agli amici. Sta a portata di mano sui frigoriferi: composta e scoposta, come un gioco di società o un passatempo per bambini, nelle 200 parole magnetiche, che si appiccicano e poi qualcosa succede. La poesia sta, lenta e non rock, breve ma durevole (si legge e si rilegge, senza sciuparsi troppo) ormai perfino sui coffee table: il Grande Libro degli Haiku, 1200 pagine, metà giapponesi metà italiane, pubblicate da Castelvecchi, in tre mesi è alla terza ristampa. Sta nei centri sociali, nelle antologie scolastiche, nei siti delle suonerie da scaricare. Sta nelle biblioteche delle carceri.

Recite a voce alta. L'iniziativa dell'Unesco è promossa in in tutti gli Stati membri, fin dal 1999: a Milano, dove il sindaco ha promesso una Casa dei poeti, e a Roma, alla Casa delle Letteratura dove si racconta del lavoro di Elio Pagliarani, a Torino in un grande negozio, a Catania, in una chiesa, e a Treviso, in una piazza, e a Sacro Ponte di Orta, in un bosco, si festeggia, come si crede e come si può. Un'occhiata gli appassionati di slam la possono dare al sito doc mentre gli appassionati di Bukowski (Haber legge Bukowski) lo possono incontrare, il 27 marzo, al teatro Argentina di Roma.

Ascolta, leggi e scrivi. In rete. La poesia si è insinuata nella rete, luogo delle minoranze spontanee. Sulla rete per gli appassionati ci sono regali magnifici: si ascoltano le voci. I poeti, come Cucchi, Luzi e Magrelli, recitano i loro versi che danno la top ten dei loro preferiti, ospiti ogni giorno nel programma di Radiotre Fahrenheit e archiviati in file audio. Egualmente sul sito della BBC si tiene un laboratorio poetico. Trovate Lady Lazarus che recita un monologo di Sylvia Plath ma si trovano esperimenti di poesia visiva, disegni animati, piccoli cartoni, foto in movimento, come un piccolo film di cui la poesia è lo script.

Sulla rete si trovano risorse di ogni genere, video e audio: Poetry Archive è tra i più ricchi, mentre qui si possono trovare link a mezzo mondo. Ma sulla rete si trovano anche progetti open source, come 100Parole, solo pagine bianche, solo caratteri tipografici, solo testi di cento parole, partecipa chi vuole, per qualsiasi ragione o nessuna (non è un premio, è solo un progetto creativo). Sul sito inglese Poetry Kit, invece, c'è tutto l'occorrente per organizzarsi: corsi, chat, premi, eventi, libri recensiti. E tanti altri, piccoli ma belli, sono i siti italiani. La storia è appena cominciata.

Spiazzisti a Torino. Baccano fanno oggi gli spiazzisti della Opiemme, per togliere la polvere dalla poesia: i ragazzi Poeticamente Modificati oggi a Torino, alla Fanc, portano rotolini di poesie da spargere in giro, e installano video con poesie neon sugli schermi; e dove c'è un bar ci saranno le poesie adesive a forma di Tazzina di Caffè, da appiccicarsi addosso, mentre a Piazza Castello il performer Mr Fijodor, interpreterà un soldato in "guerra" contro la vecchia noiosa poesia. Svecchiare poi che significherà mai, visto che il best seller di poesia degli ultimi anni è un tascabile Mondadori, da 5 euro, di un signore nato nel 1902, in Turchia, Nazim Hikmet, che scriveva cose così: "Il più bello dei mari / è quello che non navigammo". Starebbe dentro un sms.

Dante. Comicia anche il "cammin" di Dante, che fino al 6 aprile, viene letto da Vittorio Sermonti. Dopo i successi a Milano e Firenze, Sermonti ora è Bologna, nella Basilica di S. Stefano. Ed ogni giorno, dal lunedì al venerdì alle 21, la chiesa è gremita.

Dottore mi dia un verso. Una terapia vera e propria è quella che fanno alcuni analisti americani con i versi dei grandi poeti, versi che placano, che incalzano, che rendono dolci i confini, che rendono audaci i paurosi. Si chiama "poetry therapy", in Italia non è ancora regolare (ogni lettore fa omeopaticamente da sé): ma alla fine del mese c'è il congresso mondiale dei terapeuti che usano - come nell'Antica Roma il medico Sorano, che era solito prescrivere poesia e teatro per i suoi pazienti - sedute di gruppo con letture di versi per guarire i malanni psichici e riconquistare l'uso della parola (che non è solo comunicare). L'Odyssey Institute di New York è l'ospedale di riferimento per questa disciplina, molto sostenuta dalla poetessa americana Ruth Lisa Schechter e molto studiata adesso negli Stati Uniti.

(21 marzo 2006)

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