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La Terza è La Volta Buona Per I Rolling Stones In Cina

6 messaggi in questa discussione

La terza è la volta buona per i Rolling Stones in Cina giovedì, 6 aprile 2006 2.33 spacer.gif

SHANGHAI (Reuters) - I Rolling Stones sperano che la terza sia la volta buona per esibirsi in Cina questo fine settimana, ma rimane da vedere se la censura se la prenderà o no con alcuni dei loro testi più forti.

La band dovrebbe arrivare a Shanghai oggi pomeriggio in vista del concerto di sabato, il loro terzo tentativo di suonare in Cina.

Il primo tentativo risale a 25 anni fa, poco dopo l'apertura della Cina all'Occidente, ma non decollò mai, dopo che un incontro a Washington tra il cantante Mick Jagger e alcuni funzionari cinesi andò male, secondo diversi resoconti.

Il secondo tentativo del 2003, con tappe previste a Shanghai e Pechino, fu annullato a causa dell'esplosione della Sars.

Gli Stones scopriranno una Cina persino più capitalista di quella che avevano visto appena tre anni fa, con più grattacieli e negozi di lusso, e persone disposte a spendere centinaia di dollari per un biglietto.

I biglietti vanno dai 300 yuan (37 dollari) per i posti meno costosi fino a 10 volte questo prezzo, in un Paese in cui il reddito pro capite annuale è di 1700 dollari.

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La Cina censura i Rolling Stones Non potranno cantare cinque canzoni

E' tutto pronto per il grande concerto che i Rolling Stones terranno in Cina. Ma la censura cinese ha chiesto al gruppo di astenersi dal suonare cinque dei loro pezzi più provocatori del concerto che si terrà a Shanghai. "Non è un grosso problema - ha detto Mick Jagger - ma sono contento di apprendere che il Ministero della Cultura protegge la moralità dei manager stranieri e delle loro ragazze".

Gli Stones suoneranno sabato 8 aprile per una sola serata nello Shanghai Grand Stage, un teatro da ottomila posti. Il concerto di Shanghai - che Mick Jagger ha definito "una città dalla quale non potevamo mancare" - fa parte del tour mondiale "A Bigger Bang", che ha avuto in inizio nell'agosto dell'anno scorso.

Jagger ha indicato solo quattro delle cinque canzoni "vietate": si tratta di "Honky Tonk Women", "Brown Sugar", "Beast of Burden" e "Let's Spende the Night Together". Una tournée dei Rolling Stones in Cina - che prevedeva concerti a Shanghai e Pechino - fu annullata nel 2003 per l'esplosione dell'epidemia di Sars (polmonite atipica). Anche in quell'occasione i Rolling furono invitati a non suonare alcune delle canzoni con riferimenti espliciti al sesso e alla droga.

"Questa volta speravo che non ci sarebbero stati questi problemi. Invece sono tornati alla carica con le stesse canzoni", ha detto Jagger che è l'autore, con il chitarrista Keith Richards, della maggior parte dei pezzi del gruppo.

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Rolling Stones. Prezzi alle stelle per il concerto a Shanghai

Shanghai, 8 aprile 2006

Nel teatro di Shanghai il pubblico è in maggioranza straniero. Non ci sono state le scene di delirio che hanno accompagnato i Rolling Stones nelle altre tappe del loro tour "A Bigger Bang".

La richiesta è stata però altissima e i prezzi dei biglietti sono schizzati fino a 5.000 yuan (512,36 euro) al mercato nero.

Il pioniere del rock cinese Cui Jian, che si esibirà con il gruppo, aveva dichiarato prima dell'esibizione che si sarebbe trattato di una pietra miliare per lui e tutti gli appassionati di rock del Paese.

"E' un grande momento, non lo dimenticherò mai", aveva affermato Cui, i cui brani erano veri e propri inni per gli studenti protagonisti delle manifestazioni a piazza Tian`nmen, a Pechino, nel 1989.

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Ottomila persone hanno applaudito la band a Shanghai

Il rock dei Rolling Stones conquista la Cina

Primo storico concerto: due ore, 18 canzoni. Cinque censurate, ma ci sono altri brani «sovversivi». Sul palco il rocker di Tienanmen

Ottomila persone, molti stranieri. Una platea selezionata e piccola per i Rolling Stones, abituati a stadi stracolmi se non a un oceano di persone in megaconcerti come quello gratuito sulla spiaggia di Copacabana. Eppure quello di Shanghai è stato un concerto storico: per la prima volta uno dei gruppi simbolo del rock ha suonato in Cina. Era dagli anni Ottanta che la band di Jagger e Richards pensava a un debutto cinese. Ora gli Stones ce l'hanno fatta. Superando anche i problemi di censura e portando sul palco un simbolo della protesta dei giovani a piazza Tienanmen

■ Omaggio al dissenso dall'inviato Fabio Cavalera

OSPITE - Del resto rinunciare anche a qualche brano storico come «Honky Tonk Women» o «Brown Sugar» non è stato un grande sacrificio, con il repertorio che ha la band. Due ore di musica, di rock e ballate famose hanno segnato il il concerto. «E' fantastico essere qui per la prima volta» ha detto ovviamente Jagger, che poi ha parlato anche usando qualche termine cinese. Insomma, la sua grande capacità di showman è stata determinate anche a Shangai. Gli Stones hanno eseguito 18 brani e hanno comunque sfidato il moralismo della censura con canzoni come «Oh No, Not You Again» dove i riferimenti sessuali non mancano, o con la diabolica «Simpathy for the Devil». In «Wild Horses», invece, ha ospitato sul palco il rocker locale, Cui Jian, il simbolo musicale di una generazione di cinesi: suo infatti «l'inno» della rivolta di piazza Tienanmen.

TAGLI - L'apertura al rock da parte della Cina è forse lenta, ma inevitabile, anche se non è detto che poi a trionfare saranno le leggende degli anni Sessanta come gli Stones. E probabile che i giovani cinesi conoscano più i rapper che le icone del pop storico. Ma intanto la breccia è aperta. Anche se con molti filtri: la copia venduta in Cina di «A Bigger Bang», l'ultimo album degli Stomes, manca di alcuni brani contenuti invece nella versione «occidentale».

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E' un bene che la buona musica arrivi anche in Cina, ma ho paura che sia per il solito discorso che è "un grande mercato"... :)

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Tutto esaurito per la data di Shanghai. Sugli spalti soprattutto stranieri

Canzoni proibite come nel 2003, Mick Jagger si adegua e minimizza

<h1 class="titolo">Stones in Cina, brani censurati

Solo 8.000 ad applaudire Mick Jagger</h1>

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Mick Jagger durante il concerto cinese

SHANGHAI - I Rolling Stones hanno aperto il loro primo concerto cinese con "Star Me Up", una canzone allusiva che è sfuggita alla censura cinese. Solo ottomila nel teatro Grand Stage, nel centro di Shanghai, in prevalenza stranieri.

I prezzi, relativamente alti per la Cina in partenza (tra i 30 ed i 300 euro), sono stati spinti alle stelle dal mercato nero fino a raggiungere, secondo giornalisti cinesi, i 600 euro.

La pubblicità è stata scarsa e mirata: oggi solo il China Daily, il quotidiano in lingua inglese per la comunità straniera, ha pubblicato in prima pagina la foto della conferenza stampa tenuta ieri da Mick Jagger, Keith Richards, e gli altri componenti del "gruppo rock più famoso del mondo".

I giovani intervistati dal quotidiano hanno affermato di conoscere e di apprezzare i Rolling Stones, ma non hanno nascosto che sono "un po' troppo vecchi". Nessuno però si è spinto fino ad ironizzare sul fatto che Mick Jagger ha 62 anni, cioè solo uno in meno del presidente e segretario del Partito Comunista Hu Jintao. Hu e gli altri sessantenni sono considerati la generazione dei "giovani" nel Partito.

Il punto "alto" del concerto è stato il duetto nel quale Jagger e il 'Bob Dylan cinese' Cui Jian hanno cantato 'Wild Horses'. "Per me è stato un grande momento, non lo dimenticherò mai", ha detto Cui, che nel 1989 ha fornito la colonna sonora della tragica protesta di piazza Tiananmen con la sua 'Nulla che mi appartenga'.

I Rolling, hanno affermato gli organizzatori, sono stati 'invitati' ad evitare 'Honky Tonk Women', 'Brown Sugar', 'Beast of Burden' e 'Let's Spend the Night Together', perché troppo allusivi al sesso e alla droga. Proprio gli stessi brani che erano stati probiti in occasione del tour del 2003. "Non è un problema - ha scherzato ieri Mick Jagger commentando l'intervento della censura - ma sono contento di apprendere che il ministero della Cultura protegge la moralità dei manager stranieri e delle loro ragazze".

Prima del grande successo di 'Nulla che mi appartenga', il rock ha avuto un cammino difficile in Cina. Vietato come musica 'borghese' fino all' inizio delle epoca delle riforme, ha avuto il suo boom negli anni novanta quando sono nati, soprattutto a Pechino e nel nord del paese, i gruppi che hanno interpretato in chiave cinese il suo messaggio tra cui la Tang Dinasty, tuttora il gruppo più famoso della Cina.

Prima di Jagger e compagni altri importanti artisti stranieri come Elton John, Nora Jones, i Deep Purple ed i Back Street Boys si sono esibiti in Cina. Il concerto di Shanghai - che nei prossimi giorni verrà trasmesso dalla televisione di Stato, la CCTV - fa parte del tour mondiale 'A Bigger Bang', che ha avuto inizio nell'agosto dell'anno scorso e che ha già portato i Rolling negli Usa, in Sud America e in Giappone: a Rio de Janeiro oltre un milione di persone hanno assistito all'esibizione della storica band.

(8 aprile 2006)

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