Accedi per seguire   
Seguaci 0
Diablo

Dolcenera

1 messaggio in questa discussione

Dolcenera, l'intervista di Excite

dolcenera_alto.jpg

La storia ormai è nota e sta cominciando a stancare. Parlare di Dolcenera è come parlare della grande delusa di Sanremo. Per tutti era lei la favorita che, alla fine, invece di ritrovarsi in cima al podio si è ritrovata con un pugno di mosche in mano.

Ma è davvero così? [...]

Facciamo due conti.

Le vendite del singolo "Com'è straordinaria la vita" vanno a gonfie vele, idem per l'album, il volto della cantante pugliese è finito su tutti i programmi musicali più in voga. E' andata da Victoria Cabello a Mtv, ha inaugurato la prima serata del Music Farm, Lucia Oncone le dedica ogni settimana un'imitazione a quelli che il calcio...

Certo, Emanuela (questo il suo vero nome) il Festival l'avrebbe preferito vincere ma l'insuccesso è stato assorbito alla grande.

Le abbiamo girato via mail alcune domande e lei, dopo qualche giorno di attesa, ci ha risposto con piacere.

Mi potresti parlare della tua esperienza sanremese? Ti e' servita per rilanciarti o ti ha lasciato l'amaro in bocca per un'uscita troppo prematura?

Per me è stato importante esibirmi a Sanremo, come è stato importante che proprio io non vincessi per non rendermi troppo antipatica e anche perché credo che “com’è straordinaria la vita” è una canzone di grande impatto emotivo ma non è una canzone facile, nè una canzone d’amore. Non ho partecipato per rilanciarmi, anche perché di me ormai da un anno se ne parla anche troppo. Semplicemente volevo far ascoltare una mia canzone, una mia emozione… diversa dalle altre perché scopre un aspetto di me che ancora non era venuto fuori e conosciuto!

Parliamo allora di "Com' è straordinaria la vita". Quando l'hai composta? Come mai alla fine hai deciso di togliere la parolaccia dal testo durante le serate del Festival?

L’ho scritta durante la vacanza/lavoro a Sharm el Sheikh. Sono andata lì a suonare e poi mi sono fermata tre giorni.

Ho avuto modo di conoscere dei musicisti italiani che suonano lì, nel villaggio dove stavo.

Sono stata tre giorni in un altro mondo, un'altra realtà... gente che rinunciando un po' alla vita facevano una vita da paradiso. Io, in tre giorni che stavo li', ho iniziato ad aver paura di sentirmi chiusa, in mezzo a ragazzi che ci sta da anni... tra inferno e paradiso insieme, perchè amano la leggerezza di quel villaggio e ne odiano la quotidianietà... lì, mi è nata l'emozione che la vita è proprio così e che il mondo non è altro che un grande villaggio turistico!

Sicuramente sono stata ispirata dalla mia esperienza, dalle cose belle che mi sono capitate nel 2005, e dai piccoli dolori del periodo buio del 2004, dopo l’esclusione da Sanremo.

Sul palco ho deciso di non cantare “andare affa***lo” perché se n’era parlato anche troppo e siccome credo che l’emozione vera della canzone potesse essere disturbata dall’attenzione creata intorno a quella parola ho deciso di non cantarla per mettere in risalto il vero senso della canzone!

dolcenera_lato.jpgSo che sei molto impegnata nel sociale e soprattutto nella difesa dei diritti delle donne. Mi potresti raccontare le tue esibizioni nelle Carceri Minorili di Rebibbia e di Casal del Marmo a Roma?

Nel 2003 ho conosciuto Giulia Morello che si era appassionata al mio primo album “Sorriso Nucleare”, mentre lei stava per pubblicare il suo primo libro con un Editore nazionale e mi ha chiesto di leggerlo e poi di scrivere la prefazione.

Un romanzo ambientato nei centri di prima accoglienza per minorenni arrestati in fragranza di reato e in attesa di giudizio.

Giulia lavora come civile nel carcere e dopo l'esperienza del libro e vari showcase e concerti reading abbiamo deciso di regalare un'altra realtà alle persone che stanno in questi posti dove la vita è sospesa!

E' stata un'esperienza importante per me che si è ripetuta e si ripeterà sempre perché quei ragazzi sono uguali a tanti altri con qualche errore in più che potrebbe capitare a chiunque!

Qual è il tuo strumento preferito per ascoltare la musica? La Radio, i cd o il web?

Ad onor del vero l’ipod, anche se comunque sia la compressione dell’mp3 elimina qualche frequenza e facendo questo mestiere ti ritrovi a farti le pippe mentali su ogni piccola sfumatura di frequenza in studio, quindi qualsiasi ascolto non è mai leggero ma sempre molto deviato da deformazione professionale oserei dire.

Il cd in macchina durante il tour comunque è un buon compromesso!!!

Per quanto riguarda il web, cosa ne pensi del problema del file sharing illegale? Credi sia un problema da risolvere o un'utilissima vetrina a disposizione di tutti quei ragazzi che non hanno i soldi per pagarsi la promozione di un album?

Il file sharing illegale incide pochissimo sul mercato che ha come problema vero la pirateria “industriale”, ma non credo che serva molto per giovani artisti perché comunque sia bisogna farsi conoscere artisticamente prima di indurre curiosità nell’ascolto delle tue canzoni.

E l’unico modo per farsi conoscere, quando non c’è un progetto promozionale è quello di suonare le proprie canzoni dappertutto in giro.

Solo così il web diventa il posto della facile fruibilità delle proprie canzoni.

Visto il successo che hai ottenuto al reality Music Farm 2, ti ci vedi in un futuro alle prese con noci di cocco e tende da montare su una spiaggia a Santo Domingo per un'ipotetica partecipazione all'Isola dei Famosi 7? Cosa ne pensi dei reality show musicali? Non credi che nel Music Farm la musica venga penalizzata e svuotata di tutto il suo contenuto artistico per esigenze di "puro consumo"?

Io ho partecipato a Music Farm, dopo opere di convincimento di Simona Ventura, che non finirò mai di ringraziare per i buoni consigli, solo perché era un reality musicale dove si faceva veramente musica con tanto di sala musica, preparazione e arrangiamento dei pezzi.

Mi dispiace leggere pregiudizi e discriminazioni per questo programma musicale, che ha la forma del reality perché è la moda televisiva del momento.

Io credo che sia meglio di niente… perché non c’è niente in TV di musica vera, dal vivo… perché dal vivo un artista giovane può dimostrare il suo modo di esprimersi con la musica.

E ti assicuro che la produzione televisiva del programma ha moltissima cura per l’aspetto musicale del programma, come mai ne ho vista in giro in altri programmi televisivi.

Poi il reality come la gara nel festival si Sanremo è un pretesto per attirare l’attenzione del telespettatore.

Non ho mai fatto e non farò mai programmi dove non si fa o si parla musica o di temi che mi interessano emotivamente!

Del resto sono con un etichetta indipendente che ha solo me come artista, non potevo che cogliere le poche occasioni che mi sono capitate. E’ assurdo pensare che un giovane artista possa scegliersi la strada. La strada te la devi creare in mezzo ai colossi multinazionali della musica.

A me hanno dato un pallone di carta e un campetto senza porte… mi sono messa a correre e giocare per cinque duri anni senza Natale o Pasqua per poter andare a trovare i miei!

In Italia c'è una cultura musicale? Oppure le persone vogliono solo ritornelli orecchiabili da scaricare per la loro suoneria? dolcenera_lato2.jpg

La crisi discografica è dovuta, secondo me, a due cause: una è evidentemente commerciale di produzioni multinazionali tutte uguali o che sono clonazioni di produzioni di altri artisti italiani o di altri Paesi (per questo motivo io credo di avere mille difficoltà a farmi accettare artisticamente), mentre il cd continua ad aumentare di prezzo e la musica ad essere usata sempre più come colore per altre espressioni (in TV, nei film).

L’altra causa è culturale perché per troppi anni la produzione musicale e gli artisti hanno avuto cura dei singoli – oggetto di promozione, senza aver cura delle altre canzoni contenute nell’album.

I ragazzi si sono sentiti traditi dall’album come opera musicale e il cd ha perso sempre più valore come oggetto da tenere e conservare.

Bisogna tornare tutti quanti ad essere sinceri, a non inseguire, con facili ammiccamenti, la semplice fruibilità della musica che, io credo ancora, abbia un valore più alto. Sono indicata come un “fenomeno discografico” per le vendite dell’album “Un Mondo Perfetto” e del nuovo album “Il Popolo dei Sogni”, ma credo che il segreto sia proprio nella libertà di espressione artistica.

Secondo te esiste la canzone perfetta? E se sì, qual è?

No, non esiste, o meglio esiste la canzone che nella sua totale armonia fa delle imperfezioni dei punti di forza. E' perfetta quando anche le imperfezioni sono perfette! A febbraio hai partecipato al tributo che la PFM ha dedicato a Fabrizio de Andrè. Quanto è stato importante Fabrizio per la tua scelta professionale e la tua cultura musicale? Ci sono altri artisti, anche della scena moderna, che ti piacciono in modo particolare?

Credo che culturalmente la musica che ho ascoltato e i libri che ho letto ad oggi mi hanno aiutato moltissimo.

Era ovvio che, nella mia scelta come nome per la musica il titolo di una canzone di De Andrè – Fossati, non c'è mai stata dentro me la pretesa di uno spirito emulativo.

Anche perché tutto passa dentro di te e quando esce, esce fuori a modo tuo con una nuova identità che ne fa una nuova entità!

Beh sì, ci sono tanti artisti italiani e stranieri che mi piacciono e se faccio dei nomi rischio di non essere capita nella diversità dei gusti musicali.

Ci provo… De Gregori, Vasco, Liga, Baglioni. E tra gli stranieri mi sento di fare il nome dei RadioHead che io considero il gruppo rock piu' importante nato di recente.

Per me loro sono come i Pink Floyd, Led Zeppelin, U2 e Nirvana. Ma mi piacciono molto anche i Placebo, The Muse, I Foo Fighters… e tanti altri…

A Quelli che il calcio... Lucia Ocone ti ha "preso di mira" imitandoti in un modo molto divertente. Cosa ne pensi?

Ho conosciuto Lucia domenica scorsa prima dell’esibizione e ci siamo accorte subito di un feeling che ci legava: per lei era naturale esprimere certi miei atteggiamenti.

Sarebbe stupido prendersela per le imitazioni buone o cattive che siano.

Non sono un’ipocrita… dopo la crisi del 2004 e dopo tanta gavetta arrivare a vedere la mia imitazione in TV è stato motivo di orgoglio!

Una domanda sul tuo nuovo album Il popolo dei sogni. E’ un album alla Dolcenera? Ho letto che c’è anche una cover dei Radiohead, A wolf at the door. Come mai questa scelta?

Abbiamo lavorato tantissimo su “Il popolo dei Sogni” tra istinto, entusiasmo, coscienza di cosa volevo e chi far suonare, e anche un po’ più di esperienza.

E’ un album che mi rappresenta ed e’ un album rock con, a volte, una sfumatura jazz rock (“E la luna sale su”) piu’ dolce e altre con sfumatura hard rock (“L’amore – il mostro”) piu’ nera.

Ho guardato molto al sociale, ma anche con gli altri due album è stato così.

A me piace il rock nella sua funzione di “urlo” alla coscienza collettiva. Ma anche quando guardi alle cose del mondo c’è sentimento, emozione.

Oltre a “Com’e’ straordinaria la vita” c’e’ “L’amore (il mostro)” in cui ho provato ad immedesimare in una violenza sessuale subita troppo spesso da bimbi, soprattutto in Cambogia, alla merce’ di turisti occidentali.

L’ascolto di questa canzone mi lasciano dentro una rabbia struggente. Sono orgogliosa di essere riuscita con le immagini, i pensieri, le condizioni di un bimbo e del suo destino, durante l’ennesima violenza a rappresentare la mia indignazione per queste cose che accadono.

In “Resta come sei” con il pretesto di parlare a Laura, che mi ha scritto diverse email raccontandomi del suo amore per la sua migliore amica, provo a dire la mia sulle sofferenze di chi non puo’ vivere la sua sessualita’ a causa delle discriminazioni di “chi è vittima della sua cultura”, causate dall’ignoranza e dal pregiudizio.

E poi ci sono le mie emozioni e le mie storie, quello che ho vissuto in questi anni, oltre ovviamente ad America di Gianna Nannini ed Emozioni di Lucio Battisti, canzoni che porto con me in Tour da ormai due anni!

Ci sono anche canzoni “personali”, emozioni raccolte guardando a me stessa! Devo ammettere di essere innamorata… innamorata degli album dei Radiohead… in particolare adoro “A wolf at the door”.

Ho scritto un testo sull’onda delle emozioni che mi travolgevano con il loro brano e ne e’ nata “Il Luminal d’immenso”, una battaglia tra attacco di panico ed effetti sedativi del Luminal, lo stesso psicofarmaco che ha ucciso Marylin Monroe.

E’ stata la sorpresa piu’ bella ricevere da loro, che non hanno mai autorizzato nessuno utilizzo dei loro brani, ne’ tanto meno un testo diverso (perche’ la mia non e’ una traduzione), non solo l’autorizzazione a pubblicare ma anche le loro dichiarazioni di stima.

Sul sito ufficiale di Emma Bonino c'è una news che recita: "Dolcenera: Io, Voce dell'Unione. Voterò Bonino". Come mai questa scelta di dichiarare apertamente la tua preferenza? Credi che in Italia si possa trovare una soluzione per abbassare l'iva nei cd e considerarli finalmente prodotti artistici e non solo intrattenimento?

Beh intanto ho partecipato alla Convention di Audiocoop con Romano Prodi sulla legge sulla musica perché credo che bisogna cercare di far parlare in modo più forte del problema della musica italiana che sta peggio rispetto ad altri paesi europei.

Bisogna creare interesse e movimento, ognuno portando la propria diversità artistica senza pensare che un artista è più popolare e conosciuto rispetto ad altri. Ognuno deve metterci del suo!

Ho partecipato per spirito di partecipazione. Poi le cose da fare sono tantissime soprattutto per giovani artisti che rivendicano la propria capacità, libertà e identità di espressione: io so cosa vuol dire non scendere con certi compromessi che tendono svuotarti di identità musicale.

Tutto diventa più difficile ed è una battaglia dura.

Questa legge deve aiutare non i soliti quattro amici ma i giovani cantautori, ma soprattutto cantautrici che esistono, sono preparate, vere e che hanno voglia di esprimersi prima più che di avere successo scimmiottando artiste più blasonate. Poi è ovvio che la musica non è il problema più importante in Italia e per questo credo che bisogna sostenere movimenti che tutelino e rafforzino i diritti civili: con Emma Bonino spero di sviluppare un progetto di sensibilizzazione con la anzone “l’amore (il mostro)” contro il turismo sessuale!

dolcenera_basso.jpg

Ho letto che per il tuo look ti ispiri ad Asia Argento. E' vero? E se sì, come mai?

Ma no! Non è assolutamente vero! Ho detto che nella mia immagine forte e nera, come in quella di Loredana Bertè e di Asia Argento c’è un filo comune che ci lega ed è espressione di una certa inquietudine interiore.

Non è un caso che sono legata da una bella amicizia con Loredana che ha sua volta è una grande amica di Asia Argento!

Durante una conferenza stampa di Sanremo hai dichiarato: "Odio la mia parte sexy, cerco di nasconderla, di reprimerla". Come mai? Quando ti sei esibita in gonna alla prima puntata del Music Farm mi sei sembrata assolutamente a tuo agio. Ed eri davvero sexy!

Perché noto con rammarico che a volte l’immagine dell’artista toglie attenzione alle canzoni e spero che “il Popolo dei Sogni” sia ascoltato con cuore aperto, senza “badare al cantante” per dirla alla Liga…. semplicemente perché lo considero un album bellissimo… vero… e di un rock che non si sente così facilmente in Italia!

Grazie mille per le tue risposte

E' stato un piacere. Un bacio!

Fonte

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.


Accedi Ora
Accedi per seguire   
Seguaci 0