SemPliceMenteAnna

Poesie E Poeti

490 messaggi in questa discussione

Ieri sera, mentre guardavo in televisione il "Dopofestival" del Controfestival di Mantova, hanno letto alcuni versi di Bertold Brecht, che non conoscevo e che posto perchè mi sembrano molto belli e veri

Prima essi attaccarono l'opposizione,

ma io non ero l'opposizione

così non li difesi.

Poi essi attaccarono gli ebrei,

ma io non ero un ebreo,

così non li difesi.

Poi essi attaccarono gli studenti militanti,

ma io non ero uno studente militante,

così non li difesi.

Poi essi attaccarono i sindacati,

ma io non ero un attivista sindacale

così non li difesi.

Poi essi attaccarono gli insegnanti e gli intellettuali,

ma io non ero uno di loro,

così non li difesi.

E quando essi attaccarono me,

non era rimasto più nessuno a difendermi.

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Molto bella ma soprattutto molto vera e attuale :)

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Molto bella ma soprattutto molto vera e attuale :)

:P

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Mi hai fatto senza fine

questa è la tua volontà

questo fragile vaso

continuamente tu vuoti

continuamente lo riempi

di vita sempre nuova.

Questo piccolo flauto di canna

hai portato per valli e colline

attraverso esso hai soffiato

melodie eternamente nuove.

Quando mi sfiorano le tue mani immortali

questo piccolo cuore si perde

in gioia senza confini

e canta melodie ineffabile.

Su queste piccole mani

scendono i tuoi doni infiniti.

Passano le età, e tu continui a versare

e ancora c'è spazio da riempire.

(Rabindranath Tagore)

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Alcuni testi di Jack Folla

Bambino che non ho

Bambino che non ho, figlio mai nato,

cerchero di spiegarti tutto ciò che hai evitato.

Il parto, inanzitutto, e il dolore

di saperti espulso dall'amore. La paura

di venire abbandonato, quei vagiti lunghi

come i fiasci dei treni notturni nelle stazioni secondarie,

e il suono, il suono delle parole indecifrabili

che ti impongono la loro dizione. E i birignao intollerabili

con cui ti si rivolgono le persone.

La prima volta che la tua mamma uscirà la sera.

Il terrore che non tornerà più.

Ti ho evitato la vergogna di fartela sotto a scuola,

gli altri che ridono e ti mettono alla gogna.

La fatica di sollevare la prima matita come un macigno,

e il ghigno dei grandi quando deformi le parole.

Ti ho evitato il freddo quando piove

la paura dei tuoni dei fantasmi delle streghe,

e poi le prime bugie: quando un compagno ti dirà

"Tuo padre è ubriaco" oppure

"Noi siamo molto più ricchi di voi"

e ti faranno vergognare della tua famiglia e del tuo nome.

Io ti ho evitato, piccolo, l'angoscia di un cognome

e delle ombre che comporta e poi,

diciottenne al primo amore,

la sconfitta di attendere ore dietro una porta

lei che non ti vuole. E l'assillo del primo impiego,

l'offesa di tutte le file burocratiche,

i soprusi di chi ti comanda e l'arroganza dei prepotenti.

Io ti ho evitato tutte le litigate, le sgridate

il dolore di quando moriranno tuo padre e tua madre,

la solitudine del deserto, quella provocata dall'invidia,

dal tradimento, quella solitudine

che ti farà percorrere tutte le vie dell'anima.

E poi, da vecchio lo sgomento

per aver tanto vissuto e sofferto e gridato e amato,

inutilmente, in cambio di niente, inascoltato.

L'elenco potrebbe continuare, ma è un'inpresa inutile,

come catalogare le gocce del mare. Inutile,

perchè il dolore più grande, tuo padre non te l'ha evitato.

Il dolore di non essere nato.

La mia generazione

Non può essere, non dev 'essere, io non posso accettarlo

di essere tagliato sempre quando parlo.

Che dico. Che sogno. Di che cosa ho bisogno.

Se sono ignorante e se me ne vergogno.

E a te che ti diletti della mia generazione:

rispetta il bisogno e l'emozione

di chi più niente aspetta. Non spera

non spara. Rifila solamente con l'accetta la sua bara.

O padri. O padri. O padri disperati

da padn che vi fecero già adulti e sistemati

di libertà selvaggia ci avete contagiati

e come cormorani, da soli, abbandonati

sull'ultima spiaggia col petrolio sulle ali.

Non può essere, non dev 'essere, io non posso accettarlo

che questa mia generazione di cui parlo, tarlo,

dovrà rosicchiarsi un posto al sole, rubarlo

ad ogni costo. Contesto. Non voglio farlo,

la globalizzazione è il vostro stupido pretesto, mondiale

per buttare a mare una generazione da scartare. Vero?

Non speculare, su questo silenzio che non ci fa urlare. Peggio.

Noialtri non verremo a votare al vostro seggio.

Ne grideremo Baggio-Baggio. Non puoi farci sfogare

per lavartene le mani che non c'è da lavorare. Scruta

dalla tua reggia, saggia, milioni di ragazzi

su questa ultima spiaggia. Attenti. Pazzi.

Diccelo tu che vali ?

Perché il sole sta sciogliendoci il petrolio dalle ali.

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Non capirsi è terribile

non capirsi e abbracciarsi,

ma benché sembri strano,

è altrettanto terribile

capirsi totalmente.

In un modo o nell' altro ci feriamo.

Ed io, precocemente illuminato,

la tenera tua anima non voglio

mortificare con l' incomprensione,

né con la comprensione uccidere.

(Evgenij A. Evtusenko)

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Ll'ammore

Ll' ammore è comme fosse nu malanno

ca, all' intrasatta, schioppa dint' 'o core

senza n'avvertimento, senza affanno e te pò

ffa' murì senza dulore.

(Antonio de Curtis, in arte Totò)

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Poesia Illegittima

Quella sera che ho fatto l’amore

mentale con te

non sono stata prudente

dopo un po’ mi si è gonfiata la mente

sappi che due notti fa

con dolorose doglie

mi è nata una poesia illegittimamente

porterà solo il mio nome

ma ha la tua aria straniera ti somiglia

mentre non sospetti niente di niente

sappi che ti è nata una figlia

Vivian Lamarque

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Samurai

Sarò il tuo Samurai

elegantemente efferato, spietato,

etica di spada ed estremo sacrificio.

Danzerò leggiadro, tra lingue di fuoco

Indossando armonie di sete rosse

e sfumature di tramonti.

Soffierò vento tra i tuoi capelli.

Emanuele Gallo

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I DIMENTICATI

Li vedi aggirarsi

per le strade,

notte o giorno

non fa differenza,

senza chiedersi perché,

senza chiederti perché.

Uno straccio

di lana o cotone

li copre

agli occhi della gente,

unghie bordate di rosso,

piedi affossati in scarpe d'un secolo,

barbe lunghe d'anni,

guance rosse d'alcool,

sguardi allucinati

o che chiedono pietà,

occhi persi nel vuoto.

Se ti fanno paura

non è colpa loro,

il destino

li ha esclusi dalla vita.

Li vedi aggirarsi

per le strade,

raramente

in compagnia d'un cane,

molto spesso

seduti nel sudiciume,

ad aspettare

non si sa che cosa,

ad aspettare

che passi il tempo,

perché per loro

non c'è speranza,

per loro

non c'è domani,

loro

sono i residui dell'umanità,

i dimenticati

da Dio e dal mondo,

nati solo

per espiare colpe

di chissà chi.

E se li guardi,

capisci che

anche se non hai niente,

in realtà hai tutto,

hai la speranza,

hai la vita davanti,

loro …..

aspettano sulo 'a morte!

Daniela Adamo

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molto triste :)

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Scusa, Barbarella, ma dove le hai trovate tutte quelle poesie di Tagore'

Le sto cercando diperatamente, ma le trovo tutte in inglese.

In particolare sto cercando quelle mistiche.

Se mi puoi aiutare te ne sarei grato.

Grazie

Ciao.

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Scusa, Barbarella, ma dove le hai trovate tutte quelle poesie di Tagore'

Le sto cercando diperatamente, ma le trovo tutte in inglese.

In particolare sto cercando quelle mistiche.

Se mi puoi aiutare te ne sarei grato.

Grazie

Ciao.

Tagore

:ciao1:

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sei bravissima anna :)

Perchè, cosa ha fatto anna ?

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e bravissima nel avere la pazienza di scrivere tutte ste poesie cosi

CAPITO

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Scusa, Barbarella, ma dove le hai trovate tutte quelle poesie di Tagore'

Le sto cercando diperatamente, ma le trovo tutte in inglese.

In particolare sto cercando quelle mistiche.

Se mi puoi aiutare te ne sarei grato.

Grazie

Ciao.

Ciao Pao, oltre quello del nostro Rasna, che indica sempre siti bellissimi, vorrei segnalarti anche questo Tagore Ma se vai su Google trovi di tutto. :) :ciao1:

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Madre Teresa di Calcutta

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,

i capelli diventano bianchi,

i giorni si trasformano in anni...

Però ciò che è importante non cambia;

la tua forza e la tua convinzione non hanno età.

Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.

Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.

Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.

Non vivere di foto ingiallite...

insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.

Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

Però non trattenerti mai!

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Madre Teresa di Calcutta

Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,

i capelli diventano bianchi,

i giorni si trasformano in anni...

Però ciò che è importante non cambia;

la tua forza e la tua convinzione non hanno età.

Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.

Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.

Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.

Fino a quando sei viva, sentiti viva.

Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.

Non vivere di foto ingiallite...

insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.

Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.

Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.

Quando a causa degli anni non potrai correre, cammina veloce.

Quando non potrai camminare veloce, cammina.

Quando non potrai camminare, usa il bastone.

Però non trattenerti mai!

... :)

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Lascia colare il tuo bacio

Juan Ramon Jimenez

Lascia colare il tuo bacio

come una fonte -

filo fresco nella tazza

del mio cuore!

Il mio cuore, poi, sognando,

ti restituirà, doppia, l'acqua del tuo bacio,

dal canale del sogno,

da sotto la vita.

E l'acqua del tuo bacio

- o nuova aurora della fonte!

sarà eterna,

perché il mio cuore sarà la sua sorgente.

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Gabbiano

Più d'una volta ho visto lo splendido sole del mattino

blandire le cime dei monti con sovrano sguardo,

baciare con raggiante volto i verdi prati,

indorare pallidi ruscelli di magica alchimia;

E, presto, vilissime nubi sopravvennero

a lacerare la sua divina faccia

e lo nascosero al mondo sbigottito,

inducendolo con vergogna a tramontare.

Così pure, un mattino, folgorò il mio Sole

e m'investì del suo splendore;

ma, ahimè, non fu mio che per un'ora:

una massiccia nube adesso me l'ha sottratto.

Tuttavia, per questo, il mio amore non cessa:

come al sole del cielo, anche ai terrestri capita d'offuscarsi.

Sonetto n° 33

William Shakespeare

(1564-1616

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TEMPO DI COLLERA

" Voi, tombe che camminano

insulti viventi della vita

assassini del vostro pensiero

fantocci in forme umane

Voi che avete invidia delle bestie

che offendete l'idea del creato

che chiedete rifugio all'ignoranza

che accettate per guida la paura

Voi che avete dimenticato il passato

che vedete il presente con occhi appannati

che non avete interesse per il futuro

che respirate solo per morire

Voi che

avete mani solo per applaudire

e che domani applaudirete

con più forza di tutti come sempre

e come ieri e come oggi

Sappiate allora voi

scuse viventi di ogni tirannia

che i tiranni li odio tanto

tanto quanto ho schifo di voi "

Alekos Panagulis

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