SemPliceMenteAnna

Poesie E Poeti

490 messaggi in questa discussione

Alle foglie del mio giardino

Sento che lentamente mi consumo,

che cresce l’angoscia per la meta che mi attende.

Non è di me che vorrei sapere,

è il poi della natura, ciò che mi tormenta.

Scruto intorno,

impotente al cadere delle foglie .

Inconsapevolmente esse,

proteggevano dal gelo il mio giardino .

E’ caduta un bel giorno la fiducia,

in un altro mi ha lasciato l’amicizia,

un soffio di vento mi ha portato via il rispetto,

ma poi, ho perso l’orgoglio. Sulla mia pelle però.

A quando la stima?…

Stringo l’amore che mi rimane, con tutte le mie forze,

lo proteggo e difendo dal Dio buono, quello che semina sofferenze e che man mano, lo so, cercherà di portarmelo via.

E allora scrivo,

scrivo, scrivo per le mie foglie,

nell’ amara illusione che con ciò,

possa io ancora goderne la protettiva esistenza.

Pio Favia :)

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(Pablo Neruda)

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi

percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini

sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli

occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore

davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro,

chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,

chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova

grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare;

chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,

chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,

chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno

sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. :)

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Se tu mi dimentichi

Voglio che sappia

una cosa.

Tu sai com' è questo:

se guardo

la luna di cristallo, il ramo rosso

del lento autunno alla mia finestra,

se tocco vicino al fuoco

l' impalpabile cenere

o il rugoso corpo della legna,

tutto mi conduce a te;

aromi, luce, metalli,

fossero piccole navi che vanno

verso le tue isole che m' attendono.

Orbene,

se a poco a poco cessi di amarmi

cesserò d' amarti poco a poco.

Se d' improvviso

mi dimentichi,

non cercarmi

che già ti avrò dimenticata.

Se consideri lungo e pazzo

il vento di bandiere

che passa per la mia vita

e ti decidi a lasciarmi alla riva

del cuore in cui affondo le radici,

pensa

che in quel giorno,

in quell' ora,

leverò in alto le braccia

e le mie radici usciranno

a cercare nuova terra.

Ma

se ogni giorno,

ogni ora

senti che a me sei destinata

con dolcezza implacabile.

Se ogni giorno sale

alle tue labbra un fiore a cercarmi,

ahi, amore mio, ahi mia

in me tutto quel fuoco si ripete,

in me nulla si spegne nè si oblia,

il mio amore si nutre del tuo amore, amata,

e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia

senza uscire dalle mie.

Pablo Neruda

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MIA BRUTTA

Mia brutta, sei una castagna spettinata,

mia bella, sei come il vento,

mia brutta, della tua bocca se ne può far due,

mia bella, son freschi i tuoi baci come angurie.

Mia brutta, dove stan nascosti i tuoi seni?

Son minuscoli come due coppe di frumento.

Mi piacerebbe vederti due lune sul petto:

le torri gigantesche della tua sovranità.

Mia brutta, il mare non ha le tue unghie nella sua bottega,

mia bella, fiore a fiore, stella per stella,

onda per onda, amore, ho contato il tuo corpo:

mia brutta t'amo per la tua cintura d'oro,

mia bella, t'amo per una ruga sulla tua fronte,

amore, t'amo perché sei chiara e perché sei oscura.

Pablo Neruda

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Svegliandomi, un mattino,

la sua lettera ho trovato.

Non so leggere, non so

cosa dica.

Ai suoi libri lascerò il saggio,

per non disturbarlo.

Saprebbe forse spiegarmi

il contenuto del messaggio?

La premerò nella mia fronte,

la stringerò al cuore, e quando

tacita e serena

diventerà la notte

io l'aprirò sulle mia ginocchia,

in silenzio, finché sorgeranno

a una a una le stelle.

Frusciando, le foglie, ad alta

voce, me la leggeranno,

la corrente del ruscello

scorrendo la ripeterà, dal cielo

me la narreranno

le sette stelle del Carro.

Non riesco a trovare quel che

cerco, quello che vorrei sapere

non lo posso capire, ma queste

parole non dette

hanno addolcito il mio dolore,

il mio pensiero in canto

han trasformato.

- Rabindranath Tagore -

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molto bella Paola :) Rabindranath Tagore & Pablo Neruda entrambi i miei preferiti :P:P

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@ ctrl...è molto bella :)

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Cogli questo piccolo fiore

e prendilo. Non indugiare!

Temo che esso appassisca

e cada nella polvere.

Non so se potrà trovare

posto nella tua ghirlanda

ma onoralo con la carezza pietosa

della tua mano - e coglilo.

Temo che il giorno finisca

prima del mio risveglio

e passi l'ora dell'offerta.

Anche se il colore è pallido

e tenue è il suo profumo

serviti di questo fiore

finché c'è tempo - e coglilo.

Rabindranath Tagore

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I ragazzi che si amano

I ragazzi che si amano si baciano in piedi

Contro le porte della notte

E i passanti che passano li segnano a dito

Ma i ragazzi che si amano

Non ci sono per nessuno

Ed è la loro ombra soltanto

Che trema nella notte

Stimolando la rabbia dei passanti

La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia

I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno

Essi sono altrove molto più lontano della notte

Molto più in alto del giorno

Nell'abbagliante splendore del loro primo amore

JACQUES PREVERT

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Silenzio

Da quando ti ho persa, sono ossessionato dal silenzio;

i suoni le lor piccole ali agitano

un attimo, poi all'onda s'abbandonano

dalla stanchezza, che dondola senza rumore.

Sia che per strada la gente

passeggi con monotono brusio

o sospiri il teatro e sospiri

con un profondo respiro roco,

o agiti il vento un groviglio di luce

sul fiume nero, profondo,

o gli ultimi echi della notte

facciano rabbrividire l'aurora,

io avverto il silenzio che aspetta

di poter bere tutto ancora

nella sua estrema totalità svuotando

il rumore degli uomini.

David H. Lawrence

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E' una poesia popolare irlandese, da me tradotta...

Il dolore del cuore di una ragazza

Oh giovane Donall, se te ne vai in mare portami con te e non dimenticartene, e troverai un’innamorata per i giorni di fiera ed i giorni di mercato, e la figlia del re di Grecia accanto a te la notte.

La notte scorsa il cane parlava di te, e lo stesso faceva il beccaccino nella palude profonda. Sei l’uccello malinconico del bosco, e che tu possa restare senza compagna finché non mi ritroverai.

Mi promettesti, e mi dicesti una bugia, che saresti arrivato prima di me al pascolo; io diedi un fischio e trecento richiami, ma non trovai altro che il belato di un agnello.

Mi promettesti una cosa difficile per te da mantenere, una nave d’oro con l’albero d’argento, dodici città con dodici mercati, ed un bianco palazzo accanto al mare.

Tu mi promettesti una cosa impossibile, che mi avresti donato guanti di pelle di pesce; che mi avresti donato scarpe di pelle d’uccello ed un vestito della seta più costosa d’Irlanda.

Oh giovane Donall, per te sarei stata meglio di una signora alta, fiera e spendacciona; avrei munto la mucca, ti avrei aiutato, e se tu fossi stato assalito avrei combattuto al tuo fianco.

Oh, ahimè, e non è a causa della fame, o della mancanza di cibo, acqua o sonno che sto dimagrendo, e che la mia vita si sta accorciando; ma è l’amore per un giovane che mi sta facendo morire.

Lo vidi arrivare un mattino presto lungo la strada su un cavallo; non stava venendo da me; non stava pensando a me; e fu sulla strada di casa che piansi tutte le mie lacrime.

Allora me ne andai da sola verso il Pozzo della Malinconia, mi sedetti pensando ai miei dolori; ed in quel momento vidi la gente e non vidi il mio ragazzo, quello con un riflesso d’ambra nei capelli.

Fu quella domenica che ti diedi il mio amore; l’ultima domenica prima di quella di Pasqua; ero in ginocchio a leggere dellla Passione di Cristo; ed i miei occhi ti promettevano amore per sempre.

Ahi madre mia, donami a lui, e dagli tutto quello che hai al mondo; vai a chiedere l’elemosina e non cercarmi più.

Mia madre mi disse che non dovevo parlarti né oggi, né domani o di domenica; scelse il momento sbagliato per dirmelo, ormai era come chiudere la porta dopo che la casa era stata svaligiata..

Il mio cuore è scuro come la nera prugnola, come il nero carbone nella fornace del fabbro, come la suola di una scarpa dimenticata in una sala bianca; sei stato tu a portare l’oscurità nella mia vita.

Tu mi hai preso l’est, tu mi hai preso l’ovest, tu hai preso quello che era prima di me e quello che era dietro di me; tu mi hai preso la luna, tu mi hai preso il sole; e la mia paura più grande è che tu mi abbia preso anche Dio.

edit: se per caso interessasse a qualcuno, basta cercare "Lady Augusta Gregory" su Google, ne ha raccolte una marea!

Modificato da ctrl-alt-canc

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TU mi prendesti per mano e mi traesti

al Tuo fianco, mi facesti sedere su

l'alto seggio al cospetto di tutti

gli uomini; ond'io divenni timido,

incapace di muovermi e di seguitar

la mia via; esitante e scongiurante

a ogni passo che non avessi a urtare

in una loro spina insidiosa.

Alfine son liberato!

Il colpo è giunto, stride l'insulto,

il mio posto è là, giri nella polvere.

Ormai dinanzi a me sono aperti i sentieri.

Aperte ho l'ali al desiderio del cielo,

Vado a raggiungere le stelle cadenti

della mezzanotte, vado a precipitarmi

nell'ombra profonda.

Somiglio a nuvola estiva in balia dell'uragano,

la quale, gettato via l'aureo diadema,

appende la folgore come spada a una catena di lampi.

Corro con folle gioia giù pel sentiero polveroso

del reietto; m'avvicino alla Tua,

finale accoglienza.

Rabindranath Tagore

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SE TU MI DIMENTICHI

Voglio che sappia

una cosa.

Tu sai com'è questo:

se guardo

la luna di cristallo, il ramo rosso

del lento autunno alla mia finestra,

se tocco

vicino al fuoco

l'impalpabile cenere

o il rugoso corpo della legna,

tutto mi conduce a te,

come se ciò che esiste,

aromi, luce, metalli,

fossero piccole navi che vanno

verso le tue isole che m'attendono.

Orbene,

se a poco a poco cessi di amarmi

cesserò d'amarti a poco a poco.

Se d'improvviso

mi dimentichi,

non cercarmi,

ché già ti avrò dimenticata.

Se consideri lungo e pazzo

il vento di bandiere

che passa per la mia vita

e ti decidi

a lasciarmi alla riva

del cuore in cui affondo le radici,

pensa

che in quel giorno,

in quell'ora,

leverò in alto le braccia

e le mie radici usciranno

a cercare altra terra.

Ma

se ogni giorno,

ogni ora

senti che a me sei destinata

con dolcezza implacabile.

Se ogni giorno sale

alle tue labbra un fiore a cercarmi,

ahi, amor mio, ahi mia,

in me tutto quel fuoco si ripete,

in me nulla si spegne n‚ si oblia,

il mio amore si nutre del tuo amore, amata,

e finché tu vivrai starà tra le tue braccia

senza uscir dalle mie.

PABLO NERUDA

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Conosco vite della cui mancanza

non soffrirei affatto -

di altre invece ogni attimo di assenza

mi sembrerebbe eterno.

Sono scarse di numero - queste ultime -

appena due in tutto -

le prime molto di più di un orizzonte

di moscerini.

(Emily Dickinson)

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Mi piaci quando taci

Mi piaci quando taci perché sei come assente,

e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.

Sembra che gli occhi ti sian volati via

e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Poiché tutte le cose son piene della mia anima

emergi dalle cose, piene dell'anima mia.

Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,

e rassomigli alla parola malinconia.

Mi piaci quando taci e sei come distante.

E stai come lamentandoti, farfalla turbante.

E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:

lascia che io taccia col tuo silenzio.

Lascia che ti parli pure col tuo silenzio

chiaro come una lampada, semplice come un anello.

Sei come la notte, silenziosa e costellata.

Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.

Mi piaci quando taci perché sei come assente.

Distante e dolorosa come se fossi morta.

Allora una parola, un sorriso bastano.

E son felice, felice che non sia così.

PABLO NERUDA

(dedicata ad una persona speciale che occupa un posto speciale nel mio cuore ) :)

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Mi piaci quando taci

Mi piaci quando taci perché sei come assente,

e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.

Sembra che gli occhi ti sian volati via

e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Poiché tutte le cose son piene della mia anima

emergi dalle cose, piene dell'anima mia.

Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,

e rassomigli alla parola malinconia.

Mi piaci quando taci e sei come distante.

E stai come lamentandoti, farfalla turbante.

E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:

lascia che io taccia col tuo silenzio.

Lascia che ti parli pure col tuo silenzio

chiaro come una lampada, semplice come un anello.

Sei come la notte, silenziosa e costellata.

Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.

Mi piaci quando taci perché sei come assente.

Distante e dolorosa come se fossi morta.

Allora una parola, un sorriso bastano.

E son felice, felice che non sia così.

PABLO NERUDA

(dedicata ad una persona speciale che occupa un posto speciale nel mio cuore ) :P

:)

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SAPRAI CHE NON T'AMO E CHE T'AMO

Saprai che non t'amo e che t'amo

perché la vita è in due maniere,

la parola è un'ala del silenzio,

il fuoco ha una metà di freddo.

Io t'amo per cominciare ad amarti,

per ricominciare l'infinito,

per non cessare d'amarti mai:

per questo non t'amo ancora.

T'amo e non t'amo come se avessi

nelle mie mani le chiavi della gioia

e un incerto destino sventurato. Il mio amore ha due vite per amarti.

Per questo t'amo quando non t'amo

e per questo t'amo quando t'amo.

PABLO NERUDA :)

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E' BELLO, AMORE, SENTIRTI VICINO A ME

E' bello, amore, sentirti vicino a me nella notte,

invisibile nel tuo sogno, seriamente notturna,

mentr'io districo le mie preoccupazioni

come fossero reti confuse.

Assente il tuo cuore naviga pei sogni,

ma il tuo corpo così abbandonato respira

cercandomi senza vedermi, completando il mio sonno

come una pianta che si duplica nell'ombra.

Eretta, sarai un'altra che vivrà domani,

ma delle frontiere perdute nella notte,

di quest'essere e non essere in cui ci troviamo

qualcosa resta che ci avvicina nella luce della vita

come se il sigillo dell'ombra indicasse

col fuoco le sue segrete creature.

PABLO NERUDA

dedicata a Te.... che occupi Quell'angolino Speciale nel mio cuore :)

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Un dì si venne a me Malinconia

Un dì si venne a me Malinconia

e disse: <<Io voglio un poco stare teco>>;

e parve a me ch'ella menasse seco

Dolore e Ira per sua compagnia.

E io le dissi: <<Partiti, va via>>;

ed ella mi rispose come un greco:

e ragionando a grande agio meco,

guardai e vidi Amore, che venia

vestito di novo d'un drappo nero,

e nel suo capo portava un cappello;

e certo lacrimava pur di vero.

Ed eo li dissi: <<Che hai, cattivello?.

Ed el rispose:<< Eo ho guai e pensero,

ché nostra donna mor, dolce fratello.

Dante Alighieri :)

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ORMAI SEI MIA

Ormai sei mia. Riposa coi tuo sonno nel mio sonno.

Amore, dolore, affanni, ora devono dormire.

Gira la notte sulle sue ruote invisibili

presso me sei pura come l'ambra addormentata.

Nessuna più, amore, dormirà con i miei sogni.

Andrai, andremo insieme per le acque del tempo.

Nessuna viaggerà per l'ombra con me,

solo tu, sempre viva, sempre sole, sempre luna.

Ormai le tue mani aprirono i pugni delicati

e lasciarono cadere dolci segni senza rotta,

i tuoi occhi si chiusero come due ali grige,

mentr'io seguo l'acqua che porti e che mi porta:

la notte, il mondo, il vento dipanano il loro destino,

e senza te ormai non sono che il tuo sogno solo.

....PABLO NERUDA ....

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Vento di Sera.

Il vento quando spira nella sera

mi porta sempre sensazioni nuove

d'estate, autunno, inverno e a primavera

anche se piove

Nello spirar mi porta il tuo saluto

che mi fa ricordare quel tuo viso

del quale mi sono sempre compiuto

e il tuo sorriso

Al vento affido anch'io questo messaggio:

"Portale mentre dorme una carezza,

dei miei pensieri dille che è un assaggio..

è una certezza.

-------------------------------------

Non so di chi sia, me la sono trovata davanti per caso in rete questa mattina, l'ho trovata carina e ho deciso di postarla.

L'autore è un certo "Gazz", un assoluto sconosciuto, ma ho pensato fosse carina anche l'idea di immettere poesie sconosciute. :)

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Se io potrò impedire ad un cuore di spezzarsi

non avrò vissuto invano -

Se allevierò il dolore di una vita o allevierò una pena -

O aiuterò un pettirosso caduto a rientrare nel nido

Non avrò vissuto invano.

Emily Dickinson :)

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Diniego

Non guardami così, non sfidarmi con quella tua aria da rimprovero.

Non c’è rimprovero nell’affetto.

Non c’è richiamo per il rispetto.

Non guardarmi così, non badare al mio affronto.

Che in esso si celi il disprezzo.

O che per esso si sveli un distacco.

Non guardarmi così….

Tanto lo so, tornerò di nuovo tua

(Penelope)

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Tramontata è la luna e le Pleiadi:

a mezzo è la notte:

il tempo trascorre;

e io dormo sola.

Saffo

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