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Torino 20 maggio - 4 giugno 2006: Olimpiadi di Scacchi

42 messaggi in questa discussione

Settima giornata, Armenia e Russia al comando distanziate di un punto

29/5/2006

Nella settima giornata delle Olimpiadi degli Scacchi, Armenia e Russia vincono con l'identico punteggio e ora sono al comando distanziate di un punto; da ricordare che nella precedente edizione l'Armenia era giunta terza, dietro rispettivamente a Ucraina e Russia.

Sorprende il terzo posto della squadra di Cuba, guidata dal giovane Bruzon.

Nel femminile la Russia consolida il primato e guida con un punto sull'Ucraina, mentre le statunitensi salgono al terzo posto.

Le italiane: Italia 1 batte il Portogallo, Italia 2 e Italia 3-Provincia di Torino pareggiano rispettivamente con Macedonia e Costa Rica.

Nel femminile Italia 1 perde con l''Ecuador e Italia 2 perde con il Portogallo, ma in questo incontro va sottolineato il pari di Marina Brunello contro la forte avversaria.

Serata caratterizzata dalle danze della Calmucchia che hanno richiamato l'attenzione di un folto pubblico, ma costretto i tornei collaterali alla sospensione.

Classifica:

Armenia 21

Russia 20

Cuba 19.5

Georgia, Rep Ceka, Ucraina, Uzbekistan, 19

Femminile, classifica

Russia 17.5

Ucraina 16.5

USA 15.5

Ungheria 15

Bulgaria 14.5

Oggi per le seconde squadre doppio scontro con la Finlandia. Dopo 8 turni nel torneo maschile sono in testa nell'ordine Armenia, Russia e Cuba.

Italia 1 ha 15.5 punti ed è 46a ex aequo.

Italia 2 ha 15 punti ed è 59a ex aequo.

Italia 3 ha 13.5 punti ed è 86a ex aequo

Gli incontri odierni

Italia 1 – Estonia

Italia 2 – Finlandia

Italia 3/Provincia di Torino - Barbados

Nel torneo femminile al comando la Russia, seguita da Ucraina e USA.

Italia 1 ha 12 punti ed è 29a ex aequo.

Italia 2 ha 9.5 punti ed è 64a ex aequo.

Gli incontri odierni

Italia 1 – Kazakhstan

Italia 2 - Finlandia

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Software squalificato, i programmatori:

«Nessun plagio»

29/5/2006

«Non abbiamo commesso nessun plagio e, anzi, ci siamo strettamente attenuti al regolamento»: si difendono così i cinque componenti del team che ha messo a punto il software Lion, che ha preso parte al campionato

mondiale per computer di scacchi, a Torino, ma che questa mattina è stato squalificato.

«La norma - affermano i programmatori, un gruppo di giovani di Roma appassionati di informatica e di scacchi - dice che in questi casi è sufficiente citare, nei dettagli dell'applicazione, i nomi degli autori, cosa che noi abbiamo fatto. Non c' era alcun bisogno di interpellarli».

Il team Lion lamenta di avere saputo della squalifica solo con una informale comunicazione a voce, e di non avere ancora potuto fare ricorso. Inoltre segnala dei casi di possibili violazioni al regolamento «che per quanto ne sappiamo non sono state sanzionate» legate al comportamento di operatori che fanno giocare i propri software - cosa che di per se è lecita - in collegamento «remoto» via internet, con la propria fonte.

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Pari della Russia, l'Armenia allunga il passo

Per l'Italia maschile due vittorie e una sconfitta. Azzurre tre volte ko

29/5/2006

Oggi è stato giocato l'ottavo turno. Travolgendo Cuba (3- 1) la capoclassifica Armenia ha allungato il passo grazie anche al sorprendente 2-2 della Russia (che sembra attraversare un momento di crisi) con la Repubblica Ceca. La formazione caucasica è al comando con 24 punti, mentre la Russia si ferma a 22 e viene raggiunta dall' Ucraina, detentrice del titolo, che ha piegato la Svezia.

Due vittorie e una sconfitta per le squadre italiane alle Olimpiadi degli Scacchi nell'ottava giornata. Nulla ha potuto Italia 1 contro la forte Estonia; per i nostri due partite pari (Michele Godena e Daniel Contin) e due perse, per un risultato finale di 3-1 a favore degli estoni. Vince invece Italia 2 contro la Finlandia, squadra sulla carta superiore a quella azzurra, grazie ai successi di Daniele Vocaturo e Christian Cacco e al pareggio di Sabino Brunello.

Vince anche Italia 3/Provincia di Torino, con le Barbados: successo per Pierluigi Piscopo, Roberto Mogranzini ed Alberto Pulito, pari di Spartaco Sarno. Entrambe sconfitte le compagini azzurre nel femminile; solo mezzo punto per entrambe grazie a Elena Sedina per la squadra maggiore e a Marianna Chierici per la giovanile.

Classifica dopo 8 turni

Maschile:

Armenia 24

Russia e Ukraina 22

Georgia, USA, Francia e Cina 21.5

Rep Ceka e Germania 21

Femminile:

Russia 19

Ukraina 18.5

USA e Cina 17

Georgia 16.5

quadratino.gifTutti i risultati dell'8° turno maschile

quadratino.gifTutti i risultati dell'8° turno femminile

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Italia 1 vs Italia 3, è il giorno della sfida fratricida

I piemontesi di Italia 3 - Provincia di Torino insidiano

la nazionale azzurra di Godena e Arlandi

30/5/2006

Oggi alle Olimpiadi degli scacchi in corso all'Oval, l'attenzione nel torneo maschile è tutta focalizzata sullo scontro fratricida tra Italia 1 e Italia 3 - Provincia di Torino.

Ecco le formazioni:

Italia 1: Godena, Garcia Palermo, Arlandi, Contin.

Italia 3 - Provincia di Torino: Sarno, Piscopo, Mogranzini e Castaldo.

In gioco anche Italia 2 (Ronchetti, Vocaturo, Rombaldoni, Cacco) che sfida il Kazakhstan.

Nel torneo femminile Italia 1 affronta il Canada, mentre Italia 2 se la vede con lo Yemen.

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FINISCE IN PARITA' IL DERBY AZZURRO TRA ITALIA 1 E ITALIA 3

L'Armenia vince ancora, crolla la Russia

I caucasici superano l'Ucraina e sono sempre più soli in vetta alla classifica

31/5/2006

TORINO. Alle Olimpiadi di scacchi per squadre nazionali, in corso a Torino, l'Armenia è ormai la candidata numero uno per la medaglia d'oro. Al nono turno - sui tredici previsti - la formazione caucasica ha superato l'Ucraina (vincitrice della passata edizione) per 2.5-1- 5 e ora guida la classifica con 26.5 punti.

Nella giornata bisogna registrare il nuovo tonfo della Russia, superfavorita della vigilia, sconfitta dalla Francia 2.5-1.5, e il grande balzo in avanti della Cina, che ha travolto la Georgia (4-0) ed ora è seconda con 25.5 punti. L'Ucraina è terza con 24.5. Oggi si è visto il derby fra Italia A e Italia C/Provincia di Torino, che è terminato in parità (2-2).

La nazionale maggiore, che dovrebbe raccogliere i migliori scacchisti italiani, sta deludendo le attese per il pessimo stato di forma di alcuni elementi, mentre la squadra «torinese» (in cui comunque militano anche giocatori di altre regioni) si sta comportando meglio del previsto. Italia B, che schiera un gruppo di giovani promesse, ha perso di misura (1.5-2.5) con il Kazakhstan.

Nel torneo femminile c'è stata un'altra brutta sconfitta dell'irriconoscibile Italia A (0.5-2.5) ad opera del Canada, mentre le azzurrine di Italia B si sono imposte agevolmente sulle yemenite (3- 0).

Nel frattempo sono cominciati i controlli antidoping, previsti dalle norme in quanto gli scacchi sono una disciplina riconosciuta tanto dal Cio quanto dal Coni: ad essere sottoposte al prelievo di urine (alla fine della partita) sono state due giocatrici. I risultati si conosceranno nelle prossime settimane.

quadratino.gifTutti i risultati del 9° turno maschile

quadratino.gifTutti i risultati del 9° turno femminile

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Battuta anche la Cina: chi fermerà l'Armenia?

L'ex repubblica sovietica batte anche la Cina, seconda in classifica,

e ipoteca l'oro. Bene l'Italia con due vittorie su tre nel maschile

31/5/2006

TORINO. Alle Olimpiadi di scacchi, in corso a Torino, la sorprendente Armenia ha messo un' ipoteca sulla medaglia d' oro grazie alla vittoria sulla Cina (2.5- 1.5). Ora, a tre turni dalla conclusione, la compagine caucasica guida la classifica con 29 punti davanti alla Cina (27), alla Francia (26.5) e alla Russia (26.5), che oggi ha battuto l' Ucraina, vincitrice della passata edizione, per 3-1.

Italia A è tornata finalmente al successo con un 3-1 sul Kirgystan, mentre Italia B, composta da giovani promesse, conferma il trend positivo grazie al 2.5-1.5 sul Lussemburgo.

Niente da fare, invece, per Italia C/Provincia di Torino, opposta al Marocco (squadra che al primo turno era stata capace di battere 3-1 la fortissima India).

Al torneo generale prendono parte 158 formazioni; quelle azzurre stazionano a metà classifica.

Nel femminile, dove le compagini in gara sono 102, Italia A ha sconfitto 2-1 il Tajikistan (ma il punteggio avrebbe potuto essere ancora più largo) e le ragazze di Italia B sono state superate 1-2 dalle islandesi.

quadratino.gifTutti i risultati del 10° turno maschile

quadratino.gifTutti i risultati del 10° turno femminile

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Ultimo giorno di riposo, domenica il gran finale

Nel torneo maschile grande attesa per Italia 1-Italia 2, derby tra la nazionale maggiore e quella giovanile

1/6/2006

TORINO. Dopo una giornata di pausa, domani le Olimpiadi degli scacchi di Torino ripartiranno con una sfida tutta tricolore, il derby fra due delle tre formazioni nazionali in gara quella maggiore e quella giovanile di Italia1 e Italia2.

Intanto, a tre giorni dal termine, nel maschile sembra ormai assodato l'oro per l'Armenia, che dopo due bronzi nelle ultime due edizioni e con due punti di vantaggio sulla Cina si avvia a salire sul gradino più alto del podio.

La classifica generale vede le due squadre italiane che si affronteranno domani al 51mo posto a pari merito con 21.5 punti, seguite da Italia3 al 97mo posto con 18.5 punti.

È invece l'Ucraina a guidare la classifica femminile nella quale Italia1 e Italia2 si posizionano al 48mo e al 65mo posto. Le due formazioni affronteranno domani rispettivamente la Finlandia e la Scozia.

quadratino.gifTutti i risultati del 10° turno maschile

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Mondiale di scacchi per computer, vince Junior

Il software progettato da due informatici israeliani

si è facilemente imposto su un lotto di 13 israeliani

1/6/2006

TORINO. Il software Junior ha vinto il Campionato mondiale di scacchi per i computer, che si è concluso oggi a Torino. Il torneo si è svolto in concomitanza con le Olimpiadi scacchistiche, che termineranno il 4 giugno.

Junior è stato progettato da due informatici israeliani, Amir Ban e Shay Bushinsky, e si è facilmente imposto su un lotto di 13 partecipanti: si tratta di una versione aggiornata del programma che nel 2003, in una sfida che fece clamore nella comunità scacchistica, costrinse al pareggio Garry Kasparov, da alcuni considerato il più forte maestro mai esistito.

Lo stesso Kasparov, in quell' occasione, mostrò platealmente di non riuscire a capacitarsi del livello di gioco raggiunto della «macchina», tanto da adombrare l' intervento (irregolare) di qualche collega «umano». In effetti i software sono ormai in grado di battere chiunque «con pochissime eccezioni», come spiega Paolo Ciancarini, informatico che insegna all'università di Bologna, scacchista esperto e autore del libro «I giocatori artificiali».

«Durante una partita, un computer tende ad esaminare tutte le posizioni possibili che scaturiscono mossa dopo mossa, cosa che non è alla portata di un cervello umano. Basti pensare che riescono a 'vederè un miliardo di posizioni al secondo».

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"Scacchi ad arte", al museo Accorsi la Torino del '700

L'iniziativa si terrà venerdì 2 giugno nell'ambito delle Olimpiadi

1/6/2006

TORINO. Innanzitutto un viaggio storico in uno dei passatempi preferiti dai nobili del '700 e, in secondo luogo, realizzazione di una scacchiera con candelabri, statuine o teiere, tutti pezzi ispirati alla collezione permanente.

Sono le due iniziative di 'Scacchi ad arte', la manifestazione che il Museo

Accorsi di Torino organizza per domani, venerdì 2 giugno, in concomitanza delle Olimpiadi degli Scacchi che si stanno svolgendo nel capoluogo piemontese e che si concluderanno domenica.

Attraverso una serie di diapositive saranno svelati gli aspetti più curiosi dei rituali di corte settecenteschi attraverso giochi di società, balli in maschera e spettacoli teatrali dei giardini.

Nel cortile del Museo sarà invece possibile realizzare con forbici, colori e cartoncini un'enorme scacchiera prendendo come spunto i preziosi pezzi della collezione Accorsi.

Nel pomeriggio sarà poi possibile mettere alla prova al propria abilità sfidando Alessandro Parodi e Alessio Gallucci, giovani maestri della Società scacchistica torinese, che giocheranno una simultanea con il pubblico.

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Successo per i tornei collaterali: 850 partecipanti

L'Open magistrale è andato al russo Naumkin. Trionfo del torinese Del Prato

e del biellese Melling nelle serie minori

3/6/2006

Sono stati complessivamente 850 i giocatori che hanno dato vita ai vari tornei collaterali organizzati in occasione delle Olimpiadi degli Scacchi.

Molti giunti appositamente da un po' tutta Europa e da tutte le regioni italiane, abbinando la visita alle Olimpiadi con il piacere di giocare, spesso anche con qualche grande maestro impegnato nell'evento olimpico come accompagnatore o delegato.

Il torneo 'Open magistrale' ha visto il successo del gran maestro russo Naumkin con un punto di vantaggio su un terzetto composto dal filippino Nolte e dal francese Colin e dall'altro filippino Salvador. Le serie minori sono state appannaggio del francese Franault, del torinese Fabrizio Del Prato e del biellese Gionata Melling.

Il torneo 'Rapid chess' ha visto il successo del grande maestro serbo Drazic, che ha preceduto il croato Mrdja e il russo Glek. Ancora Drazic si è poi imposto nel torneo «lampo», precedendo il cubano Delgado e il rumeno Parligras.

quadratino.gifLe classifiche complete dei tornei collaterali

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Pari nel derby azzurro sotto lo sguardo di Chiamparino

Il sindaco in visita all'Oval ha seguito da vicino le squadre italiane. L'Armenia è a un passo dall'oro. Ilyumzhinov confermato presidente Fide

3/6/2006

La terz'ultima giornata delle Olimpiadi degli Scacchi ha visto la visita del sindaco Sergio Chiamparino, accolto dall'entusiasmo dei volontari, del personale della vigilanza e degli organizzatori. Affollatissimo l'Oval da spettatori e appassionati giunti da ogni parte d'Italia. Il sindaco si è sottoposto di buon grado alle procedure di accredito e nell'occasione ha ricevuto dal Direttore Generale della manifestazione, Michele Cordara, il "cd" con l'inno olimpico musicato da Ennio Morricone.

E' seguita poi la visita all'interno dell'area gioco, naturalmente in assoluto silenzio in quanto le partite erano in corso. Chiamparino, accompagnato dal vice presidente del Comitato Organizzatore e presidente del Museo del Cinema, Alessandro Casazza, ha comunque potuto vedere da vicino i giocatori delle squadre italiane e salutare i capitani e gli Arbitri.

ELEZIONI FIDE

Si è svolta intanto l'elezione

del Presidente della Fide, la Federazione scacchistica internazionale. E' stato confermato il presidente uscente Kirsan Ilyumzhinov.

LE PARTITE DI IERI

Dal punto di vista agonistico, le Olimpiadi degli Scacchi registrano la vittoria della Armenia per 3-1 con la Repubblica Ceca. Un risultato che, viste le clamorose sconfitte della Russia con gli Stati Uniti e soprattutto della Cina con la Francia, permette alla Armenia di porre una seria ipoteca sulla conquista finale dell'oro. Infatti in classifica la Armenia ha ben tre punti e mezzo di vantaggio su Cina e Francia.

Fra i risultati spicca, come si è detto, la vittoria della Francia sulla Cina (2.5- 1.5) e la sconfitta della Russia, grande favorita della vigilia, per 1.5-2.5 ad opera degli Stati Uniti (i quali però hanno schierato tre ex sovietici).

Le italiane navigano a metà classifica. Oggi si è visto il derby fra Italia A e Italia B, terminato 2-2. Italia C/Provincia di Torino è stata opposta allo Zambia e ha perso 1.5-2.5, anche se la sconfitta non ha sorpreso gli osservatori. Gli africani, infatti, hanno dimostrato un' abilità non comune: arrivati a Torino in ritardo, sono stati inseriti nel torneo solo a partire dal terzo turno (il regolamento lo consente) ma sono riusciti a rimontare posizioni su posizioni, battendo anche squadre più titolate.

La classifica vede l'Armenia con 32 punti, Francia e Cina con 28.5, Russia e Stati Uniti con 28.

Nel femminile l'Ucraina incrementa il vantaggio sulla Russia, mentre recupera la Cina. In classifica Ucraina 25.5, Russia 24.5, Cina 23.5. Le azzurre del «femminile» hanno pareggiato (1.5-1.5): Italia A con la Finlandia e Italia B con la Scozia, con Marianna Chierici che conquista il titolo internazionale di "Maestra Fide".

quadratino.gifTutti i risultati dell'11° turno maschile

quadratino.gifTutti i risultati dell'11° turno femminile

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Victor il terribile: «Basta a foto e autografi»

Il grande maestro Korchnoj ha attribuito i suoi insuccessi

«all'esagerato interesse del pubblico» nei suoi confronti

3/6/2006

TORINO. Il grande maestro Victor Korchnoj, il personaggio più seguito delle Olimpiadi degli scacchi di Torino, si è stufato: basta ai numerosi fotografi e ai cacciatori di autografi.

Il campione, che ha 75 anni ma ancora difende i colori della Svizzera, nei giorni scorsi ha perduto due partite di fila (con un bosniaco e con un malese) e ha attribuito l'insuccesso «all'esagerato interesse del pubblico» nei suoi confronti.

Per questo motivo ha fatto sapere, tramite gli organizzatori, che non concederà interviste, non firmerà più nulla e non permetterà a nessuno di riprenderlo, nemmeno «agli arbitri», che a quanto pare approfittano spesso del loro status per avvicinarlo con un obiettivo.

Korchnoj, soprannominato «Victor il terribile» per il suo stile di gioco e per il suo carattere arcigno, fuggì dall' Unione Sovietica verso la metà degli anni Settanta; i match che all' epoca sostenne contro Anatoly Karpov per il titolo mondiale si intrisero di connotazioni politiche che lo resero famoso anche tra chi non era appassionato di scacchi.

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L'EXPLOIT DI "PROVINCIA DI TORINO", IL TEAM AZZURRO MENO TITOLATO

Bruno il ristoratore con il vezzo dell'allenatore

4/6/2006 di Silvia Francia

Altro che «armata Brancaleone». Si è comportata bene, oltre le più rosee aspettative, la terza squadra italiana, quella sponsorizzata dalla Provincia di Torino. In molti, neppure la calcolavano, l'eterogenea compagine in magliette e cappellini blu, che adesso, a un soffio dalla chiusura dei giochi, si ritrova poco distante in classifica dalle altre due squadre azzurre, più titolate. Una bella serie di vittorie, pareggi insperati con l'Italia A e l'Austria, diverse sconfitte di misura: queste le tappe di un piazzamento più che onorevole per il team capitanato e allenato da Fabio Bruno, già campione italiano e maestro internazionale.

E' Bruno, che fa il ristoratore per 8 mesi l'anno e lo scacchista per i restanti 4, l'anima del gruppo, assemblato a fine aprile e allenato in fretta e furia per la competizione. «Abbiamo cominciato con uno stage molto intensivo a San Severino Marche, utile anche per conoscerci e amalgamarci» spiega il «mister», 45 enne, che guida i sei giocatori, di età compresa tra i 42 di Spartaco Sarno e i 19 di Alberto Pulito, studente universitario. Di Torino è pure Fabrizio Molina, mentre Pierluigi Piscopo, Roberto Marganzini e Folco Castaldo arrivano, rispettivamente, da Lecce, Perugia e Ivrea.

Da semisconosciuti a «conviventi forzati» in un appartamento del Villaggio Olimpico. «Dobbiamo il risultato alla grande sintonia che si è creata: agli scacchi giova la serenità di spirito» commenta Bruno, che veglia pure sui pochi momenti di relax dei suoi atleti, la cui giornata - tra partite, training e studio- comincia alle 8 del mattino e si conclude a tarda notte.

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OLIMPIADI OTTIMI RISCONTRI PER LA PRIMA VOLTA DEI GIOCHI IN ITALIA

Ultime ore per Scaccopoli

Oggi gran finale all'Oval

E un torinese entra nel vertice della Federazione

4/6/2006 di Silvia Francia

Armenia si, Armenia no? Il punto interrogativo è destinato a essere rimosso solo in queste ultime ore di agonismo a cinque cerchi nell'ampio stadio dell'Oval, silenziosissimo e concentrato per l'occasione. Solo in mattinata, infatti, si avranno certezze sui vincitori della 75ª edizione delle Olimpiadi degli Scacchi, la prima con sede italiana.

Un primo atto ufficiale si è svolto ieri con la riconferma, al vertice della Federazione Internazionale, del presidente il russo Kirsan Ilyumzhinov, mentre un torinese, il magistrato 41 enne Roberto Rivello, docente di Diritto Internazionale, è stato eletto nell'«executive board» (consiglio direttivo) della Fide, nonché responsabile della commissione Etica. Segno di un diritto di cittadinanza che «il nobile giuoco» sembra essersi finalmente guadagnato anche in Italia.

A conferma della crescente attrazione fatale verso la scacchiera, il successone ottenuto da questi giochi olimpici torinesi. Non hanno dubbi, gli organizzatori: «Ospitalità e organizzazione ineccepibili, partite seguitissime, al di là di ogni attesa». A chi crede che una media di 400 spettatori al giorno siano pochi, gli esperti ricordano che «non stiamo parlando di calcio, con i tifosi che fanno la ola e sventolano bandiere, ma di scacchi: e per questa disciplina, 400 persone sugli spalti sono molte. Tanto più che è la prima Olimpiade in cui l'accesso all'area di gara è a pagamento». La maggior parte di appassionati, comunque, ha seguito le gare al computer: lo testimoniano i 40 milioni di collegamenti da ogni parte del mondo. Via Internet, infatti, si poteva assistere in diretta a tutte le competizioni in programma, nessuna esclusa, al ritmo quotidiano di 460 match per 13 giorni. Un totale di 478.400 mosse, calcolandone un'ottantina in media a partita.

Per gli appassionati di cifre, ecco altri dati: la gara più breve, contendenti Perù e Paraguay, si è conclusa in sole 12 mosse, mentre la più lunga ne ha richieste 127. E, ancora in tema di numeri: 4 le giornate «a rischio» antidoping, con controlli a campione, ora eseguiti sulle 108 squadre femminili, ora sulle 150 maschili; 450 i giornalisti accreditati per seguire l'evento; 850 i partecipanti ai tornei collaterali; 2.300 circa, invece, i componenti degli staff olimpici arrivati da 145 nazioni di 5 continenti: un numero che include tanto gli atleti veri e propri quanto allenatori e staff tecnico, la maggior parte alloggiati nel villaggio olimpico che, per l'occasione si è trasformato in un grande e accogliente campus multietnico.

Nessun problema di convivenza, a quanto pare. «A parte i primi giorni, un po' concitati per via degli arrivi in massa, è filato tutto liscio, anzi, sono nate tante amicizie, altre si sono rinsaldate» commentano al Villaggio. Nella mensa su due piani, per dire, è stato sufficiente prendere qualche accorgimento «politically correct», come indicare i cibi contenenti maiale o altri alimenti proibiti da alcune religioni, per metter tutti d'accordo. Le portate più apprezzate? I primi, cucinati all'italiana. Un successone anche per i locali vicini a Scaccopoli, che segnalano un'impennata vertiginosa nel consumo di pizza, alimento gradito tanto da chi indossa il sari che dalle «scosciate» a vita bassa.

Quanto al look, in molti vestono la divisa di squadra, ma si son visti anche costumi tradizionali dei diversi paesi, qualche simil-burqa, tanti veli quanti jeans. Tra le «cartoline» pittoresche della chess-people, per dire, c'è quella dell'incontro tra le iraniane in chador rigoroso e castigato e le giocatrici olandesi in microgonne, gambe nude e piedi scalzi durante la gara. Nessun conflitto, nè screzio segnalato: buon segno. Al contrario, molti gli attestati di stima. Uno arriva dalle nazionali italiane, che hanno apprezzato molto «la signorilità e il fair play dimostrati dagli atleti di alcune formazioni, come Barbados e Botswana: anche se in svantaggio erano sempre gentilissimi e sorridenti».

Un buon seguito hanno registrato anche le manifestazioni culturali, organizzate a margine: incontri, seminari, laboratori, iniziative nei musei. Il calendario «Mosse d'autore», che prosegue sino al 7, prevede ancora, tra l'altro, la tre-giorno conclusiva della rassegna a tema «BiancoNero...a colori». Sui Giochi, invece, i riflettori si spengono questa sera. Appuntamento all'Oval alle 10 per chi volesse assistere agli ultimi scampoli di agonismo e virtuosismi. Intorno alle 15, torri e alfieri vanno a riposo. Alle 18,30, re e regine della scacchiera, quelli in carne, ossa e neuroni, salgono sul podio.

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L'Armenia si aggiudica la medaglia d'oro

I caucasici pareggiano in pochi minuti con l'Ungheria e diventano irraggiungibili in classifica

4/6/2006

L'Armenia ha vinto le Olimpiadi degli Scacchi a Torino. Questa mattina, all'ultimo dei tredici turni previsti, la compagine caucasica ha pareggiato in pochi minuti il suo incontro con l'Ungheria. Il 2-2 le ha permesso così di salire a 36 punti, una quota che la Cina (diretta inseguitrice) non può più raggiungere.

L' Armenia, che è stata trascinata dal ventitreenne grande maestro Levon Aronian, fra i migliori giocatori del mondo, è stata la sorpresa del torneo. La favorita della vigilia era la Russia, che però è stata tradita dal cattivo stato di forma di un paio di giocatori.

«Forse non siamo più forti dei russi, ma sulla scacchiera siamo dei combattenti»: è il commento dell' armeno Gabriel Sargissian, 23 anni, uno dei sei giocatori della squadra.

Sargissian ha precisato che, nonostante la Russia fosse la favorita della vigilia, «in fondo mi aspettavo di vincere, perchè noi siamo dei combattenti». Il giovane campione, pur essendo poco conosciuto a livello internazionale, è stato uno degli artefici del successo armeno.

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LE OLIMPIADI DEGLI SCACCHI. IERI LA CHIUSURA A TORINO

L'Armenia dà matto al mondo, ma il futuro è dei cinesi

E in due settimane di partite, 40 milioni di appassionati si sono collegati al sito dei giochi

5/6/2006 di Claudio Giacchino

C'era una volta la Russia padrona degli scacchi. Le Olimpiadi di Torino hanno sancito il tramonto di un'era, detronizzati i sovrani che hanno regnato per decenni: addirittura, la squadra maschile è incappata in un fallimento epocale. Sesta, lontanissima dall'Armenia che ha trionfato a sorpresa. Le donne, invece, erano favoritissime e sono arrivate seconde, dietro le cugine ucraine. Insomma, la grande kermesse di Torri e Alfieri che s'è disputata in Italia è stata davvero storica. Per tanti motivi: mai l'avevamo organizzata, noi che nello sport di Re Regine siamo alquanto indietro. Mai, il pubblico aveva potuto assistere così da vicino alle battaglie sulla scacchiera.

Centinaia di spettatori ogni giorno: un evento per un'Olimpiade di Pedoni, Cavalli e Alfieri. Per non parlare della platea internazionale: dai cinque continenti si sono collegati via internet, nelle due settimane di gioco, oltre quaranta milioni di persone. «Un successone - commentano Paolo Fresco, scacchista appassionato, presidente del comitato organizzatore, e il vicepresidente Sandro Casazza - anche dal punto di vista pubblicitario». Nel dirlo, Fresco e Casazza abbracciano con un gesto l'enorme arena in cui si stanno concludendo le ultime sfide che manderanno sul podio, dietro agli armeni, cinesi e statunitensi (però, il team americano è formato da tutti ex russi).

La medaglia d'argento conquistata dalla Cina è un altro dato storico della rassegna taurinense, il primo segnale che gli scacchisti selezionati da Pechino sono pronti a diventare i nuovi padroni, che l'onda cinese travolgerà presto, come prevedono gli esperti, tutto e tutti. Non a caso, tra le donne, questo tsunami s'è già manifestato, la Cina femminile è giunta terza e forse avrebbe fatto meglio se Xu Chen, detentrice del titolo iridato, non avesse messo la sua arte al servizio del Qatar. Per amore, avendo sposato il miglior giocatore dell'Emirato. I maligni, però, insinuano che più dell'amor potè il soldo degli sceicchi. Tutto bene, dunque? Sembrerebbe proprio di sì, basta ascoltare Kirsan Ilyumzinhov, il calmucco presidente della Fide che è stato rieletto e ha ottenuto l'assegnazione delle Olimpiadi 2010 a Khanty-Mansiysk, citta siberiana.

«Wonderful» il suo giudizio su Oval, villaggio olimpico, Torino, sito curato da Marco Cassiera e sui volontari. Per la verità, all'Oval si sente anche qualche voce critica: Caissa-Italia, raffinato editore romano, e Roberto Messa, anima e direttore di Torre&Cavallo, l'unica rivista venduta con successo pure nelle edicole, parlano di «irripetibile occasione sprecata per far conoscere il movimento scacchistico in Italia», «vergognoso che per un'Olimpiade non si sia scomodato nemmeno un politico, l'unico che s'è visto è stato il sindaco di Torino».

Perché gli scacchi decollino da noi occorre appaia un campione, ma all'orizzonte non c'è il benché minimo annuncio di tale epifania. Discreta la prova delle nazionale azzurra A maschile (35ª su 150), deludenti le donne solo 37esime su 108. Hanno ben figurato i sedicenni della squadra B (48esimi), se sono rose fioriranno. Per adesso, culliamoci nel ricordo di due settimane di spettacolari sfide, nella soddisfazione di aver ammirato da vicino fuoriclasse come il russo Kramnik, l'indiano Anand, l'«highlander» Viktor Korchnoj, la bella Alexandra Kosteniuk e arrivederci tra due anni, a Dresda.

Classifica finale del torneo maschile

Classifica finale del torneo femminile

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OLIMPIADI. CHIUSI I GIOCHI CON UN BILANCIO

ENTUSIASMANTE PER GLI ORGANIZZATORI E TUTTA LA CITTÀ

Scaccopoli promuove l'Oval

5/6/2006 di Silvia Francia

Sorprese e sorrisi a conclusione di una bella avventura a cinque cerchi, 800 scacchiere e migliaia di re, regine, alfieri e torri. La sorpresa più eclatante riguarda i russi, grandi favoriti, che ieri, per la prima volta nella storia da quando gareggiano alle Olimpiadi, non sono saliti sul podio, neppure al terzo gradino. A compensare, almeno un po', la delusione ha provveduto la squadra femminile che si è aggiudicata l'argento. I sorrisi, invece, erano stampati belli larghi sulla faccia degli organizzatori di questa settantacinquesima edizione - la prima con sede italiana - che si è conclusa ieri sera con la cerimonia di

premiazione all'Oval e che segnato un buon numero di record: dal numero di nazioni presenti (145) a quello di federazioni, squadre (258) e giocatori, sino alla quota di collegamenti in rete (40 milioni) per seguire in diretta tutte le partite: in passato ne venivano trasmesse solo una parte.

Altro primato se lo aggiudica la sede di gioco, l'Oval del Lingotto, che con i suoi 21 mila metri quadrati, è il più grande «stadio» che abbia ospitato le Olimpiadi degli Scacchi. «Una sede bella e prestigiosa, tra l'altro collegata a mezzo passerella al Villaggio Olimpico: è stata proprio questa l'arma vincente nella trattativa per portare i giochi nella nostra città» commenta Michele Cordara, direttore del comitato per le Olimpiadi degli Scacchi Torino 2006, presieduto da Paolo Fresco. Ottima scelta, dunque, quella del «mega acquario», nonostante qualche mugugno dei giocatori più anziani: «Per raggiungere l'Oval dovevamo fare un bel po' di strada a piedi».

«Vero, ma abbiamo rimediato disponendo un servizio di bus-navetta» spiega Cordara, e aggiunge: «In compenso, un'area così ampia ci ha consentito di ospitare tanto l'Olimpiade quanto i tornei collaterali, le sale-analisi e la zona fieristica». Non per nulla, la delegazione di Dresda - città che ospiterà la prossima edizione dei Giochi - ha manifestato un po' di preoccupazione in merito alla sede. Come dire: difficile competere con l'Oval. Soddisfazione su tutti i fronti, dunque, per Fresco, Cordara e il loro staff, per la «Società Scacchistica Torinese», che ha gestito l'organizzazione.

«A parte qualche coda in mensa, ma solo il primo giorno e un problema con il server per via dei numerosissimi accessi, è andato tutto benissimo, senza intoppi e in un clima sereno, nonostante la presenza di tante persone, provenienti da nazioni diverse». «Stanchi ma felici», anche i 300 volontari che hanno quotidianamente provveduto a oliare gli ingranaggi della macchina olimpica, come già avevano fatto per i precedenti Giochi a cinque cerchi. Bilancio con segno positivo anche nell'area fieristica, dove si è venduto parecchio: 2.500 magliette e 3000 portachiavi con il logo olimpico, 4000 libri e oltre un migliaio di scacchiere elettroniche, una variante di quella tradizionale che consente di giocare da soli. «Strumenti del mestiere» e souvenir da mettere in valigia, sulle note di Ennio Morricone e del suo inno scacchistico, a ricordo di un'altra bella avventura torinese.

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