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Film Legali, Via P2p

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Cinema e rete

Film legali, via P2P

Hollywood inizia a guardare al file sharing con occhi nuovi, non più bendati (da pirata) ma innamorati

LOS ANGELES – Peer-to-peer e programmi per condivisione di file non saranno più i nemici numero uno delle major del cinema. Anzi: quelli che fino a ieri erano considerati i principali canali attraverso i quali agiva la pirateria cinematografica potrebbero addirittura diventare i migliori alleati di case produttrici e tutori del copyright. Grazie all'esempio di Warner Bros.

CONTENUTI WARNER IN CONDIVISIONE - Il gigante di Hollywood ha infatti annunciato che a cominciare dalla prossima estate la sua divisione Home Entertainment inizierà a distribuire i propri contenuti utilizzando la piattaforma di BitTorrent, uno dei più popolari servizi di condivisione in rete, utilizzato dagli utenti per scambiare (forse ora possiamo non dire più «rubare»?) file di ogni genere. Tramite la solita – da sempre contestata – tecnologia del file sharing, Warner Bros cercherà in pratica di convertire alla legalità i vecchi e irriducibili «pirati», semplicemente mettendo a loro disposizione sul canale di BitTorrent film e show televisivi scaricabili a pagamento (principalmente in modalità video-on-demand). Durante la prima fase di avvio del nuovo servizo saranno disponibili circa 200 titoli, tra cui «Harry Potter e il calice di fuoco», «Natural Born Killers», la trilogia di Matrix e «La sposa cadavere». Il prezzo per ciascun film disponibile al download sarà di circa 10 dollari, mentre per godersi una puntata della propria serie tv preferita gli utenti dovranno spendere un solo euro. I nuovi film saranno introdotti nel canale BitTorrent in contemporanea con l'arrivo nei negozi del Dvd corrispondente. Il servizio, per il momento, sarà attivo solo negli States.

BITTORRENT REDENTA - Ricordiamo che lo scorso novembre la società di Burbank, attaccata e citata in giudizio dalle major, si è infine impegnata con la Mpaa (Motion Picture Association of America) a fare ammenda rimuovendo dai propri server i link alle copie illegali dei contenuti protetti da copyright. Con il chiaro intento di promuovere la distribuzione legale dei contenuti attraverso l'internet e aiutare quindi le major a combattere la pirateria online. E guadagnandosi così la sua buona reputazione.

Alessandra Carboni

FONTE

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Los Angeles (USA) - Dopo lunghi anni di previsioni ed anticipazioni, ecco la svolta che tutti attendevano: è appena nato un nuovo modello di business , basato sul connubio tra tecnologie di distribuzione peer-to-peer e vendita diretta di film in formato digitale. BitTorrent e Warner Bros. , divisione hollywoodiana del titanico gruppo TimeWarner , hanno infatti inaugurato il nuovo corso del cinema-on-demand grazie ad un accordo strategici

Intere serie televisive e colossal targati Warner potranno essere scaricati da BitTorrent.com a partire dal prossimo autunno. I film saranno protetti da sistemi DRM , presumibilmente basati sugli standard adottati dal Media Player di Microsoft . Le pellicole acquistate avranno una compatibilità limitata: non potranno essere riprodotte sui lettori DVD tradizionali.

BitTorrent non è solo uno strumento estremamente diffuso tra i pirati multimediali, ma soprattutto un sistema P2P in grado di tagliare i costi della distribuzione telematica che sin da subito ha attirato l'attenzione di MPAA , l'associazione dei produttori cinematografici statunitensi. La piattaforma P2P scelta da Warner offre dinamiche distributive assai diverse da quelle del modello verticale one-to-many , scelto da alcune major per vendere film digitali sul web .

Invece di dover scaricare un singolo file da un singolo server, gli utilizzatori di BitTorrent scaricano piccoli frammenti dello stesso file, ciascuno proveniente da altri utenti. In poche parole, i costi strutturali che l'emittente deve sostenere diminuiscono con l'aumento progressivo della clientela.

I responsabili di Warner Bros. sostengono di voler convertire i pirati multimediali e dare un'alternativa legale a coloro che abusano quotidianamente delle potenzialità di BitTorrent. "Di fronte a noi abbiamo un'audience enorme", ha detto Kevin Tsujihara, presidente della divisione Home Entertainment di Warner Bros. "Se riuscissimo a convertire anche solo una piccola percentuale dei pirati", sostiene Tsujihara, "avremmo ottenuto un risultato eccellente": i problemi sottolineati dall'ultimo rapporto MPAA sullo stato del mercato audiovisivo, ad esempio, potrebbero uscirne considerevolmente ridotti se le speranze di Warner Bros. si concretizzeranno.

"Abbiamo appena siglato un accordo con la più grande azienda del settore multimediale", dice Ashwin Navin, cofondatore di BitTorrent: "A questo punto non possiamo che attendere ulteriori sviluppi in questa direzione". In un'intervista rilasciata ad AP , Navin ha fatto sapere che BitTorrent è attualmente in contatto con altri studios di Hollywood.

Il nuovo modello di business fondato sul P2P è destinato ad avere un notevole impatto sul futuro della multimedialità via Internet. Warner Bros., seguita da chiunque crederà nella maturità della tecnologia, può forse mirare ad una politica di sostanziale abbattimento dei prezzi : secondo gli osservatori di BusinessWeek , il sistema apre la strada verso la "soglia psicologica" di un dollaro per ogni singolo download . Troppo bello per essere vero?

Tommaso Lombardi

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I film della Warner presto venduti su BitTorrent

di Luca Castelli

Altro che semplice infatuazione. Sembra che la love story tra BitTorrent e Hollywood sia una faccenda seria. Dopo gli ammiccamenti reciproci dello scorso novembre e dopo l'interesse manifestato pubblicamente dal regista Steven Soderbergh, di cui abbiamo parlato un paio di giorni fa, adesso arriva la conferma del primo accordo commerciale di alto profilo: Warner venderà i suoi film e le sue serie tv sfruttando la tecnologia BitTorrent.

Si partirà con un catalogo di duecento titoli, suddivisi tra film abbastanza nuovi ("Harry Potter e il calice di fuoco", "La sposa cadavere"), opere più stagionate ("Matrix", "Natural Born Killers") e serie televisive ("Babylon 5", "Dukes of Hazzard"). I titoli più recenti verranno resi disponibili il giorno stesso della distribuzione del DVD. La data del via non è ancora stata fissata, nell'annuncio si parla genericamente dell'estate.

In questo modo, Warner è il primo big di Hollywood ad abbracciare quello stesso software che fino a pochi mesi fa era ritenuto il principale complice e responsabile della pirateria online e che ancora oggi viene utilizzato per far circolare migliaia di film non autorizzati sul Web. Un po' come se le major discografiche qualche anno fa avessero deciso di vendere i loro album su Napster o Kazaa. L'obiettivo è chiaro e condiviso da molti addetti ai lavori: invece che combatterli, cercare di sedurre gli utenti con servizi legali e a pagamento che si avvicinino a quelli già utilizzati quotidianamente.

La strada sembra quella giusta, anche se non mancano gli ostacoli, rappresentati soprattutto da due punti controversi: i DRM e il prezzo. I primi sono quei meccanismi tecnologici inseriti nei file che ne limitano l'utilizzo. I film della Warner venduti su BitTorrent funzioneranno solo sul computer che effettuerà il primo download: sarà impedito il passaggio ad altri pc o ai lettori dvd. Una limitazione sconosciuta a chi usa BitTorrent per scaricare film non autorizzati. Per quanto riguarda il prezzo, si sa che i telefilm costeranno circa un dollaro a episodio (come già accade con le serie tv vendute su iTunes). Per i film si parla invece di un prezzo simile a quello dei DVD. Una scelta non del tutto giustificata, se si considera che tramite BitTorrent i produttori praticamente abbattono sia i costi di stampa che di distribuzione.

Un'altra incognita sono i paletti geografici. Non è ancora ben chiaro se i film saranno venduti esclusivamente al pubblico nordamericano, come già accaduto in passato con altre iniziative relative al download di musica e video da Internet. Già da marzo, comunque, la Warner sta portando avanti un progetto di "filesharing legale" riservato a parte del pubblico europeo. Gli utenti di Germania, Svizzera e Austria possono acquistare film sul sito In2Movies, utilizzando un sistema peer-to-peer chiamato Gnab. E gli altri studios? Arriveranno anche loro, fa sapere BitTorrent. Nuovi accordi verranno annunciati nelle prossime settimane.

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Inviato (modificato)

Warner Bros si accorda con BitTorrent per vendere film legali via P2P.

Entro l'estate oltre 200 tra film e tv show di proprietà della major americana verranno diffusi a pagamento nella rete peer to peer forse più efficiente al mondo.

Tratto da http://www.blogs4biz.info/

Il vecchio adagio "se non puoi batterli, fatteli amici" non passa mai di moda.

E' anzi rivelatorio della saggezza che ha spinto il gigante Warner Bors a firmare un accordo con BitTorrent, "one of the most widely used file-sharing clients".

In base all'intesa siglata oggi, entro l'estate oltre 200 tra film e tv show di proprietà della major americana verranno diffusi a pagamento nella rete peer to peer forse più efficiente al mondo.

Ora non resta che aspettare l'avvio del servizio, previsto all'inizio dell'estate, per scoprire a che prezzo WB venderà online i suoi "prodotti" e se gli utenti di BitTorrent, ormai viziati dalla gratuità illegale, si decideranno a pagare o diserteranno il servizio in massa. Le alternative (per ora) non mancano.

Fonte

Modificato da Diablo

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