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Nasce "technology Coalition" Contro Pedopornografia Sul Web

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Nasce la "Technology Coalition" contro pedopornografia sul web

martedì, 27 giugno 2006 9.55

LOS ANGELES (Reuters) - Microsoft, Yahoo Aol e due altre Internet company statunitensi hanno annunciato stanotte di aver costituito un'alleanza per combattere la distribuzione della pornografia infantile via web.

Le società - che hanno già collaborato in passato contro virus, spam e furti di dati sensibili - hanno detto che lavoreranno insieme al National Center for Missing and Exploited Children (Ncmec, Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati).

"Crediamo che sia possibile aumentare le possibilità che i redattori di bimbi vengano catturati e anche mettere in campo un deterrente per coloro che vorrebbero sfruttare i bambini su Internet", ha detto John Ryan, capo dei consulenti legali di Aol.

Tra le altre società che partecipano alla Technology Coalition del Ncmec, ci sono anche EarthLink e United Online.

Ryan ha detto che il primo compito della Coalizione sarà quello di attaccare la distribuzione di immagini illecite di bambini via web creando un database di "signature" - un codice che identificherà immagini pornografiche note - in modo che i fornitori di servizi Internet possano individuarle facilmente e impedirne la distribuzione.

Ma il gruppo svilupperà anche strumenti per l'applicazione delle leggi in materia, oltre a studiare la tecnologia che usano i "predatori di bimbi".

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Un gruppo di aziende Internet per combattere la pedopornografia online

Caccia alle immagini proibite

Nasce un progetto per la creazione di un database centralizzato che aiuti a identificare immagini inviate per e-mail

A seguito delle pressioni governative alcune delle principali società del web hanno dato vita a un pool che intende contrastare la diffusione di materiale pedopornografico in Rete. Il gruppo, organizzato da Aol, include Yahoo, Microsoft, Earthlink e United Online. E' previsto lo stanziamento di un milione di dollari per un nuovo progetto del National Center for Missing and Exploited Children (Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati) mirato a facilitare l'identificazione di casi di sfruttamento infantile su internet e segnalarli alle autorità competenti.

OBIETTIVO - Il primo obiettivo è quello di creare un database che consenta di individuare immagini pedopornografiche inviate via email. John Ryan, capo dell'ufficio legale di Aol, ritiene giusto che le aziende cooperino per fronteggiare questo problema come hanno già fatto per contrastare lo spamming e i furti di dati sensibili. Questa iniziativa ha preso corpo in seguito alla richiesta del procuratore generale Alberto R. Gonzales che ha chiesto alle internet companies di conservare i dati di coloro che immettono materiale pornografico relativo a minori, allo scopo di facilitarne l'identificazione. Attualmente Aol conserva un archivio delle immagini pedopornografiche, segnalate dai propri utenti. Ad ognuna di queste viene assegnato un marchio elettronico - considerato il divieto per le aziende di detenere le immagini vere e proprie - che permette di identificarle qualora vengano utilizzate nuovamente. Ogni parte di una email viene analizzata e comparata con il database per verificare l'eventuale presenza di materiale proibito.

GLI ASSENTI - Diverse società della Rete hanno sollevato obiezioni nei confronti di questa proposta, sostenendo che sarebbe dispendioso aderire al progetto e metterebbe a rischio i diritti di privacy dei propri utenti. Google è stato invitato ad aderire al consorzio, ma, per il momento, l'azienda di Mountain View non ha ancora assunto una posizione ufficiale. Al contrario non è stata richiesta la partecipazione di News Corporation, proprietaria del sito di social networking MySpace, ultimamente al centro di una querelle giudiziaria riguardante lo scarso controllo sull'età dei propri utenti.

Emanuela Di Pasqua

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