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cheyenne

Shopping Comparison

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Shopping Comparison: una crescita a doppio filo con lo sviluppo dell'e-commerce italiano.

Venerdì 30 giugno, in occasione del convegno sul commercio elettronico organizzato dal Consorzio Netcomm, sono state diffuse le previsioni sul volume d'affari dell'e-commerce B2C italiano 2006: 4 miliardi di euro, con la conferma, per il quarto anno consecutivo, di una crescita superiore al 40% (fonte Politecnico di Milano). Come ha affermato Alessandro Coppo, country manager di Ebay, l'e-commerce non è una promessa, è una realtà assolutamente interessante nel panorama economico del nostro Paese.

Il convegno è poi proseguito con una tavola rotonda con alcuni fra i principali negozi online italiani: anche grazie all'intervento del pubblico, sono stati affrontati temi importanti per l'ulteriore crescita del settore quali la logistica, le relazioni con i media, i fattori critici di successo.

Io credo che il grande assente del convegno sia stato il concetto di shopping comparison, uno dei servizi più interessanti del Web ed un imprescindibile fattore di accelerazione del business per molti negozi online. Secondo Sems/Netexplora (2006), il 45% degli utenti Internet italiani ha navigato sui comparatori e il 27% usa abitualmente siti come Kelkoo (del gruppo Yahoo) e Buycentral (di Pangora, gruppo Lycos).

Lo shopping comparison consente infatti sia la comparazione fra prodotti simili (product comparison) sia il confronto immediato fra le condizioni applicate da più merchant per uno specifico prodotto e servizio (price comparison). Tutto questo consente all'utente, in modo veloce ed esaustivo, di formare con più consapevolezza a trasparenza, la propria decisione di acquisto ed al negozio online di ricevere visite di potenziali clienti estremamente qualificate con un costo nella maggior parte dei casi a performance (pay-per-click).

I comparatori, tra i quali merita citare anche gli italiani Trovaprezzi, Costameno, Mrwallet, Migliorscelta e Techeye, grazie alla loro relazione quotidiana con centinaia di shop, sono anche i primi operatori ad accorgersi dell'evoluzione dell'e-commerce: di quali merceologie raggiungono la ribalta, di quali operatori sono in grado di imporre la propria leadership, infine di quali prodotti, all'interno di uno stesso settore, stanno "facendo il mercato". Ecco perché costituiscono, oltre a dei motori di crescita del comparto, anche un veicolo di comunicazione pubblicitaria sempre più apprezzato.

Saper ottimizzare la propria presenza sui comparatori, costruire un database-prodotti in grado di reggere la concorrenza garantita da questo strumento di trasparenza, infine tracciare i risultati ed agire di conseguenza sono aspetti sempre più importanti per chi vuole affermare la propria strategia di web-marketing nel contesto di entusiasmante crescita del nostro e-commerce.

Andrea Boscaro

Country Manager Pangora

Ndr: Per approfondire i dati emersi dal convegno sullo stato dell'ecommerce italiano nel primo semestre del 2006 vi invitiamo a leggere il seguente articolo pubblicato ieri:

http://www.businessonline.it/4/E-business/...erce-Forum.html

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