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cheyenne

Ebay Banna Google Check Out

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eBay banna Google Check Out

Roma, 8 lug. (Ign/ITnews) - eBay prende le distanze da Google e dal suo nuovo sistema di pagamento, Check Out. Il sito leader nel comparto delle aste online ha inserito il nuovo servizio offerto dal motore di ricerca nella lista nera dei servizi bannati dal sistema Paypal (che permette di concludere transazioni online senza dover inserire il numero della propria carta di credito). Ecco, la lista degli esclusi (tra i quali figura anche l'italiano Postepay) che si evince dal blog sulle strategie di eBay: AlertPay.com, anypay.com, AuctionChex.com, AuctionPix.com, BillPay.ie, ecount.com, cardserviceinternational.com, CCAvenue, ecount, e-gold, eHotPay.com, ePassporte.com, EuroGiro, FastCash.com, Google Checkout, gcash, GearPay, Goldmoney.com, graphcard.com, greenzap.com, ikobo.com, Liberty Dollars, Moneygram.com, neteller.com, Netpay.com, Nochex.com, paychest.com, payingfast.com, paypay, Postepay, Qchex.com, rupay.com, scripophily.com, sendmoneyorder.com, stamps, Stormpay, wmtransfer.com, xcoin.com

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EBay taglia fuori Google Checkout

Il sistema di pagamento lanciato dal motore di ricerca non piace al leader delle aste online, che vieta agli utenti di utilizzare Checkout per la vendita di oggetti. Guerra tra titani

Mountain View (USA) - EBay ha iniziato a mettere al bando gli utenti che utilizzano Google Checkout per gestire i pagamenti relativi alle aste online. La notizia arriva direttamente da uno dei più autorevoli siti dedicati al mondo delle aste e del commercio elettronico, Auctionbytes: il servizio offerto dal motore di ricerca californiano non rispetta le regole di sicurezza previste dalle norme di eBay.

La cosiddetta eBay Safe Payments Policy pretende che l'accettazione di un sistema di pagamento sia subordinata "ad una lunga e certa storia di successi nella gestione delle transazioni bancarie e finanziarie". Nonostante Google abbia un'esperienza invidiabile nel settore delle transazioni online, maturata in seno ai programmi promozionali AdSense ed AdWords, Google Checkout sarebbe "troppo nuovo" per essere accettato come metodo di pagamento per gli oggetti messi all'asta.

Uno degli ingegneri di PayPal sostiene sul proprio blog che Checkout sia un progetto fallimentare ed intrinsecamente insicuro: "Google non fa abbastanza per combattere le frodi finanziarie e soprattutto non è dotato di sistemi integrati anti-frode come quelli utilizzati da PayPal", si legge in un lungo articolo intitolato "Cinque motivi per dire che Google Checkout è l'inizio della fine".

La reazione del gigante di Mountain View è stata secca e certamente sconcertata: "Noi vogliamo lavorare con tutti coloro che sono sul mercato", ha commentato una portavoce di Google. Adesso, secondo numerosi osservatori, tra le due aziende americane soffiano venti di guerra. "Checkout non è certo una beta", hanno puntualizzato i rappresentanti di Google, "ed abbiamo una storia più che consistente nella vendita di servizi e prodotti al dettaglio, come avviene ad esempio con Google Video".

Alcuni "veterani" delle aste su eBay hanno già iniziato ad inviare lettere ed e-mail alla direzione della multinazionale, richiedendo a gran voce "il diritto di usare qualsiasi tipo di pagamento possibile". Secondo molti, quello di eBay è un tentativo oltremodo palese di bloccare la concorrenza: come già detto in passato, Google Checkout potrebbe minacciare seriamente il monopolio di PayPal, il sistema proprietario di eBay per la gestione dei pagamenti elettronici che molti utenti non sembrano gradire.

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Google contro eBay, sfida al calor bianco

Il confronto tra il nuovo sistema di pagamento introdotto dal motore di ricerca e Paypal, il borsellino elettronico della più grande casa d'aste digitali al mondo diventa più duro. Checkout non verrà accettato da eBay, mentre il manager a capo della divisione Paypal lascia improvvisamente.

di Antonio Dini

( 10-07-2006 )

Avevano detto che non c'era competizione, che non c'erano avversari, che non c'era niente da temere. Eppure, qualcosa da temere c'è. eBay prende le misure e inizia con il bandire dal suo sito come metodo di pagamento Checkout, la novità appena lanciata da Google per gestire i soldi online nei micro pagamenti, proprio come Paypal.

Secondo eBay, il sistema di pagamento non è ancora "consolidato storicamente" e quindi non può essere ammesso. Secondo Google, che non commenta direttamente, invece è una bugia, visto che il sistema è l'evoluzione del meccanismo con il quale il motore di ricerca fa pagare da anni i suoi AdSense e AdWords, le pubblicità online, molto utilizzate anche dalla stessa eBay. Quindi, qualcosa che non gira bene c'è.

In più, Jeff Jordan, capo della divisione Paypal della stessa eBay (che aveva comprato il borsellino elettronico alla fine degli anni Novanta), ha deciso di lasciare il lavoro"per poter passare più tempo con la propria famiglia" e verrà sostituito da un manager di lungo corso di eBay, lo stesso che aveva gestito l'acquisizione e integrazione di Paypal nella società.

La casa d'aste online rimescola e meglio dispone, quindi, le sue carte, mentre Google, dopo aver sparato la prima salva con l'introduzione di Checkout, adesso probabilmente starà alla porta per un po', studiando il da farsi e preparandosi a vibrare un colpo potente contro il sistema di pagamento di eBay. Per entrambe le società le transazioni elettroniche costituiscono la principale fonte di reddito.

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