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Telefonia,autorità Preme Per Ingresso Operatori Virtuali-calabrò

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Telefonia,autorità preme per ingresso operatori virtuali-Calabrò

giovedì, 20 luglio 2006 11.07

ROMA (Reuters) - Gli operatori di telefonia mobile devono adoperarsi per consentire l'ingresso nel mercato dei cosiddetti "operatori virtuali" ovvero fornitori di servizi senza la rete, altrimenti l'Autorità per le tlc prenderà in considerazione misure regolamentari.

Lo ha detto il presidente dell'Autorità delle tlc, Corrado Calabrò, nella relazione annuale letta alla Camera.

"Nella telefonia mobile l'introduzione di forme di competizione basate sui servizi, ossia l'avvento dei cosiddetti operatori virtuali, può accelerare la discesa dei prezzi finali. Qualora nei prossimi mesi non si dovessero registrare significativi avanzamenti a riguardo, l'Autorità prenderà in considerazione misure regolamentari", ha detto Calabrò.

L'Autorità ha anche stimato che "la riduzione dei ricavi per gli operatori mobili sarà, nel prossimo triennio, di circa 1,8 miliardi di euro".

Secondo l'autorità, per il prossimo biennio "le previsioni indicano un rallentamento del tasso di crescita del mercato delle telecomunicazioni".

Complessivamente, mettendo insieme le riduzioni per il mobile e per la telefonia fissa nel prossimo triennio, i consumatori risparmieranno circa due miliardi di euro.

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Telecom: l'Authority conferma la posizione dominante nei mercati delle reti

20/7/2006

Nella sua relazione annuale al Parlamento, il presidente dell' Autorità per le Comunicazioni, Corrado Calabrò ha affermato: «Alla luce della profonda evoluzione del mercato intervenuta in questi anni in seguito dell'innovazione tecnologica, all'avvento delle reti di nuova generazione e all'integrazione fra rete fissa e mobile, riteniamo necessario mettere mano alla disciplina dei doveri di trasparenza e non discriminazione in capo a Telecom Italia nei mercati «wholesale» e «retail», per adeguarla alla nuova realtà, garantendo la piena ed effettiva parità di trattamento tra tutti gli operatori di mercato. A tal fine, nell' ambito delle attività svolte da Telecom Italia, occorre fare un passo avanti sulla strada della separazione tra servizi regolati e non regolati, agendo sulla funzione di governance e di controllo indipendente. L'esperienza internazionale mostra che questo percorso è più efficace quando l'operatore stesso prende impegni vincolanti. Chiedo perciò a Telecom Italia di dare la sua disponibilità in tal senso».

La questione è alquanto complessa e riguarda la fornitura di servizi da parte di Telecom italia ad altri operatori di tlc e in particolar modo l'accesso alla sua rete fissa. Calabrò ricorda nella relazione, che già nel 2002 l'Autorità ha emanato una delibera sulla «parità di trattamento» che prevede la costituzione di una business unit separata all'interno di Telecom per gestire i servizi di fornitura wholesale di accesso alla rete agli altri operatori. Ora l'Autorità chiede un ulteriore passo avanti, che però dovrà passare attraverso un'intesa con Telecom (grazie anche alla recente normativa introdotta dal governo che prevede intese preventive con le società) che utilizzi una nuova governace e il controllo indipendente su questa funzione di Telecom, con l'obiettivo di creare «una maggiore trasparenza che servirà sicuramente a togliere asprezza ai contenziosi tra l'operatore dominante e gli operatori alternativi (Olo)».

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