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Dr. Jekyll

Un Sito A Lutto

21 messaggi in questa discussione

Roma - Una pagina nera, tirata a lutto, per celebrare un funerale e ricordare la storia pluriennale di una presenza web che ha dovuto farsi da parte per consentire ad un'azienda ben più nota e conosciuta di conquistare il suo spazio, il suo dominio.

Così Luca Armani, titolare di un timbrificio e per anni intestatario del dominio armani.it, ha deciso di chiudere definitivamente un caso che ha suscitato un vespaio senza precedenti nel mondo dei domini.it.

Alla pagina armani2.it, su sfondo nero si legge:

"to perennial memory

www.armani.it

24 ottobre 1997 - 19 novembre 2004

Luca Armani"

Difficile credere che qualsiasi cosa in rete possa essere "perennial", di certo però l'idea di questa singolare celebrazione non dispiacerà a coloro che per lunghi mesi hanno parteggiato con Luca Armani nella sua battaglia legale contro la Giorgio Armani SpA, oggi detentrice del dominio armani.it.

Fonte

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..."la legge è uguale per tutti"....uhmm.... ma dove ho già sentito questa frase...? mah!

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..."la legge è uguale per tutti"....uhmm.... ma dove ho già sentito questa frase...? mah!

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49524[/snapback]

in un film di fantascienza, purtroppo....

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Ragazzi: diciamocelo chiaro e tondo...

Chi mai avrebbe pensato che dietro www.armani.it ci sarebbe potuto essere un timbrificio il cui titolare è omonimo dell'Armani più famoso?

"La legge è uguale per tutti": è proprio così e il sig. Luca Armani ha subito le conseguenze della sua mossa furbacchiona. Cosa gli sarebbe costato registrare www.timbriarmani.it ? Sicuramente meno che affrontare una causa contro la Giorgio Armani s.p.a.

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Non mi è chiaro il perchè si tratti di "mossa furbacchiona".

Per quanto non sia perfettamente al corrente di tutta la questione (e non è che me intenda molto), mi pare che i timbri non abbiano nulla a che fare con i capi d'abbigliamento, per cui non vedo dove si possa configurare un'eventuale concorrenza sleale.

Se il cognome di questo signor Luca è Armani, non è che possa cambiarlo.

Ma chi ha registrato per primo il dominio ?

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Non mi è chiaro il perchè si tratti di "mossa furbacchiona".

Per quanto non sia perfettamente al corrente di tutta la questione (e non è che me intenda molto), mi pare che i timbri non abbiano nulla a che fare con i capi d'abbigliamento, per cui non vedo dove si possa configurare un'eventuale concorrenza sleale.

Se il cognome di questo signor Luca è Armani, non è che possa cambiarlo.

Ma chi ha registrato per primo il dominio ?

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Il sig. Luca Armani, titolare di un timbrificio bergamasco, ebbe la brillante idea di registrare il dominio www.armani.it prima che lo facesse la Giorgio Armani S.p.A., la quale, quando se ne accorse, scagliò il suo squadrone di avvocati contro il povero fabbricante di timbri. Naturalmente i legali della multinazionale della moda obiettarono che Armani era un marchio celebre pertanto aveva diritto al trasferimento del dominio. Luca Armani si oppose, retto anche da molti opinionisti e persino da alcuni parlamentari che portarono la vicenda in Parlamento, ma il giudice applicò la legge e stabilì che l'indirizzo www.armani.it era stato registrato da Luca Armani con il solo scopo di promuovere indirettamente la propria attività, servendosi della coincidenza fra il proprio cognome e il marchio celebre omonimo. In tali condizioni prevale la tutela del marchio celebre, in quanto trattasi di marchio facilmente associabile ad una ben nota attività; pertanto, www.armani.it avrebbe dovuto portare ad una semplice pagina pubblicitaria per un timbrificio, secondo quanto sostenuto ancora oggi da molti.

E' come se mi chiamassi Mario Trussardi, fossi un geometra e decidessi di registrare www.trussardi.it perchè ancora libero. La Trussardi ovviamente mi querelerebbe con buon diritto e vincerebbe perché (nel mio animo) ho pensato di sfruttare l'omonimia per rendere più visibile la mia attività.

Ripeto: chi vuol promuovere la propria attività, generalmente sceglie un dominio chiaro e diretto come "agenziarossi.it", "imballaggiverdi.com", "pompefunebrisempronio.it": cosa gli sarebbe costato registrare www.timbriarmani.it ? Nulla.

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non capisco da cosa si evinca la malafede di armani junior... :)

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non capisco da cosa si evinca la malafede di armani junior...  :)

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Non è questione di malafede ma si è applicato un principio giuridico detto "principio die marchi celebri". La malafede si suppone nel fatto che l'indirizzo registrato da Armani2 non menzionasse alcunchè circa i timbri.

Molti ritengono a torto che chi primo arriva in Internet meglio alloggia: non è così perché il nostro diritto commerciale parla chiaro circa la tutela dei marchi facilmente riconoscibili dal pubblico.

Se io mi chiamo Armani so benissimo che già c'è un Armani almeno trenta volte più famoso di me, però devo promuovere la mia attività... E come faccio? Idea: registro www.armani.it così chi cerca "armani" su Internet, troverà il mio sito come primo risultato, anche se effettivamente non stanno cercando un timbrificio ma solo la collezione primavera-estate dell'altro Armani.

Ho sempre ritenuto questo caso una forma di "pubblicità subliminale" da parte di Armani 2.

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Molti ritengono a torto che chi primo arriva in Internet meglio alloggia:

Anch'io pensavo fosse così, per cui ti ringrazio per il chiarimento :)

La legge non mi trova però d'accordo: mi sembra proprio che, come in molti casi, prevalga il più forte finanziariamente.

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Anch'io pensavo fosse così, per cui ti ringrazio per il chiarimento  :)

La legge non mi trova però d'accordo: mi sembra proprio che, come in molti casi, prevalga il più forte finanziariamente.

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Purtroppo è il frutto di una mancata revisione del diritto commerciale alla luce delle innovazioni tecnologiche.

Effettivamente anche Armani Giorgio avrebbe potuto fare a meno di rivendicare quel dominio, ma se la legge glielo consente, perché non farlo?

Fintanto che le cose resteranno così, i marchi celebri avranno la meglio. Sempre.

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Inviato (modificato)

però... secondo questo criterio se domani timbrificio armani diventasse più famoso ricco e potente di armani abbigliamento, quest'ultimi sarebbero in dovere (x legge) di ri-cedere il dominio al timbrificio.. (secondo logica è così!)

Ma non è tanto "spregeviole" x la nota azienda stilistica registrare che sò... giorgioarmani.it o armanispa.it quanto per Luca Armani registrare lucaarmani.it o timbriarmani.it???

decisamente anche io penso che il più potente (non famoso, ma "ricco") ha la meglio... ma i principi della legge non sono questi... (o meglio non dovrebbero)!

Daltronde dubito che chi cercava l'ultimo abito della collezione primavera-estate 2005, trovandosi di fronte a un timbrificio, si comperi un timbro!!!!

Quindi anche il discorso dell'esca cercata con malizia in questo caso mi sembra fuori luogo!

Modificato da archim3de

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Quello che ci siamo dimenticati, mi pare, è che a farne le spese, come sempre in questo caso, sono gli utenti.

Mettete per un istante che www.armani.it fosse rimasto al timbrificio. Quanti avrebbero digitato quel sito e sarebbero stati delusi nel non trovare il sito dello stilista?

Sono d'accordo con Matteo, è stata una mossa commerciale. Magari non dettata tanto dal farsi pubblicità quanto magari dall'ipotesi di vendere poi il dominio per una bella cifra. Magari non è il caso del sig. Armani, ma è successo molte volte in passato. O magari stiamo facendo dei discorsi sul nulla perchè al sig. Armani piace tanto il suo nome e voleva semplicemente tenersi il dominio.

Sta di fatto che, come sempre, viene penalizzato l'accesso alle informazioni. E questo non va bene...

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io ho da qualche mese registrato un dominio catalanom.net ... sò che ci sono aziende anche in zona col mio nome: una tra le più grandi e famose ha proprio il dominio catalano.it

Se il dominio col MIO nome non fosse stato occupato, me lo sarei preso io... non per questo, volevo fare il furbo, ma non credo di valere meno solo perchè una azienda X ha miliardi di fatturato!!!

Suppongo che il cognome armani (di luca) per lui valga molto di più dello stesso nome dato ad una azienda (tra l'altro nemmeno concorrente)

Il caso è diverso di chi registra 100 domini famosi (che allora è ovvio che ci specula sopra)!

Il problema delle leggi è che sono come regole matematiche: non si possono applicare con varianti se non previste!

Dato questo presupposto, si deduce che ne usciranno "vincitori" coloro che possono permettersi di perdere (investire) più tempo e danaro... ovvero le BIG!!!

:)

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io ho da qualche mese registrato un dominio catalanom.net ... sò che ci sono aziende anche in zona col mio nome: una tra le più grandi e famose ha proprio il dominio catalano.it

Se il dominio col MIO nome non fosse stato occupato, me lo sarei preso io... non per questo, volevo fare il furbo, ma non credo di valere meno solo perchè una azienda X ha miliardi di fatturato!!!

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Il fatto che sia un'impresa non le attribuisce la caratteristica di marchio celebre.

Per essere "celebre" un marchio deve raggiungere un livello di popolarità tale che ogni riferimento conduca inequivocabilmente all'azienda legata al marchio.

ARMANI è un marchio celebre. CATALANO non è marcho celebre, sebbene impresa commerciale.

Paradossalmente il dominio catalano.it potrebbe ben essere reclamato dal musicista Max Catalano, che senza dubbio è più conosciuto dell'impresa attualmente detentrice di catalano.it

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io ho da qualche mese registrato un dominio catalanom.net ... sò che ci sono aziende anche in zona col mio nome: una tra le più grandi e famose ha proprio il dominio catalano.it

Se il dominio col MIO nome non fosse stato occupato, me lo sarei preso io... non per questo, volevo fare il furbo, ma non credo di valere meno solo perchè una azienda X ha miliardi di fatturato!!!

Suppongo che il cognome armani (di luca) per lui valga molto di più dello stesso nome dato ad una azienda (tra l'altro nemmeno concorrente)

Il caso è diverso di chi registra 100 domini famosi (che allora è ovvio che ci specula sopra)!

Il problema delle leggi è che sono come regole matematiche: non si possono applicare con varianti se non previste!

Dato questo presupposto, si deduce che ne usciranno "vincitori" coloro che possono permettersi di perdere (investire) più tempo e danaro... ovvero le BIG!!!

:)

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concordo in tutto e per tutto

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Il fatto che sia un'impresa non le attribuisce la caratteristica di marchio celebre.

Per essere "celebre" un marchio deve raggiungere un livello di popolarità tale che ogni riferimento conduca inequivocabilmente all'azienda legata al marchio.

ARMANI è un marchio celebre. CATALANO non è marcho celebre, sebbene impresa commerciale.

Paradossalmente il dominio catalano.it potrebbe ben essere reclamato dal musicista Max Catalano, che senza dubbio è più conosciuto dell'impresa attualmente detentrice di catalano.it

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@nilox: grazie per il sostegno morale :)

@zipgenius

scusami parlo da ignorante in materia ma ho questo dubbio:

ci sono uno o più articoli di legge che "dicono" che il marchio più famoso ha più diritto di pincopallino di essere più facilmente reperibili???

Questo porterebbe i più piccoli (meno celebri) a faticare ti più per affermarsi come "marchio" o semplicemente come denominazione!

... e lo sviluppo?? ma non si parla di ... favorire lo sviluppo economico del PAESE?? (o solo delle aziende con marchi già conosciuti?!?!)

Paradossalmente, (se fossero localizzati nello stessa città) il sig Luca Armani non potrebbe inserire in un pubblico elenco (es telefonico) il proprio nome con caratteri o in uno spazio più vistosi di quello del celebre marchio perchè la legge "privilegia" chi è già conosciuto?!?!?!

SPERO di aver travisato ... se fosse veramente così, la situazione è impressionante!!!!

vuol dire che se oggi apro la ditta xyz e sono piccolo, registro dominio etc etc...

poi apre un'aòtra azienda che si sviluppa più rapidamente e il suo ultimo prodotto XYZ diventa famoso (marcho celebre), ha diritto di togliermi quanto da me "sviluppato" (dominio etc etc) anni prima??

ovviamente ci saranno tutte le indagini del caso... si.... ma per quanto riguarda il principio generale che tu dicevi ..... .

ti prego matteo... dimmi che non ho capito una mazza e che non è così.. dimmi che mi sbaglio!!!!

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Il Sig. Armani non era un Robin Hood della rete.

Era uno che ha cercato un modo per farsi dare soldi e non c'è riuscito.

Ho visitato il suo sito tempo fa: ospitava pubblicità di marche di abbigliamento, ecc.

Se avesse ospitato la SUA pubblicità avrebbe potuto essere in buona fede, ma così no.

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scusami parlo da ignorante in materia ma ho questo dubbio:

ci sono uno o più  articoli di legge che "dicono" che il marchio più famoso ha più diritto di pincopallino di essere più facilmente reperibili???

Questo porterebbe i più piccoli (meno celebri) a faticare ti più per affermarsi come "marchio" o semplicemente come denominazione!

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ti prego matteo... dimmi che non ho capito una mazza  e che non è così.. dimmi che mi sbaglio!!!!

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Per chiarire meglio le idee, ecco alcuni links:

Ass. Giovani Avvocati Ravenna

Un caso di riassegnazione di nome a dominio per marcho celebre:

stellaartois.it

Interessante osservazione sulla tutela dei segni distintivi in Internet

:leggi: Il commento di uno che non ha peli sulla lingua e la pensa come me: Paolo Attivissimo

E se Golia avesse ragione?

E per capire quanta confusione ci sia in materia:

Studio Celentano

Sentenze Trib. Bari controcorrente

In parole povere: la situazione è molto confusa per un vasto vuoto legislativo. Ad oggi vige il principio "registra pure quel dominio simile al marchio celebre, ma sii preparato ad affrontare una pesante causa civile, se il titolare del marchio riterrà opportuno chiedere la riassegnazione del dominio".

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Allora mettiamola così...

Da oggi, chi cerca il timbrificio del Sig. Armani, e si troverà invece davanti al sito della nota casa di moda, forse sarà tentato di acquistare un capo della ArmaniJeans...

Non è mica giusto che il Sig. Armani Giorgio goda di una pubblicità indiretta da parte di un timbrificio!

In poche parole, visto che il SIg. Luca Armani si chiama Armani, ha gli stessi dirittti di Giorgio di intestare un sito con il suo nome.

Ti darei ragione se il sito del suo timbrificio fosse stato chiamato armanimoda.it , che con i timbri non c'entra nulla, ma nel caso specifico, mossa furba o meno, ha piena libertà di usufruire del suo cognome al pari del Sig. Giorgio, a prescindere da chi sia più famoso.

Esiste un famoso detto che recita "Chi prima arriva meglio alloggia"...

IMHO, se il Sig. Giorgio dorme in piedi e non pensa a registrarsi il suo dominio, son tutti cavoli suoi...se poi la legge si preoccupa di tutelare chi ha il portafoglio più pesante, è un discorso diverso...

La legge è uguale per tutti, ma per certi è un pò più uguale che per altri.

*********************

EDIT

Ho appena registrato il dominio zip-genius.it :)

Te lo rivendo per una pizza ed una birra hihihi

*********************

EDIT 2

Ora, aldilà di questo caso specifico, il punto è proprio che c'è un vuoto legislativo, a conferma che in rete ci sono ancora troppe questioni ambigue di difficile interpretazione e giudizio.

Se io volessi registrare un sito con il mio cognome, mi darebbe fastidio che un'azienda famosa che si chiama come me, cercasse di impedirmelo. Tutto dipende dall'uso e dai motivi della creazione di un dominio...

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Ho appena registrato il dominio zip-genius.it  :)

Te lo rivendo per una pizza ed una birra hihihi

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Fallo pure :P Per le tesi maggioritarie l'avrei comunque vinta. Pensa che è un po' che sto pensando se scagliarmi contro il detentore di http://www.zipgenius.com

Che ci sia un vuoto legislativo è proprio vero, però la riassegnazione dipende anche dalle procedure attuate: se la Armani S.p.A. avesse avviato una procedura di arbitrato per la restituzione, le cose non sarebbero finite così e forse oggi la lite sarebbe pendente.

L'arbitrato infatti prevede che le parti si rivolgano all'autorità nazionale per la registrazione dei nomi a dominio .it (il NIC.it), la quale selezionare un soggetto con qualificate caratteristiche professionali e personali, equidistante dalle parti e con il compito di esaminare la questione alla luce delle regole di naming. E queste regole affermano che se si dimostra di avere diritto al dominio armani.it perchè Armani è il proprio cognome, Luca Armani allora avrebbe avuto pienamente ragione.

Il "problema" sta nel fatto che la Armani S.p.A. ha adito la giursdizione ordinaria civile, pertanto è stato un magistrato ad esaminare la questione e a decidere, e la legge stabilisce che il magistrato è vincolato soltanto alla legge e la deve applicare. E la legge - il codice civile, norme riguardanti la materia commerciale, e non un semplice regolamento che rispetto alla legge ha minore rilevanza - è stata pienamente e onestamente applicata.

Non c'è nulla da fare.

Il nodo cruciale sta proprio nella mancanza di una legge vera e propria che regoli l'assegnazione dei nomi a dominio e le controversie ad essi connesse; finché le controversie saranno solo "regolamentate" e non "disciplinate legislativamente", soluzioni come quelle per armani.it saranno sempre adottabili.

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Inviato (modificato)

Infatti... manca una disciplina!!! ....

Però siceramente da parte del giudice, non capisco come abbia potuto sentenziare 5000 euro per ogni giorno di ritardo!!!

Voglio disegnare la situazione:

Il signor pincopallino vuole vedere l'ultimo capo uscito e non gliene può fregare di meno dei timbir!

- Apre il suo browser e digita www.armani.it .. ed esce il timbrificio!!

- Il sig pincopallino dirà: caspita... ho tirato a caso il dominio, e m'è andata male.

- Cercherà su google o depliant e vedrà il giusto dominio.

FINE!

qualora pincopallino si ricordasse che gli serve anche un timbro, lo comprerà e poi visto che gli serve comunque anche una maglia, se la va a cercare sul giusto dominio armani Giorgino!

---

ad oggi invece il vero disagio lo hanno trovato i vecchi utenti del sito del timbrificio che per ordinare il timbro si trovano a sfogliare il catalogo primavera estate.... ... ... al che dovranno loro andarsi a cercare il nuovo dominio!!!

beh.. almeno questi utenti avranno sicuramente la soddisfazione di vedersi qualche bella modella... che sfoggia le ultime creazioni :)

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Premessa: NON CONOSCO LA LEGGE

Mi stupisce la sentenza: il giudice ha deciso che luca ha messo della malizia (e probabilmente è così) nel registrare il suo dominio, ed ha applicato una sanzione + ammenda in caso di ritardo!!!

Ma non essendoci regolamentazioni specifiche non si poteva semplicemente obbligare a cederlo!

Non è che forse 5000 euri al giorno in caso di ritardo danneggino la stabilità finanziaria del timbrificio magari mandando a spasso un pò di gente??

(non credo che la major perda 5000 euri al giorno in caso di non visibilità diretta al dominio preteso)

e non dimentichiamo che la normativa italiana (se non sbaglio), prevede pene non "punitive", ma "educative" ..

ovvero:

vai in galera perchè impari che non si fa così, non perchè "paghi" per quello che hai fatto

(anche se a mio parere in certi casi la legge del taglione non era affatto male!!!)

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Voglio contattare microsoft: qualcuno ha registrato il dominio windows.it e anche qui il contenuto è totalmente off topic rispetto al sistema operativo!!!!!

Modificato da archim3de

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