Inviato June 13, 2005 Ringraziamo dado1 per l'interessante articolo, spostandolo nelle news per una più ampia discussione LO STAFF FONTE Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Inviato June 14, 2005 Il file-sharing non è solo download selvaggio... ma una filosofia di vita! una frase citata da più parte nella web comunity. la lotta tra le majority e il P2P continuerà e non sarà esente da ulteriori vittime ma non potra essere fermato a meno che i governi (vedi Cina) non intervengono pesantemente. IMHO altri articoli e piccola guida http://www.newglobal.it/p2p/ http://www.interlex.it/copyright/urbani6.htm e il simpaticissimo anti-anti-piracy seal Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Inviato June 17, 2005 ... ma se i files sono protetti da copyright e questi sono scaricati da un soggetto che li rende disponibili, pur non essendone il legittimo titolare dei diritti di sfruttamento economico, si configura comunque la violazione della normativa sui diritti d'autore. Questa - per quanto vetusta possa apparire - statuisce comunque un principio di base: chi impiega le proprie capacità artistico-creative nella realizzazione di un'opera muicale, letteraria o cinematografica, e l'opera è distribuita dietro il pagamento di un corrispettivo (il pagamento del prezzo), l'autore ha il diritto di ricavare denaro dallo sfruttamento di quell'opera. Se Tizio scarica tutto l'album del cantante Sempronio dal computer di Caio, sfruttando - per esempio - WinMX, evidentemente non sta commettendo un'azione "pulita": è ovvio che chi scarica un album da Internet via P2P, lo fa per non acquistare il CD originale, il cui costo è (effettivamente) troppo alto. Dunque quand'è che il P2P è lecito? Il P2P è lecito nel momento in cui i files condivisi siano files non protetti dalla normativa sul diritto d'autore, o files che siano distribuiti gratuitamente per precisa volontà dell'autore. A mio parere non è la normativa a dover cambiare ma le startegie di marketing delle case discografiche, ancora troppo arroccate su posizioni che risalgono agli anni '60, le quali non hanno ancora ben compreso un dettaglio di tutta la vicenda P2P e pirateria: CD-Audio e DVD-Video originali costano troppo e il P2P non è comunque la prima causa della crisi delle vendite di dischi (lo conferma l'OCSE). CD e DVD originali costano troppo, spesso sono di pessima qualità artistica e i loro prezzi sono "furbescamente" gonfiati. Già perchè lo stesso Claudio Cecchetto ha dimostrato come produrre un CD costi così poco, tanto da mettere in vendita il CD di Dj Francesco insieme ad un secondo CD con la copia dell'album già realizzata. Signori produttori, svegliatevi! Il P2P in sè non è illegale, ma illegali sono alcuni usi che di questo si fanno, ma se il P2P prenderà sempre più piede e vi sottrarrà profitti, sarà anche colpa Vostra. Condividi questo messaggio Link di questo messaggio Condividi su altri siti