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Min3rva

Wi A.s. Roma Club

708 messaggi in questa discussione

non c' sistema di allarme che io non disattivi :P;):P

:):P:P:P

e neppure amuleti che tengano... :P;)

:P

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Real Madrid - ROMA 1-2

Alla faccia di chi ci vuole male. E adesso deferiteci.

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Durante un incontro all'Università Cattolica di Roma, Francesco Totti ha confessato che non scenderà in campo nel big match di sabato sera contro l'Inter. Scaramanzia o pretattica per distrarre i nerazzurri di Mourinho?

Totti sale in cattedra insieme a Claudio Ranieri e alla presidente Rosella Sensi, intervenendo all'Università Cattolica in un incontro dal tema "La cellula e il tessuto, il solista e il gioco di squadra". Il numero dieci giallorosso ha confessato che non scenderà in campo nel big match di sabato sera contro l'Inter: "Tra un po' sarò a disposizione – ha detto Totti - ma non credo contro l'Inter. Quella contro i nerazzurri è una partita speciale per noi e per tutta la città". Anche se voci vicine alla squadra danno il capitano titolare per la sfida scudetto contro i nerazzurri.

Totti si prepara dunque al ritorno in campo ed è pronto a scommettere sulla possibilità di vincere ancora qualcosa negli ultimi anni della sua carriera: "Nella vita privata ho avuto già tutto. Anzi voglio ancora allargarla con altri figli. Dal punto di vista professionale voglio vincere ancora qualcosa di importante e penso che ci riusciremo".

Stuzzicato sul suo futuro, il capitano della Roma confessa poi di non pensare a cosa farà dopo il ritiro: "Ora non ci penso. Sto facendo il lavoro più bello di mondo, poi vedremo cosa succederà quando smetterò. Di certo non farò l'allenatore perchè sono troppo buono e per un po' mi piacerebbe non vedere più medici: ne ho avuto abbastanza".

In chiusura la classica dichiarazione d'amore alla città e tifosi, con una promessa: "In passato sarei potuto andare dove volevo, c'erano diverse squadre che mi volevano. Ma ho deciso di restare alla Roma perchè questa maglia dà emozioni che altrove non avrei trovato: giocare con questi colori è la mia più grande vittoria e sono sicuro di conquistare qualcosa di importante prima di smettere".

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Una grande Roma batte 2-1 l'Inter all'Olimpico nell'anticipo della 31.ma giornata di Serie A e riapre la corsa scudetto. Giallorossi in vantaggio al 17' con De Rossi, che sfrutta un erroraccio di Julio Cesar su colpo di testa di Burdisso per infilare la porta vuota. Nella ripresa l'Inter cresce e pareggia con Milito al 21'. Al 28' il gol partita di Toni. Con il successo sull'Inter, i giallorossi di Ranieri si portano a un solo punto dalla vetta.

LA PARTITA

Forse questa volta Mourinho non azzarderà per la Roma la famosa provocazione degli "zeru tituli". E forse, anzi, certamente, Ranieri si sarà gustata fino in fondo questa rivincita sul portoghese, servita freddissima nel caldissimo Olimpico. La rimonta giallorossa ai nerazzurri, cominciata con l'arrivo proprio di Ranieri sulla panchina romanista, è infatti completata. Manca un punto, certo, che fa la differenza tra l'Inter prima in classifica e la Roma prima inseguitrice, ma il dettaglio è ormai irrilevante perché sono tanti gli indizi che indicano le azioni giallorosse in crescita e quelle nerazzurre in flessione.

Sia chiaro, la Roma, bellissima per quasi tutta la partita, non ha dominato e ha perfino rischiato di farsi prendere da Milito al 95' (incredibile palo pieno su assist aereo di Samuel). Però ha dimostrato maturità, intelligenza tattica, buona solidità e, al solito, un gran bel gioco che vive e muore nei piedi di Pizarro, leader silenzioso ma preziosissimo di questa squadra. In più, questo sì è un dettaglio che potrebbe fare la differenza nella corsa scudetto, Ranieri ha ritrovato Totti (qualche buon minuto nel finale per riassaporare il clima partita) e può contare su un calendario facile facile in cui lo scontro più impegnativo è il derby con la Lazio. Per contro, come si è spesso ripetuto in questi giorni, l'Inter ha la "magagna" Champions League - cui non stava certamente pensando all'Olimpico -, la scocciatura Coppa Italia e un calendario che prevede una trasferta difficile a Firenze e la partita con la Juve, già capace di batterla all'andata. Come dire, difficile dire oggi chi sia più forte tra Inter e Roma o chi meriti di più lo scudetto, ma certamente i giallorossi da dietro stanno sfruttando una scia che ha tutta l'aria di portare al sorpasso. Con il Milan terzo incomodo pronto ad invitarsi alla festa.

Ma la supersfida, dicevamo. In estrema sintesi si potrebbe stracciare in due: primo tempo di marca giallorossa, ottimamente giocato dalla banda di Ranieri, sempre alta nella pressione sugli avversari e molto ben guidata da Pizarro. Secondo tempo, invece, di marca interista. Gol a parte (e con qualche rischio corso ovviamente in difesa), l'Inter ha tenuto il pallino del gioco, risollevata da uno Sneijder non al massimo della condizione ma sempre pericolosissimo e portata a un passo dal pareggio dal solito, incredibile, Milito, di nuovo in gol su assist dell'olandese dopo un'azione cominciata per la verità con un fuorigioco non sanzionato a Pandev. Gara da pareggio, si direbbe, ma proprio in queste partite la differenza la fanno gli episodi come quelli che, tra il gol di Toni e il palo di Milito decidono il match scudetto. La rete della punta giallorossa nasce da un tiraccio di Taddei. Il palo dell'argentino al minuto 95' è invece una questione di millimetri. Millimetri sulla strada per lo scudetto. Con l'ago della bilancia che si avvicina all'equilibrio perfetto ed è pronto a spostarsi definitivamente verso chi meriterà, di qui alla fine, di laurearsi campione d'Italia.

LE PAGELLE

Pizarro 8 - Partita stra-or-di-na-ria. Gioca una quantità di palloni incredibile e non ne sbaglia praticamente nemmeno uno. E' l'uomo di cui Ranieri non può fare a meno.

Sneijder 7 - Nervoso e non al meglio, ma quando nel secondo tempo cresce lui l'Inter rialza la testa e agguanta il pareggio con Milito. Si trova spesso Pizarro alle calcagna e la sfida tra i due piccoletti è senz'altro la più bella dell'intera partita

Milito 7 - A conti fatti il suo sinistro che si stampa sul palo al 95' è un errore, ma l'argentino, oltre a far reparto da solo, è pericoloso ogni volta che tocca il pallone. Servito da Eto'o colpisce l'incrocio dei pali, servito da Sneijder infila l'1-1, servito da Samuel... beh, lo sapete. Palo pieno.

Toni 7,5 - Lotta come un leone su tutti i palloni e, tra Lucio e Samuel, non ha certo la più facile giornata della sua carriera. Nonostante questo va vicino al gol di testa e segna di destro il gol che potrebbe significare scudetto

Julio Cesar 5 - Incredibile ma vero. Il portierone brasiliano dell'Inter stavolta stecca clamorosamente regalando a De Rossi il pallone del primo vantaggio giallorosso. Si riprende un po' con il passare dei minuti, ma non riesce a tornare sui suoi livelli. Nel finale è graziato da Morganti, perché la sua uscita su Brughi sarebbe da rigore

Morganti 7,5 - Sì, voto altissimo, perché anche se sbaglia sull'ammonizione per simulazione a Brighi (era rigore) e si fida malamente del suo guardalinee che non vede il fuorigioco di Pandev in occasione dell'1-1 di Milito, la sua direzione di gara è per il resto da applausi. Ammonisce tanto mostrando di non farsi intimorire da giocatori così importanti, ma non perde mai la testa e tiene le redini della partita anche quando il clima, con il passare dei minuti, si arroventa

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