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Ligabue: "che Tristezza Diventare Una Suoneria"

13 messaggi in questa discussione

Ligabue: "Che tristezza diventare una suoneria"

"Il nostro ruolo è sminuito, ci riduciamo a un consumo veloce e senza attenzione"

29/12/2006

MARINELLA VENEGONI

MILANO

Al termine di un periodo che gli resterà a lungo nella memoria, durante il quale è passato dagli stadi ai palazzetti e dai club ai teatri con una inesausta voracità di rapporti con i fans, Luciano Ligabue si concede il riposo meritato ma anche un po' sofferente di chi fatica a scaricare le pile dopo aver accumulato tanta adrenalina e tanto successo. Quel suo palco che trasformava il pubblico e le canzoni in mezzo agli scenari più diversi ha finito per costituire un osservatorio privilegiato su uno degli anni più difficili mai attraversati dalla musica popolare, nella sua folle corsa verso un futuro che tecnologie e nuove abitudini rendono sempre più incerto.

Caro Ligabue, lei ha appena terminato a Reggio Emilia questo tour multiforme di «Nome e Cognome», negli spazi più grandi e in quelli più piccoli, in un cumulo di emozioni diverse e magari contrastanti. Soddisfatto?

«Penso di poter dire che son contento. Nel 2006 mi sono potuto permettere tutti i lussi che volevo. Gira rigira, in questi 16 anni ho ripetuto la cantilena che io sto bene lì sopra, su un palco. Mettimene uno sotto i piedi - in un club, in un bar - e io vado. Qualcuno potrebbe spiegarci perché, ma noi non lo vogliamo sapere. Con questa formula ho tenuto 82 concerti. Nei club ero a contatto stivale, e per di più con il gruppo con cui ho cominciato: è stato un po' misurare la pseudomaturità che dovremmo aver raggiunto. I concerti nei palazzetti hanno significato riprendere in mano il rock'n'roll, per lasciarsi andare e risentire certi sapori. Poi gli stadi sono stati tante piccole feste di compleanno, con tutti quelli che avevan suonato con me in questi 16 anni; ma abbiamo anche passato più di 50 sere a teatro, con emozioni più sottili e raffinate».

Per lei è stato un anno di lussi. Ma per la musica in generale?

«Credo che, al di là della qualità prodotta da vari artisti, è stato un altro brutto anno: l'ennesimo in cui la musica ha visto abbassarsi un po' di più il proprio ruolo a un consumo sempre più veloce. La musica produce effetti importanti sull'emozione: è come un bello specchio che ci viene messo davanti e fa emergere l'ignoto. Ma per ottenere tanto ci vuole tempo e attenzione: invece, né il tempo né l'attenzione sono ormai strumenti a disposizione della gente, soprattutto nella musica. Vede, nel mio iPod ci sono le 7 mila canzoni più importanti della mia vita, ma se lo presto al mio amico, lui con 300 euro si può scaricare le 7 mila canzoni della vita sua. E se la musica vale solo 300 euro, allora vuol dire che non vale più nulla. Io stesso poi, che ho 47 anni, sempe più raramente mi metto davanti allo stereo per ascoltare 5 volte un disco: si figuri chi ha vent'anni adesso. Penso che stiamo facendo un passo indietro. Gli album nel futuro saranno la raccolta delle canzoni uscite prima: ma un album ti permette di far uscire umori che solo lì si possono sfogare, invece una canzone dovrà fare il suo lavoro con più velocità. La musica non è necessaria, però, se la vogliamo, le dobbiam dare tempo e attenzione».

Quest'anno ha chiuso la Tower Records, storica catena americana di dischi. E' stata la fine di un'epoca.

«E' un segnale molto chiaro. Credo che in Italia ci siano ormai meno di 300 negozi di dischi che non siano catene: siamo a livello dei panda, all'estinzione pura. E' un processo irreversibile, sembra imminente la fine del supporto, viene meno una sorta di incontro: a Carpi dove compro i dischi, ho il piacere di confrontarmi con un ragazzo che ne sa. La musica esce bene, quando c'è confronto, tempo e attenzione; non certo nei supermercati, dove i commessi fanno altre cose».

Come va la musica sul web?

«E' croce e delizia. Penso che il web abbia rappresentato una risorsa enorme, se si ha la fortuna che la gente becchi il tuo sito. Certo, ha accelerato moltissimo il processo di acquisizione di musica gratis, e questo non ha aiutato. Ma il web secondo me va gestito da chi lo sa fare: io navigo non da accanito, ma il Ligachannel è stato una realtà fondamentale nel mio tour. Dopo ogni concerto c'erano reportage, chicche, interviste, foto; la family si allargava, la gente commentava in diretta e nel tempo questo ci ha fatti sentire più vicini al pubblico e alle loro richieste, tanto che in ognuno dei 4 tour, c'era sempre in scaletta una canzone scelta da loro».

Che cosa pensa delle suonerie, che diventano reddito primario dell'industria?

«E' un altro segnale che in qualche modo di questi tempi c'è bisogno di avere la musica comoda e facile. A volte penso anche che si scelga per far notare i propri gusti quando suona il telefono. Ma le canzoni hanno un valore più importante che non pensare che il destinatario sia una suoneria».

La musica è un elemento importante nei personal media, che stanno avanzando con la progressiva scomparsa della tv generalista...

«Quel che so è che in questo momento la tv che mi riguarda mi sembra fantastica. Non avrei mai sognato di avere una tv che mi dà tutti i film che mi son perso, tutto il calcio, di recente ho scoperto aspetti della vita sessuale di Einstein che non avrei mai immaginato. Con questo apparecchietto, MySky, la tv me la faccio io. Qui sono più che a mio agio. La tv generalista è un altro discorso, e io la vedo francamente poco. Siam sull'orlo di un importante cambiamento tecnologico che investe moltissimo nella sfera culturale: la cambia, e cambia di riflesso tutta la nostra struttura emotiva. Abbiamo accelerato i tempi di attenzione e ahimé accorciato la memoria: ma vivere i cambiamenti con ansia e paura non aiuta».

FONTE

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sei già dentro l'happy hour

vivere vivere costa la metà....

un quasi 50enne che canta certe :locked: :locked: :locked: , quello si che mi fa tristezza...

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Magari ce ne fossero di più di quasi 50enni con la serietà e la professionalita del Liga!

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un quasi 50enne che canta certe :locked: :locked: :locked: , quello si che mi fa tristezza...

E aggiunge nella stessa canzone

quanto costa fare finta di essere una star

In pratica se la canta e se la suona da solo. :dia:

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In pratica se la canta e se la suona da solo

eh già... :dia:

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Avete presente quando qualcuno fin da piccolo è sempre stato un mito, il tuo mito.. lo hai ascoltato per primo perchè faceva testi favolosi, canzoni indimenticabili, ma poi quando cresci ti sei accorto che non è più quello di una volta, quello che cantava per divertire sè e il suo pubblico, quello che era la colonna dei tuoi primi viaggetti in macchina con gli amici o delle serate nei bar.. e te ne sei accorto perchè i ragazzini che hanno la stessa età di quando tu hai iniziato ad ascoltarlo non hanno in bocca "L' odore del sesso" ma "Happy hour".. canzone che più stupida non si può..

Non è più e non sarà più lo stesso, ora è uno dei tanti che scrive e canta per vendere, e forse è giusto così, ma la passione e la voglia di scrivere quelle canzoni che di lui tutti dovremmo ricordare non sarebbero dovute sparire..

Di questo me ne sono accorto in un modo strano, come quando hai un paio di scarpe e quando vedi che le hanno in troppi non ti piacciono più.. non era più il mio o di pochi altri Liga, ma ora è di tutti, di ragazzini che non leggono neanche il testo, ma ascoltano il ritmo orecciabile della canzone e basta.. mah che nostalgia..

Scusate la confusione ma ho scritto di fretta e forse di getto..

:)

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Come siete crudeli! :):P

I gusti sono gusti ma vorrei sottolineare che, per come la intendo io, Happy Hour ha un testo decisamente ironico e sarcastico. Sono d'accordo con Lucac sul fatto che i primi album fossero i migliori ma anche gli ultimi non sono male, ovvio che non si può essere sempre al massimo. Poi, al di là dei testi, trovo che la voce sia qualcosa di strepitoso.

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Come siete crudeli! :):P

I gusti sono gusti ma vorrei sottolineare che, per come la intendo io, Happy Hour ha un testo decisamente ironico e sarcastico. Sono d'accordo con Lucac sul fatto che i primi album fossero i migliori ma anche gli ultimi non sono male, ovvio che non si può essere sempre al massimo. Poi, al di là dei testi, trovo che la voce sia qualcosa di strepitoso.

Io concordo con Grusenka. Io pure preferisco i primi 2 album ai quali sono particolarmente legato...

C'è anche da ricordare che sono passeti almeno 15 anni dal primo liga... L'età e le esperienze cambiano il modo di vedere il mondo e quindi di scrivere le canzoni :P

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Ecco, vedi come possono essere diversi i gusti delle persone... :P A me la voce di Ligabue è la cosa che piace di meno... :wub: e concordo con Lucac, per quanto non conosca bene la carriera di Ligabue, tra "Balliamo sul mondo" (per fare un esempio) e gli ultimi album c'è una notevole differenza secondo me.

Grusenka, non me ne volere! :P:)

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Ecco, vedi come possono essere diversi i gusti delle persone... :P A me la voce di Ligabue è la cosa che piace di meno... :P e concordo con Lucac, per quanto non conosca bene la carriera di Ligabue, tra "Balliamo sul mondo" (per fare un esempio) e gli ultimi album c'è una notevole differenza secondo me.

Grusenka, non me ne volere! :wub::)

Figurati! Quando poi in "certe notti" ti coglierà la peste non pensare che sia colpa mia... ;):(:P

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Suppongo che i diritti sulle suonerie gli faranno schifo e che si rifiuterà di incassarli :)

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Suppongo che i diritti sulle suonerie gli faranno schifo e che si rifiuterà di incassarli :)

è proprio questo che intendo.. sputare nel piatto dove si mangia.. cioè gli ultimi album sono stati fatti con un occhio al portafoglio e non alle emozioni.. era naturale che dopo aver venduto la sua passione si inflazionasse e scadesse così..

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Ligabue... per me.... che tristezza..... non l'ho mai sopportato, come Piero Pelu, Vasco e Eros.

Vabbé io sono moooooooooolto selettivo, degli italiani ne salvo pochissimi per i testi e un po di più (ma non tanti) per la musica

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