Splinder Lancia Splinder Voce

[Lorenz]

Nuova feature per i blog

Splinder, la celebre piattaforma utilizzata da numerosissimi blogger, ha annunciato il varo di Splinder Voce, una funzionalità pensata per consentire a chi gestisce un blog di pubblicarvi post vocali registrati via telefono. È anche possibile commentare a voce qualsiasi blog che ospiti i commenti nonché ricevere messaggi audio privati.

Per registrare i post è sufficiente chiamare un numero di rete fissa a pagamento (un 899) e accettare di pagare mezz'euro per ogni minuto di registrazione con dieci centesimi di addebito per scatto alla risposta (se si chiama dal cellulare le tariffe salgono rispettivamente a sessanta centesimi e dodici centesimi).

Il servizio è anche pensato come una sorta di console vocale in cui mantenere i messaggi registrati, gestirne la pubblicazione ed eventualmente riutilizzarli all'occorrenza.

Tutte le info su Splinder Voce sono disponibili qui.

Fonte

[cheyenne]

Splinder cambia look. Ecco come sarà la nuova casa dei blog

Nei prossimi giorni verrà lanciata la versione 6.0 di Splinder.

Una grande novità quindi attende gli appassionati di blog e il sito più famoso in Italia per chi vuole crearsi un diario personale. PrimaDaNoi.it ne ha parlato direttamente con il "signor Splinder".

Aprire un blog è facile e divertente.

La moda è arrivata in sordina dagli Usa per poi prendere piede e diventare un successo che nessuno avrebbe mai immaginato.

Un blog si vara per raccontarsi, per comunicare, ma anche per conoscersi (grazie ai sempre più interattivi optionals che vanno dalla chat ai filmati, ai commenti audio) e che trasformano un diario virtuale in una conoscenza ai limiti del reale.

Se all'inizio era il luogo preferito per raccontare la vita quotidiana, gli amori, le amicizie adesso la linea di confine tra racconto e informazione è molto sottile.

Solo per citare un esempio il 10 aprile scorso la Pluck Corporation (www.pluck.com) ha presentato BlogBurst , una syndication che raccoglie 600 blog e che fornirà contenuti ad alcuni dei maggiori quotidiani americani, tra cui il Washington Post e il San Francisco Chronicle. Questo vuol dire che il servizio permetterà ai quotidiani di pubblicare articoli in tema di viaggi, tecnologia, cibo, spettacolo e di qualsiasi altra materia in cui non dispongono di collaboratori specializzati.

PrimaDaNoi.it ha parlato con Roberto Lo Jacono, responsabile marketing and communication di Splinder per capire che cos'è il mondo dei blog e per vedere in anteprima il nuovo abito di casa Splinder (che fino all'ultimo minuto non può dirsi definitivo).

Prima di tutto vediamo in cosa consistono le novità di Splinder 6.0?

«Un primo rilascio sarà focalizzato tra pochi giorni sul nuovo look and feel del sito; più accessibile, più funzionale e omogeneo. Un successivo rilascio introdurrà invece nuove funzionalità per la gestione dei contenuti multimediali e per la community. Verranno ad esempio attivati moderazione dei commenti e dei post, blog ad iscrizione aperta, mass editing dei commenti, pagine statiche (per creare un vero e proprio sito), pubblicità configurabile sui blog, revisione di tutti i template di base».

Fate molto spesso restyling di questo genere?

«Non sono tanto frequenti, un reale restyling non veniva fatto dalla versione Splinder 3.0. Di solito sono attività impegnative e preferiamo dedicare le nostre forze allo sviluppo di nuove funzionalità».

Cosa implica questo cambiamento per gli utenti?

«Nulla di particolare, solo un pò di tempo per abituarsi ai nuovi colori e alla nuova interfaccia. Per non dare troppe novità nello stesso tempo abbiamo scelto di introdurre in due momenti distinti nuovo look and feel e funzionalità anche se le esperienze precedenti ci dicono che per abituarsi alla nuova grafica bastano veramente pochi minuti».

Per alcune ore i blog saranno fermi?

«Ci sarà qualche ora di downtime del sito ma il tutto sarà fatto in orari in cui gli accessi sono molto bassi. Ci capita spesso di fare interventi di ottimizzazione della piattaforma ma, grazie anche al fatto che la nostra server farm è in Canada, il fuso orario ci aiuta a lavorare quando in Italia è notte profonda».

Chi si occupa di studiare il nuovo look?

«Bhe, il team Splinder al completo è coinvolto nel dare indicazioni e suggerimenti. Le varie versioni vengono condivise day by day con tutti e spesso capita che qualche blogger Splinder si proponga per darci una mano e aiutarci nella fase di testing».

Mi saprebbe quantificare il "fenomeno blog"? Quanti diari virtuali esistono su Splinder e quanti ne nascono ogni giorno?

«Non è facile quantificare il fenomeno in Italia; alcune stime parlano oggi di circa 350.000 blog aperti. Splinder, in particolare, si sta avvicinando ai 200.000 blog aperti (oggi circa 185.000) con una crescita media di circa 200 blog al giorno. Più facile invece qualificare il fenomeno, mi spiego meglio: come Splinder abbiamo cercato di capire quale impatto potessero avere i blog nella vita delle persone e abbiamo raccolto in VitadaBlogger alcune di queste testimonianze scoprendo che avere o aver avuto un blog ha talora "cambiato la vita delle persone"; hanno cambiato professione, hanno costituito famiglie, hanno cambiato città, hanno cambiato hobbies, passioni, ideologie, etc … insomma il blog si rivela come un "moltiplicatore di opportunità" che permette di realizzare percorsi che altrimenti sarebbe difficile poter seguire».

Si ipotizzava all'inizio dell'avventura che il fenomeno avrebbe preso così piede?

«Splinder è nata nel 2002, tempo in cui Marco Palombi, (CEO di Splinder) immaginava qualcosa (vedi The Lonely Net ) che potesse far fare il salto all'Internet che tutti conoscevamo, facendola diventare un reale elemento di aggregazione per le persone. Questa la semplice idea alla base di tutto ma non era chiaro, logicamente, il disegno complessivo. La direzione portava verso il concetto di Community e tecnologie quali Instant Messaging e piattaforme blog hanno de facto fornito un supporto alle persone nell'avvicinarsi. I blog non sono niente altro che "abilitatori tecnologici" di una naturale propensione delle persone a cercarsi, confrontarsi, parlare, condividere, … stare insieme in una sorta di "Piazza Virtuale"».

Ultimamente avete aggiunto tanti servizi nuovi, come rispondono i blogger alle novità?

«Gran parte delle novità sono frutto delle richieste dei nostri utenti. Nella sezione Soluzioni di Splinder sono gli stessi utenti che propongo nuovi servizi e ci aiutano spesso anche a realizzarli grazie a ottime competenze (gli utenti di Splinder sono tecnologicamente molto preparati) e a preziosi suggerimenti».

Secondo Lei come mai l'Italia ha risposto così bene a questa moda?

«Ci sono tante scuole di pensiero; alcuni dicono che i blog rappresentino la vera libertà di stampa, altri che agli italiani piace scrivere e lo sanno fare bene. Più che una moda riteniamo però che i blog costituiscano un ingranaggio di una profonda trasformazione dei tradizionali media in quelli che ormai vengono definiti "new media". I blog non sono più "il diarietto della ragazzina innamorata" (con tutto il rispetto per questi contenuti), ma rappresentano una nuova forma di comunicazione e di informazione. I giornalisti stessi dichiarano che gran parte dei contenuti che veicolano nei tradizionali media sono tratti da blog (vedi Corriere della Sera). E allora si comincia a parlare di "user generated content" (contenuti che vengono "dal basso") e di community management. E poi diventano realtà casi di blog

che in poche ore mobilitano le piazze italiane durante la recente campagna elettorale (vedi Repubblica)

Sapreste fornire numeri precisi su quanti sono i blogger maschi e quante le donne, in che fascia d'età possiamo inserirli, il tipo di lavoro o altro?

«Un'analisi fatta a Marzo 2006 ha evidenziato che tra i blogger di Splinder circa il 51% sono donne mentre il 49% sono maschi. Il 27% è al di sotto dei 19 anni, il 38% è tra i 18 e i 25 anni, il 24% tra i 26 e 35 anni, il 7% tra i 36 e i 45 e il 4 % è oltre i 46 anni di età. I principali interessi dichiarati sono per il 30% - Libri, Letteratura, Poesia, Filosofia, Arte, Teatro, Scrittura, Pittura, Storia, Psicologia, per il 20% - Musica, per il 10% - Viaggi, Fotografia, Natura, per il 9% - Cinema e Film, per il 6% - Sport, per il 6 % - Computer e Internet, per il 5 % - Sesso, Amore, Amicizia e poi Fumetti Politica, Grafica, Danza. Cucina, Ballare, Animali e altro».

Quante persone lavorano dietro al progetto Splinder? Chi sono, cosa fanno..

«Il Team di Splinder è composto da circa una quindicina di professionisti (italiani e non) provenienti da esperienze in società nazionali e internazionali. La struttura di Splinder è molto snella e permette di lavorare in team grazie anche ad uno spinto utilizzo delle più innovative tecnologie informatiche».

Come fate a mantenere in vita un progetto totalmente free per i blogger?

«Bella domanda. In effetti non è facile, soprattutto alla luce di una costante crescita di utenti che ci richiede periodici aggiornamenti della nostra architettura tecnologica (la server farm di Splinder è in Canada). Ad oggi la gran parte degli utenti di Splinder è totalmente free mentre una piccola parte utilizza un abbonamento PRO che, con un costo che oscilla tra i 40 € e poco più di 100 € all'anno, permette l'utilizzo di alcune funzionalità aggiuntive quali moderazione di post e commenti, dominio configurabile e altre. A breve verranno rilasciate nuove funzionalità che, ad oggi, difficilmente troviamo nelle maggior parte delle piattaforme blog al mondo. Renderemo disponibili queste nuove funzionalità per tutti i nostri utenti chiedendo loro di poter inserire un po' di pubblicità all'interno dei loro blog. La scelta sarà comunque volontaria da parte degli utenti e permetterà loro (superata un piccola quota base per rimborso costi) di poter condividere con Splinder le entrare relative alla pubblicità fatta all'interno del loro blog. Questo un piccolo passo che abbiamo deciso di fare per poter sostenere la crescita di Splinder».

Alessandra Lotti 21/04/2006 12.43

fonte

Modificato April 21, 2006 da cheyenne