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Boom Del Commercio Elettronico Nel 2006

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Settore trainante, secondo la ricerca presentata stamane da Expedia alla Camera di Commercio di Milano, il turismo con 1,5 miliardi

Boom del commercio elettronico nel 2006

Fatturato di quasi 3 miliardi, +42%

Tuttavia in Italia l'e-commerce è poco sviluppato rispetto agli altri paesi europei

di ROSARIA AMATO

ROMA - E' il turismo il settore trainante del commercio elettronico, che nel 2006 in Italia ha registrato una crescita del 42%, con un fatturato di 2,906 miliardi di euro. Infatti la vendita on line di voli aerei, soggiorni in albergo e pacchetti viaggio ha messo a segno una crescita annua del 60 per cento, con un fatturato di 1,571 miliardi di euro. Segue l'elettronica di consumo, che registra un terzo del fatturato rispetto al turismo (si vendono on line soprattutto macchine fotografiche digitali e telefoni cellulari).

I dati emergono da una ricerca condotta da Casaleggio Associati per conto di Expedia, società leader nell'e-commerce, e presentata stamane alla Camera di Commercio di Milano.

Al terzo posto viene la vendita on line di servizi legati al tempo libero (scommesse sportive, biglietti di spettacoli e attrezzature sportive), con un fatturato che nel 2006 ha raggiunto i 437 milioni di euro. Seguono assicurazioni, alimentari, editoria, moda, arredamento, salute e bellezza.

Nonostante la forte crescita registrata nel 2006, il commercio elettronico in Italia registra ancora uno sviluppo limitato rispetto al resto dell'Europa, del quale quello di casa nostra rappresenta il 2,2%. Il fatturato europeo nel 2006 ha raggiunto infatti i 135 miliardi di euro.

"A limitare il fatturato in Italia - spiega il presidente di Casaleggio Associati, Gianroberto Casaleggio - è in primo luogo una mancanza di offerta che vede circa 10.000 operatori in Italia (in Gran Bretagna, ad esempio, sono 130.000). Tra i motivi principali del divario tra il mercato e-commerce italiano ed europeo abbiamo identificato la connettività, la logistica, la legislazione e le forme di pagamento".

Probabilmente la scarsa diffusione in Italia delle carte ricaricabili per il commercio elettronico rappresenta un ostacolo psicologico non indifferente: infatti la carta di credito classica è lo strumento di pagamento più utilizzata, nel 62% dei casi, ma molti sono restii a usarla su Internet.

Anche la logistica rappresenta un ostacolo, dal momento che i corrieri non effettuano consegne dopo le 20 e in alcuni giorni (soprattutto il sabato) più convenienti per il cliente. Il costo del trasporto è inoltre un elemento critico per i beni con un prezzo basso, in particolare quando supera il 30% del costo del prodotto.

FONTE

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