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Il 24 E Il 25 Marzo Appuntamento Con Le Giornate Del Fai

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Il 24 e il 25 marzo appuntamento con le Giornate del Fai

di Pino Fondati

"All'ufficio postale di Sabaudia non si entra solo per fare una raccomandata, ma anche per apprezzarne l'architettura futurista. I bambini che vanno all'asilo S. Elia di Como, vivono buona parte della loro giornata all'interno di una costruzione progettata dall'architetto razionalista Terragni. Chi entra nel palazzo della ex Cariplo a Milano, può ammirarvi le sculture di Manzù. Solo degli esempi per dire che l'Italia è un grande e soprendente museo a cielo aperto". Marco Magnifico, Direttore generale del Fai (Fondo per l'Ambiente Italiano), invita gli italiani a godere di questo patrimonio unico al mondo sabato 24 e domenica 25 marzo, in occasione della XV edizione delle giornate Fai di primavera. In quel fine settimana apriranno gratuitamente al pubblico in 200 città di tutte le regioni italiane 500 monumenti, di cui solo la metà regolarmente visitabili durante l'anno (informazioni ed elenco completo dei monumenti aperti: tel. 0141.720850 24 ore su 24, oppure www.fondoambiente.it).

Magnifico invita gli italiani a guardare il proprio paese con gli occhi del Fai; non a caso, quest'anno il simbolo della manifestazione è un occhio, che, si augura Magnifico, sia anche l'occhio "del cuore e dell'anima".

Guardare con interesse anche all'archeologia industriale, che nelle due giornate di primavera acquista un risalto maggiore rispetto al passato, aprendo al pubblico vere e proprie chicche: tra gli altri, i magazzini per il sale a Tortona ("progettati da Pier Luigi Nervi", sottolinea Magnifico); il linificio di Fara Gera d'Adda, in provincia di Bergamo, grande fabbrica ottocentesca, chiusa da pochi anni, e dove molti degli operai che ci hanno lavorato faranno da guida ai visitatori; il cappellificio di Griffa sul Lago Maggiore trasformato dagli stessi operai in museo del cappello dalle alterne fortune.

Apriranno anche le proprietà del Fai normalmente visitabili, quelle "storiche" (Abbazia di San Fruttuoso a Camogli, Villa del Balbaiello a Lenno, il Monastero di Torba vicino Varese, e tante altre), e le "imprese" più recenti, come il giardino della Kolymbetra nella Valle dei Templi di Agrigento, il Teatrino di Vetriano a Pescaglia (Lucca), la casa Carbone a Lavagna, la Torre di Punta Pagana, nei pressi di Rapallo, il Parco Villa Gregoriana, a Tivoli, tutte salvate dal Fai dal degrado e dall'incuria. Nel mentre, ricorda Magnifico, fervono i lavori per altre due proprietà, la cui apertura è prevista nei prossimi mesi: la Casa Necchi Campiglio, situata nel centro di Milano, abitazione borghese degli anni Trenta progettata dall'architetto Portaluppi, e la cinquecentesca Villa dei Vescovi, situata sui colli Euganei.

I numeri stanno lì a testimoniare il successo dell'iniziativa negli anni: alla prima edizione, nel 1993, furono 50 i beni aperti in 30 città, 500 i volontari, 30 mila i visitatori; nel 2006, 410 i beni aperti in 190 città, 6.000 volontari, 420 mila visitatori; nel 2007, 500 beni aperti in 200 città (per la prima volta sono coinvolte tutte le regioni d'Italia), 7.000 volontari, la speranza di superare il già notevole numero di visitatori del 2006.

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