Accedi per seguire   
Seguaci 0
ctrl-alt-canc

A Faenza E A Ravenna Una "meteora" Chiamata Baccarini

1 messaggio in questa discussione

A Faenza e a Ravenna una "meteora" chiamata Baccarini

di Giovanna Canzi

"Ed ecco troncato il mio lavoro, non credere che mi dispiaccia troppo andarmene; so tollerare il destino; piuttosto provo un acre dispetto per il tesoro che la morte mi ruba. Avrei voluto lavorare ancora, perché tale era la mia felicità: ecco tutto". Così Domenico Baccarini si congedava dall'amico Antonio Beltramelli e dal mondo, dopo aver consumato la sua carriera d'artista in meno di un decennio. La sua data di nascita - 1882 - e quella di morte -1907-, confermano che il suo passaggio su questa terra fu fulmineo, ma intenso, fugace, ma destinato al ricordo. Ancora oggi, infatti, dopo cento anni dalla scomparsa del pittore e scultore faentino, tre esposizioni, due a Faenza - "L'età Art-Nouveau a Faenza. Il Cenacolo baccariniano" e "Domenico Baccarini. Disegni dalle Collezioni Comunali" - e una al MAR di Ravenna - "Domenico Baccarini. Una meteora del primo '900"-, celebrano la sua vena creativa. Il ricco corpus di opere in mostra - dai dipinti a olio, ai disegni, fino alle sculture - testimoniano come il giovanissimo Baccarini, la cui vita, oltre a essere stata breve, fu anche segnata da una condizione di precarietà economica incessante e disperata, trovò nell'arte il più grande contenitore, dove riversare emozioni malinconiche e riflessioni acute sulla realtà. Figlio di un ciabattino e di una casalinga, malata di nervi, spesso ospite di ospedali psichiatrici, Baccarini trascorre un'infanzia nell'indigenza più assoluta. Quando la madre Maddalena apre una piccola bottega di frutta e verdura, bussa puntuale alla porte del futuro artista la fatidica occasione, che consente misteriosamente ad alcuni uomini di mutare il corso della propria esistenza. Notato, infatti, dal collezionista e amatore d'arte Lorenzo Landi - che scopre l'abilità del piccolo nel modellare con uno stecco in mano una testina di vecchio - Baccarini, grazie all'intervento del generoso protettore, inizia un percorso di studi, che lo porta a coltivare con successo il suo sorprendente talento. Prima la "Scuola di Disegno e Plastica" di Faenza, poi la "Scuola di Arti e Mestieri", dove incontra il maestro Antonio Berti, che sarà fondamentale nella sua formazione. Precoce e abilissimo, sia nel disegno, sia nell'arte plastica, Baccarini è stimato da insegnati e compagni, che si ritrovano ogni sera nel retrobottega della madre, per parlare d'arte e di letteratura contemporanea, per disegnare, intagliare, leggere ora riviste d'epoca, ora i romanzi di Gabriele D'Annunzio, i poemi di Giovanni Pascoli e i racconti di Antonio Beltramelli. Nasce, dunque, un vero e proprio "Cenacolo" - fra i membri Antonio Missiroli, Anselmo Bucci, Giovanni Collina - , a cui anche la Faenza più colta non disdegna di partecipare. Dopo aver ricevuto un sussidio destinato al migliore allievo di disegno e plastica, nel novembre 1901 Baccarini può partire per Firenze dove visita musei, gallerie, studi d'arte e chiese. Qui, si iscrive al primo corso comune dell'"Accademia di Belle Arti" e conosce il pittore Giovanni Costetti, Giuseppe Viner, lo scultore Giovanni Prini, Giuseppe Pelizza da Volpedo. Si lega al pittore Raoul Dal Molin Ferenzona e a Lorenzo Viani, con il quale avrà anche in seguito una fitta corrispondenza. Passano due anni e il giovane artista conosce quella che diventerà musa ispiratrice e amata compagna della sua breve esistenza. Il suo volto intenso e tormentato, il suo ritratto disegnato con un'attenzione e una profonda introspezione li ritroviamo oggi in molti olii, dove emerge la capacità da parte dell'artista di cogliere il pulsare della vita, sorpreso nello sguardo di chi più amava. Bellissima diciannovenne, la popolana Elisabetta Santolini, soprannominata "Bitta", condividerà con il pittore la povertà sempre incalzante, una sorte inflessibile - anche lei morirà a 24 anni - e qualche momento di serenità. Accanto ai ritratti della donna amata, della madre, della sorella - il piccolo universo affettivo, che rappresenta ciò che il pittore aveva di più prezioso - anche alcuni paesaggi, dove agli indugi di un realismo ottocentesco e a un naturalismo incline all'intimismo, si notano anche accenti divisionisti che ammiccano ora a Gaetano Previati, ora a Giovanni Segantini. Anche alcune suggestioni simboliste fanno ingresso nella sua pittura - come nelle opere "Notte amorosa" o "Notturno con la Bitta" -, spesso pervase da una dolce e intensa malinconia e realizzate nel periodo romano dell'artista. Accanto agli olii - in mostra anche il famoso trittico "L'umanità dinanzi alla vita", opera incompiuta che riflette sull'umano destino ed esprime secondo il critico Claudio Spadoni un "eco di drammaticità michelangiolesca"-, di Baccarini resteranno celebri le opere d'arte plastica, inserite nel gusto liberty del tempo, o le sue sculture: busti in gesso e in terracotta, dedicati alla Bitta o alla figlia Maria Teresa, che prima di abbandonarlo, lasciandolo solo di fronte alla malattia, gli donarono attimi di felicità, strappati alla fatica del vivere.

Domenico Baccarini

Una meteora del primo '900

Ravenna, MAR Museo d'Arte della città

25 febbraio - 3 giugno 2007

a cura di Claudio Spadoni

www.museocitta.ra.it

L'età Art-Nouveau a Faenza

Il Cenacolo baccariniano

Faenza, MIC Museo Internazionale della Ceramica

24 febbraio - 26 maggio 2007

a cura di Jadranka Bentini

Viale Baccarini, 19

tel : 0546 697311

Domenico Baccarini. Disegni

dalle Collezioni Comunali

Faenza, Pinacoteca

24 febbraio - 17 giugno 2007

a cura di Claudio Casadio

Via S. Maria dell'Angelo, 9

tel: 0546 660799

Catalogo Electa (www.electaweb.it)

FONTE

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per partecipare

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!


Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.


Accedi Ora
Accedi per seguire   
Seguaci 0