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Dark13

Un Sito Costato 45 Milioni Di Euro: Italia.it

23 messaggi in questa discussione

Finalmente, dopo tante polemiche e nella piu' totale indifferenza da parte dei media per la questione, e' online Italia.it , probabilmente il sito piu' costoso dell'intera storia della rete. Per il progetto pare siano stati stanziati ben 45 milioni di euro cosi' ripartiti: 21 milioni alle regioni, 7,8 milioni per la piattaforma tecnologica, 4 milioni la spesa prevista per una redazione che lo tenga aggiornato, altri 12,2 milioni di euro rimarrebbero per arricchirlo e completarne lo sviluppo.

La qualita' del lavoro viene genialmente testimoniata anche da goggle... fatevi 2 risate QUI ... e no, non e' una fake, provate a fare una ricerca con quella parola :)

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:):P

...capito che il sito rispetto a quanto è stato speso è una xxxxx, ma che pure Google lo indicizzi a quel modo mi sembra esagerato!! :dia:

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Ora il sito e' anche offline... a quando un rifinanziamento del progetto per sistemare il problema? :):P:P

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e com'è che se scrivi m**da esce come primo risultato il sito italia.it?

da cosa può dipendere?

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... forse e' possibile che in rete ci son moltissimi commenti del tipo "italia.it e' una m***a? :)

Si parla anche di un possibile attacco per ingannare gli spider di google, a moltissimi il portale e' andato decisamente di traverso, considerando il costo, del tutto fuori da qualsiasi logica umana.

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saluto tutti sempre che riesca a postare questo messaggio..

per quanto riguarda il sito...caspita ma ci dobbiamo sempre far riconoscere !!! possibile che chi di dovere non possa far niente per toglier il nome della nostra patria dalla m***a :sigh: ?

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Contro Italia.it gli operatori del turismo

L'associazione UnionTurismo si appella al Governo affinché le gravi omissioni e gli errori nelle informazioni fornite dal portale siano corretti al più presto. Nei prossimi giorni RItaliaCamp farà il punto sui problemi

Roma - Arriva dagli operatori turistici di UnionTurismo una nuova scomunica per Italia.it, il portale del turismo criticato in modo pressoché unanime da esperti, sviluppatori e blogger. Secondo l'associazione degli operatori della promozione e dell'accoglienza turistica, il portale contiene "macroscopici errori" che vanno corretti al più presto per evitare danni.

In occasione di un incontro in Val d'Aosta, i rappresentanti di UnionTurismo hanno fatto alcuni esempi, come quello dell'Abruzzo, regione a cui il portale Italia.it non attribuisce località marittime. Si tratta - hanno spiegato gli operatori - di uno tra i tanti "macroscopici errori rilevati sul portale, che contiene madornali omissioni nelle informazioni riguardanti il Molise, le Marche, la Liguria".

Il portale secondo UnionTurismo offre "contenuti fuorvianti". "L'Abruzzo senza coste, spiagge e mare - ha spiegato uno dei dirigenti dell'Associazione - è un'assurdità, visto che da Ortona, a San Salvo, a San Vito Chietino, a Roseto, a Silvi, a Giulianova, ad Alba Adriatica il mare è di qualità e apprezzato da milioni di turisti italiani e stranieri".

La situazione di disagio per gli operatori è tale che UnionTurismo chiede al Governo "di porre rimedio urgente alle sviste grossolane che appannano l'immagine del nostro paese". Secondo l'Associazione "è davvero disarmante che un sito costato circa 45 milioni di euro contenga gravissimi errori logistici, omissioni e sviste".

Ma l'Associazione si appella anche a tutti gli operatori associati affinché segnalino "tempestivamente agli uffici centrali di Roma e alla sede organizzativa di Aosta gli errori riscontrati". Tra questi, UnionTurismo avverte anche di prendere nota delle molte informazioni errate presenti sul portale e segnalate da Scandalo Italiano, il blog attivato da utenti ed esperti all'indomani della presentazione di Italia.it. L'idea di fondo è quella di dar così il via ad una "rapida e salutare correzione".

Un primo dossier è stato già presentato dall'Associazione alla Commissione nazionale Cultura accoglienza e turismo, un dossier che ci si augura sarà presentato "al più presto sia al Governo che al Parlamento anche nell'ambito dei disciplinari e dei protocolli d'intesa volti a favorire il turismo scolastico nel sistema Italia".

Sul fronte Italia.it, come noto, è ormai imminente il barcamp RItaliaCamp, a cui aderiscono decine e decine di esperti italiani e che costituirà l'occasione per fare il punto sul portale. Si terrà il 31 marzo all'Università Bicocca di Milano.

FONTE

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Italia.it, il Governo risponde

Con una nota, il ministero per la Funzione Pubblica prende atto delle critiche che si sono alzate attorno al portale, e conferma il budget di spesa. Confermata anche la commissione d'inchiesta

Roma - Lo si attendeva da un certo tempo e alcune voci vicino al Governo, e impegnate nel progetto, già si erano fatte sentire ma ieri per la prima volta l'Esecutivo ha voluto ufficialmente prendere atto che il progetto Italia.it ha suscitato vive perplessità nell'opinione pubblica e, più specificamente, negli operatori Internet e persino tra le aziende del turismo che più di tutti dovrebbero beneficiare dal portale di settore.

Ecco di seguito la nota, in cui il ministero della Funzione pubblica racconta la genesi del portale e spiega come verrà impiegato il budget previsto per la realizzazione e il mantenimento del portale:

"L'iniziativa del portale turistico Italia.it è stata accompagnata nelle ultime settimane da prese di posizione e polemiche che meritano alcuni doverosi chiarimenti.

Il progetto originale di Italia.it risale, come noto, al precedente Governo che aveva impegnato risorse e preparato progetti mai realizzati. Per non disperdere il lavoro comunque portato avanti e dare una corretta finalizzazione ai fondi già stanziati e considerata anche l'importanza che il Governo Prodi ha ritenuto di attribuire al Turismo, il Ministro Nicolais e il Vice Presidente Rutelli hanno deciso di procedere nel progetto, incentrato su una reale collaborazione con le Regioni e su un' attività di promozione del sistema turistico italiano, che vedrà successivamente ampliate le aree dell'incoming e dell'informazione diretta.

Per quanto riguarda l'impegno finanziario per il progetto, bisogna sottolineare che per la realizzazione del portale sono stati stanziati 9,5 milioni euro, così come previsto dalla gara europea aggiudicata nel luglio 2005, ridotti a 7,8 milioni di euro a seguito dei ribassi praticati in fase di gara. Tali fondi verranno erogati, dedotte le penali nel frattempo applicate, a stati di avanzamento.

Le cifre di cui si è parlato in questi giorni (45 milioni di euro) non sono, dunque, destinate esclusivamente alla realizzazione della piattaforma di Italia.it, ma saranno utilizzate per l'attuazione di un più ampio e strutturato programma di rilancio del settore turistico italiano attraverso l'uso delle nuove tecnologie e vanno, quindi, inquadrate nell'ottica di un impegno pluriennale, in buona parte ereditato, che esplicherà i suoi vantaggi nei prossimi anni. In particolare, 21 milioni di euro saranno destinati alle Regioni per la produzione e l'aggiornamento dei contenuti e per l'attivazione dei collegamenti con i portali regionali, mentre la parte rimanente sarà destinata al miglioramento continuo della piattaforma tecnologica e delle relative funzionalità, nonché alla sua promozione in Italia e all'estero.

Il Ministro Nicolais, in quanto titolare delle relative competenze, ha comunque istituito una commissione di indagine che dovrà, in tempi brevi, fare luce sulle criticità e sulle possibili omissioni che hanno accompagnato sinora lo sviluppo del programma".

fonte

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.. un passettino alla volta

intanto il google bombing di italia.it è oramai passato alla storia in buona compagnia direi..

http://it.wikipedia.org/wiki/Googlebombing

certo che con 45 mln ci potremmo aspettare di trovarlo 1° digitando semplicemente "italia" e invece.. provare x credere, anzi sbuca prima www.enit.it/ "Sito ufficiale del turismo italiano" ..???

Quindi:

italia.it ==> Portale del turismo italiano

enit.it ==> Sito ufficiale del turismo italiano

Chiaro no ? :)

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Una vergogna senza precedenti, quel portale non poteva costare più di 1 milione di euro figuriamoci 47 che per la cronaca aumenteranno fino a 65 milioni.

Sarà il portale più costoso la mondo, neanche tutti i portali della Microsoft messi insieme sono costati una cifra simile.

Il tutto nella più grande indifferenza della classe politica, indifferenza che quanto meno fa nascere dei dubbi e sospetti su chi ci abbia effettivamente guadagnato. :giu:

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Italia.it, gli atti ufficiali per ora rimangono nel Palazzo

Per vederli si dovrà attendere il parere della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi: l'interesse di 1500 utenti firmatari di una petizione potrebbe non essere sufficiente

Roma - Quasi due mesi di attesa e almeno 1500 persone col fiato sospeso: ecco la risposta della Presidenza del Consiglio alla petizione indetta da Scandalo Italiano, il celebre blog che segue passo passo l'evoluzione del portalone del turismo italiano, Italia.it.

Le domande dei 1500 sono stringenti: come sono state spese le vagonate di euro stanziate per il sito? Quali i dettagli del bando di gara? Quali i risultati dello studio di fattibilità? Una risposta quantomeno laconica è quella giunta dalla Presidenza del Consiglio che dichiara di non potersi assumere la responsabilità di rendere pubblici gli atti e la documentazione.

Un "atto di trasparenza e di buona volontà", nel mettere a disposizione i documenti relativi alla realizzazione del portale Italia.it: questa la richiesta di Scandalo Italiano e dei 1500 firmatari. Una richiesta giustificata dall'imponente investimento di denaro pubblico, sfociato nella realizzazione di un progetto giudicato elefantiaco quanto raffazzonato. Un capolavoro di orpelli burocratici viene ora giudicata la risposta della Presidenza del Consiglio, giunta a mezzo email con due documenti allegati, tempestivamente riportata sul blog dell'iniziativa.

Documento primo: la richiesta è stata recepita. Ma prima di rendere disponibili i documenti è necessario consultare la "Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi". Un organismo che, recita l'introduzione di un opuscolo della Presidenza, dovrebbe essere "concretamente in grado di guidare il costume amministrativo verso forme sempre più chiare di trasparenza democratica e di leale collaborazione tra pubbliche amministrazioni".

Documento secondo: la "richiesta di parere sul diritto di accesso ai documenti amministrativi". L'aggregazione di cittadini denominata Scandalo Italiano chiede l'accesso ai documenti: alla Commissione per l'accesso il compito di decidere in merito, ricordando però, sottolinea il Capo Gabinetto del Ministro Nicolais, uno dei presupposti perché venga garantita la trasparenza è "una situazione giuridicamente rilevante che configuri un nesso tra l'oggetto dell'accesso (i documenti richiesti, ndr) ed i fini contenuti nello statuto dell'ente richiedente (i firmatari della richiesta, e scandalo Italiano, ndr)". In sostanza: il privato cittadino che desideri essere informato dell'operato della Pubblica Amministrazione e del denaro che corrisponde all'Erario non ha alcun diritto di farlo: il suo interesse è "generico e indistinto", la sua non è "una posizione giuridicamente tutelata". Il controllo sul "buon andamento dell'azione amministrativa", in sostanza, spetta ad "altri organi costituzionalmente previsti".

Fioccano i commenti. Su Manteblog si legge il rimbalzare delle richieste come un gioco delle parti, e ferve un dibattito riguardo all'etica della trasparenza e alla legislazione in materia. Un dibattito al quale partecipa anche LorenzoC, che sottolinea quanto le "Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi" (legge 241/90 e successive modifiche) differiscano rispetto all'immediatezza dello statunitense Freedom of Information Act.

C'è invece chi, come uno dei contributor di The Million Portal Bay, continua a mobilitarsi, sfruttando la possibilità di interagire direttamente con il Presidente del Consiglio, offerta dal rinnovato portale del Governo.

Per coloro che già stanno disperando temendo che la questione stagni in qualche faldone, ci sono buone nuove. Nel volumetto di presentazione della Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi, si legge che "il procedimento innanzi alla Commissione si svolge in tempi particolarmente rapidi".

fonte

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Si dovrebbero solo che vergognare :ranting2:

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Finalmente, dopo tante polemiche e nella piu' totale indifferenza da parte dei media per la questione, e' online Italia.it , probabilmente il sito piu' costoso dell'intera storia della rete. Per il progetto pare siano stati stanziati ben 45 milioni di euro cosi' ripartiti: 21 milioni alle regioni, 7,8 milioni per la piattaforma tecnologica, 4 milioni la spesa prevista per una redazione che lo tenga aggiornato, altri 12,2 milioni di euro rimarrebbero per arricchirlo e completarne lo sviluppo.

La qualita' del lavoro viene genialmente testimoniata anche da goggle... fatevi 2 risate QUI ... e no, non e' una fake, provate a fare una ricerca con quella parola :)

Io non riderei, sapendo che 45 milioni di euro sono andati sprecati per un sito simile. :P

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45 milioni di euro...90 miliardi di lire per un sito in flash...ma siamo malati ? assai assai 2 milioni di euro ma proprio assai...e gli altri 43 che fine hanno fatto ? :)

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45 milioni di euro...90 miliardi di lire per un sito in flash...ma siamo malati ? assai assai 2 milioni di euro ma proprio assai...e gli altri 43 che fine hanno fatto ? :)

me lo stavo chiedendo anche io con 2 milioni di euro in flash ti fai un sito che ti prepara pure pranzo cena e colazione a domicilio cliccando solo un tasto con uno schiavo dall'altra parte che vengano spesi 45 milioni di euro mi sembra anzi è esagerato di fisso che 43 se non 44 milioni sono finiti in tasca di qualcuno ho visto l'html del sito non mi sembra chissa che cmq .... Voto: -1 :locked:

scandaloso :popò:

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ma non solo, cliccando sul pulsante (animato ci mancherebbe altro) "PACE", scoppia la pace nel mondo.

45 milioni per un sito che....ma che vergogna! :):P

p.s. dopo un'attenta analisi del sito, ho trovato il fattore scatenante del prezzo, ed è il logo,

così bello, così elaborato, così sofisticato richiede mesi per essere creato :P:P:P:P

eccolo nel suo splendore logofn1.th.gif

Modificato da Cold Deep

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45 milioni per un sito che....ma che vergogna! :):P

Sii rimasto indietro con le news, il governo, visto che il sito dovrà essere abbondantemente rifatto, ha portato il budget a 67 milioni di euro, alla faccia di una finaziaria attenta agli sprechi.

VERGOGNA!!!! :P

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E la gente muore di fame.... Questa è l'ITALIA

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