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Fiera Del Libro 2007

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FIERA DEL LIBRO 2007

Dal 10 al 14 maggio, Torino

La ventesima edizione, 1000 incontri con ospiti da tutto il mondo

***

Il Grinzane Cavour in Fiera con sei appuntamenti

TORINO

Un viaggio tra Cuba, i Balcani, la Puglia e Torino, passando per il mondo dell'informazione e quello del cyberspazio. È la proposta culturale del Premio Grinzane Cavour alla Fiera Internazionale del Libro di Torino: sei appuntamenti rivolti a giovani e adulti, per esplorare diversi mondi letterari e confrontarsi con differenti tecniche di scrittura.

Il programma delle iniziative prende il via giovedì 10: alle ore 11,30 al Bookstock Village - Spazio Book, si svolgerà la presentazione del concorso «Scrivere web: webmania e blogmania». Si prosegue con la cerimonia premiazione della terza edizione del concorso «Scrivere la notizia, comunicare la notizia» , che si terrà venerdì 11 alle ore 11,30 nello spazio Caffè letterario. L'iniziativa sarà accompagnata da un dibattito sull'informazione giornalistica cui prenderanno parte Giampiero Gramaglia, Giuliano Soria, Giulio Anselmi, Mario Orfeo e Paolo Mauri.

Sempre nella giornata di venerdì 11, si svolgerà la tavola rotonda «Carabi: Mediterraneo d'America» alla quale parteciperanno gli scrittori cubani David Mitrani, Senel Paz e Ana Lidia Vega Serova e Giuliano Soria, coordinati dal critico letterario Danilo Manera.

Altro appuntamento letterario per sabato 12 quando si parlerà dei paesi dell'ex Jugoslavia nella tavola rotonda «Balcani: frontiera d'Europa». In quell'occasione sarà presentato il libro di Fernando Gentilini «Infiniti Balcani». Il programma prosegue domenica 13: presso lo stand della Regione Puglia, si svolgerà la presentazione del volume «Scrittori in Puglia», una raccolta di racconti firmata da cinque autori stranieri che hanno soggiornato in Puglia, traendo dall'esperienza di viaggio l'ispirazione per le loro narrazioni. Il progetto che ha portato alla pubblicazione del volume è stato realizzato in collaborazione con l'assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia.

Conclude gli appuntamenti del Grinzane in Fiera la presentazione del concorso letterario «Scrivere il futuro di Torino», che si svolgerà lunedì 14 al Bookstock Village.

+ Premio Grinzane Cavour

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Un fiume di libri viaggia online

Con 2,5 milioni di ordini e un fatturato in crescita del 30%, il settore Editoria, musica e audiovisivi nel 2006 è al secondo posto della classifica, solo dopo il turismo

MILANO

Le vendite online di Editoria, musica e audiovisivi hanno fatto registrare nel 2006 un incremento del 30%, superando i 110 milioni di Euro. A trainare sono i principali operatori che sono cresciuti ad un tasso molto superiore a quello medio. Il tasso di penetrazione delle vendite online sul totale retail è di circa il 3%. I Libri costituiscono il 70% delle vendite del settore. È quanto emerge da una ricerca su oltre 50 dei principali operatori e-commerce condotta da NETCOMM - Consorzio del commercio elettronico italiano e dalla School of Management del Politecnico di Milano.

Il fatturato complessivo del commercio elettronico del 2006 ha raggiunto, come previsto nell'osservatorio di giugno, i 4 miliardi di Euro. Particolarmente significativo è il peso del comparto in termini di numero di ordini pari a circa il 15% del totale. Nel 2006 sono stati evasi circa 2,5 milioni di ordini. I primi 5 operatori continuano ad avere oltre il 70% del mercato e non ci sono stati ingressi significativi. L'editoria continua ad essere dominata da IBS (fatturato 2006: 25,5 milioni di Euro - quasi un quarto di quota di mercato: 23%), seguito da BOL.

"Il settore dell'EDITORIA dimostra che il web è ormai un'abitudine di acquisto per moltissimi Italiani. – ha dichiarato Roberto Liscia, Presidente di NETCOMM – Consorzio del commercio elettronico italiano – Siamo di fronte a milioni di atti di acquisto dell'ordine delle poche decine di Euro. Se pensiamo che oltre il 70% degli acquisti complessivi online è realizzato con la carta di credito, ci rendiamo conto che l'era dei dubbi è terminata. È importante comunque continuare a diffondere i vantaggi del commercio elettronico in termini di sicurezza, possibilità di comparare i prezzi prima di acquistare, comodità e servizio. Non solo, grazie a Internet il consumatore ha acquisito nel tempo un sempre maggiore potere contrattuale per la possibilità di conoscere con facilità le caratteristiche dei prodotti prima di acquistarli, di confrontarne i requisiti e di fare quindi acquisti molto più oculati di un tempo."

"La sicurezza del commercio elettronico si legge anche dal dato sulle frodi. – ha aggiunto Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell'Osservatorio B2c - School of Management del Politecnico di Milano - Le frodi, intese come il disconoscimento della transazione da parte del cliente, rappresentano una quota marginale che si attesta intorno a qualche decimo di punto percentuale, ovvero pochi milioni di Euro su un transato di oltre 4 miliardi. Una volta disconosciuta la transazione, peraltro, il cliente sarà rimborsato dell'intero importo. Tutti i siti di e-commerce di un certo livello si distinguono per una gestione dei resi e per un'organizzazione dell'assistenza ai clienti particolarmente efficaci ed efficienti che mette il cliente insoddisfatto nelle condizioni di restituire quanto acquistato con estrema facilità."

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La festa delle parole

Stasera con Umberto Eco s'inaugura Bookstock

GIOVANNA FAVRO e SILVIA FRANCIA

TORINO

Sarà uno schermo lungo lungo e basso basso, 3 metri per 18, il cuore di «Bookstock Ventanni», la serata inaugurale che funge stasera, dalle 18 a mezzanotte, da succosa anteprima della Fiera. I biglietti sono stra-esauriti, ma nel frenetico clima della vigilia ieri un indaffarato Rolando Picchioni si diceva «subissato di richieste» di bibliofili privi di tagliandi ma ansiosi d'accomodarsi in un modo o nell'altro sui mille cuscini Ikea acquistati per l'evento.

Clou della serata sarà la «lectio magistralis» di Umberto Eco, ma fin dalle 18 Gabriele Vacis, regista dell'evento con Roberto Tarasco, emozionerà i mille e 500 spettatori del Lingotto in una girandola di suoni, immagini e parole. «Mi sto divertendo un sacco - diceva Vacis ieri, in barba a qualsiasi frenesia da vigilia -. Mi pare di fare il pasticciere. Sto mescolando gli ingredienti, e conto di servire un gran piatto». Colore dominante «sarà il verde, perché Bookstock, come Woodstock, non possono che essere organizzati in un grande prato all'aperto, in cui immagino di condurre gli spettatori».

Si parte alle 18, con il dj set di Boosta, il leader dei Subsonica, cui seguiranno, anche un po' in rappresentanza della generazione di letterati legati alla città, Hamid Ziarati e Giuseppe Culicchia, che racconterà gli anni in cui era in Fiera non da riverito scrittore, ma da sconosciuto ragazzo di bottega, «più o meno addetto a staccare biglietti», chiosa un sorridente Vacis.

Se Umberto Eco è attesissimo, e parlerà di bibliofilia e del suo smodato amore per i libri, sul palco s'alterneranno - vestirà i panni del conduttore Marino Sinibaldi - Vincenzo Cerami, Massimo Gramellini, Arrigo Levi, Ascanio Celestini. Si danzerà al ritmo degli Avion Travel, e Stefania Rocca e Michele Di Mauro leggeranno brani dei «venti libri per vent'anni», scelti con un referendum fra i lettori: si comincia dal libro-chiave del 1988, i «Versetti satanici» di Salman Rushdie, mentre per il 2006 è stato scelto «Gomorra» di Saviano. Natalino Balasso farà ridere con un karaoke letterario su Giosuè Carducci, e Boosta sarà ri-coinvolto nella serata con alcune clip, anticipazione del suo film dedicato alle trasformazioni di Torino.

In attesa d'indossare la cravatta a strisce color Fiera, ormai un invidiato cult tra i bibliofili habitués del Lingotto, Ernesto Ferrero, il direttore di Librolandia, che da domani sfreccerà tra i padiglioni saltabeccando fra una sala e l'altra, appariva ieri serafico. «Sono inconsuetamente sereno, malgrado quest'anno la macchina sia spaventosa, una pazzesca astronave multipiano. Ma la squadra sta dando il meglio, e procediamo alla grande verso il via».

Non era mai accaduto che oltre ai padiglioni si dovesse costruire, per ospitare la ressa di espositori, pure una grande tensiostruttura, usando per di più oltre alle sale dell'area fieristica anche parte del Centro Congressi. Se rappresentano una doppia new entry i librai specializzati in libri antichi e Torino Comics, che la XX edizione sia da record è provato anche da un dettaglio di cui Ferrero parla con nonchalance. Wilbur Smith, stella di prima grandezza nelle librerie di tutto il pianeta, verrà in Fiera gratis. «Certo, noi e Longanesi spesiamo il soggiorno, ma non esiste nemmeno per una star come lui un compenso. Purtroppo è invalso l'uso di strapagare le star, anche distribuendo gettoni da migliaia di euro camuffati da premi».

Pare un'allusione all'amico-nemico Giuliano Soria, ma non solo. Negli ambienti editoriali circola voce che Elisabetta Sgarbi diriga la presenza in Italia di Orhan Pamuk anche con l'arma dei quattrini. Ma Ferrero glissa: «In ogni caso, i nostri 300 mila visitatori non vengono per le star, ma soprattutto per scoprire gli autori sconosciuti». Ne è prova la ressa che ogni anno s'accalca intorno a «Lingua Madre». C'è da giurare che sarà così anche quest'anno.

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Balla coi libri

Dopo la giornata fra gli stand la festa è ai Murazzi con la Notte Bianca

LUCA INDEMINI E FABRIZIO VESPA

TORINO

Anche quest'anno la Fiera Internazionale del Libro uscirà dal Lingotto per coinvolgere il territorio. Sull'onda del grande successo del 2006, questa sera si replica Book'n'Dance ai Murazzi: una notte bianca sul lungo fiume, che ruoterà attorno a musica e libri, e coinvolgerà nella movida torinese visitatori, espositori e scrittori presenti in città. L'appuntamento, organizzato dalla Fiera del Libro e dall'Associazione Sviluppo Murazzi, si propone di esplorare i «confini del reding», giocando sul tema della 20ª edizione, proponendo un intreccio tra letture e sonorizzazioni on the road, in un costante rincorrersi e intrecciarsi tra parole e note, per un pubblico in movimento.

I visitatori del Lingotto riceveranno in mattinata, insieme al programma degli incontri, una free drink card per una consumazione gratuita nel corso della serata, che inizierà alle 23. Nello spazio antistante il Jam Club, alcuni autori porteranno le loro letture preferite, alternandosi a declamare poesie e passi di narrativa. Nel 2006 si era chiesto agli scrittori d'improvvisarsi dj per una notte; questa sera torneranno dietro alle pagine dei libri, accompagnati dalla sonorizzazione di dj Cris dei *** *** ***, per condividere le proprie passioni letterarie.

Sarà protagonista, passando dallo studio televisivo di CultBook al lungo fiume, Stas' Gawronsky, docente del corso di Creative Writing promosso dal Centro Studi Americani in Roma e animatore del laboratorio di scrittura dell'associazione culturale Bombacarta. Per avere un'anticipazione dei passi che proporrà, si può visitare sul sito stasgawronski.it la sezione dedicata alle letture, dove tra le sue passioni si mescolano i nomi noti di Raymond Carver, Francis Scott Fitzgerald e Fedor Dostovjeski, a piacevoli scoperte, come Ingeborg Bachmann. Con lui anche Luca Sofri, giornalista, conduttore di Condor su Radio2 e autore di «Playlist» edito da Rizzoli, che svela le proprie passioni sul blog Wittgenstein.it.

A completare la line up letteraria due penne torinesi: lo scrittore precario Andrea Bajani, autore di «Mi spezzo ma non m'impiego», e Giuseppe Culicchia, curatore del programma di Bookstock Village. Mentre le parole si diffonderanno nella notte la musica elettronica di Cris farà da collante sonoro. Spettacolo nello spettacolo, i live act di *** *** *** danno vita a un raffinato set, caratterizzato da sonorità minimal techno. Per affrontare la lunga notte tra letture, suoni e dancefloor che apriranno nei club sul lungo fiume, una postazione della Lavazza distribuirà caffé, oltre a vari gadgets.

Con lo scorrere del tempo diventano protagonisti i locali dei Murazzi, che proporranno varie soluzioni per attendere l'alba. Il Puddhu Bar offre la sua pista, dove inaugura la serata Mariquita, incentrata sul concetto di mix, che ben si sposa col superamento dei confini proposto dalla Fiera. Il set musicale a cura di Luca Ventafunk sarà impreziosito da performance, esibizioni e sorprese, sotto la supervisione della padrona di casa Beverly. All'Alcatraz la serata universitaria People&People, con le selezioni di dj Gavin, mentre alle Arcate prende vita il Creative Show. Sul lato sinistro dei Muri, il The Beach propone l'appuntamento con il dj set di Krakatoa.

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La festa è cominciata

Una serata di parole e musica

ALBERTO MATTIOLI

TORINO

Le prime notizie dalla Fiera del Libro del Lingotto, edizione numero venti, sono tre, e tutte buone. Prima: la preinaugurazione al Bookstock Village con l'evento o festa o happening di ieri sera, non saprebbe definirla con precisione nemmeno chi l'ha organizzata, è andata benissimo. Seconda: c'era moltissima gente, con il Village pieno alla massima capienza, quindi 1.500 persone e magari qualcuna in più. Terza: nella carica dei mille e cinquecento, molti erano giovani, quindi ha ragione Stefano Benni a dire che non è vero che i giovani non leggano. Semplicemente, nessuno si accorge che lo fanno.

Per il resto, è stata una serata sicuramente lunga (dalle sei fin verso mezzanotte), sempre ordinata e spesso divertente. Molto piemontese anche nella rigidissima dislocazione gerarchica dei posti: i vip, cioè i politici, i banchieri come Enrico Salza (buon segno, la loro presenza), gli sponsor e un bel po' di Torino bene compostamente seduti dietro. I nip stravaccati davanti al palco su un tappetone di un bel verde prato, fra il déjeuner sur l'herbe e un reading a Woodstock, i più fortunati o i primi arrivati sugli ormai famosi cuscini comprati all'Ikea, patriotticamente bianco-rossi per fare con il verde l'effetto Torino 2011. Il risultato è «glocal», fra il grande evento internazionale e la festa cittadina, con tanta gente venuta da tanto lontano, come l'ambasciatore di Lituania (Paese ospite del Salone di quest'anno) e i soliti noti torinesi.

Si inizia con Boosta che improvvisa un dj-set (risultato: estasi davanti, tormento e Boosta chi? nelle retrovie) e con Giuseppe Culicchia che, acclamatissimo, racconta la sua Torino. Poi c'è lo spettacolo, organizzato da Gabriele Vacis. Consiste in sostanza di letture intervallate e/o affiancate da musica e proiezioni video. Tipo Erri De Luca che parla del mare e allora si vedono le onde e si ascolta il Mare, mare, mare di Luca Carboni. Leggono Michele Di Mauro, Stefania Rocca, Marino Sinibaldi, Natalino Balasso, parlano Sergio Chiamparino, Mercedes Bresso, il padrone di casa Ernesto Ferrero, Massimo Gramellini, Ascanio Celestini, Vincenzo Cerami e chi più ne ha più ne ascolti. Si svaria dai politici che auspicano, dichiarano e annunciano ad atmosfere da concerto rock, solo che, questa volta, la star è quell'oggetto un po' demodé ma ancora indispensabile che si chiama libro: una porzione di intelligenza à la carte. Lo ricorda il reginetto della festa. Si chiama Umberto Eco e il pubblico degli stravaccati lo accoglie con un lancio di cuscini (hip-hip-urrà). Atterrati i cuscini volanti, Eco regala una lectio magistralis impastata di humour, cultura, garbo e via, non prendiamoci troppo sul serio, cosa rara per un grande intellettuale in generale e rarissima per un grande intellettuale italiano in particolare. Poco prima aveva retto all'assalto dei giornalisti, regalando invece del consueto via col vanto di troppi suoi colleghi alcuni echi di pensiero su argomenti matti e disparatissimi: dal revival degli anni Ottanta («Stupidi? Ma va'. Sono cominciati con l'invenzione del computer e finiti con la caduta del muro di Berlino. Se credete che fossero meglio i Settanta, dove tutti si sparavano a vicenda...») alle elezioni francesi (ovviamente in francese: «Sarkozy? Jamais coucher avec. Ma in realtà erano tutti molto divisi, anche nella stessa famiglia. Si sono viste cose folli, come se qui Fassino votasse per Berlusconi e Berlusconi per Bertinotti»). Su un punto non c'è discussione: la stupidità delle domande dei giornalisti: «Una gentile signorina mi ha chiesto a cosa servono i libri. Le ho risposto: per leggerli. Mi è sembrata offesa».

Acclamato Eco, resta la gara. La Fiera aveva realizzato in precedenza un sondaggio per scoprire quali fossero per i suoi frequentatori i venti migliori libri degli ultimi vent'anni. Poi ieri i magnifici venti sono stati messi a confronto in una specie di eliminazione diretta, come a Wimbledon. Solo che qui il giudice arbitro è il pubblico, che rumoreggia, applaude o fischia tipo Corrida. Interessanti i risultati del primo turno. Nell'applausometro, Erri De Luca batte Salman Rushdie; Daniel Pennac sconfigge Sebastiano Vassalli, Stefano Benni supera Irvine Welsh, Andrea Camilleri travolge Alessandro Baricco e Mordecai Richler straccia Susanna Tamaro, vistosamente «buata» nonostante fosse l'unica donna (ma si sa che, da Ségo in giù, non è un buon momento per le metà). Fischiatissimo anche il Codice da Vinci. E per il gran finale di serata è previsto un Karaoke Carducci che non promette niente di buono per il povero Giosuè ma molto di divertente per i partecipanti.Intanto c'è spazio per un buffet griffato Pepino (1.500, fra l'altro bendidio, i pinguini messi a disposizione) e per gli Avion Travel, raffinati come sempre. Poi si sbaracca, perché da oggi il Bookstock smette di essere una festa per diventare il padiglione giovani della Fiera, circondato da quelli «dei grandi» ieri sera ancora lucchettati e non per l'effetto Scamarcio ma per evitare che chi passava si fregasse i libri, pratica che - pare - sia piuttosto diffusa (del resto, l'unico piacere più grande di leggere è quello di leggere a sbafo).

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